domenica 23 giugno 2013

Angelus. Il Papa: rifiutate i valori avariati, andate controcorrente e dite sì a Cristo con coraggio

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

Angelus, 23 giugno 2013

22 commenti:

gemma ha detto...

A questo punto spieghi anche qual'è la "corrente" però, perché se è quella dei media che lo applaudono c'è qualche malinteso

Raffaella ha detto...

Appunto! Vorremmo capire che cosa significa oggi andare controcorrente.
Per capire il significato di questa parola nel Pontificato di Benedetto XVI bastava leggere il Vangelo (per esempio le Beatitudini). Ma ora? Che cosa significa andare controcorrente?
R.

Anonimo ha detto...

eh si sarei contento di sapere qual é la corrente, anche coi bimbi non aveva la mantellina.....per quest'estate avrà il clergyman bianco? anzi pantaloni neri, camicia bianca? a cosa vado a pensare, pensiamo ai poveri.


Max

Luisa ha detto...

Ma che li nomini quei valori che sono avariati e che rovinano la vita e tolgono la speranza, perchè non lo fa?
Perchè resta nel generico?
I valori-cibi culturalmente corretti sono ogni giorno al menu di giovani e meno giovani, e chi li propone se non coloro che da mesi ormai stanno suonando il loro inno alla gioia per questo Papa così umile sobrio,vicino alla gente e che rivoluzionerà la Chiesa?

sam ha detto...

In tempi di populismo galoppante, a non esser chiari si rischia forte il conformismo dell'anticonformismo.
A questo proposito fu straordinario Benedetto quando smontò la maschera pseudoanticonformista di certo cattolicesimo " adulto"...

Anonimo ha detto...

Controcorrente rispetto a chi o a che cosa? Se non lo spiega e si mantiene sul vago induce le persone all'errore. Li elenchi i disvalori, abbia il coraggio di dar loro un nome e un'apparteneneza. In caso contrario fa solo inutili parole, inutili e pericolose. Chiunque guardandosi attorno può dire: lui non io. Perché, maledizione, perché non ha la cristallina chiarezza e l'onestà intellettuale di Benedetto?
Alessia

carmelina ha detto...

Ma cari amici, mi sembra chiaro quale sia questa "corrente contro" di Bergoglio: vita spartana; possesso di una spina dorsale tonica ('sto leit motiv della spina dorsale ricorre spesso nei suoi discorsi); misericordia per gli altri ma poco per se stessi. In breve il cristiano di Papa Bergoglio ha tanto l'aria di un cadetto di west point, un cavaliere senza macchia e senza paura. Fateci caso quando parla di peccato, o parla di demonio o parla di etica da smidollati. E' misericordioso da un punto di vista sociale, ma da un punto di vista spirituale e individuale mi fa venire in mente la "verve" (mettiamola cosi') dell'istruttore militare di full metal jacket. Benedetto era duro, o per meglio dire tenace, ma non spietato (agisce per coscienza e con coscienza ma sempre lasciando al Signore l'ultima parola). Bergoglio e' pragmatico, quindi elastico nei pronunciamenti, ma tende, nei fatti, ad essere spietato con se stesso e con gli altri (ha l'aria di uno con una coscienza ipertrofica). C' e' poco da fare. Bergoglio e Benedetto sono perfettamente complementari

mariateresa ha detto...

slittata giù come un rotolo di carta igienica aperto, la notizia del concerto bidone di ieri sera, permane sul Corriere con l'orrido santino di accompagnamento e il rivoluzionario invito a ghigliottinare i gentiluomini di Sua Santità, meglio di Marat.

Anonimo ha detto...

Leggete quiui la preoccupazione dei polacchi. Nauralmente questo è l'anno di Bergolio ( mica di Benedetto, chi era costui?) che rischia di oscurare pure il canonizzando Karol.
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-vaticano-vatican-polonia-poland-25894/
Alessia

Anonimo ha detto...

