mercoledì 17 aprile 2013

Benedetto XVI si prepara a tornare in Vaticano tra la fine del mese e l'inizio di maggio (Vecchi)

L'offerta di Francesco: la residenza di Castel Gandolfo per le vacanze di Ratzinger

Gian Guido Vecchi

La ristrutturazione è terminata, la prossima settimana arriveranno i mobili che arrederanno sobriamente i locali nell'ex monastero nei Giardini dietro San Pietro, Benedetto XVI si prepara a tornare in Vaticano tra la fine del mese e l'inizio di maggio. Ma Castel Gandolfo, la residenza estiva dei pontefici, resta naturalmente a sua disposizione: papa Francesco gli ha detto che potrà tornarci quando vorrà, il Palazzo sul lago di Albano rimane anche casa sua, e magari Joseph Ratzinger ne potrà approfittare, se lo desidera, durante i mesi più caldi. Si potrebbero ritrovare assieme, anche se Oltretevere corre voce che Francesco mediti di passare l'estate in Vaticano.
Offriamo la Messa per lui, perché il Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione». Il primo pensiero del Papa, all'inizio della messa di ieri mattina, è stato per il suo predecessore, che ieri ha compiuto 86 anni. Di lì a poco la «cordiale telefonata» di Francesco al Papa emerito per fargli gli auguri: estesi anche a monsignor Georg Ratzinger, 89 anni, che da giorni ha raggiunto il fratello a Castel Gandolfo e il 23 aprile, San Giorgio, festeggerà il proprio onomastico come lo stesso Jorge Bergoglio.
Per Benedetto XVI quella di ieri è stata una giornata di festa in famiglia. Mentre arrivavano messaggi da tutto il mondo, il Papa emerito stava nel Palazzo di Castel Gandolfo con il fratello, l'arcivescovo Georg Gänswein, le quattro Memores Domini e la storica segretaria Birgit Wansing.
Quest'ultima, laica consacrata dell'«Istituto di Schönstatt», si dice sia l'unica persona in grado di decifrare con facilità la calligrafia di Benedetto XVI. In questi giorni il Papa emerito si sta godendo il clima mite dei Castelli. Rispetto a Roma si sveglia solo un po' più tardi.
Poi le giornate scorrono serene: la recita del breviario e le lodi prima di colazione, i libri, la riflessione e la preghiera, dopo pranzo il riposo e una passeggiata nei giardini recitando il rosario, la cena, le letture e le preghiere prima di andare a letto. 
Il Papa emerito continua a studiare e a scrivere e anche per questo desidera rientrare a Roma: in Vaticano lo aspettano le sue carte personali, di studio, e soprattutto i suoi amati (e innumerevoli) libri.

© Copyright Corriere della sera, 17 aprile 2013

3 commenti:

laura ha detto...

iace che torni a roma, anche se, forse, è meglio per tutto lo staff edè meno isolato, ma la residenza di castel Gandolfo è più bella e più fresca. Da parte di francesco è un bel gesto quello di consentire a Papa Benedetto di andare a Castello durante l'estate. Forse lui non farà vacanze, in segno di povertà. Ognuno ha le Sue esigenze e poi credo che senta molto la forza della presenza di papa Benedetto. Non riesco a d immaginare nulla, visto che non abbiamo né informazioni, né immagni circa l ostato di salute di Papa Benedetto. So solo che me ne sono fatta una malattia e non credo di superare.

Anonimo ha detto...

"...continua a studiare e a scrivere..."

Secondo voi sono attendibili questi particolari rferiti da Vecchi?
A me questo sembra verosimile. Sta scrivendo a futura memoria?
Che strana situazione che si vive... c'è stata come un'accelerazione violenta e traumatica della Storia.

Mi capitava di pensare anche a un "ribaltamento" che, durante il Pontificato di Benedetto XVI già si realizzava e all'improvviso è esploso nel pieno dell'Anno della Fede, con l'inaudito passaggio di consegne, a partire da quelle parole sconvolgenti e tremendamente esigenti che resteranno imprese nella mia memoria: "il Signore ci guiderà".
Tutta la predicazione del Papa è diventata un continuo riferimento alle realtà soprannaturali, alla dimensione spirituale, ascetica, agli elementi basilari della Fede, al Risorto e alla missione...
Quasi deponendo ogni pretesa di spiegare, analizzare, diagnosticare, formulare progetti e ricercare soluzioni sui... problemi della società. Ho liimpressione che i fiumi di carta si accorceranno non poco.

Non ci capisco granché, ma secondo me si sentono più spesso di quanto non si sappia, c'é una continua comunicazione, del resto anche visibile. Per ora è "nascosto al mondo", ma se è vero che Benedetto sta scrivendo, amo pensare che Lui stesso ci aiuterà, a tempo debito, a capire cosa sta accadendo, cosa stiamo vivendo confidati nella guida del Signore e spinti all'azione come... bambini che devono imparare a nuotare.
gianni

Eugenia ha detto...

Non sei la sola Laura !