venerdì 7 giugno 2013

L'Appartamento Papale e la povertà (Raffaella)

Carissimi amici, a questo link potete vedere la registrazione dell'incontro di alcuni ragazzi con Papa Francesco.
Mi ha colpito molto la risposta sul rifiuto di andare ad abitare nell'appartamento pontificio. Non posso nascondervi la mia irritazione.
Innanzitutto per la domanda della bambina che parla di lusso, di ricchezza e di macchina enorme.
Evidentemente i mass media hanno agito perfettamente ed hanno ottenuto il loro scopo.
Ormai il messaggio e' passato: i predecessori di Francesco vivevano nel lusso.
Forse i Papi hanno comprato oro, abiti, macchine?
Non penso proprio. Tutto cio' che possedevano e' stato loro tramandato. E nessuno ha portato via nulla ne' dal Vaticano ne' dall'Appartamento. Tutto e' rimasto a disposizione dei rispettivi successori.
Ma che cosa importa? Ormai tutti sono convinti che Papi ricchissimi abbiano lasciato il posto ad un Papa povero.
E veniamo alla risposta.
Mi sono sentita sollevata nell'ascoltare Francesco dire che l'Appartamento non e' lussuoso ma poi e' arrivata la grande delusione. Subito dopo avere parlato delle ragioni per cui non va ad abitare nell'Appartamento, il Pontefice ha richiamato la poverta' lasciando intendere che una delle ragioni della scelta e' quella di sentirsi piu' povero. 
Ecco, cari amici, ve lo dico fuori dai denti: a me questa risposta non e' piaciuta perche' lascia spazio ad interpretazioni per nulla lusinghiere nei confronti dei predecessori.
Magari non era questa l'intenzione di Papa Francesco ma e' quello che hanno capito in tanti e la risposta associata alla domanda della bambina sul lusso fa la gioia dei mass media.
Io ho fatto uno sforzo incredibile in questi mesi, ho cercato di capire e di adeguarmi. Ho fatto davvero del mio meglio, ma mi dispiace che si presti il fianco ad ulteriori polemiche nei confronti dei predecessori di Papa Bergoglio e in particolare di Benedetto XVI. Per il bene che voglio a quest'ultimo mi risulta davvero difficile accettare certe affermazioni e la relativa strumentalizzazione.
Giusto sottolineare la necessita' di vivere con gli altri ma perche' richiamare la poverta' in una risposta sull'Appartamento? Ci sono rimasta davvero malissimo.
Senza contare il fatto che sorvegliare due luoghi (il vecchio appartamento e quello di Santa Marta) probabilmente non fa risparmiare il Vaticano....
Chiedo scusa per la cattiveria ma voglio parlare chiaro.
Di una cosa sono sicura: Papa Benedetto non avrebbe mai e poi mai messo in imbarazzo i suoi predecessori.
L'umilta' consiste anche nel non mettersi sempre in evidenza permettendo a tutti di fare confronti inutili e dannosi.
In Europa il Vaticano e' sempre stato visto come il centro del lusso e del potere.
Non e' necessario mettere il dito nella piaga e dare ragione a chi vive di politicamente corretto e si spella le mani per gli applausi interessati.
Raffaella

p.s. e' meglio che per oggi io non parli piu' e rifletta...

115 commenti:

mariateresa ha detto...

mettiamola così. E' l'insieme che non suona genuino.
Da quando in qua la sobrietà e le proprie scelte di vita ispirate alla modestia debbono essere esibite e argomentate in pubblico? se le esibisci a un uditorio che non aspetta altro per andare in visibilio, io non credo che questa sia buona cosa.
Non sappia la destra cosa fa la sinistra. Una volta si diceva così.
Questo per quel che riguarda la personale sobrietà. L'indelicatezza verso i predecessori è un ulteriore argomento e non di poco conto. non ci sei solo tu al mondo.
Ma è l'insieme che è sviolinante oltre la mia povera pazienza.

laura ha detto...

meglio che oggi stiamo zitti tutti.

Anonimo ha detto...

Sul settimanale della diocesi di Padova ho appena letto la lettera di una lettrice che sostiene che forse Papa Francesco ha ripreso la sua idea della povertà da don Gallo!!! :-( Ecco, a questo siamo quanto a inversione/perversione dei media, perfino cosiddetti cattolici!!! Come se secoli & santi fossero passati invano... Esistono solo Bergoglio e don Gallo!!! Amen. Io resto in disparte, cara Raffaella, mi dispiace ma è così.

Anonimo ha detto...

Lombardi ha spiegato tempo fa come viene sorvegliato santa Marta. Una guardia svizzera davanti alla sua stanza due gendarmi e una guardia svizzera nella lobby. Tutto qui. Gente che é pagata anche se sta in camera sua a giocare a carte....non sono state assunte persone nuove.

Anonimo ha detto...

e chi sorveglia l'appartamento papale e l'area intorno a santa marta?

Anonimo ha detto...

forse la risposta sulla povertà non era legata all'appartamento.

Raffaella ha detto...

No! Era legatissima!
Basta ascoltare il video a partire dai minuti 57.30.
Basta verificare.
E proprio li' sta l'inghippo: che cosa c'entrava la poverta' con l'Appartamento?
R.

rosa ha detto...

Ho visto il filmato dei TG24 (Mediaset). Ho pensato che:
- i bambini fossero "imbeccati",- "comee sempre", ha commentato mia figlia 15enne
- che Francesco ha bisogno di un corso urgente ed intensivo di Italiano, onde esprimersi in modo chiaro e completo (la risposta sul "voler fare il Papa" à smozzicata e poco chiara, non si capisce il soggetto, il predicato verbale, l'eventuale complemento oggetto...
- ma a B. Ayres non viveva solo, senza neanche un segretario o una perpetua... E poi, scusate, ma se c'è Dio con te, che bisogno hai di altra compagnia ?
- aveva fatto bene Clemente XIV a sciogliere i Gesuiti
- non se ne può più di questa sovraesposizione mediatica che neanche ai tempi di GPII
- meno male che l'estate sta forse finalmente arrivando che di questa primavera "stressante "non se ne può più
- arridatece "Er Tedesco" !
Rosa

Anonimo ha detto...

Anche io valuto negativamente la sovraesposizione mediatica. Porterà, come notava Raffy, all'irrilevanza, perché si arriverà a dire: ne dice così tante, ogni giorno ce n'è una sul giornale e in tv, ma poi ciascuno fa quello che vuole, come sotto Giovanpaolo. E poi arriverà un Travaglio qualsiasi che metterà a confronto dichiarazioni a braccio del mese prima con quelle del mese dopo e trovano le inevitabili contraddizioni presenterà il Papa come un politico qualsiasi, che dice quello che gli passa per la testa, smentisce, corregge, raddrizza. Mah!

Anonimo ha detto...

In effetti se continua a esagerare così nelle uscite che sono comunque pubbliche, e non incontri intimi nella cameretta, richia di apparire un tantinello narcisista, onestamente non si può negare :-(

Comunque il Signore può decidere di scrivere anche con una penna di plastica trasparente. Il Papa, che io amo in quanto tale chiunque sia, non è comunque il mio direttore spirituale.
E per stare sereno - se occorresse - mi basta sapere che il Papa Emerito si è detto con lui perfettamente d'accordo sul piano teologico.
gianni

p.s.
! non voglio rischiare i sensi di colpa per l'appartamento medio borghese al terzo piano nel quale viviamo a preferenza di una stamberga della periferia, o per il fatto di non farmi lavare i vetri dieci volte al giorno, baciado poi le mani che mi si tendono per l'elemosina.

maura ha detto...

Idem come Raffaella e Mariateresa !!!! maura

carmelina ha detto...

Bergoglio e' un uomo orgoglioso. Per lui la poverta' e' una disciplina dalla quale orgogliosamente non transige. se vuole quel bagno purificatore nell'umilita' alla quale aspira, dovrebbe iniziare a mettere in discussione questo suo lato della personalita'. Deve imparare ad impoverirsi delle sue idealita' egalitarie e pauperiste. Gesu' insegnava che qualunque atto virtuoso deve avere un valore aggiunto (per es., ama oltre agli amici anche i nemici) perche' abbia reale peso e valore di fronte a Dio. Nello specifico, la poverta' non serve a niente se rinunci a cose che non ti interessano. Vale solo se la rinuncia prevede la separazione da qualcosa alla quale sei intimamente connesso. Lui ha iniziato rinunciando alla sua casa, alle sue abitudini, alla sua terra e ai suoi amici. E' tempo che continui l'opera di destrutturazione del suo orgoglio.

Uomo di Chiesa ha detto...

Ripeto che le domande a mio avviso sono state messe " a punto ad arte" , nonostante il teatrino iniziale in cui si dice al Papa che "le domande sono state fatte sul momento".

Anonimo ha detto...

Ma Bergoglio non è mica il poverello di Assisi, anche se ha deciso di Chiamarsi Francesco!!!
Cosa credono di farci credere...e gli altri papi, mica si sono portati via niente dal Vaticano è rimasto tutto li a disposizione del "povero" papa di oggi. Se dice che ama così tanto la povertà perché gira con la scorta?
Silvia

Anonimo ha detto...