Grande Carmelina: condivido in pieno! :-)

Quando stamattina Papa Francesco ha parlato dei martiri del 2000, i nuovi Giovanni Battista che per Fede, amore per la Verità, per il loro andare controcorrente, hanno "perso la loro vita per averla di nuovo in Cristo", mi è venuto in mente un nome su tutti... ;-)

Ester. :-)

Luisa ha detto...

Andate controcorrente giovani, e meno giovani, animo, adelante amigos, non abbiate paura, non lasciatevi imporre cibi avariati, non lasciatevi imporre impegni che non volete assumere e non imbarazzatevi con la buona educazione, con il rispetto, con l`assumere onere e oneri, mandateli a quel paese, basta dire no, non mi va di farlo, non mi interessa farlo e non lo faccio, che a voi piaccia o meno.
Andate controcorrente.
Un bell`esempio di educazione e di rispetto per i lavoratori che sono i musicisti e i coristi, forse che papa Bergoglio è andato contro corrente?
Se sì, beato lui che può farlo, non solo non c`è nessuno per rimproverarlo ma la sua sgarberia, la sua indelicatezza sono esaltate dai soliti lecca pantofole.
Pauperismo, populismo, un pizzico di demagogia e molta rudezza, una durezza molto mirata.

Eugenia ha detto...

Secondo me Alessia il problema è tutto nel coraggio di esporsi che per me non ha visto che potrebbe intaccare la sua figura idolatrata fino all'inverosimile.

Anonimo ha detto...

A proposito dei polacchi, il Card. Dziwisz si era detto certo che che non si sarebbe abusato della loro pazienza... espressione piuttosto inquietante.

In effetti, se la memoria non m'inganna, non ricordo che il Santo Padre si sia mai riferito al Papa polacco, mentre spesso ha richiamato gli insegnamenti di Paolo VI e Benedetto XVI.
Sembrano rassegnati al 2014, ma da quell'articolo risulterebbe confermato un atteggiamento quasi "minaccioso"... :(
C'era un alto tasso di "politica" (e quanto fu provvidenziale!) nel grande pontificato di GPII. Ma dispiace che se ne usi in questo modo.
gianni

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo Carmelina e Ester.
Che vuol dire andare controcorrente da cristiani? Qual'é la corrente velenosa per l'anima?
Basta guardare agli immumerevoli esempi - o esemplificazioni - che il Papa esigente ha additato.
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2013/documents/papa-francesco_angelus_20130623_it.html

San Giovanni Battista fu trucidato "...per la causa della verità, quando ha denunciato l’adulterio del re Erode e di Erodiade." Rammemoratele una per una le numerose esemplificazioni di questo Papa che se ne strafrega dei giornali, e ama il popolo, ed è un pratico per la Ecclesia Militans. Più chiaro ed esplicito di così! Provate a stracciare i giornali quando parla il Papa. Invertite la rotta: giudicate i giornali alla luce delle parole del Papa e non viceversa.
In sintesi: "rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo".

Permettete anche un breve commento dopo la vicenda del concerto che, come prevedibile, è risultata straziante (!) forse più del necessario.
Premesso che il Papa può fare quello che diamine Gli pare e piace e non "deve" niente a nessuno tranne l'esercizio del munus petrinum, nel modo che Gli detta il Principale e che ritiene preferibile;
premesso questo, nella mia umilissima e superficiale lettura ha lasciato la sedia vuota per fare capire a quel nobile consesso di "principi" - che comunque ha potuto godersi la musica - che arriva il tempo di schiodare e di mettersi a lavorare; che i loro "valori" si sono da tempo "avariati"; e ha dato un esempio sonoro di cosa vuol dire seguire la propria coscienza e andare controcorrente.

"Andiamo avanti!" amava ripetere Benedetto. Andiamo avanti, caro Papa Francesco: che queste ondate diventino piena che spazzi via ogni nostra "pretesa" e ci faccia "nuovi"!

[mezza parola sugli sproloqui dei giornalisti: non ho capito perché Cammilleri non dovrebbe continuare a fare l'apologetica, visto che la sa fare bene, e i cultori della musica sacra e liturgica non dovrebbero continuare a coltivarla e a diffonderla]

Anonimo ha detto...

