lunedì 6 maggio 2013

Quei due uomini in bianco nel buio di una soglia (Santantoni)

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10 commenti:

laura ha detto...

Condivido, ma non mi piace l'esempio del lupo che cede il posto capobranco. Siamo su piani ben diversi e Papa Benedetto non si è arreso a nessuno. Ha solo preso atto che non aveva più forza per andare avanti da solo in quella giungla e ha seguito i lSignore sulla via della preghiera e delle rinuncia totale. Avrebbe potuto continuare a parlare e a insegnare, dato che non ha bisogno di scrivere, né di prepararsi, grazie alla sconfinata cultura, ma ha detto di aver chiesto al Signore, con insistenza, cosa dovesse fare... Credo che abbia sofferto e soffra moltissimo per questa scelta e mi permetto di condividere la Sua sofferenza.

Biancamargherita ha detto...

Si, penso anch'io che papa Benedetto abbia molto sofferto per la scelta e che ancora soffra nonostante le numerosissime testimonianze di affetto. La sua è sicuramente una delle scelte più difficili che un uomo possa fare. Sicuramente il suo rapporto con il Signore è più intimo di ciascuno di noi, ma il dubbio è umano e fa parte della fede stessa. Spero che possa recuperare tutta la serenità possibile anche se non credo possa riacquistare completamente quello stato d'animo che forse ha perso da troppi anni. Le nostre preghiere spero che lo aiuteranno.

medievAle ha detto...

invece io non ho capito bene a cosa si riferisce l'autore quando scrive "bello lassù, più vicino al cielo, ma troppo distante dagli uomini", all'appartamento al terzo piano del palazzo apostolico? Come sono lontani i tempi in cui a quell'appartamento si guardava con affettuosa apprensione quando Giovanni Paolo II si stava spegnendo! Nessuno allora scriveva di quell'appartamento come di un luogo distante dagli uomini, e non voglio nemmeno pensare che ora sia visto come tale solo perché, per otto anni, vi ha dimorato il nostro Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

Terribile! Alcuni punti di questo commento mettono i brividi. Come l'esempio del lupo come ha giustamente notato Laura. Poi, Francesco che scende dall'alto per mettersi al livello di Benedetto. Il Papa è l'erede di un umile pescatore, tutto il resto è venuto dopo e non tutto corrispondente alla predicazione di Cristo.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ma perché Papa Benedetto dovrebbe implorare clemenza a Papa Francesco?
Bah, sono d'accordo con Laura: l'articolo mi è piaciuto, ma quella storia del lupo è una sciocchezza.
Mi piace pensare, però, insieme all'autore, che il Papa regnante e il Papa emerito possano pregare insieme e parlare di cose importanti. La saggezza di Papa Benedetto è troppo preziosa perché Papa Francesco se la lasci sfuggire...e la vicinanza di Papa Francesco, secondo me, sarà un toccasana per la stanchezza di Papa Benedetto. :-)

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Non vedo proprio come. Fra le sue innumerevoli doti c'è anche quella di essere un elisir?
Alessia

Anonimo ha detto...

Beh Alessia, è proprio tanto brutto e cattivo Papa Francesco? :-D
Io lo trovo un tipo accogliente e caloroso: quindi, secondo me, la sua vicinanza farà bene al nostro amatissimo Benedetto. <3

Ester. :-)

Luisa ha detto...

Ma quante proiezioni personali si stanno facendo, non sappiamo niente ma immaginiamo, speriamo, inventiamo favole, la sola cosa certa è quel che ci ha detto Benedetto XVI e cioè che vuole restare nascosto al mondo, se qualla parola ha ancora un senso, e conoscendo la chiarezza cristallina dei Papa Benedetto, la sua trasparenza e umiltà, il suo non era un modo di dire, ma la consapevolezza che quella sarebbe la sua realtà nel proseguire il cammino in terra e fino a quando il Signore lo chiamerà a Lui.
Che venga rispettata la sua volontà conforme alla sua consapevolezza della gravità della sua decisione, che lo si lasci in pace e non si approffitti di ogni occasione per tessere un panegirico al suo successore.
Che il suo successore vada a incontrarlo, è possibile se non probabile, e sarebbe anche naturale e non straordinario da dover fare le prime pagine degli avvoltoi, accettiamo di lasciare questi eventuali incontri nella riservatezza e nel nascondiemnto voluto da Benedetto XVI, non ricamiamo sopra storie al limite del ridicolo se non offensivo.

Anonimo ha detto...

Inizio a pensare che una larghissima parte degli stessi cattolici, anche "istruiti", non abbia mai davvero capito alcunché di Joseph Ratzinger, prima, e di Benedetto, poi. E ogni giorno ne leggiamo abbondantemente..

Anonimo ha detto...

Si capisce solo quel che si vuol capire,si legge il minimo indispensabile per non dover fare delle considerazioni,insomma si evita qualsiasi cosa che richieda riflessione e comprensione dei testi,molto meglio uno spray e fare la baby sitter,i bambini tirano sempre...