Maura, amo il latino ma, ti prego, evitiamo ormai l'uso della parola "Idem"...

Anonimo ha detto...

per quanto mi riguarda detesto il pauperismo. se fosse sempre andato di moda oggi non avremmo la Cappella Sistina, tanto per dirne una.
daria

Anonimo ha detto...

ha ragione raffa.
la trascrizione di tempi:

PERCHE’ NON HO VOLUTO L’APPARTAMENTO E LA MACCHINA GRANDE
Un’altra ragazza ha chiesto a Papa Francesco perché abbia rinunciato ad andare a risiedere nel Palazzo Apostolico scegliendo Santa Marta e ad una macchina grande: una rinuncia alla ricchezza? «Ma credo che non è soltanto una cosa di ricchezza. Per me è un problema di personalità. Io ho necessità di vivere tra la gente, e se io vivessi solo, forse un po’ isolato, non mi farebbe bene. Ma questa domanda me l’ha fatta un professore: “Ma perché lei non va ad abitare là?”. Io ho risposto: “Ma, senta, professore, per motivi psichiatrici”, eh? Perché… è la mia personalità. Anche l’appartamento, quello non è tanto lussuoso, tranquilla. Ma non posso vivere da solo, capisci? E poi, credo, che sì, i tempi ci parlano di tanta povertà, nel mondo, e questo è uno scandalo. La povertà del mondo è uno scandalo. In un mondo dove ci sono tante, tante ricchezze, tante risorse per dare da mangiare a tutti, non si può capire come ci siano tanti bambini affamati, ci siano tanti bambini senza educazione, tanti poveri. La povertà, oggi, è un grido. Tutti noi dobbiamo pensare se possiamo diventare un po’ più poveri: anche questo, tutti lo dobbiamo fare”. Quindi porsi la domanda: “Ma, come io posso diventare un po’ più povero per assomigliare meglio a Gesù, che era il Maestro povero». Dunque, ha ripreso il Papa «non è un problema di virtù mia personale, è soltanto che io non posso vivere da solo» e la questione della macchina è il fatto di «non avere tante cose e diventare un po’ più povero».

max2

Anonimo ha detto...

Perfetto. Allora vendiamo l'appartamento papale, vendiamo San Pietro ai cinesi e le cattedrali agli islamici, gli oratori alle sette pentecostali, per non parlare di quanto costa mantenere Avvenire e Sat2000!!! Ma è questo che Gesù vuole da noi? Qualche gruzzolo in più da dare ai poveri o non piuttosto altro? Quando i disgraziati vivevano nelle catapecchie ma andavano a pregare in chiese ricchissime, non ricavavano forse un beneficio, non percepivano la maestà divina?

Anonimo ha detto...

raffa sul blog un tale matteo ti insulta.

Raffaella ha detto...

Davvero?
Io non rispondo su questo blog agli insulti scritti altrove ed in genere censuro le offese fatte a chi gestisce altri spazi virtuali proprio perche' conosco quanto sia delicato e faticoso questo tipo di impegno.
R.

Anonimo ha detto...

Rosa a Buenos Aires viveva solo ma poteva vedere gli amici come è quando voleva andare e venire come voleva

Anonimo ha detto...

Mi ha colpito come il papa parla di Padre Arrupe e delle strutture sociali della povertà . É il chiaro lessico della teologia della liberazione.Voglio proprio vedere come Magister si arrampichera sui vetri ora...

Miserere ha detto...

Scusate se sono insistente... L'ho già detto quando è stato eletto; l'ho detto in altre occasioni... lo dico ancora oggi: NON CONOSCETE BERGOGLIO!

Mi dispiace per quello che stiamo vivendo! Non so ancora quale sia il bene della Chiesa per cui Papa Benedetto ha dovuto o è stato costretto ad abdicare... Non lo vedo ancora!

gianniz ha detto...

Per certi versi Papa Francesco sconcerta!
Sembra che non si renda conto che le parole possono essere pietre. E che, visto che le sue sono le parole del Papa, possono essere colpi di cannone. Sembra non rendersi conto che queste e altre parole, soprattutto quando collimano col comune e vuoto sentire di molti del nostro tempo (pronti a riempirsi la bocca con i poveri e le povertà, ma altrettanto pronti a chiudere il borsellino) possono essere ‘usate’ malignamente contro ciò a cui lui stesso dovrebbe tenere di più: la sua Chiesa, il suo credo, o il Papato stesso. O possono essere scagliate senza misericordia contro le persone che gli stanno attorno o che l’hanno preceduto (mors tua, vita mea?).
Perché rifiutare di leggere uno scritto già pronto (così ha fatto Papa Francesco questa mattina)? Solo perché il testo era di cinque pagine e rischiava di essere noioso (pensate che gioia avrà provato chi quel testo l'ha redatto)? Perché mettersi a parlare a braccio in lingua italiana (che non è la sua lingua) accettando perciò l'approssimazione nell'uso dei termini e dei concetti? Non è almeno temerario tutto questo? Perché farlo? Per ‘piacere’ di più?
Lo sconfinamento, poi, dal tema dell'appartamento pontificio al tema della povertà e del rifiuto della 'ricchezza' (e altro), è stato imperdonabile e forzato. Tirava un’aria da 'captatio benevolentiae'!!!!

Stavo faticosamente tentando di ascoltare Papa Francesco con mente libera e con cuore fresco e leggero ma,... , a quanto pare, oggi, mi trovo ricacciato indietro…
Di nuovo ai blocchi di partenza. E dolorante...

Alessandra Mirabella ha detto...

"É il chiaro lessico della teologia della liberazione"

Ce lo vedi solo tu.
A me pare invece che abbia avuto parole durissime contro la Teologia della Liberazione quando era in auge nel suo paese facendo la parte "del conservatore integerrimo"

Non solo: quando era provinciale ha allontanato dalla Compagnia tutti coloro che avevano fatto quella scelta.

Per la serie: "rispetto la vostra decisione, ma non siete più gesuiti"

Ribadisco: credo che 8 anni di pontificato di Benedetto XVI ci avrebbero dovuto insegnare molte cose...

Anonimo ha detto...

E' il mio Papa e gli voglio bene. Ma prego Dio che la smetta di dire parole in libertà e cominci a soppesare e calibrare quello che dice, e magari impari anche a intervenire su temi un po' più decisivi per la vita delle persone che la povertà

Anonimo ha detto...

Mi sembra che la trascrizione sia piuttosto vicina a quanto ricordo di aver sentito...
Però... Però, a veder bene, prima dice "non posso vivere da solo"... Poi, punto. Indi, "poi credo che sì i tempi di parlano di tanta povertà...". Sono due frasi. Un poco alla tedesca, ogni frase viaggia a sé per costruzione sintattica. L'unico collegamento un poco strano riguarda l'uso della macchina, ma in modo del tutto personale. Quel "non avere tante cose" riguarda lui e basta, non il fatto che un Papa debba avere poco o similia. E anche dire che dovrebbe cominciare lui per primo a esser povero mi pare un discorso piuttosto fuori luogo e un tantino infantile, molto "sinistrorso" e banalizzante...
Mi scuso se posso aver urtato qualcuno, ma sinceramente mi pare si stia andando su un terreno che poco o nulla c'entra e con Ratzinger e con Bergoglio. A meno di voler dire che Ratzinger sfoggiava volutamente determinati capi molto ricchi e belli e Bergoglio che fa il povero no... Fosse così si farebbe torto a entrambi.
Paola

Raffaella ha detto...

Ti arrampichi sugli specchi, Paola?
Che c'entrano gli abiti e soprattutto che c'entra Ratzinger?
La frase sull'Appartamento e quella sulla poverta' sono legate proprio dall'ultima frase.
Se essa non ci fosse stata, forse, nessuno avrebbe avuto nulla da ridere ma, ahime', sono concatenate.
R.

Anonimo ha detto...

Carmelina ma ti rileggi ogni tanto?? Ha rinunciato al suo paese ecc ecc ma per te non è abbastanza. É orgoglioso. ..ma per favore...

Stiletto ha detto...

Quanta tenerezza mi fa Benedetto XVI.
Lui poteva difendere se stesso in più di una occasione.
Quante volte poteva ricordare di essere stato eletto solo nel 2005 e che prima di quell'anno c'erano altri Papi.
Mai ha usato questa scusante ma ha accettato su se stesso colpe provenienti da un passato lontano.
Questa è quella che si chiama continuità apostolica: ogni Papa è il successore di Pietro e successore del e dei predecessori.
Non si scaricano colpe sugli altri ma ci si mette la faccia, sempre.
Siamo ora arrivati al punto in cui il Papa regnante non esita a rompere la continuità e accetta che croci sempre più pesanti cadano su chi c'è stato prima?
Non è bello.

