venerdì 17 maggio 2013

Papa Francesco: Se finissero i soldi, svendere chiese per nutrire poveri (LaPresse)

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24 commenti:

nonno ha detto...

ma era proprio quello che in tanti volevano sentire e sperano di vedere caro Papa Francesco.... E i suoi successori senza una lira e senza chiese come pensa che potranno fare ad avere pulpiti per parlare al mondo e ad aiutare le prossime generazioni di poveri? Quando si dice l'idelogia...puoi anche censurare raffaella se pensi che sia irrispettoso, ma è una vita che sforzandomi di aiutare chi ha bisogno mi accorgo di quanto sia difficile farlo quando non resta nulla. Stiamo attenti nell'enfasi di pulizia a non buttare il bambino con l'acqua sporca

un passante ha detto...

Quindi per il referendum per il finanziamento delle scuole private si lascia tutto alle pubbliche? Non sto provocando, ma vedo tanta gente combattuta su questo punto in giro, anche tra i cattolici

Matteo Dellanoce ha detto...

Così come lo hanno assemblato è un discorso sconclusionato.
Comunque il lusso è per Dio e non degli uomini. Una volta che hai venduto le Chiese cosa darai ai poveri da mangiare? La prima Carità è quella Spirituale la seconda quella culturale la terza materiale. Se si ripartisse da questa semplice triade che da Cristo passando per San Tommaso, il Rosmini e Papa Paolo VI ha caratterizzato il cammino della storia della Chiesa forse tanti problemi non ci sarebbero.
Matteo Dellanoce

Raffaella ha detto...

E' vero, Matteo!
Il discorso sembra un tantino sgrammaticato ma e' la versione di lavoro della radio vaticana:

http://ilsismografo.blogspot.it/2013/05/vaticano-svendere-le-chiese-per-dare-da.html

Raffaella ha detto...

Originale spagnolo:

"Y después la caricia en la promoción. Caritas no es solamente para los primeros auxilios. Es necesario. En tiempo de guerra y de crisis hay que curar a los heridos, hay que curar a los enfermos, curar las consecuencias de tanta riqueza. Pero, también hay que promover. En cuanto se puede, promover, pero primero arreglar esto. Claro uno va viendo lo que tiene que hacer. ¡Es que se va mucho dinero en esto! Ojala se te vaya todo y tengamos que rematar las iglesias para dar de comer a los pobres.

San Juan Crisóstomo lo decía claro: “A qué vienes a adornar la Iglesia y no adornas el cuerpo de Cristo, que está pasando hambre”. O sea la caricia. Para mí, la expresión más bella de la caricia frente a una necesidad es la del buen samaritano que no dice: lo levantó, lo llevó a la posada, pagó y se fue. ¡No! Le lavó las heridas, le curó las heridas, después lo levantó y lo llevó y firmó un pagaré por lo que faltaba. Lavar las heridas del momento".

Fabio ha detto...

Sarebbe stupido vendere le Chiese. I poveri sono sempre stati i primi nel contribuire a realizzare le grandi cattedrali. La cattedrale infatti era anche la loro casa e guardando le icone dorate dei santi poste sugli altari potevano percepire la grandezza e la dignità della persona e la chiamata alla santità.
Se ci fossimo limitati al puro materiale saremmo ancora nelle caverne.

Eugenia ha detto...

Evvai....catacombe arriviamo!

Luisa ha detto...

Santo Cielo, che discorso sconclusionato!
Ma stia tranquillo, in Francia sono già tante le chiese vendute, ma non son certa che il ricavato abbia servito ai poveri.

http://lesalonbeige.blogs.com/my_weblog/2012/05/des-églises-de-france-à-labandon.html

mariateresa ha detto...

questa è una cretinata, non posso credere che parli così.neanche dal barbiere si parla in questo modo.

Anonimo ha detto...

e poi la carezza nella promozione,la carità non è soltanto per i primi aiuti,è necessaria.in tempo di guerra e di crisi bisogna curare i feriti,curare gli infermi,curare le conseguenze di tanta ricchezza,però bisogna fare promozione.per quanto si può,promuovere,però prima dare delle regole,chiaro che uno deve vedere il da fare.ci vogliono molti soldi per questo!magari se se ne va tutto,non resta che svendere le chiese per dare da mangiare ai poveri.S.Giovanni Crisostomo lo diceva chiaramente:quelli che vengono ad adornare la chiesa e non adornano il corpo di Cristo,che soffre la fame.che sia una carezza.per me l'espressione più bella della carezza di fronte alla necessità,è quella del buon samaritano che non dice lo raccolse,lo portò alla locanda,pagò e se ne andò.no!lo lavò,gli curò le ferite,poi lo prese e lo lasciò e firmò un pagherò per quello che gli mancava.lavare le ferite del momento.