Carmelina ha fatto uno straordinario ritratto di Bergoglio, che mi trova pienamente d'accordo. Mai nessun Papa mi aveva messo in crisi come 'sto gesuita che molla mazzate e si muove con l'eleganza di un elefante in un negozio di cristalli. Mi sento un cristallo pieno di crepe. Devo decisamente rivedere qualcosa (più di qualcosa) del mio essere cristiana. Ma ancora non mi sento pronta... Ciao! Paola

Anonimo ha detto...

Il commento 05:21 è mio, ho dimenticato di firmarlo, scusate.
gianni

Luisa ha detto...

"e ha dato un esempio sonoro di cosa vuol dire seguire la propria coscienza e andare controcorrente."

Ma certo Anonimo, esaltiamo la maleducazione e l`irrispetto, diamoli in esempio ai cattolici, tutti principi da punire quelli che erano presenti?
Lo erano i musicisti? Non hanno forse lavorato durante mesi per offrire quel concerto al Papa?
Quante ore hanno passato inchiodati alle loro sedie per essere pronti?
Seguire la propria coscienza e andare a controcorrente significa essere maleducati e non rispettare le persone?
Significa far quel che si vuole, come e quando lo si vuole anche se, facendolo, ci si mostra senza rispetto e sensibilità?
È questo per lei, anonimo, l`esempio sonoro dato da papa Bergoglio?

carmelina ha detto...

Anonimo delle 5:21, Bergoglio se ne strafeghera' pure dei giornali ma sta di fatto che i giornali se lo sono scelti come eroe popolare senza macchia e senza paura. Cercare a tutti i costi di delinearlo come martire incompreso perche' amante del popolo e' una forzatura: Francesco ha dalla sua il favore dell'opinione pubblica, dei sondaggi, degli editoriali e di tutte quelle cose che fanno di un personaggio pubblico, un marchio di fabbrica vincente e fashionable. Lui, gentile anonimo, non va controcorrente perche' la corrente va tutta nella sua direzione. E non mi si venga a dire che "quando dira' cose spiacevoli per i media allora le cose cambieranno" perche' sarà' molto improbabile un cambio di rotta. anzi, al contrario, Bergoglio si sta avviando a diventare una sorta di imprimatur umanamente condiviso del tipo "l'ha detto Lui e quindi va tutto bene". C'e poco da fare anonimo: quel "beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi a causa mia" non si attaglia affatto al pontificato di Francesco. ma a quello di Benedetto perfettamente. tanto che se l'elefante bergoglio entra in cristalleria c'ha la claque ad ogni cristallo in frantumi, se Benedetto si limitava a prendere in mano un vaso della medesima cristalleria veniva preso a sputazzi. cosa mai vorrà' dire questo? io una ideuzza ce l'avrei ma la conservo per me, in attesa di nuovi elementi di giudizio. p.s. premesso che la revisione per un cristiano non può' che essere continua, cara paola, propenderei oggi a privilegiare il serpente alla colomba che e' in noi, cristiani in fieri. in attesa, ripeto, di nuovi elementi di giudizio.

Anonimo ha detto...

Nelle "corti rinascimentali" , i musici erano considerati poco più che servi.. (E la cosa rimase non molto diversa sino, diciamo, a..Beethoven.)

Anonimo ha detto...

Carmelina, secondo me godere del favore dell'opinione pubblica in deteminate fasi non è un male in sé se serve a rilaciare la missione della Chiesa e a preparare i cambiamenti necessari.
E' vero - e sono il primo ad averlo sempre evidenziato - che se per "opinione pubblica" intendiamo il sistema dei media, questo consenso in larga parte è fatto di strumentalizzazioni e si alimenta di equivoci, per cui c'é sicuramente da diffidarne e da distinguere.