Anonimo ha detto...

per me non è solo un grande papa ma un grandissimo essere umano. Una luce nell'attuale schifo di mondo

Anonimo ha detto...

Calmina, Raffaella.
Non è mio uso arrampicarmi sugli specchi. Anzitutto, se la trascrizione è corretta, le due frasi sono concatenate solo per chi tali le vuol leggere. Tanto che dice "non è soltanto una cosa di ricchezza" allorché inizia a dare la sua risposta. Allora, mi dirai, è "anche" una "cosa di ricchezza"? Sì. Ma riguarda solo lui, come ho GIA' scritto riguardo all'auto. E' lui che era abituato a vivere in un certo modo e continua a vivere in un certo modo. E' lui che usava i mezzi pubblici e adesso usa la macchina della gendarmeria. Perché vederci un atto di insolenza o di mancanza di riguardo verso TUTTI i suoi predecessori (non solo Ratzinger)?
E il tirar dentro quest'ultimo appare per conseguenza logica. Allorché si sottolineano le parole di oggi di Bergoglio, vi viene immediato fare il confronto. Lo fate voi e lo fanno quelli che intervengono soprattutto sui blog -sozusagen (così per dire) - "di sinistra". Io non faccio confronti. Non li ho fatti prima e non li faccio ora. E non penso proprio, non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, che Bergoglio voglia sfoggiare una finta semplicità per sgarbo verso i suoi predecessori. Lui E' così. Stop.
Paola

Raffaella ha detto...

Beh, se le frasi sono slegate non c'e' problema tranne uno: come fa ad essere una risposta ad una sola domanda?
R.

Anonimo ha detto...

Anche vendendo tutto il Vaticano,i poveri rimarrebbero sempre tali,perchè i soldi non andrebbero a loro,quindi....ma voi sapete che quando fanno le campagne: donate 1 euro o 2 per l'africa,l'asia e quel che volete,le compagnie telefoniche trattengono l'80% della donazione e che ong,quangos e quant'altro arricchiscono solo i promotori delle campagne,lasciando perdere l'Onu che si mangia tutti i soldi delle attività di sostegno umanitario per pagare funzionari ed altri;secondo me,PF dovrebbe riflettere prima di parlare e dire meno leggerezze e frasi ad effetto che sono le uniche che passano;dell'abbuffata mediatica ne ho piene le tasche e qualcos'altro,un po' di sobrietà vera e non pauperismo sbandierato non farebbe male e cmq,i beni della chiesa non sono suoi personali,Francesco(quello vero)ha donato tutti gli averi in suo possesso,è facile farsi grandi con le cose altrui...quanto alle cattedrali splendide che si costruivano nel medioevo,quando la maggior parte della gente era povera,erano costruite dagli stessi abitanti e ornate con oggetti ricchi da famiglie reali o nobili,molte cose devozionali preziose,sono ex-voto.So che è poco pubblicabile,ma rispetto la webmistress e accetto il suo giudizio,altri cuor di leone che le scrivono insulti su blog paralleli,abbiano il coraggio di farlo su questo,ma prima si mettano una mano sulla coscienza,se ce l'hanno.Lupus et agnus.

Anonimo ha detto...

ecco qui:

http://www.tmnews.it/web/sezioni/politica/papa-scherza-con-ragazzi-non-so-vivere-solofatto-psichiatrico-PN_20130607_00101.shtml

Anonimo ha detto...

La ricchezza è cosa molto bella in sé, ed è bene che vi si tenda e che ci si adoperi per ottenerla per sé e per i propri cari.
Lo spreco non è bello, perché è disprezzo per i poveri, come dice il Papa.
Se della ricchezza si fa buon uso conforme al proprio stato e alla Legge di Dio, la si condivide ed è ricchezza per tutti.
La povertà ostentata, peggio se falsa, è cosa pessima, è ideologia che alimenta l'odio sociale e fa odiare il prossimo. E' quella dei "Che Guevara" rivoluzionari con lo yacht a spese dei poveri.
Ma non è questo il messaggio del Papa Francesco, stiamo attenti a non equivare.
gianni

Dante Pastorelli ha detto...

Non solo Benedetto, ma nessuno dei pontefici che l'han preceduto ha mai cercato di metter in imbarazzo il predecessore.
RAFFAELLA ha mille ragioni. Le due parti della chiacchierata del Papa sono strettamente collegate, anche se ad un esame razionale sembran giustapposte, tanto per far rientrar nel discorso ancora una volta la povertà.
Sin dalla sua elezione, e i miei pochi interventi qui lo confermano, ho diffidato del populismo e del pauperismo di Francesco e mi son detto preoccupato pel male che posson produrre discorsetti a braccio abborracciati.

carmelina ha detto...

Anonimo delle 18:31, io solitamente non mi rileggo perche' le mie parole sono solo la libera e insulsa opinione di una come tante . Rileggo invece le parole delle persone che hanno assunto delle responsabilita' pubbliche e le cui parole hanno un peso nella comprensione della realta' circostante e della verita', come per esempio il Papa. Siccome noto una certa tua suscettibilita'' affettiva nei confronti dell'attuale pontefice, voglio applicare quanto da me detto sul pontificato di Benedetto. quando Ratzinger fu eletto papa, la mia ammirazione per la sua persona non fu immediata. Il mio amore e' cresciuto mano mano che gli vedevo perdere gli strati di sicurezza e compostezza del suo essere teologo e cardinale. Io lo vedevo crescere nella sofferenza: quelle sue parole cosi' maledettamente ficcanti e profetiche non erano piu' un esercizio intellettuale, erano diventate la sua vera vita. Lui e' diventato un altro in questi 8 anni: e' cresciuto e noi con lui. Ecco, io questa disponibilita' a denudarsi in Bergoglio non la vedo. E' un vescovo legato al suo pastorale di custode del gregge e continua a vedersi in queste vesti non riuscendo a immaginarsi altro. Come ha detto Francesco? "se mi immaginassi altro, mi sentirei ridicolo". Ecco quell'espressione (sentirsi ridicolo) e' tipica delle persone orgogliose legate alle proprie idee, alla propria posizione, ai punti d'onore. Un pontefice non e' un semplice custode del gregge: e' uno a cui viene chiesto prima o poi di fare la fine del Cristo, ovvero di non rinunciare, quando sara' il momento, di bere l'amaro calice ovvero di andare contro il proprio amor proprio o, come direbbe un orgoglioso, di rendersi ridicolo ai propri occhi. P.s. Ho mentito prima. Mi rileggo di brutto perche' sono una vanesia e mi piace bearmi delle mie "prodezze linguistiche"

Anna Maria ha detto...

Ma di quale povertà si va parlando?Di quella di un capo di stato?Ma per piacere!
Ho trovato molto fastidiosa la frase sui problemi psichiatrici del vivere in solitudine.
Oramai,però,non mi agito più di tanto,oltre un'iniziale irritazione.
Bergoglio con le sue ambiguità e i suoi atteggiamenti egocentrici e autocentrati mi è sempre più estraneo.
SEMPRE E SOLO CON BENEDETTO,LA SUA AUTENTICA UMILTA' E ABNEGAZIONE.
GRAZIE,PAPA BENEDETTO PER L'ATTENZIONE CHE HAI DEDICATO A TUTTI.

Anonimo ha detto...

Raffaella... sono slegate nel senso che una è una risposta, l'altra è una sua riflessione. Ma non è che nella riflessione metta un confronto, allarga il discorso. E insisto, per "lupus et agnus": non è che Bergoglio intenda, buttandola in caciara, come si dice a Roma, vendiamo i beni della Chiesa e roba simile. Quando parla di Chiesa "povera" non penso parli, e credevo lo si fosse capito, di un aspetto meramente materiale, quanto di un atteggiamento da prendere. Un lavoro quotidiano su se stessi, quello sì da fare. E non riguarda solo gli uomini di Chiesa.
Paola

Anonimo ha detto...

Poi è anche vero che se da questo "pauperismo buono" di Papa Francesco (per dirla in termini a-specifici puttosto di getto e improvvisati) dovesse derivare un certo qual impoverimento, magari abbastanza rilevante e mica piccolo di certe strutture e personaggi ecclesiatici, tali da portarli chi lo sa a non poter più mantenere clientes e parentato, a spostarsi con la cinquecento e respirare un po' d'aria pura in qualche capo pronto all'aratro... beh! tutto questo sarà molto bello, e in fondo sarebbe forse la cura da cavallo che ci vuole.
gianni

Anonimo ha detto...

Ha fatto bene a non leggere il testo scritto, non lo rappresenta...a braccio da il meglio di se anche con il suo italiano imperfetto ma comprensibilissimo. Come dice Paola lui è così, cosa c'entra il narcisismo? Ogni persona è diversa: ci sono quelli più ombrosi e quelli solari come lui. Tra l'altro mi sembra che Francesco nutra grande stima per Benedetto come si può solo pensare che voglia sminuirlo?
Sembra che il suo "essere così" vi dia fastidio, date l'idea di non vedere l'ora che qualcosa vada storto perchè se è stata fatta a Benedetto deve essere fatta anche a lui.....non è bello per niente.
Claudia

Raffaella ha detto...

