venerdì 19 aprile 2013

IL 19 APRILE 2005 L'ELEZIONE DEL SEMPLICE ED UMILE LAVORATORE NELLA VIGNA DEL SIGNORE

Carissimi amici, in questi anni abbiamo sempre festeggiato l'anniversario di Pontificato di Benedetto XVI.
Quest'anno, ovviamente, la situazione e' diversa perche' il Santo Padre ha rinunciato al Ministero Petrino ma noi vogliamo ricordare quei momenti straordinari che sono passati alla storia.
Ringraziamo il nostro amatissimo Papa Emerito per questi otto anni vissuti con lui.
Ecco le prime parole di Benedetto XVI appena eletto:

PAROLE DEL SANTO PADRE

Cari fratelli e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i Signori Cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore.

Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere.

Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà e Maria sua Santissima Madre starà dalla nostra parte. Grazie.


19 APRILE 2005: L'ELEZIONE DI UN PAPA STRAORDINARIO: VIDEO

16 APRILE 1927 - 19 APRILE 2005: DA JOSEPH A BENEDETTO. LO SPECIALE DEL BLOG

ELEZIONE ED INSEDIAMENTO DI PAPA BENEDETTO XVI: LO SPECIALE DEL BLOG

Cronaca minuto per minuto di quel 19 aprile 2005 

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Segnalo il blog http://romualdica.blogspot.it/2013/04/la-lezione-dellumilta.html, che oggi fa un omaggio a Benedetto XVI in occasione dell'anniversario della sua elezione, traducendo in italiano l'intervento del Padre Abate dell’abbazia Sainte-Madeleine di Le Barroux, Dom Louis-Marie Geyer d’Orth, apparso nel volume collettivo "Benoît XVI. Le pontificat de la joie".
d.

laura ha detto...

Sembra un sogno

Anonimo ha detto...

Il giorno più bello della mia vita,papa Benedetto tutto d'oro vestito,il sole splendido di Roma lafolla immensa il sorriso finalmente aperto sul volto fino ad allora teso di Ratzingersaranno sempre nel mio angolo dei ricordi più belli,e,permettetemi,era bello ed elegante,non ricordo altri papi così belli e signorili (l'unico di cui ho mmoria è Paolo VI,altri no)...è stata una storia bellissima fatta finire nel peggiore dei modi,non per colpa sua,dispiace tantissimo,abbiamo dissipato un tesoro di scienza,sapienza ,fede,si piangeranno tante lacrime amare..GR2

mariateresa ha detto...

Io sono grata al Signore per il dono che ci ha fatto con papa Benedetto.
Io considero un privilegio avere vissuto questi anni ascoltando le sue parole,avendolo sempre nel cuore e avendo imparato anche la lezione che non c'è proprio da idealizzare la vita nella Chie sa.Lo choc più grande per me è stato toccare con mano la sleltà e la pusillanimità nel cuore stesso della mia Chiesa.
Del resto io sono già convinta che Benedetto sia un santo e tutti i santi hanno fatto esperienza dei limiti della natura umana, dei voltafaccia di Pietro, dell'incredulità di Tommaso e del tradimento di Giuda.
Sto imparando, almeno ci sto provando, a convivere con questo dato di fatto che sempre si rinnova.
Io prego ogni giorno il Signore che le giornate siano lievi a Benedetto, che possa godersi un po' di meritato riposo.
Alla notizia della sua rinuncia io mi sono subito augurata questo e ho immaginato giornate più tranquille e serene . Non avevo considerato l'opportunismo e il voltafaccismo di parecchi che spero lui abbia ignorato e che invece mi hanno dato ancora una volta la misura di cosa è il mestiere del giornalista oggi in una mirabile unione di adulazione e anche arroganza.
Oggi però lasciamo da parte le amarezze e riempiamoci solo di gratitudine per il dono che ci è stato dato.
Grazie di tutto, Santo Padre.

Miserere ha detto...

Joseph Ratzinger sapeva bene a cosa andava incontro quando ha accettato di diventare Benedetto XVI! Sapeva, senza dubbio, che doveva lavorare per la Vigna del Signore in mezzo ai lupi inferociti...
Onore e Gloria a colui che ha onorato il sacro ministero petrino, degno successore dei Papi che, con sommo coraggio, hanno proclamato il Vangelo senza timore del "politically correct"!

Luisa ha detto...

Non dimenticherò mai quel 19 aprile 2005, la gioia immensa nel sentire quel nome, l`inizio di un percorso che mi ha anche riconciliato con alcuni concetti che la mia ragione rigettava, il bisogno di ascoltare le parole di quel grande maestro e Pastore che sapeva, che sa, arrivare diritto al cuore e alla mente, stargli vicina con la preghiera quando l`ho visto affrontare, solo, la sporcizia e il marciume che altri avevano fatto e altri ancora coperto e nascosto.
Un percorso di approfondimento della Fede, tenuta per mano da quella guida sicura e fidata, con tanta luce e qualche incomprensione che resta, e alle quali non so e non posso dare risposta, e poi vederlo declinare sotto il peso dei colpi, e infine accettare l`inaccettabile e continuare a vivere la sua presenza nel cuore ma altrimenti.

E oggi dover anche essere oggetto delle derisione di certi adulatori del nuovo e della novità che, come dice mariateresa, riescono l`exploit di unire adulazione e anche arroganza.

