martedì 9 aprile 2013

La Chiesa Cattolica non dimentichi Benedetto XVI (Raffaella)

Cari amici,
in questi ultimi giorni ho ricevuto molte mail in cui mi si manifestava sconcerto per l'atteggiamento dei mass media, anche e soprattutto cattolici, nei confronti di Benedetto XVI.
Anche in molti commenti sul blog si esplicita lo stesso disagio riguardante il fango riversato continuamente su Joseph Ratzinger da parte dei media laici ma anche il comportamento della gerarchia cattolica (e dei suoi mezzi di comunicazione), che non si oppone a questo modo di fare e, anzi, spesso lo fomenta.
Ho riflettuto a lungo e alla fine ho deciso di scrivere questo post che raccoglie un po' il rammarico mio personale e quello di tanti amici del blog.
Sia chiaro: non siamo delle vedove inconsolabili, come crede e scrive qualcuno.
Manifestare disagio e denunciare l'assurdita' di certi atteggiamenti non e' attaccamento ossessivo ad una persona ma puro e pio esercizio di analisi e di riflessione.
E a chi chiede conto del cambiamento anche del nome del blog si potrebbe rispondere, parafrasando le parole dell'allora cardinale Ratzinger: non siamo cambiati noi, sono cambiati gli altri.
E veniamo al dunque.
Non mi soffermo in questo post sulla stampa laica anche se devo ammettere che alcuni giornalisti, vaticanisti in particolare, mi hanno profondamente delusa.
Il discorso che mi preme riguarda i media cattolici e la gerarchia ecclesiastica.
Il mondo fa di tutto per dimenticare Joseph Ratzinger arrivando addirittura ad infangare o deridere la sua persona? Va benissimo...Pietro e' stato crocifisso, Paolo decapitato, gli Apostoli sono stati martirizzati cosi' come i primi Papi. Nulla di nuovo sotto il sole.
Ma se la "gente che piace" ha deciso di seppellire da vivo Benedetto XVI, cio' non significa che possa o debba farlo anche la Chiesa Cattolica.
In questi giorni sembra che la maggioranza dei prelati (vescovi e cardinali soprattutto) si siano gentilmente associati alla moda del tempo ed esaltino il "nuovo corso" come se debba essere sepolto cio' e chi e' venuto prima.
Il discorso vale per il Pontificato di Ratzinger ma anche per quelli precedenti.
Sembra che oggi sia tutto bello, buono, misericordioso...
Tutti a parlare di ventata di novita', di aria pulita, di ritorno all'essenzialita' della fede...
Bravi! E che cosa hanno fatto i Pontefici finora? Non ci hanno parlato di fede? Non hanno fatto tutto il possibile per parlare a tutti di Dio?
Scusate se ve lo dico, care Eccellenze ed Eminenze, ma forse si potrebbe mostrare un minimo di rispetto per chi, per otto anni, e' stato sottoposto ad indicibili sofferenze, fuori ma soprattutto dentro la chiesa.
O forse ci siamo dimenticati cio' che ha patito Benedetto XVI?
Ci siamo forse scordati che egli si e' caricato di colpe non sue?
Si e' assunto la responsabilita' di tutti e per tutti per otto anni ed ora sembra che non sia mai esistito.
Eh certo! Nessuno parla piu' dei problemi che pure assillavano i mass media fino alla mattina del 13 marzo.
Che fine hanno fatto la pedofilia nella chiesa? Lo Ior? La curia? I corvi?
Tutto risolto? Caspita! Bastava cosi' poco per volatilizzare le magagne della chiesa?
Peggio della bacchetta magica della Fata Turchina...
E noi dobbiamo bere tutto questo?
Ma si pensa che tutti abbiano l'anello al naso? Il prosciutto negli occhi? Il salame nelle orecchie? Un'arancia in bocca? Ma dai...
La verita' e' che fa comodo a tutti, gerarchia cattolica compresa, cio' che sta accadendo oggi.
E non c'e' proprio nulla di nuovo sotto il sole: Ratzinger e' stato un comodo "cireneo" sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II! E' stato un formidabile parafulmine sotto il proprio Pontificato. E, meraviglia delle meraviglie, continua ad essere tale anche sotto il suo successore.
Possibile che nessuno colga l'assurdita', direi la crudelta', di un simile comportamento?
I Papi passano ma la chiesa resta. Non mi risulta pero' che in passato ci sia stata la volonta' di demolire il Pontificato dell'immediato predecessore del Papa regnante.
Eppure e' questo che sta accadendo. Colpa solo dei media? Non penso proprio!
La responsabilita' e' anche di quei prelati, magari nominati o promossi proprio da Papa Benedetto, che oggi temono di pronunciarne persino il nome!
Non mi pare ne' corretto ne', perdonatemi, cristiano.
E' questa la misericordia di cui oggi parlano tutti?
E, sia chiaro, questa non e' una critica a Papa Francesco che nulla c'entra con il ragionamento che sto facendo. Non e' lui che rilascia interviste e si scorda il nome del suo predecessore.
E vogliamo parlare dei media cattolici? Non mi riferisco a Telepace ma agli altri mezzi di comunicazione della Santa Sede e dei vescovi. Parlo in particolare di una emittente televisiva che, mi dicono, sia particolarmente attiva nell'alimentare continui confronti. 
E che dire di quei membri della gerarchia che si dicono emozionati perche' Papa Francesco ha chiesto loro aiuto? Perche'? Gli altri Papi erano monarchi assoluti? Quante volte Benedetto XVI ha chiesto ai cardinali di aiutarlo? In quanti l'hanno fatto davvero? In quanti gli sono stati veramente vicini?
Prego affinche' il nuovo Papa abbia una sorte diversa e magari collaboratori piu' sensibili.
E qui vorrei fare una domanda alla gerarchia cattolica ed in particolare ai collaboratori di Benedetto XVI. 
Sono proprio sicuri, in coscienza, di avere fatto bene il loro dovere? 
Non hanno proprio nulla di cui rimproverarsi?
E oggi sono tutti fieri di come si stanno comportando facendo finta che la sede di Pietro sia stata vacante per otto anni?
Dio e' misericordioso ed e' vero che perdona anche il peggiore peccatore ma accanto ad ogni donna ed a ogni uomo c'e' un giudice infinitamente piu' severo di Nostro Signore!
Questo giudice e' sempre con noi. E' sul nostro cuscino quando ci addormentiamo ed e' ancora li' quando ci risvegliamo. E' lui che a volte di impedisce di prendere sonno. 
E' sempre lui che abita nei sogni e negli incubi di alcuni. E' davanti a noi quando ci guardiamo allo specchio e quando, durante la giornata, abbandoniamo le occupazioni ordinarie per fermarci a pensare. 
E' lui che non ci abbandona anche quando siamo soli.
Questo giudice si chiama coscienza! 
Ed e' un tribunale spesso impietoso.
Dalla coscienza non si sfugge ed e' una compagna con cui prima o poi tutti dobbiamo fare i conti.
Mi auguro che tutti, in coscienza appunto, si interroghino se sia giusto cio' che sta subendo un uomo buono ed onesto come Ratzinger. Era forse lui il problema della Chiesa per cui, rimosso lui, sono spariti i problemi?
Ne riparleremo...
Grazie a tutti per l'attenzione e scusate se ho scritto troppo.
Raffaella

73 commenti:

Anonimo ha detto...