Quante persone nuove sul blog...
Mi fa piacere ma avevamo tanto bisogno del sostegno di tutti anche negli anni scorsi, specialmente nel 2010.
R.

Anonimo ha detto...


http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=11876P

Ognuno faccia le sue valutazioni..

Anonimo ha detto...

Ok, Raf... mejo tardi che mai, no? ;-)))
Paola

Rosa ha detto...

continuo a chiedermi: ma see hai vicino Gesu', come fai a sentirti solo o a preoccupart di avere amici ? se ai bambini avesse detto: " non, non pensavo a diventare Papa, ma sia fatta la volonta' del Sigpnore, bisogna imparare ad accettare la chiamata del Signore" e poi:" non mi mancano gli amici, perche' ho Gesu' vicino, e bambini, ricordateve sempre che il vostro miglior amico e' Gesu' e poi il vostro Angelo custode" ...troppo da bigotta ?
Rosa

maura ha detto...

Ma dai ! Scambiamoci serenamente dei punti di vista ! Vuoi che lo dica in Deutsche Sprache ? "Selbst Raffaella " maura ( Grazie Raffaella perche' questo e' il mio diversivo dato che devo badare alla mamma disabile e 92enne) . Naturalmente VIVA il PAPA ! Chiunque esso sia ! Sara' bene che io dica almeno 13 Paternoster per aver mancato di carita' .

Luisa ha detto...

Non ci è sfuggito, nel peana ditirambico che ci (vi) circonda dalla sua elezione, quante volte i media, vaticanisti in testa, hanno sottolineato, lodando la sua semplicità, che Jorge Bergoglio viveva solo, ora egli stesso ci dice che non può stare da solo, se è solo è infelice, non sta bene, ha bisogno della gente, tralasciando di approfondire quel suo bisogno che sembra vitale se no sta male, un pò come la Chiesa che se non esce e non va alla periferia si ammala, e facendo notare che anche Giovanni Paolo II amava essere circondato dalla gente e ha potuto vivere quel suo desiderio e bisogno nell`Appartamento pontificio, è innegabile quel che ci fa osservare Raffaella, e cioè il legame che Jorge Bergoglio ha fatto fra il suo non abitare l`appartamento e la povertà, difficile non pensare a chi lo ha preceduto e ha fatto un`altra scelta, la domanda orientata è stata messa in bocca alla ragazza, le parole scelte con cura, il Papa avrebbe potuto arrivare di afferrare l`asta che gli è stata tesa.
Completamente d`accordo con te Raffaella.

carmelina ha detto...

cara maura, mamma - alzheimer - 85 anni - navigazione a vista- VIVA LA CHIESA CATTOLICA (VIVA IL PAPA per adesso non mi riesce).

marika ha detto...

...Carmelina....è un piacere leggerti!... e rileggerti!

Anonimo ha detto...

Alessandra jalics e yorio vennero allontanati dalla compagnia di Gesù da Arrupe il gran sponsor della teologia della liberazione in america latina per una questione di obbedienza . Bergoglio ha sempre difeso la loro scelta.

Anonimo ha detto...

Alessandro Mirabella guarda che non ha mai allontanato da provinciale coloro che avevano aderito alla teologia della liberazione. Se vai a leggere la trascrizione della sua deposizione di fronte al tribunale che indaga sui crimini della giunta militare potrai leggere come parlando di alcuni gesuiti lui difende la loro scelta di aderire alla teologia della liberazione. Dice che erano ottimi religiosi. C' é anche il video su g youtube .

Anonimo ha detto...

Io non credo che Bergoglio volesse offendere il suo predecessore. Può succedere che certe frasi possano apparire offensive senza volerlo (anche Roncalli, nel suo primo discorso ufficiale, disse che nel pontefice non bisogna cercare tanto il diplomatico, l'organizzatore della vita sociale, ma il padre e pastore. E ci fu chi lesse queste parole come una sconfessione di Pio XII, grande pastore ma anche grande diplomatico che intervenne in tutti i campi del sociale dando il punto di vista cattolico), credo che sia invece un problema di comunicazione dovute al contrasto tra i modi abituali di Francesco e la posizione che ricopre. Bergoglio è abituato a parlare alla gente faccia a faccia, etichette e formalità gli vanno strette, non è abituato a farsi servire (lui che a Buenos Aires viveva da solo in un semplice appartamento, cucinava da sé e usava i mezzi pubblici come tutti) e questo da un lato gli permette un immediato feeling con la folla, ma lo rende impreparato alle conseguenze mediatiche. Non le ha mai calcolate prima, quindi non sa cosa possono capire (e far capire) certi media, che già distorcevano i sapienti discorsi di Ratzinger, figurati allora cosa possono fare con i discorsi a braccio, dove gli elementi possono succedersi senza un ordine preciso, sovrapporsi e le frasi non essere sempre azzeccate. Così il volere combattere l'idea che gli uomini di Chiesa, papa in primis, vivono nel lusso mediante segni forti può essere espressa in maniera goffa, e i giornali ci vanno a nozze: Francesco vuole dire che i papi non vivono nel lusso, ma per i due motivi di sopra, passa il messaggio che questo succede con lui, mentre tutti i suoi predecessori si danno alla pazza gioia.

Stiletto ha detto...

A volte io ho la sensazione che Papa Bergoglio non sappia fino a che punto Benedetto XVI è stato vilipeso e denigrato durante il suo Papato.
E' stato attaccato su più fronti, comprese le scarpe rosse, che non erano di Prada, ma questo è il messaggio che è passato perché i collaboratori pontifici si sono ben guardati dallo smentire subito tale menzogna.
Ogni percezione di discontinuità è una manna per i giornali e una pugnalata al Papa emerito.
Forse Papa Bergoglio davvero non conosce la persecuzione a cui Ratzinger è stato sottoposto.

maura ha detto...

Matteo secondo me sei ingiusto , eppoi qui non si odia nessuno ! Sursum corda ! Anche noi preghiamo per Papa Francesco . Dio lo benedica . maura

laura ha detto...

Per Stiletto: gli fa comodo ignorare e contnuare a vivere com prima. Che non gli piaccia fare il papa è più che chiaro.

Alessandra Mirabella ha detto...

Carissimo anonimo,
se davvero il papa confondesse Gesù con Marx a quest'ora avrebbe semplicemente detto: "tranquilli rimanete gesuiti". Poteva farlo. E non lo ha fatto.

Fermo restando che quando della Teologia della Liberazione se ne è parlato SERIAMENTE lui e Leonardo Boff erano agli antipodi.

E questo è un fatto.

Anonimo ha detto...

Non é da bigotta rosa é solo un discorso assurdo. Sono frasi fatte . Per quanto Gesù dia vicino abbiamo bisogno di relazioni profonde con gli altri. Per dire i formatori dei novizi di tutti gli ordini insistono sempre che i novizi siano in grado di instaurare con altri relazioni amicali sane e profonde perche questo é necessario a supportare la loro vocazione religiosa.

Eugenia ha detto...

Ti condivido mariateresa.

Anonimo ha detto...

Luisa dire che il papa a buenos aires viveva solo non é una contraddizione con quanto dice ora. La era libero di gestire la sua giornata come voleva , frequentare amici liberamente , andare e venire liberamente. Questo in vaticano non è più possibile anche perché come dice lui i suoi amici stanno a 14 ore di aereo da qua.non possono certo vedersi per una cena o andare ala lo partita come faceva prima.

Eugenia ha detto...

Cara Raffaella ti condivido e sottoscrivo ogni tua parola........! Mi fermo qui perché altrimenti saresti costretta a censurarmi. Ieri sentire che Benedetto sta bene mi ha riempito di gioia non voglio farmi il sangue amaro per ciò che è stato detto. Ormai siamo alla farsa totale costruita sull'inganno e la malafede. Adesso basta!

sam ha detto...

Raffaella, Mariateresa, Carmelina, Annamaria, Rosa... e persino Gianni!

Che si tratti del moderato disagio di Gianni o dell'irritazione di Raffaella e mia, non è certo scontato digerire il salto dal Cristocentrismo assoluto di Benedetto, all'egocentrismo sviluppato di Francesco.

Questo abisso nemmeno lo rilevano coloro che non hanno mai ascoltato Benedetto e non ne hanno compreso la testimonianza.

sam ha detto...

E siccome prima ho dimenticato di citare gianniz e stiletto (mi scuso per eventuali altri), ricollegandomi ai loro commenti, aggiungo al mio che non è scontato neppure il passaggio da un Papa della sopportazione (sopportare-supportare) universale a un Papa dell'autoaffermazione e autopromozione individuale.

Io non ce la faccio a saltare e nemmeno ne ho voglia... resto ferma sulla vecchia riva... vedo la barca di Pietro che si allontana e aspetto... prima o poi tornerà.

Anna Maria ha detto...

