lunedì 24 giugno 2013

C'e' una frase nel discorso di Francesco ai nunzi che è passata completamente inosservata ma che deve essere evidenziata...

Clicca qui per leggere il discorso ai nunzi apostolici.

In particolare:

"Vorrei concludere dicendo anche una parola su uno dei punti importanti del vostro servizio come Rappresentanti Pontifici, almeno per la stragrande maggioranza: la collaborazione alle provviste episcopali. Voi conoscete la celebre espressione che indica un criterio fondamentale nella scelta di chi deve governare: si sanctus est oret pro nobis, si doctus est doceat nos, si prudens est regat nos - se è Santo preghi per noi, se è dotto ci insegni, se è prudenteci governi. Nel delicato compito di realizzare l’indagine per le nomine episcopali siate attenti che i candidati siano Pastori vicini alla gente: questo è il primo criterio. Pastori vicini alla gente.
E’ un gran teologo, una grande testa: che vada all’Università, dove farà tanto bene!.
Pastori! Ne abbiamo bisogno! Che siano, padri e fratelli, siano miti, pazienti e misericordiosi; che amino la povertà, interiore come libertà per il Signore e anche esteriore come semplicità e austerità di vita, che non abbiano una psicologia da “Principi”".

Forse che i teologi non possono essere buoni pastori? O forse che il solo fatto di non essere teologo trasformi il candidato all'episcopato in un buon pastore?
Ringraziamo Dio per il dono di tanti pastori (e di pochi Papi) che sono o sono stati anche grandi teologi.
Non ho altro da aggiungere e mi sorprende che quella frase sia stata del tutto ignorata. Credo che non sia un caso...
R.

48 commenti:

gemma ha detto...

Certo che devono essere buoni pastori, senza abitudini da principi, ma non capisco perché non limitarsi alla distinzione tra uomini di Dio onesti e non... Perché additare chi è teologo? Forse che tra coloro che hanno gestito le diocesi in maniera disastrosa sono tutti teologi?
Mi spiace, ma intravvedo molto la tendenza a dire: " chi è diverso da me, non è roba buona"

Anonimo ha detto...

groer e maciel erano teologi?
i tanti vescovi italiani le cui diocesi sono state commissariate erano teologi?
sono teologi i corvi vaticani?

Anonimo ha detto...

Personalmente non mi era sfuggita; ho scritto a proposito di questa brutta frase alle 14.10 commentando l'articolo di Magister:

http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/06/il-successo-mediatico-di-cui-gode.html

Ricopio qui:

... denota totale mancanza di tatto e di stile questa affermazione (di PF): "Se è un gran teologo, una grande testa, che vada all’università, dove farà tanto bene!"

Per fortuna che ciò non è avvenuto per B16. Ci saremmo persi uno dei più grandi Papi che la Chiesa abbia mai avuto!

Essere pastori significa anche saper indicare chiaramente la strada alle pecore. I discorsi di Benedetto XVI erano profondi e chiarissimi, non davano adito ad interpretazioni arbitrarie. Non aveva paura di dire, esprimere, denunciare.

Su Avvenire, a 100 gg dall'elezione di PF, è stato pubblicato l'alfabeto delle parole più significative di questo nuovo pontificato.

Alla "A" metterei ambiguità.

S.

Raffaella ha detto...

Infatti, S.!
E' dal tuo commento che sono risalita alla frase :-)
R.

nonno ha detto...

In un sol giorno due pedate mica da ridere: una alla musica e l'altra alla teologia.... All'appartamento, alle vesti complete di scarpe rosse, alla liturgia e ai principi non negoziabili, ci aveva già pensato prima, alle idee della Chiesa oggi, cos'è rimasto di Ratzinger da demolire?

Dante Pastorelli ha detto...

L'avevo, commentando altro post, commentato questo passaggio quanto meno discutibile. Ed avevo indicato nel card. Siri uno degli esempi di grande dottrina e viva carità pastorale, ma avrei potuto far altri nomi di vescovi e cardinali conosciuti personalmente in cui preparazione teologica e virtù pastorali erano un armonico tutt'uno. Un teologo, par di capire, non dovrebbe neppur arrivar al vertice della Chiesa...
Chi ha orecchie per intender

gemma ha detto...