La verità è che più un uomo assomiglia a Cristo, più viene trattato come Lui.

Anonimo ha detto...

Gli adoratori di papa Giovanni Paolo II, e sono tantissimi, tipo Weigel, stanno rapidamente convergendo su PF che gli garantirà spettatori plaudenti. I conciliaristi di tutti i tipi, sperano di poter finalmente prendersi l'agognata rivincita e fanno finora fronte comune senza tirar fuori le solite menate del celibato, comunione e sacerdozio per tutti, ancora increduli per la vittoria insperata. La Chiesa per essere attraente deve stare alla ribalta , senza badare alle sottigliezze su che cosa significano comandamenti e sacramenti. Ratzinger ha cercato, e anche Paolo VI, di coniugare fides et ratio, ma coi miti è tutto più facile. Cara Raffaella, si può resistere ed argomentare, senza recriminare, ma sarà dura. Comunque grazie e spero che non ti scoraggi. Eufemia

Anonimo ha detto...

Alcuni commentatori hanno scritto di Papa Benedetto che la decisione di rinunciare "riscatta" il suo pontificato facendolo entrare nella storia. Di Papa Paolo VI un commentatore televisivo nel 1978 disse più o meno le stesse cose.
Trenta anni dopo pare che nulla sia cambiato. Ci sono pontefici cirenei a cui è lecito addossare di tutto, altri che godono di una specie di immunità per cui tutto viene a priori condonato.
Già, sarà dura, molto dura.
Alessia

Anonimo ha detto...

Benedetto XVI voleva liberare il Vaticano II dalle deformazioni interpretative ed applicative di stampo ideologico progressista. Alla stragrande maggioranza delle persone interessa proseguire, aumentandola, l'interpretazione del concilio inteso come rottura. Ecco perché Benedetto XVI veniva visto come pericolosissimo reazionario. Il suo pontificato veniva visto come una sorta di incidente di percorso, e se n'attendeva la fine. Ora ch'è finito è chiaro che si fa di tutto per dimenticarlo.

Anonimo ha detto...

Gentile Eufemia: Dove Weigel "sta convergendo" su PF, dimenticando BXVI? Per curiosità. Grazie. Michele

Vatykanista ha detto...

Anonimo, provo a rispondere pro Eufemia in una riga : Weigel vede in PF l'incarnazione del suo tanto teorizzato, agognato, sperato.. "Evangelical Catholicism."

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio Raffaella,
premesso che non posso, per natura, far parte delle "vedovE inconsolabili" in quanto maschietto, c'e da dire che al giornalista che ha usato questa espressione (e tutti gli altri che la condividono) scoccia molto, anzi moltissimo, cio' che stiamo facendo qui dentro da anni, e che e' ristabilire un po' di obiettivita' attorno al Papa (B16 prima, PF poi) scremando abbondantemente la morchia interessata che viene avvolta nelle notizie.
Il problema, cara Raffaella, e' che tra editori e giornalisti c'e' la tendenza a considerarsi come "l'autorita' comunicativa": ma tutto il debunking sistematico fatto finora ha loro tolto l'aureola di "autorevolezza" che si erano attribuiti, svelandolo per quello che realmente sono - pennivendoli, di cui parlava gia' Venditti nel 1975 (mai sentito "penna a sfera"?).

Seconda cosa che da' moltissimo fastidio: qui dentro non abbiamo memoria ne' labile ne' lavabile, e questo e' acora piu fastidioso per che' non possono raccontare le storielle come gli gira a seconda del pagatore del pennivendolo di turno. Gli stiamo giocando il posto di lavoro, e con la crisi che c'e' tenersi buono l'editore & pagatore e' di vitale importanza.

Terza cosa: i media cattolici sono anch'essi riflesso del loro "editore" cioe' la CEI, e non e' che essa abbia particolarmente brillato in questi anni, se non forse per la sua assenza di posizioni.

Quarta cosa: ci sono critiche pesanti in questi giorni dopo x esempio i tre suicidi di Civitanova che stanno facendo riconsiderare in maniera molto forte l'appoggio dato a una certa politica. Si fossero preoccupati maggiormente di stare a fianco di B16 nei momenti critici adesso non si troverebbero in posizioni tanto inguaiate.

Personalmente, io NON sono sorpreso di tutto questo andazzo molto confuso: in campo esterno alla Chiesa, perche' i riferimenti sono altri alla Verita'; in campo interno, perche' sono andati troppo a compromessi con il potere di turno da assumerne la mentalita'.

Tutta questa ondata di teorico buonismo e misericordia e' decisamente stucchevole, e non perche' io mi senta Torquemada: se non c'e' coerenza, la supposta misericordia diventa solo una passata di sgrassatore industriale.
Si pretenderebbe che all'adultera di turno si dicesse solo "Vai", senza aggiungere "e non peccare piu". Siccome la seconda parte della fraseda' troppo fastidio, si vorrebbe eliminarla, ma e' proprio in essa che c'e' la vera misericordia: in un riconoscimento di un peccato per quello che e' (=peccato) e senza sconti, che viene superato da un amore piu' grande.

Se non c'e' peccato, non e' possibile una misericordia - altrimenti hai misericordia di chi e perche'?. Fin troppo semplice, ma questo non mi pare venga colto da un sacco di gente, dentro e fuori la Chiesa.

sonny ha detto...

Cara Raffaella, faccio mio l'incoraggiamento di Eufemia, ma faccio mio anche l'ultima riga del commento di Alessia. Hai ragione quando dici che il problema non sono solo i media ma sopratutto i preti, vescovi, cardinali, ecc. C'è un però. La mia impressione è che la maggior parte dei fedeli o popolo di Dio che si voglia, sia come lobotomizzato. Magari mi sbaglio, ma c'è parecchia gente in giro in preda a una frenesia papista che ha dello sconcertante. Oggi ho letto da qualche parte che Piazza San Pietro sembra il Maracanà. Bella roba, vero? Io sto ancora aspettando il momento della pausa caffè dopo la sbronza, ma non vedo ancora nulla all'orizzonte. Sono in stand by.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 14.31,

io non sono mai stata una "papista"ma ai tempi amavo Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI avevo una enorme stima, un tadem meraviglioso loro due e ai tempi di Giovanni paolo II era la sua mente, ma certamnete no sto convergendo su Papa Bargoglio, anzi,,per favore non parogoni Giovanni Paolo II a papa Bargoglio che non hanno nulla in comune.

un ins.di Religione ha detto...

non serve aggiungere altro!! è una riflessione bellissima che esprime il pensiero di tutti quelli che amano con sincerità il Papa e la Chiesa!
Grazie Raffaella!!!!

