venerdì 7 giugno 2013

Croazia, due anni dopo Benedetto XVI (Guido Villa)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente sia in Dalmazia che in Istria dove mi trovo ora sono impazziti per papa Franjo, e nelle chiese hanno messo i suoi grandi ritratti sorridenti. In Istria, poi, il vescovo dimissionato per aver venduto i terreni del monastero di Daila e che non voleva restituire ai legittimi proprietari, i benedettini di Praglia, continua a fare il bello e il cattivo tempo. L'Arena di Pola sara' luogo della beatificazione di don Bulesic, mentre don Bonifacio, ucciso in Istria dai titini dopo la guerra, ha dovuto accontentarsi del duomo di Trieste.Eufemia

Guido ha detto...

Infatti, succede, detto così en passant, o come dicono i croati, usput, che Francesco è il papa, come lo era Benedetto, non ci vedo nulla di scandaloso, a meno che l'amare l'attuale papa rappresenti un'offesa nei confronti del suo predecessore. Tesi alquanto ardita. Quanto a Pola, a Dio piacendo ci sarò anch'io, anche se sono italiano ... ma cosa c'entra l'essere italiano o croato con il martirio e la santità?

Anonimo ha detto...

Caro Guido non c'entrera' per lei. Quando fu beatificato don Bonifacio il clero croato istriano protesto' per la precedenza datigli in confronto a don Bulesic e tuttora in Istria non c'e' una piazza, una via, un qualcosa che lo ricordo salvo un ritratto dentro il duomo di Grisignana. E quando il vescovo Milovan si oppose alla restituzione di Daila, fu considerato un eroe popolare che si era ribellato ai 'colonizzatori italiani'. E Milovan adesso ha organizzato a Rovigno una grande festa di tre giorni per sant'Antonio con la sua presenza. Comunque prima di ritratti di papa Benedetto ne ho visto pochini e dopo il caso Daila ancor meno. Eufemia

rosa ha detto...

a Eufemia: sei Eufemia Giuliana, MLH?
Ciao, Rosa