venerdì 7 giugno 2013

Con un cattolico “adulto” al Campidoglio, il Papa che farà? (Magister). Vedremo (Raffaella)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.
E' in preparazione un post su questi temi, in particolare sull'assordante silenzio vaticano su alcune problematiche contrapposto al continuo parlare di altri argomenti.
Che cosa fara' Papa Francesco? Non lo so...
Benedetto XVI non ha mai taciuto ne' addolcito la verita', come giustamente ricorda Magister.
Spero che arrivi una parola chiara dal Pontefice non solo sui temi sociali ma anche e soprattutto su quelli etici (aborto, eutanasia, famiglia, definizione di matrimonio...). E' un'illusione pensare che possano occuparsene i vescovi perche', duole dirlo, i fedeli riconoscono come autorita' morale solo il Papa. Vale per l'Italia come per il resto del mondo.
Forse sarebbe diverso se negli ultimi otto anni gli episcopati fossero stati piu' vicini a Benedetto XVI non lasciandolo sempre da solo in mezzo alla tempesta mediatica. Tuttavia, come dice il saggio, chi e' causa del suo mal...
Vi avverto che stamattina ho ingerito una decina di limoni :-)
R.

19 commenti:

mariateresa ha detto...

credo in tutta sincerità che Magister si dovrà attaccare al tram. E con lui molti altri.
Secondo me si possono verificare due situazioni:
- il Papa non dice nulla di quello che interessa a Magister
- il Papa fa un riferimento, magari a santa Marta mentre si china ad allacciarsi una scarpa,alle questioni non negoziabili, ma la cosa non viene riportata.
Questo non necessariamente per pavidità ma perchè è la cifra di questi mesi su questi argomenti sensibili. Lui lo sa cosa succede e non se le va a cercare.
Se mi sbaglio mi corrigerò.
Naturalmente questo è grasso che cola per la parte politica ed ecclesiale che sta sui cabasisi di Magister e forse sarà un'occasione per la parte invece a lui vicina, per riflettere sui propri viaggi mentali in occasione di questo pontificato quando ci si è uniti al coro esaltato che dilagava, senza aver avuto un segnale della strada che si stava imboccando.senza fare nomi, per esempio Ruini.
Dico questo calma come un cadavere e senza un limone in bocca , sto cercando di conoscere un po' il nuovo Papa, ma per quello che è e non per quello che mi auguro. Decidere di soprassedere su alcune questioni (di una qualche rilevanza, ehm) può anche essere un calcolo fondato, come dice Eufemia. A noi potrà piacere o non piacere ma dopo 8 anni di calci nei denti non c'è da meravigliarsi che chi tira la carretta si faccia avanti e dica "io alla dentiera ci tengo".
Ma lasciamo stare il "fuoco e fiamme" che Bergoglio avrebbe fatto in passato perchè tutto mi sembra finora tranne un piromane.
Se si mantiene un profilo basso i calci non possono essere mirati alla propria bocca che invece era visibile come un tirassegno con Benedetto.
O no?

mariateresa ha detto...

voglio precisare che non credo nemmeno che Bergoglio sia un liberal. Non credo nemmeno quello. Del resto non ha più nessuna importanza cosa un personaggio pubblico sia o non sia ma quello che sembra .

Dante Pastorelli ha detto...

Concordo, Raffaella. Io non ho mai sottovalutato, tutt'altro, le posizioni e gl'interventi della Chiesa sui problemi sociali: mio pane quotidiano furono, nella mia giovanile formazione, le lezioni Leone XIII, Pio XI e soprattutto i discorsi sull'ordine sociale di Pio XII. E di primaria importanza reputo la condanna di divorzio, aborto, eutanasia, manipolazione genetica, coppie di fatto, gay ecc.
Tuttavia perché gl'interventi su queste calamità sociali - che son primariamente offese dirette contro Dio - non restino sul piano del populismo e del moralismo, occorre riconfermare tutte le verità di fede appannate o stravolte dalle imperanti eresie sparse da nemici interni ad ogni livello ecclesiale. Senza questa opera di ricostruzione, di ricatechizzazione, la battaglia è perduta, non solo poco efficace, in partenza.

Anonimo ha detto...