Raffaella ha detto...

Grazie per queste prime risposte e per l'incoraggiamento in un momento decisamente non facile.
Ho scritto questo post pensando al comportamento della gerarchia cattolica (Vaticano e Cei) e dei loro mass media.
Dei mezzi di comunicazione "laici" ho in mente di parlare in un altro post.
R.

Luisa ha detto...

C`è ben poco da aggiungere a quel che hai scritto cara Raffaella, hai descritto una realtà che solo chi si è bevuto il cervello non vede.
Non per consolarci, ma non siamo i soli a non essere ciechi, sordi e amnesiaci, su blog e siti francesi, leggo le stesse nostre reazioni.
Dai media e dai vaticanisti, anche di quelli che prima consideravo abbastanza seri, c`è ben poco da aspettarsi, dai media detti cattolici ancor meno, sono tutti in stato di ebrietà non più acuta ma ormai cronica, sono piuttosto certe reazioni di prelati che veramente lasciano di stucco, ma riflettono prima di parlare?
Si ricordano che Benedetto XVI è ancora vivo ?
Interessa loro solo di salire sul carro trionfante allestito dai media e di partecipare alla festa, organizzata, strategicamente pianificata?
Ma sanno il peso delle parole?
Sanno che possono ferire?
È veramente uno spettacolo indegno che ci sta offrendo la corte degli adulatori di Jorge Bertoglio, vescovo di Roma.

Anonimo ha detto...

Io ricordo che Weigel, ghost -writer della Centesimus annus con il team neocon, ha iniziato a vedere con occhio sospettoso Papa Benedetto dopo la Caritas in Verite. Ricordo benissimo le polemiche poco dopo l'uscita dell'Enciclica.
Alessia

Anonimo ha detto...

Il blog Rorate Caeli fa un elenco delle attuali prese di posizioni dei neocon americani. http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/04/how-mainstream-media-and-many-catholics.html
Eufemia

Miserere ha detto...

Il triste spettacolo che ci stanno offrendo gerarchia e media cattolici è sintomo di una spaccatura che non si può più nascondere! E non mi si venga a dire che, per attirare più anime a Cristo, bisogna guardare fuori! Se non si pensa a ricomporre prima queste fratture interne nella Chiesa è inutile andare a guardare altrove! Stanno dando scandalo!

Anonimo ha detto...

Cara Raffy,sei stata esaustiva come sempre,sottoscrivo anche le virgole di quanto su esposto,ora ti vorrei far partecipe di alcune supposizioni raccolte in qua e in là,e cioè che l'establishment vaticano avesse programmato con freddezza chirurgica tutto quanto, eleggere Benedetto, tenere a bagnomaria bergoglio,far scivolare tutta la melma escrementizia sul cireneo tedesco,che ha resistito ben oltre le loro aspettative,cmq la strategia dell'escalation degli scandali ha dato i suoi frutti,alla fine il tedesco se n'è andato,hanno un nuovo'protagonista' tutto torna candido come dopo una nevicata.
CiaociaoGR2

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

non male come commento no?

Benedetto XVI ha passato l'intera esistenza nelle biblioteche, calato sui libri, a leggere e scrivere. E' giudicato da una sterminata schiera di intellettuali come una delle menti più colte e brillanti del mondo contemporaneo, nonchè della storia della Chiesa. Si pensi già solo all'atea ed anticlericale Oriana Fallaci che, tanto lo stimava ("quell'uomo -diceva- che con i suoi libri mi fa sentire meno sola...") che, morendo, gli volle lasciare in eredità la sua intera biblioteca personale. Pensate, una celeberrima scrittrice atea che lascia ad un Pontefice tutto ciò che le era stato di più caro al mondo: i libri. Questo per dire cosa? Che è molto triste e deprimente che ad un Papa di tale statura non si riesca a fare altro che ficcargli il naso nelle scarpe e, spettegolando con malignità, inventare letali bugie che si diffondono come verità incontrastata, imponendo la grottesca immagine di un modaiolo attempato ad un anziano pontefice innamorato della cultura e della fede cattolica, che trascorre le sue intere giornate a pregare, leggere e scrivere, come dimostra l’immensa mole di circa 270 libri scritti. E’ il trionfo del più becero anticlericalismo che, impossibilitato a scalfire l’immagine del Pontefice su fatti concreti, si vede obbligato a ricorrere al gossip e alla menzogna. E' la vittoria di una banale mentalità materialista che, rendendo le persone incapaci di percepire l’anima, le costringe a non poter andare oltre ai tacchi delle scarpe (papali).

Aggiungo un´altra grande di un glorioso passato"Oriana Fallacci"

di Giacomo Diana

Anonimo ha detto...

Replico una sola volta sul discorso Weigel e "neocon". Che essi non abbiano apprezzato la Caritas in veritate, (non certo in generale ma) per alcune specifiche posizioni, è vero ed era prevedibile, ma quegli stessi dissensi non vedo come potrebbero avvicinarli a Papa Francesco: è quella "rapida convergenza" che trovo opinabile e che richiederebbe argomenti e testi specifici. Detto ciò, viva il Papa, forza Raffaella e abbasso i voltagabbana di ogni stato e grado. ;) Michele

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere,per correttezza

il commento di Giacomo Diana , l´ho trovato per caso,sul web,

carmelina ha detto...

essendo una vecchia zitella doc, spero mi perdonerete se indulgo in una tipica tradizione propria della categoria: quella di fare un gran uso della sentenziosa locuzione "io te/ve l'avevo detto!!" . ebbene siì!! io l'avevo detto!!! lo sapevo che sarebbe finita cosi'; che all'uscita di scena (da vivo) di Benedetto, l'odio nei suoi confronti non avrebbe piu' avuto freno. perche' bisogna che sia chiaro un punto: Benedetto e' odiato da molti, all'interno e all'esterno della chiesa. Benedetto, a differenza di Giovanni Paolo ii e Francesco, e' un sacerdote slegato da qualsiasi appartenenza e identita'. e' uno che ha vissuto il sacerdozio come un cammino costante verso l'impoverimento e la spoliazione di e da se stesso, verso quel "non andare a seppellire tuo padre, lascia che i morti seppelliscano i morti". sono queste parole di Gesu' la chiave del cattolicesimo e Benedetto le ha fatte proprie millimetricamente. nel suo essere pastore e dunque Vicario di Cristo, non c'e' l'atteggiamento di chi ricalca plastiche figure familiari: il buon padre di famiglia (papa Francesco), il valente e generoso fratello maggiore (papa Giovanni Paolo ii), la "madre" accogliente (papa Giovanni Paolo i), lo zio saggio e bonario (papa Giovanni xxiii), il cugino dotto e paziente (Paolo vi). Benedetto e' un sacerdote che non consente queste semplificazioni dunque non ti permette di dividere, di comodo, il mondo in nemici e amici, buoni e cattivi, poveri e ricchi, corrotti e corruttori ecc. in breve non ti consente di crearti pretesti, autogiustificazioni, facili consolazioni, sogni di evasione misticheggiante , idolatrie di vario tipo. uno come Benedetto e' nato per essere perseguitato, in buona e mala fede, da vivo e da morto, perche' ti costringe a calare la maschera.

