mercoledì 19 giugno 2013

La commissione dei teologi ha approvato il secondo miracolo di Giovanni Paolo II (Galeazzi)

Riceviamo e pubblichiamo:

“L’ultimo miracolo di Wojtyla la sera della beatificazione”

Il sì della commissione dei teologi: guarita una donna

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

Un santo di nome Giovanni. Si sentiva il «parroco del mondo», ora a canonizzare Karol Wojtyla sarà Francesco, il Papa missionario che al suo modello pastorale si ispira. La commissione dei teologi ha approvato il secondo miracolo di Giovanni Paolo II, già riconosciuto ad aprile dalla consulta medica. Si tratta della guarigione prodigiosa di una donna. Il ministro dei Santi, Amato, ha imposto a tutti, incluso il postulatore Oder, la massima riservatezza in attesa della decisione definitiva dei porporati tra quindici giorni. Adesso, infatti, alla canonizzazione manca solo un gradino: dovranno pronunciarsi all’inizio di luglio i cardinali e vescovi della congregazione delle Cause dei santi, poi finalmente il decreto sarà portato alla firma di Francesco che in un concistoro ordinario pubblico annuncerà la data del «Wojtyla-day» atteso da milioni di devoti in ogni angolo del pianeta.
Le ipotesi più accreditate sono il 20 ottobre (cioè alla vigilia della festa del Beato che celebra l’inizio del pontificato il 22 ottobre di 35 anni fa) e il 24 novembre, cioè il giorno di chiusura dell’Anno della Fede. Dopo il sì dei cardinali, Bergoglio scioglierà il nodo, anche in considerazione dei rilevanti problemi organizzativi posti da un raduno che si prevede di dimensioni epocali: ancor più di quello del 1 maggio 2011 quando Benedetto XVI beatificò a Roma il suo predecessore.
«La canonizzazione di Wojtyla sarà il coronamento della storia recente del cattolicesimo, un filo rosso che unirà nei secoli gli ultimi tre pontefici», osserva Saverio Gaeta, biografo del Papa polacco. Sulla natura di questo secondo miracolo avvenuto per intercessione di Wojtyla (dopo la guarigione di una suora dal Parkinson che lo ha reso Beato), il Vaticano ha mantenuto finora il più stretto riserbo.
Si parla comunque di qualcosa che «stupirà il mondo», un evento davvero prodigioso accaduto proprio la sera della beatificazione. Esulta l’arcivescovo di Cracovia, Stanislao Dziwisz, ex segretario di Wojtyla e grande sponsor della causa: «Francesco non metterà alla prova la pazienza dei polacchi, ci sono serie speranze che la canonizzazione si celebri il 20 ottobre».
Del resto, rassicurazioni da Bergoglio, a sua volta profondamente legato alla figura di Wojtyla, Dziwisz le ha ricevute proprio sabato scorso durante la visita in Vaticano: è stato ricevuto da Francesco che già non aveva mancato di rassicurarlo appena concluso il conclave, segno che la canonizzazione gli sta senz’altro a cuore. Avviato e concluso a tempo di record il processo per volontà di Ratzinger, Wojtyla si appresta a divenire uno dei santi più «rapidi» della storia, superando anche Padre Pio che il «salto» da beato a santo lo fece nel giro di poco più di tre anni.
«E’ un fatto di portata storica che ci esorta a leggere i segni di tempi - commenta il cardinale Velasio De Paolis, stretto collaboratore degli ultimi tre pontefici -. C’è una realtà in movimento, è in atto qualcosa di grande e la proclamazione di Wojtyla santo al termine dell’Anno della fede costituirà un forte segnale per i cattolici di tutto il mondo in un’epoca assetata di testimoni credibili». La sera stessa in cui Giovanni Paolo II divenne Beato, una donna irrimediabilmente malata lo pregò e fu salvata. «Ratzinger aveva già deciso la propria rinuncia quando ha indetto l’Anno della fede e ha lasciato al suo successore l’onore di fare di Wojtyla il santo del nuovo millennio», spigano in Curia.

© Copyright La Stampa, 19 giugno 2013

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono parti in questo articolo che lasciano letteralmente senza parole. Alla faccia di una Chiesa umile.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quantificare la durata dei processi di Santità mi sembra molto affine alle progressioni da 0 a 100 sulle riviste di motori.
Bah, va beh, tutto fa brodo, però mi è sembrata un'annotazione fuori luogo.

Esultiamo per un altro Papa Santo!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

aAche il card. di Cracovia poteva essere più sobrio.
Alessia

Anonimo ha detto...