Anonimo ha detto...

Nulla da eccepire. Inizi lui a dare il buon esempio vendendo parte del capitale immobiliare della S.Sede, magari partendo dalle proprietà della ricchissima Propaganda Fide guidata dal suo "professore". In Italia pare sia in arrivo una class action contro le diocesi italiane promossa da Rete l'abuso di Zanardi. Se la cosa dovesse andare in porto altro che vendere chiese per sostenere i poveri.
Alessia

un ins.di Religione ha detto...

massì,vendiamo le chiese e lasciamo pure che vengano trasformate in magazzini come ai tempi della cortina di ferro comunista...oppure in moschee,come sperano tanti laicisti estremisti che odiano visceralmente la Chiesa ma che da due mesi in qua si sono improvvisamente e curiosamente trasformati in principali adulatori del Papa. Gli organi di stampa stanno riportando,gongolando,la notizia: "Papa Francesco disposto anche a vendere le chiese pur di aiutare i poveri!".. Anzi,su vatican insider c'è un articolo di tal Alessandro Speciale che sostiene praticamente che tra Caritas e Papa è tornato di nuovo il sereno,dopo i rapporti "a tratti non semplici" con Benedetto XVI.. e te pareva che non tirassero in campo Benedetto XVI x calunniarlo! L'autore sarà anche "speciale",ma l'articolo è veramente scadente!!..invito tutti a leggerlo,anche perchè vi è riportato una altro particolare secondo me inquitante laddove riporta che il Papa ha affermato che "la ricerca e lo studio della verità sono altre dimensioni importanti della Chiesa..se le facciano i teologi..."
Queste dichiarazioni,se confermate, potevano benissimo essere risparmiate!..ma quando ci si renderà conto che simili frasi non fanno altro che creare enorme confusione tra i fedeli che gia sono confusi di suo, e prestano enormemente il fianco a coloro,e son tanti,che hanno come ossessivo chiodo fisso la quotidiana lotta alla Chiesa cattolica,con l'obiettivo se possibile di cancellarla o quanto meno ridurla alla mera sfera privata e quindi all'irrilevanza. Il fatto che gente con simili idee sia la prima a gridare gli osanna a Francesco mi puzza parecchio!
Fecero così nell'800 anche con Pio IX,all'inizio del suo grandioso pontificato...poi però la situazione cambiò di brutto quando il Papa si rese finalmente conto di che razza di pasta erano fatti coloro che lo idolatravano e che si fingevano suoi amici devoti e disinteressati. Vedremo se anche con Francesco sarà così..Io spero di no, perchè le sofferenze che Papa Mastai dovette subire in vita( e in questo solo Benedetto XVI è a lui paragonabile) non le auguro a nessuno!..

sonny ha detto...

Giuro, ci sto provando con tutte le mie forze, ma non ce la posso fare. Straquoto Alessia.

Anna Maria ha detto...

Non so se ridere o piangere!

guglielmo ha detto...

Ricordo che anche dalla d'urso la cugina del Papa aveva detto che l'allora cardinal Bergoglio era rimasto contrariato per il fatto che in paese fossero state costruite nuove chiese perchè con quei soldi si sarebbero potuti aiutare i poveri.
Rimango sempre più perplesso.
Vorrei infine ricordare due cose:
-la prima è ciò che disse la Madonna a Fatima
"Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia nella Cova d’lria?

– Facciano due portantine: una, portala tu con Giacinta e altre due bambine vestite di bianco; I’altra, la porti Francesco con altri tre bambini. I soldi delle portantine sono per la festa della Madonna del Rosario; e quel che avanza è per la costruzione d’una cappella, che faranno fare."