Anonimo ha detto...

Luisa. Cosa penserebbe Benedetto se ti leggesse?

medievAle ha detto...

penserebbe che almeno ha il coraggio di firmarsi

medievAle ha detto...

ma come, cara Lella, dici che hai scritto troppo!! e io che pensavo fosse solo il primo flash dal tuo nuovo osservatorio, ne aspetto altri, e mi dispiace, in questo periodo, di aver solo il tempo di leggerti e quasi mai quello di commentare. Coraggio!

Raffaella ha detto...

MedievAle, contaci :-)
R.

Anonimo ha detto...

Joseph Ratzinger - Benedetto XVI ha passato la vita a scrivere, instaurando così un dialogo
con un interlocutore futuro, che sarà sicuramente più lungimirante ed intelligente, slegato
dalle meschinerie presenti e saprà valutarne così l'assoluta grandezza. Di questo, per quanto può
valere, sono profondamente sicura, e mi consola.
Daria

Anonimo ha detto...

Luisa. Cosa penserebbe Benedetto se ti leggesse?
Luca

Anonimo ha detto...

Vogliamo darci un taglio con 'ste domande retoriche, Luca?
Alessia

laura ha detto...

Condivido in pieno Raffaella e ti ammiro sempre di più per l'acutezza analitica, la chiarezza e il coraggio nel rendere testimonianza alla verità. Forse, per omaggio a Papa Bendetto sei stata fin troppo tenera verso certi personaggi curiali privi di scrupoli e certi vaticanisti che dovrebbero cambiare mesiere per incompetenza e malafede.
Un abbraccio forte a te e a Papa Benedetto.

Biancamargherita ha detto...

Raffaella sei grande!!Non potevi trovare parole più adatte. Hai ragione il problema più grande è proprio dentro la Chiesa!!
Ogni giorno mi sveglio con questo peso sul cuore...non poter far niente per rimediare a questa grande ingiustizia. Mi sembra un incubo...essere derisi per il desiderio di ristabilire la verità. Tutto l'odio a stento represso quando Benedetto era papa regnante è esploso ora che è emerito. Benedetto non si è mai difeso e tanto meno può farlo ora che è nascosto dal mondo. Perché tanto odio?? E' vero quanto è stato detto: Benedetto è nato per essere persaeguitato

gianniz ha detto...

Sarà difficile che la Chiesa possa dimenticare Papa Benedetto! E' pietra angolare che qualche costruttore/distruttore, ora, cerca di accantonare, ma è pietra di inciampo ormai. Per chiunque. Ora non lo si può e non lo si potrà più ignorare (come avveniva durante il pontificato). Ora i suoi scritti, le sue omelie, i suoi discorsi... sono lì e ci restano. Quando le voci si spegneranno, speriamo che urlino le pietre.
Ps: Non vi sembra che le nostra penne (italiche e non) parlino di Papa Benedetto quasi più oggi (anche se in modo quasi sempre critico) che non ieri? Ci sarà una ragione.
Comunque non ditemi più che Papa Francesco non c'entra con questa cosa. Certo non è lui il ventilatore. Ma che cosa fa, lui, per non dare adito, per accompagnare il cambiamento, per sottolineare la continuità? Preferisce sempre dare spazio al suo 'ego sum' incontrastato. E basta.
Per fortuna che il 'panzercardinal' era Ratzinger!!!!

Luisa ha detto...

Luca, sono molto sensibile alla sua particolare e ben mirata attenzione!
Potrebbe porre quella domanda a molti e molte ma si concentra, e non è la prima volta, su di me, sono toccata!
Non so che cosa pensa Benedetto XVI non tanto di me ma dei media, e dei suoi confratelli, visto che è di loro che stiamo parlando.
Quel che io penso, so di non essere la sola, al contrario siamo in molti e non solo qui e non solo in Italia, ha ben poca importanza, ma è mia responsabilità dire a chi di dovere che non siamo lobotomizzati, non ancora.
Non so nemmeno che cosa Papa Benedetto pensa del suo successore che sembra stia spazzando via, con rapidità, decisione e autorità, ciò che lui ha messo otto anni per recuperare, difendere, promuovere, restituendogli dignità e visibilità, e sempre facendolo con la spiegazione chiara e semplice che ci veniva con il suo Magistero luminoso.
Le auguro una buona serata, amabile Luca!

Anonimo ha detto...

Nella mia infanzia ricordo che era papa Paolo VI, per cui ormai di pontefici ne ho visti alcuni. Ovviamente, quelli che ho davvero "vissuto" sono stati GPII e BXVI. Il primo è stato la "causa" della mia conversione, avvenuta alla sua morte, con il pontificato del secondo, la mia fede è cresciuta e si è fortificata. Non sto quindi qui a ribadire la tristezza che ho provato l'11 febbraio, il 28 febbraio e anche in questo periodo in cui si assiste ininterrottamente ad attacchi indecorosi e ingiusti nei confronti del luminoso e grande pontificato dell'amato Benedetto XVI. Non si tratta di essere vedove inconsolabili, è diverso... Non si tratta di abituarsi solo ad una nuova personalità... sarebbe normale. Quando morì il dirompente, comunicatore, stra-amato Giovanni Paolo II, passare al timido e riservato successore può aver richiesto a molti fedeli qualche sforzo, ma la sostanza non cambiava. Fino al 28 febbraio siamo stati abituati ad un modo di essere Papa che probabilmente è terminato - ahinoi - con Papa Ratzinger. Siamo stati catapultati all'improvviso in tutto un altro mondo. Per me è difficile abituarsi al nuovo Papa, a gridare dall'euforia perchè dice "Buon pranzo" o altre semplici frasi che in tanti, in troppi, stranamente, fanno a gara per amplificare, in modo esagerato e ingiustificato. Per fare un esempio, passare dai papi precedenti a Papa Francesco è come doversi abituare a dissetarsi con poche gocce d'acqua dopo aver attinto a fonti di acqua copiosa e abbondante. Trovo l'impoverimento dei simboli tipici del pontificato poco rassicurante. Le scarpe rosse richiamavano il sangue dei martiri, la croce era d'oro in quanto simbolo di ciò che per un cristiano è più prezioso: lo strumento con cui siamo stati redenti. Anche questa ostinazione a chiamarsi Vescovo di Roma anzichè Papa lascia alquanto perplessi. Rimpiango la solidità, la profondità, la chiarezza, la limpidezza, la fermezza, la bontà, l'umiltà di Papa Benedetto che non ha mai posto al centro se stesso, ma il RE dell'universo del quale è sempre stato consapevole di essere il vicario, un umile e semplice lavoratore nella vigna del Signore. Grazie Papa Benedetto. Che il Signore mi aiuti ad amare e seguire questo Papa.