Biancamargherita ha detto...

Quel 19 aprile 2005 non sapevo nemmeno chi fosse Joseph Ratzinger. In questi otto anni papa Benedetto ha riempito il mio cuore, la mia mente, tutta la mia persona. Con gli anni mi sono immersa sempre di più nella conoscenza di quest'uomo dono del Signore e questo ha coinciso con il mio cammino di fede. Al grande dolore che ogni giorno provo nel non vederlo più, non sentirlo più e che cresce invece di diminuire, voglio associare la speranza di una vita più serena per l'amato papa. La sua serenità diventerà la mia gioia. Ti voglio tanto bene Benedetto.

Eugenia ha detto...

Per me il 19 Aprile avrà sempre un significato speciale per tanti motivi ! Un momento particolarmente significativo! GRAZIE SANTITÀ PER AVER. DETTO SÌ QUEL GIORNO!

Anonimo ha detto...

Cari amici, se penso a quale festa avremmo fatto e avrebbero fatto nella Chiesa , se Benedetto fosse ancora il Pontefice regnante!!! Che tristezza!!!Certo, alcuni non sarebbero stati sinceri, forse, altri avrebbero cercato "audience" per la loro emittente... però ne avrebbero parlato e noi avremmo seguito con gioia quei servizi speciali. Mi consola il fatto che, appena se ne offre l'occasione, l'affetto per il caro Papa(emerito...) schizza fuori! Che ne dire degli applausi scroscianti ogni volta che viene citato? Forse, per questo si preferisce non citarlo più!!! Che ne dire dei 1570 messaggi augurali che hanno inondato il sito di Avvenire in questi giorni!!!CARISSIMO , AMATO PADRE, NON TI ABBIAMO DIMENTICATO!!!
Volete sentire il paradosso? I "miei" preti mi hanno detto di scrivere un articolo sul bollettino parrocchiale di maggio, indovinate su chi? Papa Francesco! Lo sanno quanto io sia LEGATA a Benedetto XVI, lo sanno che sono andata spessissimo a Roma per LUI, anche all'ultima udienza e mi prendevano pure un po' in giro! Sanno che faccio fatica ad "abituarmi" al nuovo Papa... e mi chiedono questo!? Magari , di raccontare l'esperienza dell'ultima udienza, no? Subìto ho risposto un NO secco. Poi ci ho ripensato e ho detto OK, però darò il taglio che voglio io! Così ho scritto parlando del gesto di Benedetto, delle "novità" che non sono novità, dell'insegnamento della Chiesa che resta lo stesso, anche se i modi di esprimerlo cambiano, della necessità di non fermarsi ai gesti esteriori e del messaggio che dobbiamo cogliere: dobbiamo cambiare NOI, avere più fede, speranza, carità, senza pensare che a cambiare debbano essere i Papi. Non so se me lo accetteranno...
UN ABBRACCIO!!!
LiciaS-Devota di BXVI

Anonimo ha detto...

Devo dire che ho vissuto il giorno dell'elezione di Joseph Ratzinger con un velo di diffidenza. Come se avessi capito che il capitolo Giovanni Paolo II si era definitivamente chiuso. E avevo la netta convinzione che l'unico Papa che avessi conosciuto, e che da bambina ritenevo sovrannaturale ed immortale, fosse proprio per quello insostituibile.
Poi arriva la fumata bianca, il cielo a Roma s'illumina dopo la pioggia, le campane suonano ovunque, ma non riesco ad essere perfettamente felice. Il Papa appena eletto è stato vicinissimo a Papa Wojtyla, tuttavia è lo stesso Cardinale dall'aria austera che non aveva tenuto un'Omelia, ma lanciato una serie di cannonate, stilando un preciso programma.
Pensavo così di dovermi abituare ad un nuovo "stile papale" (sì dai, i famosi luoghi comuni sulla freddezza, lontananza...).
Poi finalmente il Ratzinger annunciato da un Protodiacono ruggente varca la soglia della Loggia e sorride. Per un attimo penso: ma chi vuoi imbrogliare...sei un grande teologo, sei stato il prefetto della CDF...ma quel sorriso era sincero oltre ogni ragionevole dubbio. Era il viso di un bambino che guarda incantato! Sì, il nuovo Papa è un tipo onesto - pensavo - ma vediamo cosa farà...
...e così mi ha conquistato: con l'esempio, la coerenza, il silenzio, il sacrificio, l'ironia, la fermezza, l'umiltà, la bellezza, la luce, il martirio...
...in otto anni meravigliosi, un regalo spettacolare, una gioia che non credevo possibile quel pomeriggio del 2005. Ecco perché capisco profondamente chi si sente solo dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI. Quando è apparso Papa Francesco, per me si è ripetuta la scena del 19 aprile. Ma so che poi certe sensazioni passano, e l'amore per il Papa prevale sull'affetto personale per "quel" Papa.
Per quanto oggi abbia rivisto l'elezione di Benedetto XVI e abbia pianto perché comunque...gli voglio un mondo di bene e mi manca!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

quel giorno ho prima sperato e poi all'annuncio che il cardinale Joseph Ratzinger era il nuovo Papa ho pianto di gioia e ho ringraziato il Signore del grande dono che ci stava facendo...e adesso 19 aprile 2013 continuo a dire "Grazie Signore di averci dato Benedetto XVI".
li.pa.