Stiletto,vuoi dire che un Cardinale di Santa Romana Chiesa,Vescovo titolare di una delle principali Diocesi dell'America Latina non sapeva e non si preoccupava di sapere cosa succedeva al centro? Ignorava cose che anche i sassi di strada conoscevano?
Andiamo bene,davvero bene!!

Anna Maria ha detto...

Ok,Sam aspettiamo insieme.

Anonimo ha detto...

Dai commenti al summenzionato post del Blog di Accattoli:

(e poi sarebbero Raffaella e i suoi amici a rifilare patenti di cattolicità..!)


" matteoscrive, 7giugno 2013 @ 20:42

Sono un vecchio lettore del blog di Raffaella papale.

Irritazione generale per l’incontro odierno di Bergoglio.

Ma è da tanto che cova il malessere.

Tutto nel Link: http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/06/lappartamento-papale-e-la-poverta.html

(prima che cancellano !)

(all’amica di Raffa) Non credo che il MIO libero diritto di analisi possa essere configurato come insulto.

Sara1scrive, 7giugno 2013 @ 20:47

Anzi anzi, pensavo che la Raffa avesse già abbandonato la Chiesa invece ha pubblicato anche i messaggi di critica, perde i colpi.

In ogni caso dimostra che di Benedetto non ha mai capito una xxxxxxx. Sempre detto.

matteoscrive, 7giugno 2013 @ 21:04

«Il Papa non parla di famiglia e molto poco di difesa della vita. Credo che siano stati principalmente questi i punti su cui Benedetto XVI ha pestato i piedi di chi detiene potere economico, culturale e infine decisionale sulla piega che deve prendere il mondo, in tema di nascita, vita e morte.

[...] Alla Chiesa si chiede di essere una Ong, checché ne dica Papa Francesco. E l’acclamazione nei confronti dei suoi proclami contro povertà e banche ne è la prova.

[...] Il trend è che finché il papa parla di povertà, ingiustizia sociale, va tutto bene, è anche tema caro ai salotti culturali, quelli che alla fine prevalgono su media e giornali, pure la croce è concessa, visto che si parla di religione, il demonio fa sorridere ma va bene pure quello,

ma guai a nominare verità e vie diverse da quelle dominanti da seguire, guai a toccare le questioni etiche.

Paradossalmente si chiede alla Chiesa di occuparsi dei tributi di Cesare ma non di creazione o albero della conoscenza, del bene e del male.”»

(Raffaella dixit) "

Scenron ha detto...

Non solo condivido parola per parola il tuo commento, cara Raffaella, ma hai anche tutta la mia solidarietà per le meschinità e le gratuite offese scritte in altri blog. Dal 13 marzo a oggi mi sono trattenuto dall'esprimere pubblicamente ogni tipo di pensiero, impulsivo o meditato, sul "nuovo corso". Non so quanto potrò resistere nel tacere, e soprattutto nel rimanere dentro la chiesa.
Nel 2005 tanti "cattolici" non si sono fatti scrupoli a declamare 'urbi et orbi' il loro non-apprezzamento per la persona di Benedetto XVI, e nessuno a dire niente; ora manco si può, con assoluta educazione, fare delle osservazioni o manifestare piccoli disagi, che si è tacciati come irrispettosi e non cristiani. Troppo comodo! E' tanto il dolore per il non vedere e sentire più Benedetto, ma è tanta anche la certezza che abbia fatto bene a rinunciare al Pontificato, questa chiesa non si merita Papi come lui.

Raffaella ha detto...

Carissimi amici, grazie a tutti per la solidarieta'.
Non intendo rispondere qui ad attacchi ricevuti altrove.
Non e' la prima volta che accade, non ho mai reagito e non intendo iniziare ora.
Accadeva anche ai tempi di Benedetto quando chiunque poteva lanciare letame addosso al Papa ma difenderlo significava essere papisti senza speranza.
Andiamo avanti con maggiore attenzione all'eredita' di Benedetto e meno all'attualita' che evidentemente e' fonte di contrasti insanabili.
Non vale la pena rovinare il lavoro di anni perdendo tempo a discutere su qualcosa che non possiamo e non dobbiamo cambiare.
R.

Raffaella ha detto...

P.S. E' un piacere rileggerti, Scenron :-)
Teniamoci per mano.
R.

gemma ha detto...

Penso che i blogger di altre sedi se hanno qualcosa da dire dovrebbero venire a dirla qui. Ma li' è' sede troppo titolata per mischiarsi con noi, qui per il Papa più che alta teoria si è sempre fatta bassa manovalanza.
Avete presente la patente a punti? Dal portale della cattolicità mi pare che vogliano ritirarcela. Facciano partire la solita raccolta di firme, mi pare fosse uso piuttosto abituale nei confronti di Ratzinger prefetto della CDF, con firme di tanti noti che oggi gioiscono. Quindi forse noi che non avremmo mai capito nulla di Benedetto siamo solo coerenti . Poi da Lassù siamo tutti sorvegliati speciali, Lui sa tutto di noi, quanto siamo ricchi e poveri dentro e fuori, quanto sappiamo donare o non donare, quanto siamo sinceri al Suo cospetto, e a Lui risponderemo, non qui o su altri blog

Anonimo ha detto...

anche io voglio manifestare a raffa la mia solidarietà per le offese che si è beccata da altre parti.
in tanti anni ti sei fatta un "mazzo" e scusa la volgarità mentre tutti i bravi cattolici tacevano e nemmeno un dito muovevano per ratzinger.
ora finalmente posso tutti felicemente dirsi papisti una parola che prima odiavano.
occupiamoci di benedetto e della sua straordinaria eredità.
un bacio
max2

Eugenia ha detto...

Sono con te Raffaella. I tanti anni passati fianco a fianco nel difendere Benedetto sono stati troppo importanti! Come dice Max 2 occupiamoci di Benedetto e della sua strairdinaria eredità.

Ti abbraccio

Dante Pastorelli ha detto...

Raffaella, de minimis non curat praetor.

Anonimo ha detto...

Non è la proma volta che questo matteo attacca la nostra Raffy. E anche altri da Accattoli.
Che dire, nipotina, tanti nemici tanto onore, tu in questi lunghi anni te ne sei caricata abbondantemente.
Vedo che hai imparato bene la lezione di Benedetto checchè ne dica qualcuno. Per cui andiamo avanti dalla nostra posizione sul bordo dell'ultima panca della Chiesa.
Alessia

Anonimo ha detto...

Faccio notare solo che molti che sino all'11 febbraio (come minimo) stavano a ripetere diuturnamente (non qui) "..Ma possibile che, qualunque sia l'argomento, si finisce sempre a parlare di papa?! Basta! Esistono migliaia di altri vescovi nella Chiesa, e infiniti altri argomenti di cui i cristiani potrebbero e dovrebbero discutere, e invece..: il papa!" - e discorsi simili, con la classica variante: "...Papisti, papolatri inguaribili... (Che magari nei loro sogni sperano ancora nel papa-re..)"

Ebbene, questa gente, dal 13 marzo, è proprio la prima che non fa altro che parlare -e ogni pretesto è buono- del papa (del papanuevo, VdR, FJMB, beninteso) -instancabilmente, una fontana di elogi, senza riserva alcuna..: proprio quello che sino a pochi mesi prima biasimavano così fortemente in altri cattolici e non, ora loro lo praticano davvero, ed elevato al quadrato, al cubo..

Anonimo ha detto...

se davvero il papa confondesse Gesù con Marx a quest'ora avrebbe semplicemente detto: "tranquilli rimanete gesuiti". Poteva farlo. E non lo ha fatto.

E' già stato fatto!!!!
Guarda Alessandra che Jalics è ritornato ad essere un gesuita da un bel po'! Yorio è morto da anni. Vedi di informarti prima di dire cose sbagliate.

Anonimo ha detto...

Quante volte si parte da una domanda e poi si divaga

Le Ali dell'Angelo ha detto...

La mia persona solidarietà cara Raffaella.

Anonimo ha detto...


A proposito di solidarietà

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/lassordante-silenzio-vaticano-su-alcuni.html

Anonimo ha detto...

e anche questo

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/con-un-cattolico-adulto-al-campidoglio.html

Anonimo ha detto...

@sam
"...non ce la faccio a saltare e nemmeno ne ho voglia... resto ferma sulla vecchia riva... vedo la barca di Pietro che si allontana e aspetto..."

Permettimi cara, non sta scritto da nessuna parte che si debba saltare... dove poi?
Ognuno nella Chiesa ha il suo posto, insostituibile, e se è un posto VERO lì deve stare, da lì lavorare. In comunione col Successore di San Pietro, che è segno e garante ultimo dell'unità della Catholica, la quale unità non è, non è mai stata un'unità uniforme; non consiste nella omologazione a un unico modello umano, neanche teologico, neanche spirituale. Questa realtà più che "capita" va constatata, conosciuta e VISSUTA.