Anonimo ha detto...

Mi chiedo spesso se Ratzinger sia stato...invitato ad andarsene!! Visto come stanno andando le cose,
mi sembra che l'arrivo di Bergoglio
fosse stato pianificato da tempo.Anche l'incontro a Castel Gandolfo è stata una grande operazione di immagine per dimostrare la...continuità! tra i due pontificati. Le gerarchie ecclesiatiche, cambiando papa, tentano di rilanciare l'immagine della chiesa,forse pensano che cosi' facendo noi ci dimentichiamo
della"la sporcizia che c'è dentro la chiesa"ma non è cosi anzi. Mi rendo sempre più conto di quanto grande è Ratzinger!! Troppo grande
per stare in una chiesa così piccola che ha dimenticato la Fede, ma che piace ai media.
Silvia

Sandra ha detto...

Brava Raffaella sono perfettamente d'accordo con te vai avanti ricordandoti che la Verità splende il cammino della Verità è croce in questo mondo ma si afferma sempre.Benedetto 16 dottore della Chiesa! mi dispiace per gli altri ma un Papa cosi se lo possono solo sognare!E' finita la pacchia adesso i monsignori si mettessero a studiare seriamente!

Anonimo ha detto...

Quello che mi fa restare basito,oltre alla stranezza di questa'follia collettiva'per PF,è la cattiveria,il livore e la ferocia che molti bloggers di ogni tipo continuano a riversare su BXVI,ma cosa avrà mai fatto di male a gente che l'avrà visto sì e no qualche voltain tv,e non è che abbondassero i commenti e filmati su di lui,non riesco a capire il perchè di questo accanimento,se un papa o una persona non ti piace,cambia canale,a me personalmebnte francesco non piace neanche un po',ma non mi sognerei mai di offenderlo e dire cattiverie gratuite su du lui,non capisco proprio,sarà che sono fuori io oppure che sono usciti tutti,speriamo passi l'ubriacatura,se poi delle persone tornano alla chiesa e si convertono tanto meglio,ma perchè prendersela sempre e solo con Ratzinger????Lettore attento e silenzioso.

gemma ha detto...

Non so perché ma penso che il peggio debba ancora arrivare. E' un' escalation l'attacco da più parti nei confronti della sua teologia, del suo papato e della sua persona, tra le connivenze e i silenzi di tanti insospettabili. Non c'è pudore, quasi. Forse al di la' del fatto che spogliandosi non gode più di nessuna protezione terrena, sanno che non li legge o non può comunque farlo. Lo immagino molto vicino a Dio in questi giorni, in tutti i sensi. A quelli che ritengono di respirare meglio dico che mi fa piacere per loro. A me nell'ambiente che mi circonda in questi giorni manca l'aria, ma non solo quella fisica, anche quella cristiana. E d'istinto sarebbero non poche le orecchie che vorrei mozzare. So che questo non è' gradito a nostro Signore ma nemmeno rinnegare il derelitto pelle e ossa e solitudine Gli e' gradito

Raffaella ha detto...

Lettore attento e silenzioso, hai colto esattamente il problema!
Perche' c'e' questo accanimento nei confronti di Ratzinger?
Quali corde ha toccato e quali piedi ha pestato per giustificare tanto odio?
R.

gemma ha detto...

Caro lettore attento e silenzioso, Si convertono a cosa, se mentre si vantano di farlo si accaniscono con livore tutti contro uno?

Anonimo ha detto...

davvero benedetto sta ripercorrendo il martirio di Cristo:abbandonato dagli apostoli, assistito solo dalle donne e da Giovanni (chi sarà il Giovanni di Joseph?), vilipeso, deriso, frustato e crocifisso per colpe non sue.
arriverà mai il terzo giorno?

stefania ha detto...

C'è un passaggio del libro di Peter Seewald "Luce del mondo" in cui Benedetto XVI dice a proposito delle difficoltà incontrate nel suo Pontificato "Se avessi continuato a ricevere soltanto consensi,avrei dovuto chiedermi se stessi veramente annunciando tutto il Vangelo".
E in parte mi ricollego al primo post. Credo che al Papa (Benedetto) non dispiaccia che si parli poco di lui.
Stranamente il commento iniziale alla cerimonia di domenica pomeriggio su TV2000 è stato bello: il commentatore, mentre il Papa faceva il suo ingresso in Laterano,salutava Benedetto XVI e commentava la cerimonia, facendo leggere stralci di una udienza generale dedicata proprio alla Cattedra di Pietro.
Certo sono voci isolate.
Ma così si notano di più.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella condivido a pieno la tua analisi, e mi sforzo anch'io di vedere e amare in Bergoglio il successore senza critiche, pero' non possiamo nasconderci 2 fatti oggetivi, i cardinali hanno scelto come successore di Ratzinger, colui che poteva essere eletto nel 2005 al suo posto e che tutti i media conoscevano come tale. Malignamente avremmo potuto pensar che l'han fatto per dire che Ratzinger fosse stato un incidente non voluto dallo spirito santo, peccato che subito dopo, tutte le iniziative di cardinali, vescovi, curia, sala stampa, media e lo stesso bergoglio, siano tutti stati di visibile commendatio memoriae.

Max

Maria Nevia ha detto...

Cara Raffaella,ti sono molto grata x l'articolo che hai scritto,e mi allieta il fatto di leggere dei commenti pieni di verità e significato,in un momento in cui davvero sembra che la FEDE non esista quasi più,Benedetto XVI che,sia negli 8 anni di Pontificato,che PRIMA ed ORA,ingiustamente attaccato,incompreso,diffamato e oggi già archiviato,in realtà ha sempre posto GESU' CRISTO al posto che GLI competeva il PRIMO,ha cercato la VERITA',ha aperto il dialogo con l'intero pianeta senza tuttavia trascurare l'essenza dell'identità Cristiano/Cattolica,eppure bastano pochi gesti x far sì che OGGI la Chiesa è risanata da tutto il marcio come x incanto,è chiaro che non è mia intenzione riferirmi direttamente a Papa Francesco che spero non rimanga "intrappolato" dalla fitta ragnatela che GLI stanno costruendo attorno,facendolo apparire come una "STAR" di moda e di successo,ma sono molto dispiaciuta dell'attuale situazione e mi auguro vivamente che le preghiere di Benedetto XVI ci aiutino e soprattutto aiutino la S. Chiesa di Cristo e le sue alte gerarchie a COMPRENDERE!Nevia

Anonimo ha detto...

amabile Luisa. sono sempre sorpreso quando qualcuno manca di rispetto ad un Papa dopo aver invocato rispetto per un altro Papa.
Luca

Anonimo ha detto...

io ho la pessima sensazione che ratzinger sia stato usato e sarà ancora usato come capro espiatorio di tutti i mali della chiesa.
già visto nel 33 d.C.
è vero ma non è consolante.
max2

Eugenia ha detto...