L'articolo di Magister dice che a Buenos Aires l'allora card. Bergoglio non tacque quando si trattò di difendere i valori non negoziabili. Vedremo se, ora che è Vescovo di Roma, saprà dimostrarsi, al pari di quel luminoso faro a pochi passi da lui che è il nostro grande Benedetto, uomo libero obbediente al Signore e alla propria coscienza, senza paure e senza condizionamenti, senza timore di ricevere fischi e insulti dopo sperticate (e interessate!) lodi e osanna. Insomma, vedremo alla prova dei fatti la sua tempra. Raffy, ti giuro che non sono in preda a un attacco di ottimismo acuto, ma, ecco, nutro un piccolissimo germoglio di speranza che mi auguro possa diventare una bella piantina.
Alessia

Guido ha detto...

Al contrario di altri, io ho fiducia in Papa Francesco, che dirà al (possibile) sindaco Marino ciò che è giusto dirgli. Su questo ansioso e continuo chiedersi perché il Papa non parla di certi argomenti, riporto il post scritto da una lettrice su un'altra pagina web: "Ogni giorno il Santo Padre, pian piano, quasi in sordina, ci sta preparando, o meglio educando, alla battaglia con lo "spirito del mondo". Molti cattolici si lamentano che il papa non attacca direttamente e non denuncia i soprusi che "lo spirito del mondo" sta portando avanti in questi tempi. Non lo sta facendo direttamente perché prima sta preparando, addestrando, educando il suo esercito, che è l'esercito di Dio. E lo fa con piccole perle quotidiane, per aprirci la testa, per farci comprendere l'entità della battaglia in atto. Solo dopo procederà. Sono convinta che chi crede che questo papato sarà di transizione ha fatto male i suoi calcoli. Bergoglio è un guerriero, più dell'amato GPII. Se Wojtyla ha combattuto e sconfitto il comunismo, Bergoglio sta preparando la battaglia contro un nemico molto più pericoloso, il relativismo, che sta trasformando l'umanità in carne bruciata, soprattutto in Occidente".

Raffaella ha detto...

Piu' passa il tempo e piu' le maglie dei media si stringono fino a rendere irrilevante ogni intervento.
Noto che non si cita mai Ratzinger che pure ha sacrificato se stesso per annunciare la verita'.
R.

Anonimo ha detto...

no problem, Marino scrisse un libro con Martini mi pare. Si incontreranno sui temi sociali, il resto lo vediamo già oggi

Anonimo ha detto...

Veramente a Buenos Aires PF non fece fuoco e fiamme ma in occasione del approvazione dei matrimoni gay si espresse a favore di una soluzione di compromesso cioè era a favore delle unioni civili. Scrisse una leggera contro il matrimonio gay solo perché era a capo della conferenza episcopale e si trovò in minoranza sostenendo la posizione a favore delle unioni civili. Non credo che sia un argomento che lo scaldi molto. Capisce che é più dannosa per le famiglie la povertà che due gay sposati.

Raffaella ha detto...

La teoria del male minore?
Siamo sul piano inclinato...dalle nozze all'adozione, dall'adozione all'utero in affito e poi chissa'...
O la chiesa parla di tutto o non parla di nulla.
Non puo' affrontare solo i temi che garantiscono il plauso del mondo.
R.

mariateresa ha detto...

questa preferenza per le unioni civili sono dovuti andarla a ravanare i giornalisti dopo l'elezione però. Non si distinse il nostro nella foga per esporre le proprie idee così aperte.Non solo male minore, ma scelta tra i denti, mi sembra.
Aggiungo che non si diventa cattolici solo per aiutare i poveri, anonimo. Per questo scopo principale ci sono altre organizzazioni.
Comunque, a maggior ragione, se fu prudente come capo della conferenza episcopale, figurarsi come papa.Direbbe la logica.

Anonimo ha detto...

Magister ha ragione. Il Papa ha assegnato ai vescovi, quindi anche a Sé stesso come Vescovo di Roma, il compito di occuparsi dei rapporti con la politica. Gioco forza quindi darà l'esempio.

E visto che si fanno previsioni, faccio la mia. Se Marino sarà sindaco e vorrà attuare certi progetti il Vescovo di Roma opererà una "ingerenza" politica, sociale e "metafisica" in termini mai visti. Sempre "se", ma speriamo che non accada e che i romani sappiano scegliere meglio.
gianni

Stiletto ha detto...

A mio modesto parere non succederà nulla se Marino diventa sindaco.
Magari si delegherà Vallini alle cose scomode ma non lo vedo adatto.
Resterà tutto com'è ora.
Molte parole sugli argomenti appetibili per il politically correct e imbarazzante silenzio per tutto quanto può scalfire l'immagine di rinnovamento primaverile.
Dopo la primavera però può arrivare l'estate torrida e arida che brucia tutti i frutti seminati in anni di duro sudore della fronte.

Anonimo ha detto...