C'è un fatto: che il papa finora non ha mai citato, nemmeno di striscio, il beato GPII, neanche domenica scorsa.
Sarei più cauto...nell'esprimermi oltre che nel canonizzarlo. Temo che sia un'altra mossa che, se da un lato porterà tanta gente a riavvicinarsi alla chiesa, dall'altro potrebbe essere occasione di facili ricatti da parte dei nemici della chiesa... Tante zone d'ombra e personaggi oscuri del pontificato wojtiliano potrebbero "danneggiarne" la santità e gettare discredito sulla chiesa. Ricordiamo che il card. Sodano si astenne dal testimoniare al processo...

Anonimo ha detto...

Fisichella domenica scorsa...

un passante ha detto...

A differenza di altre volte ho notato che la conclusione su vatileaks a cui è giunto Servizio Pubblico non ha suscitato quasi nessuna discussione. Eppure un prelato anonimo avrebbe fatto un nome piuttosto altisonante. Altre volte è stata data molta (troppa) credibilità ai presunti prelati anonimi, anzi, sulle loro dichiarazioni i Franco e i Politi hanno presentato sui media un pontificato parallelo a quello che si vedeva nella realtà. Stavolta tutto è passato senza che nessuno riportasse nulla

Anonimo ha detto...

Saranno costretti a spiegarci un'altra volta, come già per la beatificazione, che GPII fu santo come persona e non come pontefice... Già, come pontefice i suoi fallimenti sono innumerevoli, anche se nessuno li ha elencati, perché si devono enumerare soltanto quelli di BXVI. Ma si può, mi chiedo, in una canonizzazione, scindere le due figure? Sono scettico. Angelo.

Luisa ha detto...

È lo stesso mons. Amato, quando Giovanni Paolo II fu fatto beato, ad aver detto che si doveva scindere persona e papato, è la persona non la sua opera ad essere santificata.
In effetti, se si guarda il Pontificato, se fosse per le opere del suo Pontificato che un Papa diventa beato e poi santo, per Giovanni Paolo II non potremmo, non avrebbero potuto gli adetti al lavoro far finta di ignorare gli scandali messi sotto il tappeto( che poi Benedetto XVI ha preso su di se), lo scempio dottrinale e liturgico, la Curia lasciata a se stessa con tutte le conseguenze che sono ormai palesate,l`apostsia della Fede, se fosse per il suo Pontificato difficilmente Giovanni Paolo II sarebbe diventato Santo.
Come Angelo, quella scissione mi lascia molto perplessa.

mariateresa ha detto...

acuta osservazione di Passante.
Il galateo ora impone di non rovinare l'aria di primavera con alcunchè. E' cambiata la percezione , si dice. Come se la percezione si fosse cambiata tutta da sola, senza nessun aiutino.
Le vecchie puzze, che secondo i giornalisti che cita Passante erano definiti miasmi ammorbanti e ricordati continuamente, con degli assist da un giornalista all'altro degni del miglior calcio,ora sono diventate puzzette.
La faziosità dell'operazione ha dell'incredibile.
Anche il modo di raccontare i 100 giorni di primavera io lo trovo patetico in qualche articolo.
Lo strano è che alcuni di questi articoli suonano sulla difensiva. Come se dopo avere suonato la grancassa, e soprattutto il violino, in continuazione e dovunque e quantunque, si avesse paura di qualche critica di qualche malcapitato che avesse l'ardire di turbare qualcosa.Ma cosa?
Insomma non sono questi
articoli-bilancio di informazione religiosa, ma vere e proprie veline con tanto di controargomenti alle critiche (anche se esili e magroline) ed elenco-sommario delle apoteosi. Non ricordo niente del genere in passato, soprattutto dopo 100 giorni.
Anche questo è senza precedenti.
Tutto questo poi per enunciare un curioso paradosso: Francesco non ha fatto niente riguardo alla Curia nei primi 100 giorni ma anche Benedetto ha fatto così, mi è capitato di leggere . Questo è ben curioso sottolinearlo nel pieno di una rivoluzione epocale, di uno tsunami e altri sconvolgenti fenomeni atmosferici che si davano in corso, si badi bene, non a venire.
Quanto alle trasmissioni denuncia, di questo passo, gli addetti ai lavori forse è meglio che pensino a un riciclo professionale e di contenuti, magari qualcosa sui costumi sessuali della foca monaca o sull'influsso della letteratura cinese su quella finlandese , argomenti, cioè, di maggiore interesse e attualità che non i misteri vaticani.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma come è andata a finire con vatileaks, io non ci capisco un'acca...

mariateresa ha detto...

