domenica 16 giugno 2013

La Santa Messa nella Giornata dell'"Evangelium Vitae" e l'Angelus nella cronaca di Salvatore Izzo

PAPA: METTENDOSI AL POSTO DI DIO  L'UOMO SEMINA LA MORTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

"Quando l'uomo vuole affermare se stesso, chiudendosi nel proprio egoismo e mettendosi al posto di Dio, finisce per seminare morte". Lo ha affermato Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata questa mattina in piazza San Pietro in occasione della Giornata dell'"Evangelium Vitae".  
"Dio -  ha ricordato il Pontefice nella sua omelia - e'  la fonte della vita; e' grazie al suo soffio che l'uomo ha vita ed e' il suo soffio che sostiene il cammino della sua esistenza terrena".
"Spesso - ha denunciato Francesco - l'uomo non sceglie la vita, non accoglie il 'Vangelo della vita', ma si lascia guidare da ideologie e logiche che mettono ostacoli alla vita, che non la rispettano, perche' sono dettate dall'egoismo, dall'interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non dall'amore, dalla ricerca del bene dell'altro".
Secondo il Papa e'  questa "la costante illusione di voler costruire la citta' dell'uomo senza Dio, senza la vita e l'amore di Dio: una nuova Torre di Babele; e' - ha continuato - il pensare che il rifiuto di Dio, del Messaggio di Cristo, del Vangelo della vita, porti alla liberta', alla piena realizzazione dell'uomo".
"Il risultato - ha detto ancora Bergoglio - e' che al Dio Vivente vengono sostituiti idoli umani e passeggeri, che offrono l'ebbrezza di un momento di libertà, ma che alla fine sono portatori di nuove schiavitù e di morte"."Cari fratelli e sorelle - ha poi concluso - guardiamo a Dio come al Dio della vita, guardiamo alla sua legge, al messaggio del Vangelo come a una via di liberta' e di vita". 

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PAPA: I COMANDAMENTI NON SONO UN INNO AL "NO"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

"I Dieci Comandamenti rappresentano una strada che Dio ci indica per una  vita veramente libera, per una vita piena; non sono un inno al 'no', ma al 'si'' a Dio, all'Amore, alla vita". Papa Francesco lo ha ricordato nell'omelia della messa celebrata in piazza San Pietro in occasione della Giornata della Evangelium Vitae.  "Cari amici - ha detto rivolto alla grande folla che gremiva piazza San Pietro -  la nostra vita e' piena solo in Dio, Egli e' il Vivente!"."Dio  e' il Vivente e il Misericordioso", ha insistito  il Pontefice invitando poi per tre volte i fedeli a ripetere con lui questa affermazione cosi' importante per la vita di ciascuno.
"Il Dio Vivente - ha spiegato Francesco -  ci fa liberi!".  "Diciamo - ha esortato nuovamente la folla - si' all'amore e no all'egoismo, diciamo si' alla vita e no alla morte, diciamo si' alla libertà e no alla schiavitu' dei tanti idoli del nostro tempo; in una parola diciamo sì a Dio, che e' amore, vita e liberta', e mai delude".
Secondo il Papa, "solo la fede nel Dio Vivente ci salva; nel Dio che in Gesu' Cristo ci ha donato la sua vita e con il dono dello Spirito Santo ci fa vivere da veri figli di Dio. Questa fede ci rende liberi e felici". "Chiediamo a Maria, Madre della Vita - ha concluso  che ci aiuti ad accogliere e testimoniare sempre il Vangelo della Vita". 

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PAPA: GESU' ACCOGLIE, AMA, SOLLEVA, INCORAGGIA, PERDONA E RIDONA LA VITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 giu. -

"Gesu' accoglie, ama, solleva, incoraggia, perdona e dona nuovamente la forza di camminare, ridona vita". Lo ha sottolineato Papa Francesco nell'omelia per la Giornata dell'Evangelium Vitae. "In tutto il Vangelo - ha spiegato - noi vediamo come Gesu' con i gesti e le parole porta la vita di Dio che trasforma".
Il Papa ha ricordato in proposito l'episodio dell'ncontro con una donna peccatrice durante un pranzo in casa di un fariseo, quando "suscitando lo scandalo dei presenti, Gesu' si lascia avvicinare e addirittura le rimette i peccati, dicendo: 'Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco'".
"Gesu' - ha detto il Pontefice - e' l'incarnazione del Dio Vivente, Colui che porta la vita, di fronte alle opere di morte, al peccato, all'egoismo, alla chiusura in se stessi". Lo dimostra, ha spiegato, " l'esperienza della donna che unge con profumo i piedi del Signore: si sente compresa, amata, e risponde con un gesto di amore, si lascia toccare dalla misericordia di Dio e ottiene il perdono, inizia una nuova vita".
Secondo Francesco, "e'  stata questa anche l'esperienza dell'apostolo Paolo" e puo' diventare la nostra se seguiamo "lo Spirito Santo, dono del Cristo Risorto". "E'  Lui - ha ricordato - che ci introduce nella vita divina come veri figli di Dio, come figli nel Figlio Unigenito, Gesu' Cristo". Ma dobbiamo domandarci: "Siamo aperti noi allo Spirito Santo?  Ci lasciamo guidare da Lui?". 