Papa Bergoglio deve semplicemente seguire la via tracciata da Benedetto. Nulla di più, nulla di meno. Siamo in attesa della prova dei fatti. Inoltre, la sua sfera d'azione di guida spirituale non può limitarsi alla diocesi di Roma, ma deve abbracciare il mondo, la cattolicità. In caso contrario tanto varrebbe liquidare il papato.
Alessia

Anonimo ha detto...

Male minore, zona grigia sono concetti molto gesuitici di cui il confratello di Papa Bergoglio, il defunto card. Martini, si fece araldo. Il dramma è che sono profondamente penetrati nel tessuto cattolico.
Alessia

Dante Pastorelli ha detto...

Il problema è certo dei vescovi, ma il primo vescovo è il Papa ed a lui compete la prima parola e la definitiva.

Anonimo ha detto...

Dalla mielosa lenzuolata che hai riportato, Guido, deduco che tu sia lettore del blog di Tornielli. Che ignorino pure Papa Benedetto come se tra Wojtyla e Bergoglio ci fosse il nulla, se fa loro piacere, sarà la Storia a ristabilire la giustizia e verità.
Alessia

Anonimo ha detto...

Mi spiace deludere molte persone che la pensano ottimisticamente,ma io sono più che sicuro che tutto quello contro cui si era speso B16,fino quasi a consumarsi come una candela,non verrà più messo in risalto,si sfioreranno gli argomenti scomodi,non si urteranno i potentati che tanto si sono prodigati(soprattutto con cifre notevolissime),si protesterà,in maniera informale,nulla più.....d'altra parte se con Andreotti premier sono passati senza troppi rumori le leggi pro aborto e divorzio,il cammino liberal deve proseguire,manca solo l'Italia, in europa si sono tutti accodati senza storie e anche se si succedono governi diversi,le leggi pro lgbt non si toccano,Rajoy docet,poi,non ho mangiato limoni,ma sono iperacido,visti gli introiti per tutti con il nuovo protagonista,quando tutti hanno a guadagnarci,perchè cambiare lo spartito,cui prodest? Ultimissima,Magister lo reputavo il migliore tra i vaticanisti,mi corrigerò da solo,altro file cancellato....Il Gattopardo.

Eugenia ha detto...

Concordo con il post di Stiletto. Riguardo al collegamento diretto tra woityla e Bergoglio stendo un velo pietoso evidentemente, chi la pensa come guido considera Benedetto XVI un errore un grave errore una pietra di inciampo truste tutto ciò ......

Fabiola ha detto...

Il post riportato da Guido è una efficace documentazione di un pensiero che mi gira in testa da qualche tempo.
(Sì io penso ancora con la mente, non con la pancia o con le emozioni. Perdonate, mi ravvederò.)
Credo di cominciare ad intuire perché papa Bergoglio piace tanto a tutti coloro che non hanno alcun interesse a Gesù Cristo e, tanto meno, alla Chiesa. Alla Chiesa, eventualmente, si interessano per provare a spazzarla via.
Perché il Papa a loro non parla. Parla ai cattolici. Dice loro cose bellissime e, insieme, durissime. Non mi sono mai sentita così colpevolizzata da un magistero: zitelle, cristiani inamidati, da salotto, autoreferenziali, calunniatori, pettegoli...si potrebbe continuare a piacimento. Persino il diavolo, scusate, ma a chi non è cattolico cosa evoca questa parola? uno spauracchio ridicolo. Oggi, pure, a tanti cattolici. E la Misericordia...che mai significherà per uomini che hanno totalmente smarrito la coscienza del peccato?
Nessun tentativo, insomma, di mostrare la convenienza anche pubblica di un modo di guardare e di vivere tutta la realtà che sia cristiano. Nessun giudizio che provi a documentare la pertinenza del cristianesimo a tutti gli aspetti della vita. Insomma, detto in soldoni, testimoniare, con le ragioni e con la vita, che cristiano è meglio. Ricordate il "provate a vivere come se Dio esistesse" di Qualcuno di cui mi sfugge il nome? Il sottinteso era: è meglio per tutti. Provate. E questo li ha fatti impazzire di rabbia. Bene, a me pare, che a questi il Papa non parli, e questo va loro benissimo; striglia la Chiesa e questo va di nuovo benissimo. L'avevano sempre detto, loro... poi, per quello che ne sanno, dice un mucchio di cose che loro pensavano già. Insomma è d'accordo con loro. Finalmente.
Se deliro avvisatemi e perdonatemi. Siamo tra cattolici, credo.
Ovviamente, Raffaella, se non ti pare il caso non pubblicare.