sabato 4 maggio 2013

Papa Francesco: servono cristiani coraggiosi non tiepidi o carrieristi. Troppo teologi non credono nella Risurrezione. Credo nella Risurrezione grazie a mia nonna (Izzo)

PAPA: SERVONO CRISTIANI CORAGGIOSI E NON TIEPIDI O CARRIERISTI 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 mag. 

"Quando la Chiesa perde il coraggio, entra nella Chiesa un'atmosfera di tiepidezza che fa tanto male alla Chiesa, perche' ti porta 'dentro', incominciano i problemi fra noi; non abbiamo orizzonti, non abbiamo coraggio, ne' il coraggio della preghiera verso il cielo e neppure il coraggio di annunziare il Vangelo". Sono parole di Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata questa mattina alla Domus Santa Marta. Il Pontefice e' tornato anche sul tema del carrierismo ecclesiastico spiegando che quando "siamo tiepidi" finiamo con "l'immischiarci nelle nostre piccole cose, nelle nostre gelosie, nelle nostre invidie, nel carrierismo, nell'andare avanti egoisticamente".
"Che il Signore dia a tutti noi" la "grazia del coraggio" e la "perseveranza" nella preghiera", ha invocato Francesco che, sottolinea la Radio Vaticana, oggi "ha incentrato la sua omelia proprio sul tema del coraggio nell'annuncio del Vangelo". Tutti noi cristiani che abbiamo ricevuto la fede, ha detto, "dobbiamo trasmetterla", "dobbiamo proclamarla con la nostra vita, con la nostra parola". "E trasmettere questo - ha spiegato - chiede a noi di essere coraggiosi: il coraggio del trasmettere la fede. Un coraggio, alcune volte, semplice". Bergoglio ha poi ricordato anche il "coraggio della preghiera". "Per dirlo un po' fortemente - ha spiegato - Gesu' ci sfida alla preghiera e dice cosi: 'Qualunque cosa chiederete nel mio nome la faro' perche' il Padre sia glorificato nel Figlio'. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la faro'". "E' forte questo!", ha commentato esortando i fedeli a trovare "il coraggio di andare da Gesu' e chiedergli cosi': 'Ma tu hai detto questo, fallo! Fa' che la fede vada avanti, fa' che la evangelizzazione vada avanti, fa' che questo problema che ho venga risolto'". "Abbiamo - si e' chiesto - questo coraggio nella preghiera? O preghiamo un po' cosi', come si puo', spendendo un po' di tempo nella preghiera? Ma quel coraggio, quella parresia anche nella preghiera?". Il Papa ha quindi concluso ricordando come nella Bibbia leggiamo che Abramo e Mose' hanno il coraggio di "negoziare col Signore". Un coraggio "in favore degli altri, in favore della Chiesa che serve anche oggi". 

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PAPA: CI SONO TROPPI TEOLOGI CHE NON CREDONO NELLA RISURREZIONE 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 mag. 

Papa Francesco esorta a non seguire i teologi che non credono nella Risurrezione e con giri di parole arrivano a ridimensionarla e in sostanza a negarla. "Nella storia della Chiesa - ha detto oggi nell'omelia della messa ceelbrata alla Domus Santa Marta - sono stati tanti, tanti che hanno voluto come un po' sfumare questa certezza forte e parlano di una Risurrezione spirituale". "No - ha scandito il Pontefice - Cristo e' vivo!". "Cristo e' vivo" ed e' "anche vivo fra noi!", ha ribadito Papa Francesco che ha esortato i cristiani ad avere il coraggio di annunciare la sua Risurrezione, la Buona Notizia. 

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PAPA: CREDO NELLA RISURREZIONE GRAZIE A MIA NONNA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 mag. 