L'altra è riportare delle frasi di un libro intervista di una persona che noi conosciamo bene :)
"L’unica, vera apologia del cristianesimo può ridursi a due argomenti: i santi che la Chiesa ha espresso e l’arte che è germinata nel suo grembo. Il Signore è reso credibile dalla magnificenza della santità e da quella dell’arte esplose dentro la comunità credente, più che dalle astute scappatoie che l’apologetica ha elaborato per giustificare i lati oscuri di cui purtroppo abbondano le vicende umane della Chiesa. Se la Chiesa deve continuare a convertire, dunque a umanizzare il mondo, come può rinunciare nella sua liturgia alla bellezza, che è unita in modo inestricabile all’amore e insieme allo splendore della Resurrezione? No, i cristiani non devono accontentarsi facilmente, devono continuare a fare della loro Chiesa un focolare del bello – dunque del vero – senza il quale il mondo diventa il primo girone dell’inferno. (…) Non è affatto trionfalismo la solennità del culto con cui la Chiesa esprime la bellezza di Dio,la gioia della fede, la vittoria della verità e della luce sull'errore e sulle tenebre. La ricchezza liturgica non è ricchezza di una qualche casta sacerdotale; è ricchezza di tutti, anche dei poveri, che infatti la desiderano e non se ne scandalizzano affatto. Tutta la storia della pietà popolare mostra che anche i più miseri sono sempre stati disposti istintivamente e spontaneamente a privarsi persino del necessario pur di rendere onore con la bellezza, senza alcuna tirchieria, al loro Signore e Dio. Le autorità della Chiesa anglicana di New York avevano deciso di sospendere i lavori della nuova cattedrale. La giudicavano troppo fastosa, quasi un insulto al popolo, tra il quale avevano deciso di distribuire la somma già stanziata. Ebbene, sono stati i poveri stessi a rifiutare quel denaro e a imporre la ripresa dei lavori, non capendo questa strana idea di misurare il culto a Dio, di rinunciare alla solennità e alla bellezza quando si è al suo cospetto."

gemma ha detto...

Calma, calma, non agitiamoci, ci saranno tanti attici di monsignori, prelati ed ex curiali con viste probabilmente splendide (dai quali rilasciano le loro interviste pubbliche o anonime), da vendere prima....

sam ha detto...

non commento non commento non commento non commento non commento Signore aiutami non commento non commento non commento.....

Anonimo ha detto...

Per come sono brutte la maggiorparte delle chiese moderne, se le vendessero come garage sarebbe un affare, vista la carenza dei parcheggi. D'altronde PF non canta (e si potrebbe risparmiare anche sui cori e organisti). Eufemia

Caterina63 ha detto...

Non è parola di Papa Francesco, l'altro giorno ha difeso la scuola CATTOLICA definendola importante per la società.... quindi sa perfettamente che le Chiese non sono merce di scambio, inoltre ha denunciato la corruzione quale crisi della economia del nostro tempo.....
Ma ci sono delle chiese che si possono vendere: QUELLE MODERNE costate inutili miliardi e dove il Tabernacolo è stato sfrattato ;-)
queste si possono vendere tranquillamente... se trovano acquirenti, ma ne dubito, sono buone solo come magazzini!
le vere Chiese (C maiuscola) non sono di "proprietà del Papa", ma appartengono ALLA CHIESA e sono UNA TESTIMONIANZA... e le testimonianze non si vendono ;-)

Anonimo ha detto...

eh no, quelle appetibili sul mercato sono le chiese antiche e le abbazie, non vorremo per caso che il governo vada in ritiro in un garage

Anonimo ha detto...

Per fortuna che in Italia le Chiese appartengono allo Stato italiano per cui Francis si metta il cuore in pace. E' paradossale ma dopo centocinquant'anni dobbiamo ringraziare lo Stato italiano massonico che le ha confiscate e preservate ...fosse per i preti sarebbero già state messe all'asta e non avremo un luogo i cui pregare.
Che dire ...un grazie alla Massoneria!

Eugenia ha detto...

Anonimo aspetta a lodare lo stato italiano.......... mi auguro che PF non parli sul serio. Rischieremmo di vedere il cartello VENDESI all'entrata di S. PIETRO.

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo di Cantuale Antonianum con citazioni di S. Giovanni Crisostomo e S. Francesco d'Assisi:
http://www.cantualeantonianum.com/2013/05/vendere-le-chiese-per-sfamare-i-poveri.html

Anonimo ha detto...

Un'idea per la Caritas e le mense cattoliche: vendere tutti i mestoli metallici (fosse anche al mercato nero) per comprarne di plastica, e la differenza in denaro usarla per aumentare la quantità (ed, eventualmente, la qualità) delle minestre scodellate ai poveri!