sabato 4 maggio 2013

Diocesi di Roma condanna il gesto blasfemo al concerto del primo maggio

Diocesi di Roma condanna il gesto blasfemo al concerto del primo maggio

“La diocesi di Roma condanna fermamente il gesto blasfemo compiuto durante il concerto del 1° maggio, l’iniziativa promossa dai sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil nel piazzale antistante la basilica di San Giovanni in Laterano (cattedrale di Roma). L’elevazione di un profilattico a mo’ di ostia con parole che ricordano quelle della consacrazione durante la Santa Messa, da parte di uno dei protagonisti del concerto, rivela una pochezza culturale senza eguali e manifesta la deriva dell’intelligenza cui la crisi morale in atto sta conducendo”. È quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa del Vicariato di Roma, ripresa dall'agenzia Sir. Il cardinale vicario Agostino Vallini, riferisce la nota, “facendosi anche eco dell’amarezza dei credenti”, “deplora fortemente l’accaduto” ed esprime “dolore per il fatto che simili esibizioni, animate da un’ostilità contro la religione e i sentimenti più vivi nel popolo, si inseriscano - afferma il cardinale - in una manifestazione musicale che da anni intende celebrare la festa dei lavoratori. È forse questo il modo di porgere la propria solidarietà a disoccupati e cassintegrati e di sottolineare la necessità di un rilancio delle politiche del lavoro nel nostro Paese?”. “Spiace constatare con amarezza - aggiunge il card. Vallini - questa nota stonata che sale dal palcoscenico di una manifestazione musicale, chiamata ad offrire soltanto esibizioni che elevano verso ciò che è nobile, nella consapevolezza che anche nella musica amata dai giovani si esprime l’anelito alla bellezza e all’assoluto. Così come addolora il fatto che ancora una volta la religione cristiana sia presa di mira con facilità, utilizzando le manifestazioni pubbliche e gli schermi televisivi”. Per il cardinale, “è intollerabile assistere a gesti che offendono la sensibilità di milioni di credenti, in ciò che hanno di più prezioso e caro, e che feriscono il senso più autentico del vivere comune. Ed è doloroso assistere al silenzio di conduttori e promotori delle manifestazioni che fanno da cornice a tale scempio dell’intelligenza, del buon gusto e del rispetto delle persone”. (R.P.)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVII no. 123

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2 commenti:

Eugenia ha detto...

Era ora che qualcuno uscisse dalle catacombe e comunque vorrei ricordare a Vallini che non si tratta di nota stonata ma, di un atto blasfemo bello è buono. Cominciamo a dire come stanno le cose senza timore di perdere la tanto agognata pax mediatica . Ma il vescovo di Roma tace? Troppo occupato con corvi e ranocchi?

Anonimo ha detto...

e' però anonimo!
Chi ha paura di esporsi e perché?