"Da bambino mia nonna, ogni Venerdi' Santo, ci portava alla Processione delle Candele. Quando alla fine della processione arrivava il Cristo giacente, la nonna ci faceva inginocchiare e diceva, a noi bambini: 'Guardate e' morto, ma domani sara' risorto!'". Papa Francesco ha raccontato questo momento della sua infanzia nell'omelia della messa celebrata oggi alla Domus Santa Marta. "In me la fede e' entrata cosi': la fede in Cristo morto e risorto", ha rivelato il nuovo Pontefice.
Quella citata da Bergoglio nell'omelia di oggi e' la nonna paterna: Rosa Margherita Vasallo, nata nel 1884 in Valbormida, ed emigrata in Argentina con il marito e i figli. Alla signora Rosa Margherita negli anni '40 veniva affidato ogni giorno il piccolo Jorge Mario perche' sua mamma - provata da numerose gravidanze - non ce la faceva a tenerlo. In un'intervista radiofonica rilasciata lo scorso novembre alla radio della parrocchia della villa 21 di Barracas, una delle baraccopoli povere di Buenos Aires, il futuro Papa aveva detto: "Chi mi ha insegnato a pregare e' stata mia nonna. Lei mi ha segnato molto nella fede e mi raccontava le storie dei santi". E al canale EWTN il cardinale Bergoglio aveva ricordato: "Una volta, quando ero in seminario, mia nonna mi disse: 'Non ti dimenticare mai che stai per diventare un sacerdote e la cosa piu' importante per un sacerdote e' celebrare la messa' e mi racconto' di una madre che a suo figlio - il quale era un prete veramente santo - disse: 'Celebra la messa, ogni messa, come se fosse la prima e l'ultima'". Nel libro-intervista "El Jesuita", infine, l'allora cardinale di Buenos Aires aveva rivelato di tenere ripiegato all'interno del breviario, il libro di preghiere in due tomi che porta sempre con se' anche durante i viaggi, proprio uno scritto della nonna. Si tratta di un piccolo testamento lasciato ai nipoti Bergoglio, nel quale si legge: "Che questi miei nipoti, ai quali ho dato il meglio del mio cuore, abbiano una vita lunga e felice, ma se in qualche giorno il dolore, la malattia, o la perdita di una persona amata li riempia di sconforto, ricordino che un sospiro al Tabernacolo, dove c'e' il martire piu' grande e augusto, e uno sguardo a Maria ai piedi della croce, possono far cadere una goccia di balsamo sopra le ferite piu' profonde e dolorose". 

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

OT
Il "Paglia" portoricano non si vuole dimettere neanche a cannonate,
ormai si sono organizzati e si sentono forti
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/porto-rico-puerto-rico-puerto-rico-24547/

Anonimo ha detto...

O.T.O'Brien è tornato tranquillamente in circolazione e non mostra alcun segno di ravvedimento,tutto normale....

Anonimo ha detto...

Torno IT per dire che la bacchettata sulla Resurrezione è stata quanto mai provvida...molti sviliscono tutto - e mò vi mettete a ridere, ma è così - alla "primavera in cui tutto rinasce, e quindi gli Apostoli, vedendo tutto che fioriva, capirono che Gesù era risorto nel loro cuore". E non sono parole né di Gallo, né di Farinella eh...quindi, adesso voglio proprio vedere quelli che dicono di seguire il Papa perché a loro piace l'idea di una sola casula, o di un'omelia corta, che faccia faranno quando sapranno che la Resurrezione spirituale è una sciocchezza...

Mi ha commosso un pochino il ricordo dei Riti del Venerdì Santo, e l'importanza che il Papa affida alla devozione popolare (che molti ritengono vecchia, da soffitta, incomprensibile, oggi bisogna pregare diversamente - ma come, mi chiedo?). Siamo alle porte della Messa con le Confraternite, che spesso organizzano proprio i Riti della Settimana Santa: spero molto nella rivalutazione di un operato laico poco conosciuto, o circoscritto appunto ai giorni santi, proprio per evitare le strumentalizzazioni sui termini "laico" e "laicismo" i cui frutti vediamo quanto siano bacati!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

a Mancuso, immagino, saranno fischiate le orecchie. A proposito, non lo si sente da un pò.

Antonio