Cara Raffaella nulla da aggiungere alla tua riflessione!
Per il resto faccio mie le parole di anonimo delle 14.25.
una cosa sola Raffaella continua ad essere cooperatrice
della verità a buon intenditor...

gemma ha detto...

@luca
Non voglio intromettermi tra lei e Luisa ma deduco che lei avrà fatto altrettanto coi tanti, anche in alto, che stanno mancando di rispetto al Papa emerito, che non e' in carica ma è' comunque fratello, come dice anche Papa Francesco. Se ci segnala laddove lo fa la leggeremo volentieri. Sa, l'esempio spesso aiuta più delle parole. Non l'ho nemmeno vista qui fra noi in passato, o almeno non quanto ora

un passante ha detto...

C'è una cosa che ho notato, non so se pure voi, e cioè che oltre ad un riposizionamento in generale, in alcuni media stampati c'è stato proprio quasi un cambio di vaticanista di riferimento, come a dire che la linea adottata col Papa all'epoca di Ratzinger dovesse ora cambiare. Più Rodari su repubblica e meno Ansaldo (e corvi e Ior), più Grana sul Fatto e un pò meno Politi, ritorno più frequente di Accattoli sul corriere. Solo a La Stampa non sono cambiati, o almeno non i nomi. Almeno questa è la mia impressione. Davvero un nuovo corso

un passante ha detto...

Ps. Volevo dirvi se vi può consolare, che in giro comincio a sentire qualche scollamento da uso di raziocinio. Non si è tutti automi, eh? Repubblica, corriere, stampa non sono nuovi a sbornie che sul momento contagiano tutti ma poi prima o poi finiscono. Un recente passato su questioni di casa nostra ci dice qualcosa

Anonimo ha detto...

Nei giornali italiani normalmente non si si scrive niente sulla Chiesa e il Papa che non sia approvato dal direttore ed editore. Ormai i giornalisti d'assalto (Bonini, Sarzanini, Maltese, Tecce, Nuzzi) con le loro pseudo inchieste (pilotate) devono cedere il passo agli uccellini e ai lupi ammansiti.Eufemia

nonno ha detto...

Non so come si faccia a parlare di continuità quando è evidente che si stanno sperticando tutti per annunciare una nuova chiesa di rinascita, ossigeno e altri slogan da ultima merendina del mulino bianco. Bene, se così sarà ben venga per tutti, ma mi pare che il nuovo stia poggiando su un macroscopico difetto di carità nei confronti di uno solo dei suoi componenti che mal si sposa a mio parere col principio stesso dell'ecclesia e che pure il mio amico con la cataratta vedrebbe benissimo. Se questa elezione è stata un plebiscito, mi pare evidente la fusione di intenti da parte di impensabili alleati, simpatizzanti di teologi della liberazione e di Maciel, amici di Kung e discepoli di Giovanni Paolo II, strenui difensori della pulizia e misericordiosi, difensori di principi non negoziabili e possibilisti verso il mondo, liturgisti e non, curiali da riformare e non. Ma quanti piedi ha pestato Benedetto? Non si può pensare che improvvisamente nessuno degli elettori la pensasse su nulla come lui. Non vorrei che tutta questa misericordia che scaturirà verso il mondo sia rimasto l'unico modo per avere dal mondo misericordia verso le pecche della chiesa, che si sa ormai essere non poche. Non mi stupirei di un ennesimo mea culpa pubblico, col conto pagato da uno solo che non c'è più e via col nuovo, di ordine e pace. Per quanto mi sforzi, non ricordo nulla di simile ai cambi di pontificato precedenti, forse anche per quello era più facile mantenersi papisti anche dopo

Anonimo ha detto...

Devo riconoscere di aver capito e amato Benedetto XVI in ritardo, ma penso che Lui sia senpre stato presente, senza che mi accorgessi, nel mio cuore, come un seme in attesa di produrre frutto al momento opportuno...
La decisione di lasciare il Ministero Petrino è stata segnata da una grande sofferenza, mi sono sentito penetrare nel corpo e nello spirito dalla sua sofferenza e dalla Sua Croce: una comunione spirituale che il Signore mi ha donato come eredità e che ha segnato la mia vita.
Io ho letto l'elezione di Papa Francesco come il frutto maturato dalla croce di Benedetto, un frutto nato dalle sue viscere insanguinate e come tale l'ho accolto.
Papa Francesco, teniamo conto della sua provenienza, della sua esperienza pastorale, nell'omelia della S. Messa Messa di chiusura del conclave ha detto chiaramente che la Chiesa si edifica sul Sangue di Cristo, non può esserci un cristiano che non voglia abbracciare la Croce.
Papa Francesco in questo mi sembra aver delineato il suo programma: edificare la chiesa sulla Croce, sul sangue della fedeltà al vangelo e alla sequela di Cristo e quì ho visto l'aggancio con Benedetto XVI. PapaFrancesco,( quante volte ricorda Benedetto XVI), ha uno stile che esce dagli schemi comuni con cui si è sempre visto l'esercizio del successore di Pietro: io vedo che questo andare all'essenziale, alla radicalità porterà a quel rinnovamento della curia Romana a cui il nostro amato Papa Emerito aveva gettato le basi.
Ma ben presto quando il Papa comincerà a far sul serio e comincerà a fare pulizia, voglio vedere quei nostri Pastori che ora sono entusiasti, come faranno marcia indietro...cadranno dalle sedie quelli che amano il potere e non il servizio e allora che ne sarà degli "osanna" attuali?
Da parte cattolica quante delusioni ci saranno quando vedranno che il Papa è contrario ai preti sposati, al sacerdozio femminile, ecc.; e da parrte laica quando vedranno che anche Lui è contrario all'aborto, alle unioni omossuali e in tema etico è in perfetta sintonia con i suoi predecessori e la morale tradizionale, contro la teologia della liberazione, ecc.: dove saranno le esaltazioni di questi primi giorni?
Giungerà presto anche per Lui il momento di salire sulla Croce abbracciato a Benedetto...
Andiamo avanti con coraggio, non lasciamoci far deviare dal chiasso mediatico, ma sappiamo cogliere con occhio di fede che, come ci ricordava Benedetto, la Chiesa è di Cristo e se ci ha donato dopo Lui, Francesco è perchè certamente la persona che Lui ha scelto per far fruttificare, anche Lui con la sofferenza, la semina di Ratzinger: non dimentichiamo che le vie del Signore, i suoi pensieri sono sempre diversi dai nostri e imprevedibili.
Per ora ci conforti il sapere che Francesco è sostenuto dalla croce e sofferenza di Benedetto...possiamo allora avere timori?
Buona Pasqua!

