mercoledì 17 aprile 2013

Bergoglio ricorda l'azione di Ratzinger per il Vaticano II, da vivere e non solo da celebrare (Galeazzi)

Clicca qui per leggere il commento.

10 commenti:

Luisa ha detto...

Ed ecco a che tipo di interpretazioni si prestano le parole di Papa Bergoglio.

Caterina63 ha detto...

Interpretazione sbagliata perchè se è vero come riporta Galeazzi che Francesco cita Ratzinger allora non può ignorare le dure parole che Benedetto XVI scrisse nella Lettera ai Vescovi nel 2009 proprio a chi lo accusava di voler tornare indietro ;-)
scrive:

"A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio.
E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo..."

e commenta Messa in latino:

Tolta la specificazione "in questo caso il Papa", possiamo tranquillamente sostenere che la frase ci appartiene non per diritto ma per giustizia alle tante cattiverie che ci sentiamo dire.
Non siamo neppure tollerati, e se va bene siamo "sopportati" solo grazie al Summorum Pontificum.
http://blog.messainlatino.it/2013/04/dicono-di-noi.html

Per capire cosa ha voluto dire il Papa con quelle parole, può tornare utile a Galeazzi leggere questo articolo di un frate FRANCESCANO ^__^
http://blog.messainlatino.it/2013/04/rispedito-ai-legittimi-destinatari.html

Dante Pastorelli ha detto...

Anche i Papi possono resister allo Spirito Santo e testardamente andar contro la Sacra Tradizione.
Coloro che vogliono tornar indietro intendon soltanto ricucir gli strappi alla veste di Cristo causati da certi documenti conciliari e dalle riforme che ne son seguite.
Adesso il piano progressista di spinger sempre più avanti il presunto spirito del concilio si tinge di messianismo inesorabile.
La Sacra Tradizione non rende testardi ma forti e fermissimi nella fede autentica nella sua integrità, essendo essa uno dei due canali della Rivelazione per cui niente in essa può esser di ostacolo al giusto approfondimento ed allo sviluppo dell' evangelizzazione. Sempre che si voglia evangelizzare, portando a tutti Cristo e tutti invitando alla conversione. Non ricordo che Pietro e Paolo siano mai andati da imperatori o altre autorità per dire: noi preghiamo Dio uno e trino e voi adorate pure i vostri dèi, ci interessa solo dialogare.
Mi sembra che l'orizzonte della Chiesa incupisca. Ma nessuna forza umana o diabolica potrà prevalere.

Anonimo ha detto...

Luisa. Tutti i Papi sono stati interpretati in maniera onesta o meno, anche Ratzinger. Non facciamone una prerogativa di un solo Papa.

Luisa ha detto...

Il parlare di Papa Bergoglio è spesso vago, usa termini che si prestano a facili interpretazioni pro domo sua.
C`è chi si serve di quelle parole come clava, sono coloro che attaccavano Papa Benedetto, coloro che lo sopportavano a mala pena, coloro che dietro una facciata ipocrita gli disobbedivano, sentono aria nuova, respirano di nuovo, guardano al futuro con speranza, e molti con certezza, la rivoluzione ecclesiastica che è in atto.
E ci sono coloro che, come me, vedono una certa coerenza fra certi atti, scelte e decisioni e le parole di Papa Bergoglio, quella coerenza, in attesa di essere smentita dai fatti, li interroga, li sconcerta, e anche li inquieta.

Anonimo ha detto...

Tutti i papi sono stati accusati di non essere chiari nel parlare. È una delle accuse più facili da fare a qualcuno che non ci piace.

Luisa ha detto...

Tutti i Papi?
Ma che cosa dice!
Poi dipende da che cosa lei intende per "parlare chiaro", per "chiarezza".
Quel che, non solo qui, e non solo da me, è osservato, è non solo la strumentalizzazione, facile e ovvia, di gesti e parole di Papa Bergoglio, ma l`interpretazione che ne danno, o possono dare loro, e i cattolici che non hanno una solida e retta formazione e chi consapevolmente se ne serve a profitto di una religione fai da te, buonista e irenista, dalla quale è non solo assente la responsabilità che accompagna la nostra libertà di figli e figlie di Dio, ma dalla quale sono tolte le pietre d`inciampo che ci separano dai fratelli separati..e sono tanti!
Dire ai cattolici che il Signore perdona sempre, qualunque cosa facciano, che Dio non li giudica se non amandoli, che Gesù è il loro avvocato, senza parlare di pentimento, di responsabilità, di giustizia divina, del dovuto timor di Dio ( Papa Benedetto ci aveva spiegato in che cosa consiste e mi aveva riconciliata con quella nozione che rifiutavo), è dare una visione incompleta, parziale dell`insegnamento che Cristo ha affidato alla Sua Chiesa.
Basta leggere alcune testimonianze per avere la conferma del rischio legato a quel linguaggio vago.

Anonimo ha detto...

Ciò che non concepisci, Luisa, è che quella del linguaggio vago di Francesco è una tua opinione. Tutti quelli che lo capiscono chi sono? Dei super uomini?

mariateresa ha detto...

il fatto è che quelli che capiscono in molti casi capiscono cose diverse. Insomma l'argomentare di papa Francesco a volte sembra di gomma, adattabile e tutte le possibilità. Il che, a mia modesta opinione, è un guaio.

Anonimo ha detto...

Vaghezza non significa incomprensibilità,sono cose antitetiche,vaghezza vuol dire prestarsi a tanta sfumature di interpretazione,cerchiobottismo in parole plebee,PF non è difficile da capire,ha un linguaggio elementare,terraterra,se si vuole,ma per certuni inquietante perchè non è chiaro,tantomeno apodittico,resta sullo sfumato dice tutto e l'incontrario di tutto,se uno non è stato colto dalla sindrome di Stoccolma che pare avere colpito un po' tutti quanti,riesce a distinguere,non si può dare la patente di beato sull'onda dell'entusiasmo,ancora non ha detto niente né di fondante né di rilevante,non ha ancora mostrato di che pasta è fatto,ormai il tempo scorre e siamo ancora ai gesti accattivanti e nient'altro,non vorremmo aspettare Godot,che poi non arriva mai.Upside down.