Infatti S., sei l'unico che ne ha parlato, oltre averlo personalmente letto in un tweet

sam ha detto...

“Un indizio è un indizio, due indizi fanno un sospetto, ma tre indizi fanno una prova.”
Agatha Christie

Anonimo ha detto...

Aggiungo una cosa al mio commento di poco fa; appurato che si può essere bravi pastori essendo allo stesso tempo grandi, grandissimi teologi (vedi pontificato di B16), la domanda nasce spontanea: un vescovo o un papa possono essere bravi pastori senza essere teologicamente preparati?
Si può evangelizzare senza conoscere bene il Vangelo, il Magistero e la Tradizione della Chiesa?

S.

Stiletto ha detto...

Credo che Bergoglio tenda a ragionare troppo per categorie.
Noi pastori e i teologi (gli altri);
Noi e i cristiani inamidati (gli altri);
Noi e i cristiani con la faccia da santino o da peperoncino (gli altri);
Noi e i cristiani inamidati (gli altri);
Noi e i cristiani da museo (gli altri);
Noi e gli eticisti senza bontà (gli altri);
Noi e coloro che non sono come noi.
La realtà non è sempre bianca o nera.
E' il grigio a essere inclusivo.

Luisa ha detto...

Siamo ormai sommersi dalle parole di papa Bergoglio, difficile stare dietro lo tsunami( manca ancha la voglia e il bisogno), alcune delle sue sentenze senza appello possono sfuggirci, quella frase non sta né in cielo né in terra, che sia un un Papa, che sia il Papa, a pronunciarla è più che sconcertante.
Insomma, fa il suo ritratto e poi dice : fate come me.
La teologia? Non è necessaria per essere pastori, anzi, è d`ostacolo. La retta formazione? Non è necessaria, basta la mitezza e la pazienza.
Che importanza hanno per papa Bergoglio, la Tradizione, la Dottrina, il Magistero, la retta formazione dei Pastori?

Il Principe Rinascimentale ha detto...

La Chiesa antica senza la teologia non sarebbe sopravvissuta di fronte alla grandezza del pensiero classico. Il cristianesimo sarebbe rimmasto un prodotto del giudaismo palestinese e l' sarebbe morto.
Ho l'impressione che Francesco sia un impulsivo parla senza pensare strano è tutto l'opposto dei gesuiti che pensano e poi parlano!

la volpe e l'uva ha detto...

giovanni paolo ii era un intellettuale di primo piano ma non un teologo.
ebbe però l'umiltà e l'intelligenza di a sé il grande teologo ratzinger.
negli anni quest'ultimo probabilmente non fu adeguatamente supportato dal papa che permetteva che il suo prefetto si prendesse tutte le bastonate.
tuttavia tutti sapevano della stima di woytjla per ratzinger tanto che è l'unico cardinale citato in un suo libro.
giovanni paolo ii non era teologo ma non diceva che i teologi dovevano starsene all'università solo perché non aveva una preparazione accademica all'altezza di ratzinger.

francesco ha detto...

la frase è più che giusta e stigmatizza un vezzo recente della scelta dei vescovi, quello del titolo... anche se con papa Benedetto le cose sono già migliorate e il titolo non era più elemento indispensabile...
mi preoccupa invece la lettura "pastoralista" del detto latino che non dice "se è un pastore di guidi", ma "se è prudente, ci guidi"... la prudenza è la virtù propria del governo e non è scontato che un buon pastore la abbia...
non è detto, ad esempio, che un buon parroco sia un buon vescovo: mentre un teologo prudente e accorto sì; non è detto che un teologo sia un buon vescovo, ma un parroco prudente lo sarà certamente...
tenendo conto che la prudenza richiesta non è un eccesso! è una virtù cardinale e funziona se è vissuta nel giusto mezzo
ad utilità riporto le parole del catechismo sulla prudenza (sottolineandone alcune ;-) eh eh): "La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L'uomo « accorto controlla i suoi passi » (Prv 14,15). « Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera » (1 Pt 4,7). La prudenza è la « retta norma dell'azione », scrive san Tommaso82 sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta « auriga virtutum – cocchiere delle virtù »: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L'uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare." (CCC 1806)

Stiletto ha detto...