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PAPA: I CRISTIANI NON SONO COME FANTASMI CHE VIVONO NELLE NUVOLE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

"Il cristiano e' un uomo spirituale". Ma "questo non significa che sia una persona che vive 'nelle nuvole', fuori della realta', come se fosse un fantasma, no! Il cristiano e' una persona che pensa e agisce nella vita quotidiana secondo Dio, una persona che lascia che la sua vita sia animata, nutrita dallo Spirito Santo perche' sia piena, da veri figli". Papa Francesco ha voluto sottolinearlo nell'omelia della messa per la Giornata dell'Evangelium Vitae. "Questo - ha scandito - significa realismo e fecondita'. Chi si lascia condurre dallo Spirito Santo e' realista, sa misurare e valutare la realta', ed e' anche fecondo: la sua vita genera vita attorno a se'". 

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PAPA: RICORDA GIORNALISTA AVVENIRE MARTIRE NAZISMO, BEATIFICATO IERI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

Al termine della grande celebrazione di oggi dedicata al Vangelo della Vita, Papa Francesco ha voluto ricordare che "ieri, a Carpi, e' stato proclamato Beato Odoardo Focherini, sposo e padre di sette figli, giornalista". Focherini che era anche direttore amministrativo dell'Avvenire d'Italia, come si chiamava allora il giornale dei cattolici italiaani che aveva sede a Bologna, "salvo' numerosi ebrei dalla persecuzione nazista". Per questo fu "catturato e incarcerato in odio alla sua fede cattolica, e mori' - ha sottolineato il Papa - nel campo di concentramento di Hersbruck nel 1944, a 37 anni". "Insieme con la Chiesa che e' in Carpi, rendiamo grazie a Dio - ha concluso Francesco -  per questo testimone del Vangelo della Vita!". 

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PAPA: SALUTA MOTOCICLISTI POLIZIA DI STATO E BIKERS HARLEY

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

Al termine della messa in piazza San Pietro, Papa Francesco ha salutato "i numerosi partecipanti al raduno motociclistico Harley-Davidson e anche a quello del Motoclub Polizia di Stato". 

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PAPA: RINGRAZIA QUANTI DIFENDONO LA VITA FRAGILE E MINACCIATA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 giu. 

"Ringrazio di cuore tutti voi che siete venuti da Roma e da tante parti d'Italia e del mondo, in particolare le famiglie e quanti operano più direttamente per la promozione e la tutela della vita". Con queste parole Papa Francesco ha concluso la celebrazioen della Giornata dell'Evangelium Vitae. "Ci rivolgiamo ora alla Madonna, affidando ogni vita umana - ha poi aggiunto - specialmente quella piu' fragile,
indifesa e minacciata, alla sua materna protezione". 

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PAPA: 100 MILA FEDELI PER LA GIORNATA DELL'EVANGELIUM VITAE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 giu. 

Sono oltre 100 mila i fedeli presenti in piazza San Pietro pe rla messa con la quale Papa Francesco ha concluso la Giornata dell'Evangelium Vitae".
Il dato sulle presenze alla liturgia di oggi e' stato confermato dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Al termine del rito, l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, che ha promosso il raduno tra gli appuntamenti dell'Anno della Fede, ha descritto invece - presentandoli al Papa - la qualita' dei presenti: "vengono da diverse parti del mondo, ma hanno in comune 'un impegno che va oltre il confine delle nazioni' e danno testimonianza, come dice il Vangelo di Giovanni, che 'la vita si e' fatta visibile'".
"Sono - ha continuato Fisichella - testimoni dell'amore, che non hanno fatto mai mancare la propria vicinanza a “bambini lasciati soli, donne abbandonate, malati cronici, portatori di handicap, persone in fin di vita, emarginati, esclusi e quant'altro il peccato e l'egoismo dell'uomo producono". "Nell'Anno della Fede - ha aggiunto il presule - era importante che un momento di riflessione e di preghiera fosse dedicato a quanti sono testimoni dell'Evangelium Vitae. La loro passione quotidiana mostra con evidenza l'impegno per la piena promozione della vita umana e per la sua difesa". Nel rinnovare l'appello affinche' "tutti abbiano a rispettare, difendere, amare e servire la vita umana", monsignor Fisichella ha specificato che non si tratta di una prerogativa di noi cristiani, ma e' "un cammino comune fatto insieme a tanti uomini e donne che pur non avendo la nostra fede condividono comunque il nostro annuncio e l'impegno". 

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1 commento:

gemma ha detto...

Quasi nessuno la conosce l'Evangelium vitae, mentre quasi tutti conoscono e oggi hanno notato le Harley Davidson. Penso che celebrazioni impostate per le modalità di Benedetto avrebbero dovuto essere riviste, visto che lui non c'è più