sabato 27 aprile 2013

Ruini giudica l’inizio di Francesco. La burocrazia no, ma la chiesa istituzione è necessaria (Burini)

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci da Eufemia.
Che cosa si intende per narcisismo teologico? E' una frase buttata la' che mi da' qualche pensiero...
R.

8 commenti:

mariateresa ha detto...

no, direi , in questo caso, di deporre l'animo malizioso, Raffaella.
Credo che voglia dire che ci sono dei teologi che sono dei palloni gonfiati e che si rimirano allo specchio, non credo proprio volesse fare delle allusioni cretine.Inoltre, a essere sincera, ho letto in giro più di un elogio di Bergoglio alla chiarezza di pensiero e alla profondità di Benedetto, prima della nomina.
Sono altre le cose che mi mettono di cattivo umore, per esempio la sua uscita su Ratisbona, se correttamente riportata dai giornali, che non si può mai mettere la mano sul fuoco. Quella fu fuori luogo e maleducata, lo dico fuori dai denti, almeno per come concepisco io la lealtà e la prudenza, una specie di mettere le mani avanti nella bolgia e nel linciaggio dei media per non andarci di mezzo. Comunque la pensasse, esiste un altro stile in un cardinale che ha giurato fedeltà fino all'effusione del sangue. Io la penso così. A fare il controcanto a favore dei linciatori che hanno in mano tutti i media, sono buoni tutti.

mariateresa ha detto...

sembra comunque che Benedetto non se la sia presa. E quando mai se l'è presa con qualcuno?
Considerate, per allargare l'argomento, quanti fetenti figli di androcchia ha mantenuto in sala stampa che a confronto Domenico del Rio era il beato Ubaldo. Non costava niente farlo a pezzi.Niente.

Luisa ha detto...

È Papa Bergoglio ad aver parlato di "narcisismo teologico", nella fiumana di articoli su di lui ho letto l`intervista di un sacerdote argentino, formato da lui, che ricordava come Bergoglio voleva che fossero in mezzo al popolo e si nutrissero di cultura e di storia, la teologia non sembrava essere una priorità.
Ruini dice:
"E oggi ci rendiamo meglio conto di come quella decisione sia stata feconda di bene”.
Feconda di bene?
Vorrei sapere di quale "bene" vuol parlare il cardinale.

Ma ormai dobbiamo abituarci, in attesa di decisioni, nomine, interventi concreti su temi scottanti, a trovare ogni giorno la dose quotidiana (nemmeno omeopatica)di francescolatria, oggi apro Zenit e trovo un elogio al "Papa del buongiorno", "le cui omelie, brevi e incisive, sono articolate in due o tre concetti che vanno dirette al cuore prima che alla mente diventano slogan di bontà e flash di luce", che poi quel che va diritto al cuore, se non è sostenuto, illuminato e guidato dalla mente, sia effimero, volubile e possa fondere come neve al sole ...sembra non contare per tutti gli sperticati ammiratori del nuovo Papa.

Anonimo ha detto...

Ieri, alla libreria Mondadori di una grande città, alla cassa, non credo ai miei occhi quando vedo le bustine rettangolari (costo 60cents cad.) per la collezione de "L'Album della Gioia".

(Ove evidentemente la "Gioia" va necessariamente vista in discontinuità con la "ciòia"..)

Anonimo ha detto...

O meglio, Luisa, del bene di chi. Conoscendo il politico Eminens non è neppure troppo difficile capire.
Io dubito fortemente che Papa Benedetto pensasse a Bergoglio come successore. Certamente non lo immaginavo io, per quello che conta, che non ho esultato sentendo il suo nome.
Alessia

Anonimo ha detto...

O meglio, Luisa, del bene di chi. Conoscendo il politico Eminens non è neppure troppo difficile capire.
Io dubito fortemente che Papa Benedetto pensasse a Bergoglio come successore. Certamente non lo immaginavo io, per quello che conta, che non ho esultato sentendo il suo nome.
Alessia

Anonimo ha detto...

No Raffaella, nessun pensiero, anzi, a quel che ho avuto modo di capire, è il contrario!
Sono andata alla fonte - brutto viziaccio professionale - di quella frase de-contestualizzata, e la Chiesa narcisistica, ripiegata su di sé, non è la Chiesa delle discussioni teologiche e basta, ma è la Chiesa "mondana", dove chi è dentro di essa vive per darsi gloria (il baratto di gloria di cui ha parlato da Papa), cancellando Gesù, e tentando di brillare di luce propria, non della luce di Cristo.
Quindi, secondo me, l'allora Cardinale Bergoglio, durante le Congregazioni Generali, pensava al narcisismo teologico inteso non come "un gruppo di teologi che se la tira", ma come "proclamazione gloriosa di sé (narcisismo) al posto di Dio (teologico)". Altrimenti non si spiegano neppure i passaggi successivi del manoscritto. Gesù infatti è rappresentato come "imprigionato", nascosto da chi vuole primeggiare al suo posto. Io, almeno, ho capito così! Ecco perché è necessario andare sempre a vedere da quale contesto sono estrapolate le frasi di Papa Francesco...a buon intenditor... ;-)

Ester. :-)

Luisa ha detto...

Vorrei segnalarvi questo articolo, pubblcato da Riposte Catholique, tradotto da mic:

"«Ci si può chiedere se l'onnipresenza mediatica del Papa non contribuisca a distrarre o raffreddare la fede del cattolico»"

Ne estraggo questo passaggio:

"Nella Chiesa si è introdotta un'infatuazione superficiale e sentimentalista che nulla a più a che vedere col soprannaturale né con la sana riverenza dovuta all'autorità: nei secoli di fede, quando appariva il Sommo Pontefice, si faceva silenzio e ci si inginocchiava per ricevere la benedizione del Vicario di Cristo che passava, ieratico; ora il Papa moltiplica i suoi giri di pista, i saluti, i sorrisi, i bacini come le starlettes e passa senza più benedire le folle che si agitano ed emettono gridi, di cui ci si può perfino chiedere se provengono da esseri dotati di ragione, tanto l'emozionalità e l'intrattenimento collettivo sembrano prevalere." 

http://chiesaepostconcilio.blogspot.ch/2013/04/ci-si-puo-chiedere-se-lonnipresenza.html