è andata a finire, caro anonimo.Senza punto interrogativo.

Raffaella ha detto...

E chi lo sa?
Fino al pomeriggio del 13 marzo i giornaloni non parlavano d'altro e sembrava che il compito del nuovo Papa fosse quello di fare pulizia radicale e subito.
Ora di Vatileaks si parla solo per dire che era un problema di Ratzinger...
Non so se ci prendono per il naso o se credono davvero a cio' che scrivono.
Anche a me piacerebbe sapere molto di piu' su Vatileaks, per esempio i nomi dei responsabili interni ed esterni :-)
R.

mariateresa ha detto...

OT

dopo aver letto questo articolo ci toccherà rivalutare i commentatori italiani. Ha vinto lo Stupidone 2013, un premio ambito, ma non alla portata di tutti; occorrono infatti straordinaria insipienza e insulsaggine e in quantitativi tali che non sono alla portata di tutti
Giustamente Rodari l'ha segnalato nel suo twitter.
Nessun riferimento a questioni religiose e un'offesa a Benedetto

http://t.co/TieR3Nf59b

una vera perla nel suo genere. Non so chi riuscirà a raggiungerlo Fox la volpe, su simili vette

Anonimo ha detto...

Talmente stupido da non fare neppure ridere, ammesso qualcuno ne abbia voglia.
Alessia

Stiletto ha detto...

Il ragionamento di Passante dovrebbe farci riflettere.
In altri tempi le rivelazioni del cardinale anonimo di Servizio Pubblico sarebbero diventate l'apertura dei quotidiani del giorno dopo.

maura ha detto...

Tutto questo sgomitare di Dziwisz per far santo GPII prima possibile a me lascia perplessa ! Anche a S.Spirito in Sassia mi e' capitato spesso di sentir parlare prevalentemente di GPII ! Svidercoschi che era assiduo al loro desco lo sentii a Porta porta che affermava "abbiamo bisogno di un Papa pastore non di un Papa teologo"! Poi lo sgradevole commento di Dz.quando BXVI ha inteso restituire le chiavi a Ns.Signore . Ed altri piccoli indizi !......MAH! MAH ! Concordo con tutti !

gemma ha detto...

Chissà se Giovanni Paolo II approverebbe quanto stanno facendo attorno al suo nome, commenti e atteggiamenti compresi di suoi strenui ammiratori come svidercoschi o lo stesso Dziswiz nei confronti di Benedetto

Luisa ha detto...

Basta pensare alla sua volontà di vedere i suoi appunti bruciati, volontà che il suo segretario Stanislaw Dziwisz non ha rispettato.
Un comportamento deplorevole ma che passa sotto silenzio.
Sul sangue prelevato quando era ospitalizzato, meglio stendere un velo pietoso.
Su questo e su altri comportamenti di chi gli era vicino.

Anonimo ha detto...

Mi pare che gli ultimi anni di pontificato di GPII siano stati quelli di Stasiu e suoi amici. E forse proprio per evitare questo Papa Benedetto se ne sia andato. Come faranno i Boff e i Kung glissare sulla prossima santificazione è il vero miracolo cui assisteremo. Il cattivo era sempre uno solo e il santo lo era a sua insaputa.Eufemia

Anonimo ha detto...

Ci sono tantissime chiese modernissime dedicande a San Giovanpaolo, in Polonia. Chi crede di non aver mai curialmente peccato, ha spesso posato la prima pietra. (Mentre altri son stati lapidati.)

Guido ha detto...

Scusatemi, ma chi ha beatificato Giovanni Paolo II, esprimendo la gioia di poterlo fare, anzi accelerando a più non posso la procedura ... mia zia Filomena o ... Anche lui fa parte dela combriccola cui vanno tante vostre parole di esecrazione?

Anonimo ha detto...

Le è mai venuto in mente che a volte sono decisioni indotte da enormi pressioni all'interno sel vaticano e che i papi proprio liberissimi di decidere non siano mai?BXVI è stato completamente libero di decidere da solo quando ha rinunciato al mandato,una libertà assoluta e straordinaria,scambiata da tutti come una rimozione di un inciampo per poter agire come previsto.Ratzinger della 'combriccola',come la chiama lei,non vi ha mai fatto parte,apposta se n'è andato.

Anonimo ha detto...

Guido, fratello in Cristo, mai sentito parlare di pressioni? L.

sam ha detto...