La frase è sbagliata.
Non si ragiona per compartimenti stagni.
Un teologo può essere un ottimo vescovo e un pastore può essere un vero disastro con la differenza che almeno il primo insegna o dovrebbe insegnare la dottrina.

Il Principe Rinascimentale ha detto...

devo riconoscere che sia Benedetto XVI che Giovanni Paolo II erano due luminari, due soli che hanno riscaldato la Chiesa e il mondo. Ho l'impressione che siamo entrati in una fase discendente e il sole del papato sta diventando sempre più pallido e freddo come quello della Terra del Fuoco...

Il Principe Rinascimentale ha detto...

Cara Raffaella vedo che anche Lei ama il bel mondo Rinascimentale, ha messo un bel calamo con penna emblema della cultura. Nel glorioso Impero Romano predisposto da Dio per la venuta del Figlio, poteva nescere in Cina o Sudamerica,la capsa era raffigurata sempre aperta con i rotoli delle pergamene. Quando iniziò la la rovina dell'Impero le capse venivan sempre raffigurate chiuse come a simboleggiare la fine di un ciclo. Oggi mi sembra stiamo tornando a una sorta di tardo impero con un imbarbarimento culturale incipiente dentro la Chiesa..si odia la musica, la cultura, la teologia, le bune maniere...Dio non voglia che sparisca anche la cultura!

sam ha detto...

Giovanni Paolo II è stato docente di etica filosofica in tre diverse università e nonostante questo sentiva il bisogno di confrontarsi con un vero teologo per i propri pronunciamenti. Questa è Prudenza!

Invece sembra che questo Papa voglia costruire una Chiesa a propria immagine e somiglianza...

Lui non ha conseguito il dottorato in teologia e dunque niente vescovi teologi.

Sembra che le sue esperienze e i suoi gusti personali siano la misura dei suoi indirizzi di Pontificato, buttando alle ortiche tutto il patrimonio di due millenni di esperienza e tradizione cattolica.

Ma per me, dopo un Pontefice impegnato a mostrarci nell'esempio dei santi la ricchezza, la molteplicità e l'armonia dei carismi della Chiesa e a farci confrontare con tutti quegli esempi, risulta davvero difficile capirne uno che non perde occasione per etichettare, bollare ed escludere qualcuno....

Una Chiesa omologata, di soli cattolici missionari, sobri, anche un po' rustici, appassionati e lanciati tra i poveri nelle periferie esistenziali del mondo... è questo che sogna?

Ebbene, io da anni per grazia di Dio sono quella cosa lì, ma se la Chiesa mi impone di esser questa cosa qui - e si accontenta di questa cosa qui - per considerarmi una buona cristiana, beh.... allora la tentazione fortissima è quella di tornare a fare la principessa rinascimentale !!!!

... ridatemi Benedetto ... sniff sniff

Raffaella ha detto...

:-)
E ho iniziato a "illustrare" i post con i miei commenti personali con la penna ed il calamo ben prima di sabato...
R.

Anonimo ha detto...

Io amo la cultura! credo che l'intelligenza sia il più grande dono di Dio che un uomo possa avere. Benedetto è un genio. la nona di Beethoven

Uomo di Chiesa ha detto...

Io non capisco , sto vivendo un momento di profonda confusione , ma i gesuiti una volta non amavano le scienze , l'arte ?

Non frequentavano i poveri ma anche le corti degli imperatori ?

Non erano missionari ma anche grandi teologi?

Non erano quelli che oltre alle reducciones costruivano collegi ed università?

Non erano uomini "d'azione" ma che poi "giravano gli occhi nella preghiera?"

L'opzione preferenziale per i poveri , continua a far danni( nonostante quello che dice il prefetto Muller) , se prosegue nel voler distruggere la teologia , l'arte e il pensiero.
Se si va avanti così , davvero presto si darà anche una "mano di bianco" alla Cappella Sistina , per renderla più sobria e semplice.