Ma se invece intendiamo il consenso di popolo, quello che Magister indica come frutto della relazione personale, individuale che Papa Francesco riesce a suscitare nelle persone, questa è una cosa buona anche quando assume dimensioni "di massa" perché è un humus di conversione.

Poi concordo che conosceremo meglio dalle vicende che seguiranno. Di cristalli da frantumare ce ne sono, tra gli applausi o le maledizioni si vedrà.
L'importante è che non ci facciamo solo spettatori e non ci "cristallizziamo".
gianni

Anonimo ha detto...

Ciao, Carmelina...
Non so... penso che serpente e colomba debbano sempre viaggiare assieme. E penso anche che se finora a ogni cristallo in frantumi c'è stata la claque non sia solo perché in essa ci sono jene pronte a spartirsi quel che resta della Chiesa, ridotta (le jene sperano) dall'elefante argentino in poltiglia neopentecostale o simile, ma pure perché molti della claque avevano visto certi cristalli di dubbia fattura rovinare l'unico cristallo purissimo, costringendolo ad andare in cocci. Fuor di metafora: certo che c'è una certa stampa, una certa "onda mediatica" interessata a vedere una Chiesa svuotata della sua essenza (ma con l'elefante argentino, credetemi, prendono un abbaglio), ma c'è anche tanta gente, anche tra i "pennivendoli" che ha capito benissimo cosa ha costretto Ratzinger a mollare, salute a parte. Sperano che Bergoglio abbia la forza di andare avanti, magari rischiando di creare una "papolatria" pericolosissima, ma in loro vedo solo il desiderio di ripulire il marcio che c'è oltre le mura. Non so quanto il buon Jorge Mario ci riuscirà, e quando riuscirà, ma lo vedo "tosto" e in forze. Speriamo che Dio lo aiuti...
Paola

carmelina ha detto...

cara paola e caro gianni, realizzare la riforma della curia e' il minimo sindacale per un papa scelto esplicitamente per un'operazione glasnost a 360 gradi. sarebbe il colmo se l'impresa non gli riuscisse. il cristallo di boemia Benedetto ha dovuto scontrarsi (nel silenzio totale dei pennivendoli e di popolo) con il crostone incozzicato di una enclave curiale, in cui gente come marciel delgado godeva di onori e protezione. mentre Bergoglio andava per baraccopoli a fare il bravo sacerdote amorevole con i poveracci che l'appaludivano, a Benedetto e' toccato di vivere nella ricca corte, SOLO E ISOLATO, a difendersi dalla calunnia e a salvare l'onore della Chiesa mettendo un minimo di ordine, verita' e giustizia in contesti dove bisognava cercarli con il lanternino. e' riuscito, a dir poco con fatica, a rompere il crostone incozzicato, a destrutturare una rete infida e fetida di relazioni pericolose, non attraverso colpi di teatro e atteggiamenti orgogliosamente rivendicativi, ma con la pazienza, la fede e la tenacia. OGGI Bergoglio continua a ricevere la sua buona dose di applausi come salvatore della patria mentre Benedetto la sua buona dose di legnate come inutile fantoccio. che ingiustizia sia!! ma non mi si venga a raccontare che " forse, non so quando, se, riuscira' nell'intento di riformare la curia". Bergoglio quella riforma LA DEVE FARE E LA DEVE FARE PURE BENE. e' per questo non necessita neppure di un ringraziamento. la gratitudine la si deve solo per la straordinaria amministrazione: quelle imprese che si fanno nel silenzio e nella indifferenza/ostilita' generale, senza l'aiuto di un'anima viva, senza l'appoggio di un popolo tifoso o di un clero interessato a non voltarti le spalle, senza avvocati difensori, senza apologeti che ti cantano le lodi. in breve, quelle imprese in cui era ed e' specializzato Joseph Ratzinger/ Benedetto xvi. P.S. cari gianni e paola, scusate il mio acidume. non era rivolto a voi e alle vostre osservazioni. ma certi argomenti (il confronto tra Francesco e Benedetto) mi fanno andare il sangue alla testa. scatto come un serpente a sonagli davanti ad una fonte di calore