Il Papa, qualsiasi Papa, non è, non è mai stato - ripeto - il direttore spirituale di ciascun cattolico. Se ognuno di noi chiedesse a Francesco o a Benedetto: dove devo stare? cosa devo fare? sai benissimo, sam, cosa ci risponderebbero.
Ci direbbero (e non credo di farmi troppo audace): prega, conosci, AMA Gesù e per Lui i fratelli, e non stare fermo, non avere paura. Segui la tua vocazione specifica, cercala, procurati un buon direttore spirituale ci direbbero; vivi la tua personale responsabilità, insieme a quelli che il Signore ti dà e insieme a me.
gianni

Alessandra Mirabella ha detto...

In primis voglio dire che chi offende Raffaella su altri blog è semplicemente un emerito imbecille.

Su questo non ci piove...

Imbecille e pure vigliacco, dato che non ha il coraggio di scriverlo direttamente a lei.

Detto questo io capisco tutto..veramente.

Capisco che manchi la chiarezza espositiva di Benedetto

Capisco che fa molta rabbia vedere determinati atteggiamenti di piaggeria...io sono la prima che non li sopporta.

Capisco tutto..lo ripeto..

Ma certe volte si esagera...

Certe volte vedo nei confronti di alcune frasi di papa Francesco lo stesso piglio polemico di chi prendeva una frase di Papa Benedetto, la estrapolava dal contesto e ci montava un caso...

Io comprendo che per alcuni non sia il "modello di Papa ideale".

Ognuno ha la propria storia e la rispetto, ma credo che nei fatti degli ultimi mesi il Signore ci domande di andare OLTRE le nostre esperienze.

Io stessa, davanti ad una signora anziana che si sentiva tradita da Benedetto per il fatto che "si fosse ritirato" ho detto:

"lei dice che si sente come se suo padre l'avesse abbandonata, ma mi dica...quando lo offendevano in ogni modo possibile ed immaginabile lei dov'era? Lo difendeva?"

Ho parlato in un modo che mai mi sarei sognato con persone più grandi di me di 40 anni.

Allo stesso modo dico a tutti quelli che fanno lodi sperticate di Papa Francesco che, per uno che si dice cattolico, il Papa va rispettato e sopratutto amato A PRESCINDERE DALLA SIMPATIA PERSONALE altrimenti è un ipocrita.

Lo ripeto per l'ennesima volta. Io capisco tutto. Ma bisogna portare avanti la Verità.

Per questo mi arrabbio se sento dire che papa Francesco è marxista...perchè non lo è! (tranne che basti parlare di speco di risorse per essere tacciato di essere tale)



Allo stesso modo non mi pare che non abbia detto niente di "scomodo"

Solo che PER IL MOMENTO si preferisce soprassedere...e questo Raffaella lo sa.

Ma pensiamo solo a cosa sarebbe successo se le parole sulla "cultura dello scarto" (che colpisce chi ancora non serve o chi non serve più) le avesse dette Benedetto...

Sarebbe scoppiato il putiferio.
Ora niente.

Ma diciamo le cose come stanno: è il Papa a non parlare di certe tematiche o piuttosto sono i giornaloni che preferiscono svicolare?

Una cosa rimprovero al Papa (si fa per dire)...

che è troppo gesuita.

Nel senso che, se cresci con quella spiritualità (nella sua parte sana OVVIAMENTE) le sue parole le capisci perfettamente.

Altrimenti può essere un problema.

Di questo ho coscienza.

Io prego per lui perchè lo capisca e impari a spiegarsi sempre meglio.

E magari nel frattempo vi consiglio una bella settimana di esercizi spirituali ignaziani...

Chiedo scusa a Raffa per la lunghezza del post...non accadrà più..

Anonimo ha detto...

Ognuno nella Chiesa ha il suo posto, insostituibile, e se è un posto VERO lì deve stare, da lì lavorare. In comunione col Successore di San Pietro, che è segno e garante ultimo dell'unità della Catholica, la quale unità non è, non è mai stata un'unità uniforme; non consiste nella omologazione a un unico modello umano, neanche teologico, neanche spirituale. Questa realtà più che "capita" va constatata, conosciuta e VISSUTA.

Sono perfettamente d'accordo, sia con la necessità di "rimaner dentro", pur soffrendo e pregando dall'orlo dell'ultima 'periferica' panca, senza salti nel buio (dove, poi?) che sulla ricerca dell'unità, ognuno al suo posto.

A questo proposito ho un'osservazione. L'unità non siamo noi a farla, la fa il Signore perché siamo Uno solo in Lui.
La ricchezza dei diversi carismi e della non-uniformità ad un unico modello umano neppure teologico c'è sempre stata (basti pensare alle diverse spiritualità degli Ordini Religiosi).
Il problema attuale è che si pretenderebbe di 'costruire' noi questa unità attraverso un falso ecumenismo e per questo si parla di "comunione parziale" con quelle che adesso si chiamano "altre Chiese" e una volta erano (e non essendo cambiato nulla sono ancora) confessioni eretiche.
Ma la "comunione parziale" non esiste: la comunione o è totale (in Cristo nella Sua Chiesa come Lui l'ha voluta e la vivifica) o non-è...

Consapevoli di questo, continuiamo a vivere la passio Ecclesiae, come la chiama efficacemente mons. Gherardini, e affidiamoci al Signore, ma senza farci trarre in inganno da costruzioni solo umane.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente, ripeto PIENAMENTE, con mic - non vi meravigliate! - anche se non sono un ammiratore di Gherardini e non coltivo le "verifiche" dottrinali che lei ritiene necessario ripassare, bastandomi su quei temi il Magistero dei Pontefici. :)
Grazie, mic.
gianni

un passante ha detto...

[«Il Papa non parla di famiglia e molto poco di difesa della vita. Credo che siano stati principalmente questi i punti su cui Benedetto XVI ha pestato i piedi di chi detiene potere economico, culturale e infine decisionale sulla piega che deve prendere il mondo, in tema di nascita, vita e morte.....]

Vedo che nel blog recensore dei nostri commenti vengono citate frasi da un mio post. A chi vogliono toglierla la patente di cattolicità, ad un non credente?
No grazie, non ce l'ho la patente, non l'ho mai nemmeno chiesta, ma come tutte le persone libere di esprimersi dico quel che penso laddove so che non bruceranno il mio fantoccio se lo faccio
Un passante non credente

guglielmo ha detto...

Scusa se riprendo il discorso ma mi è venuto un flash: mi ricordo che prima del conclave avevo letto degli articoli in cui venivano descritte le camere della residenza Santa Marta come lussuose, con tanto di aria condizionata ecc e qui ci sono le prove con tanto di immagini

http://www.ansa.it/web/notizie/postit/diario_vaticano/2013/02/21/suites-Santa-Marta-cardinali-Conclave_8288099.html?idPhoto=5

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=175583

come mai tutto d'un colpo ora si dice che sono una scelta di povertà?

il Papa poi vive nella camera 201, come riferito dallo stesso Padre Lombardi, anche se più propriamente è definita come suite
come dice Famiglia cristiana
"Da qualche giorno papa Francesco si è trasferito nella suite numero 201 della Domus, più ampia e dotata anche di un salotto di ricevimento," e come scriveva Repubblica il 9 marzo

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/03/09/santa-marta-le-suite-non-bastano.html

"È la numero 201. Questa, più che una stanza, è un appartamento. Al suo interno vi è una stanza da letto con testata e armadi in legno antico intarsiato; un piccolo studio per lavorare e per ricevere i collaboratori; due salottini."

Ora, sia chiaro, per me il problema non è dove vive il Papa, sinceramente il mondo continua ugualmente .., ma ciò che vorrei sottolineare è l'ennesimo colpo da maestro ordito da chissà chi che prima giudica lussuoso un appartamento, con testata di legno e armadi antichi intarsiati e poi lo esalta come una scelta di povertà col fine ultimo di gettare discredito sull'istituzione e sui papi precedenti

Anonimo ha detto...

Per tagliare la testa al toro,dopo aver espressa tutta la mia vicinanza e solidarietà a Raffaella e fatto,en passant,notare che in questo blog non passano mai commenti offensivi e insultanti nei confronti di chicchessia,mentre su altri blog la malaeducacion dilaga liberamente,siccome ho notato da un po' di tempo in qua l'ingresso di tanti nuovi postanti che prima non si sono fatti mai vivi,quando c'era un certo pontefice vilipeso,offeso pesantemente e detestato da tutti i media,e che ora sono pronti a cercare qualsiasi tipo si scuse o spiegazioni nei confronti di PF e visto che si parla tanto di ipocrisia,facciamola finita una volta per tutte,i papi,tutti,sono da sempre disattesi, ad iniziare dalle gerarchie ecclesiastice,ogni papa ha il suo carattere,può più o meno piacere,ma i tanti novelli laudatores che si adoperano per far sì che un determinato papa debba essere amato solo perchè tale,mi sa di falsità,sorvolo sulla latrìa disgustosa cui assistiamo, che neppure ai tempi d'oro di GP2,un papa è un uomo,non deve essere considerato un'icona,è solo un successore dell'apostolo Pietro,rappresenta Cristo in terra,e non si dovrebbero sovrapporre i ruoli,prima Cristo poi il papa,nessuno qui ha mai usato frasi irriguardose,mentre intere biblioteche su ciò che è stato detto in negativo su BXVI si potrebbero aprire,quindi,per favore,risparmiateci i fervorini,il rispetto non manca,l'amore è un dono,non deve essere imposto.Come sempre scorretto politicamente,un saluto affettuoso e un incoraggiamento a Raffy,non ti curar di loro,ma guarda e passa....GR2

gemma ha detto...