Che poi , come è possibile dire che un pastore non debba essere necessariamente un buon teologo .

Anzi , laddove i pastori , soprattutto nel nord Europa , sono stati cattivi teologi , nemici della tradizione , proprio lì la mannaia è caduta con più ferocia sulla Chiesa , Chiesa di cui restano (in quelle zone) solamente dei brandelli.

sonny ha detto...

Mi dispiace tanto, ma da una persona che predica misericordia ogni cinque minuti, mi aspetterei dei giudizi un po' meno tranchant di questo. Veramente deludente.

Anonimo ha detto...

Tommaso ed Agostino non sono meno santi di Francesco.
Daria

Anonimo ha detto...

Nonno,cosa c'è rimasto da distruggere di BXVI?Ma perbacco,questo blog di ostinati,pervicaci,vedove/i inconsolabili che amano Ratzinger al di là dei diktat e continueranno a farlo fintanto che sarà permesso dissentire;la battuta ahimé l'avevo letta e capito anche a chi era diretta,temo che l'enciclica sarà macellata dalle parti troppo teologiche e adattata alla bisogna e....buona notte al professore di teologia prestato alla chiesa(che non lo meritava né lo merita anche silente)la mantellina è sparita?presto anche la talare,residuato medievalrinascimentale,verrà gettata alle ortiche,giacca bianca semplice petto,pantaloni e scarpe nere,basta con 'ste corti,cortigiani e cortigiane e ciao chiesa d'antan....Benedetto,Benedetto,dove ti hanno messo????GR2

Anonimo ha detto...

Raffy,
http://incompiutezza.wordpress.com/2013/06/24/cattolici-ratzingeriani-un-malumore-senza-fine-contro-bergoglio/
http://incompiutezza.wordpress.com/2013/06/24/9099/
No comment. Guarda le foto.
Evidentemente questo tizio, matteo, non ha niente di meglio da fare.
Alessia

Fabiola ha detto...

Santa Teresa d'Avila diceva che l'ideale per una guida d'anime era che possedesse in parigrado santità ed intelligenza. Ma, nel caso, si dovesse scegliere tra un confessore solo santo e uno solo intelligente, Teresa non avrebbe avuto dubbi. Avrebbe scelto quello intelligente.

Non è proprio la stessa cosa, ma questo paradosso teresiano mi è tornato alla mente leggendo questa, tristissima, frase.

Se penso poi che Joseph Ratzinger sarebbe rimasto così volentieri in università...e alle splendide cose che ci avrebbe regalato in una vita di studio e di insegnamento...
Uva nondum matura est?

Anonimo ha detto...

Forse non voleva fare contrapposizioni, no? Paola

Raffaella ha detto...

Matteo...ah si'...
Ecco perche' mi fischiava un orecchio.
Siamo sempre nei pensieri di qualcuno :-)
R.

Anonimo ha detto...

Credo si sia perso un mio commento precedente. Lo riassumo tagliando parti forse non consone :-)
Penso che Bergoglio soffra di un senso di inferiorità nei confronti dei teologi e degli uomini di cultura in genere. Capisco che il confronto tutto interiore con un gigante della cultura e della fede come Benedetto sia arduo, ma danno da pensare certe uscite poco generose da chi predica misericordia a ogni piè sospinto.
Alessia

Anonimo ha detto...

è un po' curiosa questa idiosincrasia per la teologia e la musica, specie considerando che gli unici due pontefici che hanno il titolo di "magno" erano teologi e uno, Gregorio, alla musica ha dedicato molta parte del suo pontificato, tanto da dare il suo nome al canto della Chiesa latina.

Antonio

sam ha detto...

Ce n'è un'altro, Alessia!

http://incompiutezza.wordpress.com/2013/06/23/bergoglio-assente-al-concerto-cattolici-incazzati/

Sono davvero indignata...


...non ha citato neppure un mio commento, ci sono rimasta malissimo!!!!

Almeno il mio cenno alla SVOLTA PERONISTA della Chiesa mi aspettavo che lo riprendesse!!!

