mercoledì 15 maggio 2013

Papa Francesco: Benedetto XVI ha denunciato il relativismo che mina la società (Izzo)


PAPA: BENEDETTO XVI HA DENUNCIATO RELATIVISMO CHE MINA SOCIETA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 mag. 

Papa Francesco da' ragione al predecessore. 
"Benedetto XVI ha parlato molte volte di relativismo, della tendenza cioe' a ritenere che non ci sia nulla di definitivo e a pensare che la verita' venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo", ha esordito nell'Udienza Generale di oggi. "Viviamo in un'epoca - ha confermato il nuovo Pontefice - in cui si e' piuttosto scettici nei confronti della verita'".
"Cari fratelli e sorelle - ha detto ancora Papa Francesco nella sua catechesi di oggi - abbiamo bisogno di lasciarci inondare dalla luce dello Spirito Santo, perche' Egli ci introduca nella Verita' di Dio, che e' l'unico Signore della nostra vita". "In quest'Anno della Fede - ha continuato, citando dunque l'iniziativa di Papa Ratzinger - chiediamoci se concretamente abbiamo fatto qualche passo per conoscere di piu' Cristo e le verita' della fede, leggendo e meditando la Sacra Scrittura, studiando il Catechismo, accostandosi con costanza ai Sacramenti. Ma chiediamoci contemporaneamente - ha scandito - quali passi stiamo facendo perche' la fede orienti tutta la nostra esistenza".
"San Paolo - ha ricordato Bergoglio - insegna che nessuno puo' dire: 'Gesu' e' Signore!' se non sotto l'azione dello Spirito Santo, il dono di Cristo Risorto, che ci fa riconoscere la Verita'". 
"Qual e' allora - si e' chiesto - l'azione dello Spirito Santo nella nostra vita e nella vita della Chiesa per guidarci alla verita'? 
Anzitutto, ricorda e imprime nei cuori dei credenti le parole che Gesu' ha detto, e, proprio attraverso tali parole, la legge di Dio, come avevano annunciato i profeti dell'Antico Testamento, viene inscritta nel nostro cuore e diventa in noi principio di valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni quotidiane, diventa principio di vita". 
Secondo Papa Francesco, che ha concluso il suo ragionamento con un concetto molto caro a Papa Ratzinger, quello della "purificazione", si realizza cosi' "la grande profezia di Ezechiele: 'vi purifichero' da tutte le vostre impurita' e da tutti i vostri idoli, vi daro' un cuore nuovo, mettero' dentro di voi uno spirito nuovo. Porro' il mio spirito dentro di voi e vi faro' vivere secondo le mie leggi e vi faro' osservare e mettere in pratica le mie norme". "Infatti - ha concluso - e' dall'intimo di noi stessi che nascono le nostre azioni: e' proprio il cuore che deve convertirsi a Dio, e lo Spirito Santo lo trasforma se noi ci apriamo a Lui". 

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