Ricordavo anch'io di aver letto qualcosa di simile su santa Marta, Guglielmo. L'opzione per i poveri è fondamentale per un cristiano, non si discute, ma ciò che purtroppo oggi viene percepito e divulgato è il solito pauperismo ideologico da salotto, quello fatto di brioche, farmaci e preservativi da mandare in Africa, per intendersi. Tutto questo si è rivelato fallimentare da tempo, possiamo anche svendere tutto e ridurci sul lastrico ma se ci si limita all'elemosina, si può solo cambiare temporaneamente la situazione di chi in quel momento si aiuta e nulla più, chi verrà dopo sarà sempre costretto a fuggire, privato magari anche degli aiuti che noi ormai spogliati non potremo più dargli. Non è più tempo di proclamare ma di investire per costruire soluzioni. Ma prendiamo uno dei più grossi bacini di povertà del mondo, l'Africa, proporre bonifiche ambientali, opere di prevenzione più che di cura tardiva di malattie con farmaci in scadenza (come sono quelli che spesso gli arrivano), investimenti e soluzioni fruttuose per chi ci vive, insegnare a fare pane e lasciare che ne dispongano, più che regalarlo soltanto o lasciarne le briciole, significherebbe scontrarsi con certo integralismo religioso, con le multinazionali, il neocolonialismo cinese...Per carità, se ci si pronuncia su questo, se va bene o si viene silenziati per quieto vivere o il giorno dopo ci si deve scusare per la presunta "gaffe", o in qualche modo la paghi comunque.

Luisa ha detto...


"Certe volte vedo nei confronti di alcune frasi di papa Francesco lo stesso piglio polemico di chi prendeva una frase di Papa Benedetto, la estrapolava dal contesto e ci montava un caso..."

Con una differenza, le frasi di Benedetto XVI, che venivano estratte dal contesto, erano chiarissime, solo la malafede e la disonestà intellettuale dei suoi nemici ha potuto costruire un caso, al contrario le frasi del suo successore si prestano a quelle interpretazioni varie e variabili, e non solo perchè l`italiano non è la sua lingua.

Alessandra Mirabella ha detto...

" al contrario le frasi del suo successore si prestano a quelle interpretazioni varie e variabili, e non solo perchè l`italiano non è la sua lingua."

Benissimo...ne convengo.

Ma credo che i primi a cercare di COMPRENDERE quello che dice senza montare una polemica ad ogni frase che magari non si confà al 100% con la nostra sensibilità dobbiamo essere NOI che ci diciamo Cattolici...

Mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

Vedo che nel blog recensore dei nostri commenti vengono citate frasi da un mio post. A chi vogliono toglierla la patente di cattolicità, ad un non credente?

Non so se il lettore si riferisce a Chiesa e post concilio. Lì effettivamente è stato citato il testo, altamente condivisibile, di un agnostico colto su questo blog, ma non lo si è fatto per assegnare o togliere patenti di cattolicità. Era per fornire un esempio di onestà intellettuale e lettura della realtà coincidente con la nostra.

Anonimo ha detto...

Non è più tempo di proclamare ma di investire per costruire soluzioni.

Questo vale a tutti i livelli, anche in politica... Ma se non parte dalla Chiesa, il degrado non potrà che aumentare.
Il nostro autentico investimento è accogliere e vivere la Rivelazione Apostolica, cioè il Signore così come ci è stato tramandato e se c'è qualche aggiornamento (parola chiave di conio conciliare, che sia un vero aggiornamento e non una "rifondazione" della Chiesa secondo parametri "altri"...

Raffaella ha detto...

Ciao Mic, nel ringraziarti per avere riportato il mio post, penso di poterti tranquillizzare. Secondo me il Passante non si riferiva al tuo blog ma a quello di un famoso vaticanista nel quale una persona ha riportato alcune frasi tratte dai commenti di questo blog.
Un caro saluto
R.

sam ha detto...

@ gianni
Carissimo ti ringrazio x la predica ;-) di cui ho compreso l'intenzione e di cui condivido parole e senso. Per questo vorrei tranquillizzarti chiarendo il senso della mia affermazione. Non è in discussione la mia comunione con la Chiesa... anzi vorrei che tutti potessero fare almeno un decimo della straordinaria esperienza di comunione universale, cattolica, nella Santa Chiesa di Cristo sparsa per il mondo, che ho ricevuto indegnamente in dono, per grazia e misericordia del Signore, attraverso Maria.
Quando la Barca di Pietro prende il largo nella missione della vecchia e nuova evangelizzazione cristocentrica, tranquillo che mi troverai sempre a sgobbare ai remi, anche in mezzo ai mari più difficili e burrascosi... Laddove invece la barca prende il largo dalla riva sicura della sana Dottrina e della Tradizione, attratta dalle grandi acque del mondo, non intendo sforzarmi in alcun salto in lungo, contorsionismo o trasformismo - il salto della quaglia mi sembra uno sport molto di moda, ma non fa per me - e non intendo seguire la barca su rotte dottrinali avventurose, ma me ne resto tranquilla in porto, ben ancorata alla boa del Magistero tradizionale della Santa Chiesa, stupendamente compendiato da Benedetto Magno.
Era questo il senso del mio intervento, che trova riflesso ed eco nelle intenzioni di Raffaella e di altre amiche di concentrarci d'ora innanzi sul lascito di Benedetto, senza particolari aspettative o pretese da Papa Francesco.
(Comunque se ti può rassicurare, Gianni, non solo ho un ottimo Direttore spirituale, ma ho anche un Vescovo, custode della mia vocazione e consacrazione, e sono obbediente e devotissima a loro e a coloro che il Signore mi chiama a servire nella Sua Chiesa, benchè la maggior parte di loro si ispiri e somigli più a Francesco che a Benedetto... anche perchè di Benedetto ne nascono forse due o tre al millennio.)

un passante ha detto...

Scusate, ho visto un mio commento tra le citazioni riferite al blog di un famoso vaticanista, e a quello mi riferivo, precisando che se ci si basa sul mio commento per la patente di cattolicità dei frequentatori di questo blog si è fuori strada, visto che io non sono cattolico. Ma mi pare che ci siano anche molti atei, un tempo accaniti antipapisti, che scrivono sui giornali e siti dei cattolici di base, non vedo perchè non lo si possa ospitare anche qui qualche non credente che dice la sua. Non mi riferivo comunque a chiesa e post concilio

Anna Maria ha detto...

Ho conosciuto questo blog solo parecchi giorni dopo il 13 marzo 2013,quando ho cominciato una ricerca di notizie, informazioni e occasioni di confronto(puntualmente respinto altrove) piuttosto affannosa nel clima delirante di quei giorni.
Prima non avevo cercato contatti perché la presenza di Benedetto XVI rispondeva in pieno alle mie esigenze di carattere spirituale,morale ,culturale e -perché no?-emotivo e affettivo(ricordo la bella espressione di O.Fallaci:ti fa sentire meno sola).
Ho vissuto i momenti più difficili del pontificato di Benedetto con dolore,ma da sola,al più parlandone con qualche persona che condivideva i miei sentimenti.Ma non importava,tanto BXVI era li e, alla prossima occasione,mi avrebbe di nuovo sostenuta con le sue parole(non tutti noi credenti abbiamo la forza di camminare da soli o la fortuna di trovare guide spirituali credibili negli immediati paraggi).
Il mio dispiacere oggi è proprio questo:non aver cercato prima il modo per esprimere il disagio e il dissenso dagli attacchi e dalle critiche pretestuose rivolte a Benedetto.Non sarebbe servito a niente-lo so benissimo-ma almeno avrei fatto una cosa giusta.
Questo blog è diventato per me molto importante,l'autrice e le persone che lo frequentano(tranne me,come si può facilmente vedere) sono equilibrate e rispettose e Raffaella fa un lavoro assolutamente prezioso.
TUTTA LA MIA SOLIDARIETA' E STIMA,RAFFAELLA.
Hai ragione:meglio ricordare e approfondire tutto quello che abbiamo ricevuto dal nostro amatissimo Papa Benedetto XVI.

Luisa ha detto...



"Ma credo che i primi a cercare di COMPRENDERE quello che dice senza montare una polemica ad ogni frase che magari non si confà al 100% con la nostra sensibilità dobbiamo essere NOI che ci diciamo Cattolici..."