Luisa ha detto...

Cominciano ad uscire interviste( vedi Leonardo Boff) che disegnano un`altra realtà di quella che ci è martellata, ma non sto qui a dilungarmi, per il momento osservo quel che sta facendo il vescovo di Roma, guardo gli atti che pone e, anche se c`è chi sta arrampicandosi sugli specchi per tentare di dimostrare il contrario, et en passant deridere chi non condivide la loro analisi, dovrei essere cieca per non vedere la rottura su punti tutto salvo che secondari e sui quali Benedetto XVI si era particolarmente impegnato.
Con le nomine che farà avremo maggiori elementi, ci sono le parole e ci sono i fatti.

Anonimo ha detto...

passante, non c'è nessuno scollamento sui media, semplicemente il papa nuovo non è più nuovo e si da spazio ad altre notizie...

Raffaella ha detto...

...alle notizie che fanno comodo!
R.

un passante ha detto...

Lo scollamento di cui parlo io anonimo non è sui media, quelli li vedo ancora ben incollati, è tra gli umani con cui mi capita ogni tanto di parlare

gemma ha detto...

A proposito di Boff: sarà la primavera dopo il duro inverno

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9191/

Anonimo ha detto...

@Gemma. Adesso per difendere il Papa ci vuole il curriculm? Un volta qui non c'era bisogno di difendere il Papa dai commentatori.
Luca

Anonimo ha detto...

evidentemente c'è qualcosa che non funziona.
sparito ratzinger sparite anche le inchieste e i problemi della chiesa?
qui c'è un'alleanza fra curia e media.

gemma ha detto...

Converrà con me che come dice giustamente nonno, in questo cambio di pontificato qualche anomalia c'è, cosi come tanti nuovi papisti che prima non c'erano. E mi scusi se insisto, ma ai tempi di Benedetto io a Lei, oggi nostro censore, qui a difendere Benedetto Papa non l'ho mai vista. Non mi importa del suo curriculum

Anonimo ha detto...

Mah, spero di sbagliare, ma io vedo solo uomini al vertice della Chiesa disposti a cedere mondo per poter continuare con impuniti un certo andazzo economico e sessuale. Insomma, a barattare la verità e la trasparenza con l'immunità permanente. Ripeto, spero di sbagliarmi e di essere sonoramente smentita da fatti concreti non belle parole.
Ps.: anche in altri blog c'è chi inizia a porsi seriamente delle domande. C'è chi, correttamente, tenta di dare delle risposte che spera convincenti, altri se la prendono, altri tacciono.
Alessia

Raffaella ha detto...

Per Luca.
Ricordo ancora una volta che questo blog e' nato proprio per svincolare i nostri commenti dalla figura di Benedetto XVI che nulla c'entra con i nostri discorsi o riflessioni.
Se avessimo voluto "spendere" il suo nome, saremmo rimasti tutti sul blog numero sei, aperto solo cinque mesi fa.
R.

Anonimo ha detto...

C'é un aspetto della riflessione di Raffaella, piuttosto tra le righe, che mi convince e condivido in pieno, anche se per il resto provo un certo disagio e non lo nascondo.

E' questo: J. Ratzinger - Benedetto XVI è sempre stato un "cireneo", uno che ha portato le croci degli altri.
In preparazione e durante il Concilio a lui si appoggiavano per capire meglio cosa stavano facendo, per riceverne i chiarimenti necessari e corregere anche le sbandate di alcuni. Ha finito per essere l'anima dottrinale del Concilio.
Durante il lunghissimo Pontificato di GP2 ha garantito l'ortodossia della Fede anche a fronte di scelte e gesti a volte discutibili o mal compresi dello stesso Papa, il quale lo sapeva perfettamente e non volle MAI distaccarsene, fino a "costringerlo" a rimanergli accanto. Ha dato un aiuto insostituibile e decisivo a mantenere la barra a dritta nell'epoca dell'apostasia di massa.
Durante il suo Pontificato mite e possente, ha caricato sulle sue spalle le colpe di tutti senza pretendere nulla per sé; ha spazzato via con straordinari vigore e determinazione gli equivoci più radicati. Non ha mai avuto paura di nulla, neanche della furia infernale che Gli si rivoltava contro. Ha ridato alla Chiesa la Sua direzione in profondità. Si è fatto ROCCIA totalmente affidata al Signore e così ha restituito anche al Papato tutto il suo valore, tutto il suo significato essenziale, piantando semi destinati a germogliare finalmente!
Ancora adesso, sta continuando a donarsi associato alla Croce e prega, unito ormai, totalmente, al Risorto.

Come non vedere in tutto questo l'opera della Provvidenza! Chi è Ratzinger? La testimonianza della santità di un uomo non è mai stata forse così palese agli occhi di chi crede.

Non ce n'é un altro, non ci sarà. Ora siamo chiamati tutti, uno per uno, a una nuova responsabilità, a far fruttare i talenti che il Signore ha messo nelle nostre mani attraverso il Suo umile lavoratore, mettendoci anche noi a "lavorare", per la salvezza del'anima nostra e di tutti gli uomini nostri fratelli. Uniti al Papa e quindi a Cristo, senza esitazione.
Rigettiamo ogni scoraggiamento, seguiamo gli esempi che ci sono dati e alziamo i cuori.
gianni

Anonimo ha detto...

infatti io sto parlando dell'atteggiamento che qualcuno qui ha nei confronti di Papa Francesco.
Io difendevo Benedetto nel vecchio blog ma non avevo l'abitudine di firmarmi, nessuno mi criticava per questo, anzi, qualcuno mi rispondeva scrivendo "bravo anonimo!".
Luca.

Anonimo ha detto...

Gianni,umile lavoratore era la definizione che lui dava di se stesso,ora,parlo per me,io come dovrei pormi dinnanzi a lui?Come il somaro che lo portava ed ancora lo porta a lavorare nella vigna del Signore e già sarebbe un onore;molto ho imparato da BXVI,soprattutto a leggere e rileggere i suoi testi,a cercare di capire e mettere in pratica i suoi insegnamenti,ma vista la disparità di spessore,tanta strada devo ancora fare,a piedi,naturalmente,Ratzinger è un maestro facile da capire,ma le sue lezioni difficili da mettere in pratica,è un insegnante di altissima levatura,per questo molto esigente,ci vuole tempo...vorrei avere solo un decimo del coraggio che lui ha avuto in questi 8 anni,rinuncia compresa,ma una cosa mi lascia in eredità,la libertà di pensare con la mia testa,che non è poco;no,non ce ne saranno altri,ma il suo insegnamento basta per molto tempo a seguire.GR2

Anonimo ha detto...

