giovedì 25 aprile 2013

Sacramenti ai divorziati il piano "segreto" di Papa Francesco (Rodari)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.
Notiamo la "finezza" dei giornalisti: "La Chiesa cattolica così potrebbe rivedere la posizione del 1994, quando l'allora cardinale Joseph Ratzinger difendeva l'impossibilità di riconoscere una nuova unione, di fronte a un primo matrimonio valido".
Ovviamente il lettore poco avveduto e' indotto a pensare che la colpa della chiusura ai divorziati risposati sia del cardinale Ratzinger, cioe' di Benedetto XVI.
Faccio rispettosamente notare che quel documento (clicca qui) e' stato preparato dal Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ma e' stato approvato in maniera specifica da Papa Giovanni Paolo II che non viene nemmeno citato.
Inviterei tutti ad una riflessione seria ed obiettiva: Joseph Ratzinger-Benedetto XVI non puo' diventare il capro espiatorio del suo Pontificato, di quello di Giovanni Paolo II e ora di quello attuale.
Apprezzabile comunque il fatto che l'articolo ricordi gli interventi di Papa Benedetto ad Aosta, a Milano e davanti alla Rota. Non e' da tutti ricordare quanto fatto da Ratzinger in questi otto anni e, quindi, per questo, siamo grati.
R.

17 commenti:

Eugenia ha detto...

Cara Raffaella c'era da aspettarselo! Qualsiasi cosa il capro espiatorio e la ragione di tutti i mali compresa l'aria malsana di questi otto anni è Benedetto. Adesso ne ho piene le tasche di questo atteggiamento. Certo, i giornalisti non possono dire che il documento era stato sottoscritto da Gp I I sennò va allaria la tanto sospirata santificazione l'unico colpevole è solo il cattivo tedesco Joseph Ratzinger. Buonagiornata.

Anonimo ha detto...

soprattutto un certo signore 2000 annni fa in un documento disse che non é lecito il divorzio....
vuol dire che per i giornalisti bergoglio, oltre che di ratzinger é anche più buono di quel signore

max

carmelina ha detto...

per i vaticanisti esistono due tipi di segreti: quelli di pulcinella, evocati per smontare qualsiasi successiva eventuale smentita ufficiale; e nel caso ci fosse, aumentare l'effetto "oooooooohhhhhh ma quanto e' bravo e buono questo Papa che fa cose moderne e misericordiose del tipo -prima il kerigma poi i dettami- (strepitoso questo slogan. il non plus ultra del ruffianesco) nel piu' assoluto (seppur disgraziatamente mancato) riserbo". e poi ci sono i segreti tombali, come quelli che riguardano la vita, le opere e la salute di Benedetto (per le calunnie vale la regola del segreto di pulcinella). per il pontefice emerito non si muove foglia, non una parola, non un refolo di informazione stracciata. misteri de "il kerigma prima, i dettami poi". p.s. dimmi raffaella: mi ritieni troppo cattiva?

Raffaella ha detto...

No :-)
R.

Anonimo ha detto...

mentre sul
matrimonio fra persone dello stesso sesso la Chiesa non transige, sul divorzio l’approccio è differente.

Ah si???
Però non se ne parla....mentre si parla dei divorziati risposati da ammettere alla comunione

Anonimo ha detto...

ma avete visto il servizio su repubblica su bergoglio che guarda l'orologio? "sarà troppo presto o troppo tardi"?

Max

Anonimo ha detto...

Tante parole senza Parola!
Ma credete che davvero tanti divorziati risposati ci tengano a fare la comunione???
Se uno è fedele al Vangelo porta la croce.....mi sa che si tratta più di una preoccupazione "antidiscriminatoria" dei vescovi...gradita alla....pax mediatica

Eugenia ha detto...

Certo che sì anonimo delle 13.29

Eugenia ha detto...

Evidentemente Max. Santo sulla parola

Anonimo ha detto...

Papa Francesco non dimentichi quanto accaduto nella diocesi di Terni.

Fabiola ha detto...

"La Chiesa è ferma al 1994."
Oddio, se è per questo a me pare ferma al 30 d.C. e pensare che Ratzinger, allora, non era ancora Prefetto della CdF, o sì?
Quanto alla citazione tratta dal libro di Bergoglio sono senza parole.
"Prima il kerigma poi i dettami".
"L'uomo non separi ciò che Dio ha unito", kerigma o dettame, che dite?

Luisa ha detto...

Grazie Fabiola, condivo in toto!

Anonimo ha detto...

Prima di tutto la parresia,poi la chenosi(quella riservata solamente a Ratzinger)il kerygma sì,tanto per,quello che importa è fare la politica dell'hot dog che,per chi lo conosce,sguscia da tutte le parti e non si riesce a tenerlo fermo,per la comunione ai divorziati,l'elenco sarebbe lungo,Cuomo,Berlusca.....senza contare che oggi chiunque può fare la comunione senza confessarsi e senza che nessuno si sogni di indagare,vai a messa,all'eucarestia ti alzi, fai la fila allunghi le mani e via,dov'è il problema,a meno di essere famosi...PF guarda l'orologio ossessivamente durante messe,udienze ed altro,sarà un tic.

Fabio ha detto...

Il Papa non può andare contro ciò che il Signore e la Chiesa hanno sempre insegnato: "Chi divorzia dalla propria moglie e ne sposa un'altra commette adulterio".
Se il Papa concedesse la possibilità ai divorziati di accostarsi alla S. Comunione sarebbe una ferita gravissima alla disciplina della Chiesa. Tale prassi sarebbe totalmente veramente inaccettabile!

Anonimo ha detto...

Anche se pochi ci sono chi subisce un divorzio perché il coniuge non ne vuole sapere d'invecchiare. Una volta, prima appunto del civilissimo divorzio, si avevano amanti, possibilmente non esibite, ma la moglie o il marito avevano un loro status. Ora che l'adulterio è un vanto e non più un reato, ci sono anche divorziati o divorziate gettati nel secchio. Però mi pare che fra poco il problema sarà risolto perché si sposeranno solo gli omosessuali ed eventualmente i preti e monache. Eufemia

Anonimo ha detto...

Ho scritto post ma non è stato pubblicato anche qui regime pravda?
non mi pare di aver detto bestialità
raffaella raffaella....qualche difettuccio ce l'hai anche tu con la democrazia!non sei Dio per fortuna

Raffaella ha detto...

Mai preteso di essere Dio ne' democratica.
R.