No, io non credo che Benedetto nella beatificazione abbia ceduto alle pressioni, ma sono abbastanza certa che avrebbe voluto far passare un giusto tempo per la canonizzazione, in modo che giudizio storico sul Pontificato e giudizio canonico sul beato Pontefice (il cooperatore della verità per eccellenza non avrebbe mai parlato della sua santità se non ne fosse tato intimamente convinto) non andassero surrettiziamente a sovrapporsi e ad influenzarsi in un senso o nell'altro. Temo che questa canonizzazione lampo sia invece vista e voluta da qualcuno come un colpo di spugna, una specie di amnistia senza processo, su tutto il passato oscuro della Chiesa nei decenni passati. Potrebbero esserci sporchi figuri che sono avanzati al riparo di Pontefici santi, tradendo la loro fiducia, ma godendo di luce riflessa e potrebbe esserci chi pensa di poterlo continuare a fare a vita.
Grazie a Dio la morte non ha mai l'ultima parola...

Anonimo ha detto...

Nessuna pressione, anonimo. Basta ricordare la gioia e la commozione di Papa Benedetto il giorno della beatificazione. Per Papa Benedetto il suo predecessore è un santo.
Alessia

Guido ha detto...

Cari anonimi o anonime, ma vi ricordate l'espressione del viso e le parole esatte di Papa Benedetto XVI al momento della beatificazione? Non mi parevano di una persona costretta. Faccio un'amara conclusione: sapevo che da queste parti regna la convinzione che il mondo e la Chiesa sono finiti con Benedetto XVI, adesso mi pare che secondo molti frequentatori di queste pagine prima di Benedetto la Chiesa ha vissuto 2005 anni di buio. E concludo - nel vero senso della parola - che a quanto pare la papolatria non è azione da ascrivere solo a certi fanatici adoratori di papa Francesco.

Anonimo ha detto...

Qui francesco non c'entra per niente,sicuramente Ratzinger amava il suo predecessore che ha servito fedelmente per 24 anni,però è innegabile che tutto il processo sia stato celerizzato in maniera anomala,ho sentito discorsi tipo: santo era l'uomo,ma il papa ha commesso tanti errori,tante ombre offuscano il quasi trentennio,poi vi sono quelli che GP2 è nato santo de facto e quelli che hanno molti dubbi e perplessità sulla troppa fretta e sulle latrìe che pullulano in polonia,con costruzioni di mega chiese ed altro,si poteva assolvere tutto con maggiore calma e ponderatezza,poi non mi sono piaciuti gli interventi,pesanti,dell'ex segretario del polacco,un'ultima cosa,bergoglio non nomina quasi mai il suo predecessore e così tanti prelati subito conformatisi,ripeto e confermo tutti i miei dubbi ;ultimissima cosa,Ratzinger non si farà né vedere né sentire con messaggi quel giorno,è stato chiarissimo,come sempre,sulle sue intenzioni.Upside down.

sam ha detto...

Caro Guido, uno che ama Benedetto - io mi sento ratzingeriana dal midollo - non può confondere il giudizio sulla storia di un Pontificato con quello sul Pontefice, per un semplice motivo... porcherie ne sono state fatte tante durante il Pontificato di GPII, ma tante porcherie di altro genere sono state fatte durante il Pontificato di Benedetto XVI mentre lui si adoperava per sanare quelle di cui era entrato a conoscenza da prefetto CDF... quando Benedetto si e accorto di quanto lordume ci fosse anche attorno a lui se ne e' andato prima che potessero approfittare della sua debolezza come avvenne con GPII. Chi può sostenere che la Chiesa intorno a Benedetto sia stata meno corrotta di quella intorno a GPII? Non erano santi alcuni collaboratori di GP II, ma non lo erano neppure tutti quelli di Benedetto.... potremmo confonderci e pensare che un santo non può sbagliare a scegliersi i collaboratori se Gesù non ci avesse lasciato (adesso forse la capisco meglio) questa parola: "Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!" Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. Gv 6,70

maura ha detto...

Concordo appieno con Sam e aggiungo : forse che Papa Paolo VI e' meno santo ? Eppure non vedo tutta questa ansia,questa smania ,questo spingi spingi....o non c'e' nessuno che se lo fila ? che lavora per lui ? Sono contenta per GPII ma la notizia non mi fa saltare di felicita' ! Anzi alcune cose mi urticano pure .

maura ha detto...

P:S:mio caro Guido , parliamo del "contorno" , del corollario NON dei PAPI .