Che delusione....

:-D)))))

Mirta Luce nel cuore ha detto...

Grazie Rafaella della segnalazione ho condiviso il post nel mio blog e su facebook
Preghiamo sempre per Benedettp XVI sapiamo bene cosa sta soffrendo, Gesù che lo dice nei suoi messaggi

Anonimo ha detto...

Il 13 marzo nel calendario preconciliare era San...

Biancamargherita ha detto...

Ma perché i grandi Padri della Chiesa non sono stati insieme grandi Pastori e grandi Teologi? Ma come è andata avanti fino ad oggi la Chiesa cattolica? Magari tutti i vescovi fossero oltre che pastori anche, almeno, mediocri teologi...........comincio a sentirmi a disagio.

Anonimo ha detto...

Se PF pensa che lavorare sia meglio che fare il principe rinascimentale, adesso è la stagione della trebbiatura, magari nell'Agro pontino. Eufemia

laura ha detto...

per Anonimo delle 18.52

quel sito mi ha irritato molto

Anna Maria ha detto...

Ma che problema ha quest'uomo?Perchè è sempre cosi' sprezzante?

Anna Maria ha detto...

Il motivo del silenzio dei media su questa frase,secondo me, è abbastanza ovvio:come avrebbero potuto esaltarla senza fare una figuraccia?

FEDERICA ha detto...

Mi sorprende questa critica ai teologi, anche lui e' un Teologo. Ha tre o quattro lauree:"teologia, Lettere e Psicologia". Ha insegnato sia lettere che psicologia. Sembra umile, ma la battuta a B16 era chiara quando ha detto "E' un grande teologo".Poi con quella frase che ripete spesso"uscire da se stessi"...cosa vorra' dire?..

Anonimo ha detto...

Lasciate perdere l`incompiutezza, tipico esempio di chi durante il Pontificato di Benedetto XVI esigeva e esercitava non solo il diritto ma il dovere di critica, oggi con Papa Francesco quel diritto è cancellato, chi criticava aspramente Benedetto XVI oggi punta il dito contro chi non è allineato al pensiero unico, chi osa essere una voce fuori dal coro belante degli adulatori a prescindere.
P.

mariateresa ha detto...

la delicatezza, se uno non ce l'ha non se la può dare. Preferisco pensare così.
Perchè se dovessi pensare, come Magister, che ogni frase o silenzio di Francesco sono meditati con cura , allora il mio giudizio diventerebbe più duro.

mariateresa ha detto...

se c'è una persona che non di vantava di essere teologo e, a dirla tutta, non si vantava di niente era Benedetto. Lui, Francesco, gli ha regalato la Madonna dell'umiltà. Attenzione che a suon di bollare e scartare questo o quello non si rimanga da soli a rimirarsi allo specchio.

sam ha detto...

Federica. Non ricordo chi (forse proprio Magister) qualche tempo fa tirò fuori e fu un discreto scoop che in realtà Bergoglio non aveva conseguito il Dottorato in Teologia. Dei suoi altri titoli non so.

Anonimo ha detto...

Che dolce, si comporta da zitellona sottaceto senza peperoncini.
http://incompiutezza.wordpress.com/2013/06/25/cattolici-schizzofrenici-o-contraddittori.
Alessia

Luisa ha detto...

@ Raffaella,

non sono io ad aver scritto l`ultimo commento, ma il solito perditempo a chi ogni tanto scatta quel riflesso cretino .
Vedi tu se lasciare o cancellare...

Anonimo ha detto...

Almeno in un caso, papa Francesco, lo dovete ammettere, un po' di ragione ce l'ha: è quando dice che molti cristiani ormai sono devoti alla Dea Lamentela...

Raffaella ha detto...

Grazie, Luisa, per la segnalazione!
R.

sam ha detto...

@Alessia

:-D

Ci accusa di sbeffeggiare il Papa e intanto pubblica una volgare vignetta in cui Papa Francesco balla il tango stretto a una descamisada (credo la presidente dell'Argentina)...
e poi saremmo noi ad aver la faccia come......

:-D