Forse, caro GR2, se facessimo quelle domande a Papa Ratzinger ci risponderebbe che Colui che dobbiamo portare sulla soma non è lui, ma Cristo, col nostro passo e coi nostri talenti che non sono quelli di un papa (coi suoi insegnamenti sì!). E' difficile e io non ne sono capace, ma possiamo provarci e riprovarci e questo a Lui basta. Liberi di pensare con la nostra testa, ma la nostra testa in Cristo. Libertà donata.
gianni

Anonimo ha detto...

Anch'io non accetto il troppo osannare PF e aver messo nel dimenticatoio Papa Benedetto. Le udienze di Benedetto e le omelie erano dei gioielli di magistero. Condivido quello che dice PF, ma Benedetto mi riempiva di più e totalmente. Mi accorgo che sarà una vita dura la nostra.
M. Luisa

Alfonso ha detto...

Cara Raffaella,
la storia vera è quella che fai tu. La storia raccontata dai giornalisti ha le gambe corte. Si dice quello che in volgare si vuole sentire, quello che appaga sentimenti fugaci circostanziati ad una opinione quotidiana curiosa che non ha nulla di rigore storico.
Purtroppo i mezzi di comunicazione servono ai signori e alla piazza plebea.
Oggi più che mai -grazie alla rete- è possibile scegliere veri comunicatori che, nel loro piccolo, siano fedeli a storia recente e passata.
Bisogna scegliere i soggetti che in piazza dicono bene, e cioè utilizzano la coscienza come strumento abituale e non retorico. Diffondiamo quindi i nomi delle persone che fanno della cultura una professione e non un dileggio.

Anonimo ha detto...

Ciao,Raffaella e ciao amici .La tua lettera è meravigliosa.Sono in sintonia con tutti quelli che pensano che il valore di una persona si afferma quando la persona stessa è in vita .Sono stanca di questi funerali con applausi in cui la mentalità corrente cerca di pilotare le nostre menti .Se una persona è Santa bisogna dichiararglielo quando è in vita perchè quando sarà morto non potrà apprezzarlo.Non siamo tutti denigratori ed andiamo fieri di non esserlo .Noi non avremo rimpianti abbiamo fatto e facciamo quello che possiamo riconoscendo ed attestando il bello .Quante volte ci è parso di non aver dato giusto merito a chi lo meritava ? Tante!!!! Oggi vogliamo la nostra rivincita anche su Gesù che solo dopo tanta inaudita violenza gli uomini hanno attestato che era Dio.Rita S.Girolamo

Caterina63 ha detto...

Cara Raffaella, la mole di commenti testimonia l'unione di tanti cuori ed un unico pensiero affettuoso e soprattutto legato a quella Comunione dei Santi in Cristo che tanto pronunciamo nel Credo la Domenica....

Noi stiamo solo attenti a non cadere nella trappola mediatica che spinge inesorabilmente a fare confronti fra Papi..... "andiamo avanti" come ci ha insegnato Benedetto, come siamo "strumenti insufficienti" ;-) ma che ci sono e parlano ed operano....

Come tu stessa hai evidenziato nel Blog, ecco come dobbiamo andare avanti:
http://www.gloria.tv/?media=427189

riempiamo il web.... e non sarà certo la vera Chiesa a dimenticarsi di un Papa che è Dottore della Chiesa, ma saranno i falsi cattolici (preti, vescovi e certi cardinali compresi), quelli che si sentono vivi solo quando ci sono le novità, solo quando un Papa muore, per poi ritornare nell'oblio quando questi regna saggiamente e dottrinalmente....

Avanti tutta Raffaella, ora più che mai, con un cuor solo e un anima sola
^__^

Anonimo ha detto...

Il card. Scola sulla libertà religiosa: senza questo diritto crollano tutti gli altri

http://www.news.va/it/news/il-card-scola-sulla-liberta-religiosa-senza-questo

Una riflessione sul pluralismo della società, sulla libertà religiosa e sullo spazio di Dio nel mondo di oggi. E’ il filone dell’ultimo libro del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dal titolo “Non dimentichiamoci di Dio. Libertà di fedi, di culture e politica”, edito da Rizzoli, che sarà presentato martedì prossimo alle 18.30 presso l’Auditorium di Milano. Il libro affianca le celebrazioni dei 1.700 anni dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa, promulgato da Costantino nel 313, che culmineranno con la visita alla Chiesa ambrosiana del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, il 15 e 16 maggio.

GRAZIE CL PER AVER FORMATO UN CARDINALE DI QUESTA PORTATA!!!

Gia ha detto...

Il compleanno di Papa Benedetto è stato liquidato in sordina dai media che ancora una volta si sono dimostrati spietati verso un papa che tanto ha dato alla Chiesa e tanto dà col suo esempio. L'umiltà non fa audience, almeno quella vera, non quella creata o manipolata dalle fonti di informazione. Condivido anch'io il pensiero che prima o poi la loro coscienza gli preseterà il conto, anche se spesso mi domando come riescano a farla tacere così a lungo. Quello che Papa Benedetto ci ha insegnato non è facilè, come non è facile la sequela di Cristo. Porta a mettere in discussione tante cose e questo può dare fastidio.Non è però giustificato questo livore, questa ingratitudine verso chi ha dedicato la sua vita al servizio e all'amore per Cristo e per la sua Chiesa e la Chiesa siamo tutti noi battezzati .I servizi di informazione spesso non hanno il rispetto della verità,sono alla ricerca del sensazionale,creano idoli e poi li distruggono, calpestano la dignità delle persone. Il Papa si è battuto sempre per la verità, con coraggio,col cuore rivolto verso Dio, in silenzio, portando la Croce
senza che ci fosse un cireneo ad aiutarlo. E' stato per tanti scomodo, perchè tanti sono ancora i farisei nella Chiesa e fuori. Mi danno molto fastidio i commenti di alcuni ecclesiastici. Oltre ad essere meschini sono anche ridicoli. Spero che la voce della coscienza urli a questi signori, e ricordi loro che come giudicano saranno giudicati. Mi sono dilungata un pò troppo e mi scuso.
Prego per Papa Benedetto e lo ringrazio ancora per quello che ci ha lasciato che in questo periodo un pò difficile della mia vita, mi è conforto e guida.

Anonimo ha detto...

Dopo le dimissioni di Benedetto Dio si è espresso. Vedi il fulmine sulla cupola di San Pietro. Ne vedremo delle belle. Siamo solo agli inizi e bisogna cercare di aprire gli occhi al più presto. Cari saluti. Lizzy

Anonimo ha detto...

Forse nessuno, in vaticano, ha cercato di capire davvero quanto fosse grande Papa Benedetto. Volevano solo che togliesse il disturbo. Sono riusciti a farlo solo in parte perché resterà nel recinto di Pietro fino alla fine. La forza della preghiera non si sente e non si vede. A tutti serve il clamore, la confusione, la visibilità, l'apparenza.
Papa Benedetto non era e non è una star. francesco non vuole esserlo, ma riesce bene a far capire il contrario.