Noi cattolici dobbiamo potere guardare al Papa come ad una guida sicura che governa la Chiesa e difende la dottrina, se dobbiamo metterci a dover capire quel che ha detto, perchè è tutto salvo chiaro, se osserviamo che molte sono le interpretazioni, in particolare per le sintesi-ricostruzioni delle sue omelie private, allora non è polemicare se facciamo notare che quel che è detto non ci pare chiaro e non certo perchè non si confà con la nostra sensibilità che nel caso presente, Alessandra, non c`entra niente, stiamo parlando di Fede non del bello e del cattivo tempo.

Vatykanista ha detto...

La massima solidarietà.

(Uso qui per l'occasione un vecchio nickname, che però non trovo più digesto- in primis allo scrivente - per ovvi motivi..)

Titta ha detto...

Sinceramente non si capisce dove voglia andare a parare: appena eletto c'era gente che tifava per la chiusura dello IOR.. insomma, lancia segnali facilmente strumentalizzabili e genera confusione. Credo che il suo "metodo" sia poco efficace e alla lunga possa danneggiare la Chiesa..

Anonimo ha detto...

Ma mi pare che ci siano anche molti atei, un tempo accaniti antipapisti, che scrivono sui giornali e siti dei cattolici di base, non vedo perchè non lo si possa ospitare anche qui qualche non credente che dice la sua. Non mi riferivo comunque a chiesa e post concilio

Infatti non ero sicura vi si riferisse, proprio perché lo avevo citato come esempio e corrispondenza di vedute.

Quando si è cercatori di verità ci si intende sempre. E non a caso, su certe questioni fondamentali, si creano intese trasversali. Come sta accadendo in Francia, ad esempio.

Noi non l'abbiamo in tasca la Verità (come ben ci ricordava Papa Benedetto), anche se non abbiamo più bisogno di cercarLa perché la Chiesa ne è custode e portatrice fino alla fine dei tempi e in essa La troviamo sempre e ci nutre. Ha il Nome del Signore Gesù.

Abbiamo però bisogno di custodirla, radicarci e approfondirla sempre più e per questo abbiamo la grazia di attingere ai tesori di 'sapienza' profusi da Papa Benedetto e dal Magistero di sempre.

nonno ha detto...

Io ci penserei bene prima di sottovalutare, irridere e minimizzare la sofferenza delle persone che scrivono qua, perché di sofferenza si tratta, quando si arriva a pensare e scrivere certe cose. Quando prima a lamentarsi e criticare erano i cattolici che scrivevano su repubblica o al cardinal Martini sul corriere, si parlava di sofferenza, di cui la chiesa avrebbe dovuto tenere conto, ora chi non è allineato non soffre più, peggio è un deficiente che non ha mai capito nulla o un livoroso che insulta il Papa. C'è posto per tutti e devono avere voce tutti, non esistono cattolici da buttare

sam ha detto...

Però, mi avete fatto venire la curiosità e ho fatto un giro sul blog di Accattoli... Sorvolo, perchè non meritano considerazione, i giudizi di alcuni sulla nostra Raffaella e su tutti noi.

Piuttosto, non so se è considerato educato o no riportare commenti postati su altri blog (per questo mi rimetto alla tua decisione Raffaella), però, essendo pubblici, vorrei fare davvero un grande applauso a Clodine ed Elsa!!!

Ma com'è che ci sono così tante donne cattoliche sulla stessa linea d'onda?

Non sono mai stata nè mai sarò femminista, epperò qui si ripete qualcosa di cui c'è traccia nel Vangelo ... sono donne quelle che non si vergognano della Verità tradita, vilipesa e crocifissa...

Questo, peraltro, fa molto onore a quei maschi che qui occupano il posto del discepolo amato... ;-)

Dal Blog di Luigi Accattoli:

"Clodine
scrive,
8 giugno 2013 @ 6:32

finché non mette fine alla sporcizia morale della curia, per me, questo o quel papa può parlare all’infinito, vestire di stracci e cospargersi il capo di cenere …Se non caccia i crepuloni, i mercanti e i sodomiti dal tempio, se non affronta con coraggio la “bestia” che soffia dentro i palazzi tutto sarà invano.
. Perché sta scritto :”La casa mia sarà chiamata casa di preghiera; ma voi ne fate una spelonca di ladri”". Si avvicinarono a lui nel tempio ciechi e zoppi e li guarì. Ma i Gran Sacerdoti e gli Scribi, vedendo i prodigi che faceva e i fanciulli che gridavano nel tempio: “Osanna al figlio di Davide”, arsero di sdegno, e gli dissero: “Non senti quel che gridano costoro?”. Si rispose Gesù: ma voi non avete mai letto: “Per bocca dei fanciulli e dei lattanti hai preparato la lode?”. E lasciatili, uscì dalla città per recarsi a Betania, dove passò la notte”.
La notte di Benedetto XVI che osò sollevare il velo pagando duramente, di persona, le conseguenze…vale mille aurore.

Clodine scrive,
8 giugno 2013 @ 7:06

Un papa innanzi a tutto è chiamato a rimuovere l’impostura perché non può esserci riforma dentro la Chiesa se non si chiamano le cose con il loro nome: ciò che è nero non diventa bianco. Gli scandali che investono la politica e la religione sono la risultante della dissoluzione morale ed etica dei suoi rappresentanti, tutti, pochi esclusi, forse nessuno! “Tra il messaggio di Gesù, la Chiesa cattolica e i politici italiani, di sinistra e di destra, che fanno la comunione di domenica, c’è più di una ipocrisia, più di una decadenza. Solo una parola di verità potrebbe infrangere i codici in decomposizione” Dichiarare “Dio è la verità” – che si tratti di denaro o santità – è più importante rispetto al dichiarare
“la Verità è Dio”.
Oggi mi sono svegliata così, arrabbiata, perché ieri, ho visto ciò che mai avrei voluto vedere…due preti gay…sfacciatamente gay…cenare in una trattoria di Trastevere tet a tet e mi hanno fatto letteralmente schifo!

elsa.F scrive,
8 giugno 2013 @ 8:43

Concordo in pieno, ma proprio in pieno con Clodine!
Prima ripulire, poi parlare, altrimenti, anche se dette da un Papa sono solo semplici parole.
Caro Francesco, siamo tutti affascinati dai tuoi bei discorsi… ma non sono quelli a cambiare la chiesa e il mondo!"

Dante Pastorelli ha detto...

Scrive MIC: "abbiamo la grazia di attingere ai tesori di 'sapienza' profusi da Papa Benedetto e dal Magistero di sempre."
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Il problema è tutto qui, e MIC lo coglie: nel Magistero di sempre, custode della Tradizione e della Rivelazione. E quando si notano divergenze o affermazioni equivoche e comunque tali da poter esser variamente interpretate? Ecco allora la necessità che i teologi probati soprattutto si pongan domande e chiedan risposte esaurienti.

Fabiola ha detto...

Grazie nonno! Hai detto benissimo.

Anonimo ha detto...

Anche io sono stata offesa e insultata più volte nei "fantastici" anni dei Magistero 2009/2010 solo perché ho sempre difeso Benedetto. Ma continuerò a farlo sempre!
Niente è nessuno riuscira' a togliermi Ratzinger dal mio cuore. La sua fede chiara, profonda, e la sua straordinaria chiarezza dottrinale devono essere un faro e una guida per tutti noi. L'altro giorno ho rivisto l'omelia della Messa pro eligendo pontifici del 2005 e ho avuto i brividi!!!
I tempi sono veramente cambiati, oggi c'è soltanto...il nulla, il vuoto.
Silvia

Anonimo ha detto...

:-) che bella risposta mi hai dato sam!
E' sull'analogia che non ti avevo capito. Per "barca di Pietro" tu indendevi proprio il Papa come persona, con le sue caratteristiche umane, con una sua cerchia, e i suoi particolari presunti indirizzi. Io invece la Chiesa tutta.
Diciamo allora che, nel senso inteso da me, tu stai sulla barca - e ci stai benone caspita! - solo che per ora hai ceduto il remo e ti stai facendo portare.
E vivaddio ogni tanto si fa bene a riposarsi, tanto simo sicuri della rotta!
Grazie, sam

rosa ha detto...

io sono come anna maria. in realta' non mi sono ancora ripresa dal fulmine dell'' 11 febbraio.
rosa

Anna Maria ha detto...

Grazie,Rosa.
Il fulmine dell'11 febbraio l'ho capito e, con il tempo, lo sto assorbendo,anche se la mancanza di Benedetto pesa sempre(e se qualcuno ride di questo,il problema è suo,non mio:grazie a Dio,sto superando la fase della rabbia e dell'insofferenza per entrare in quella dell'indifferenza e dell'estraneità rispetto a cose e persone da cui ho preso le distanze:gli estranei possono al più irritarti o infastidirti,ma non farti del male);quello che non va giù è il dopo.

Anonimo ha detto...

A.Maria,odio e amore sono le 2 facce della stessa medaglia,l'indifferenza è molto peggio,l'indifferenza uccide,meglio essere odiati o amati,ma essere ignorati con un senso di fastidio fa ancora più male...lo so,ci prendono in giro,ma come,ancora lì state a pensare,suvvvia,venite ad applaudire,c'è un nuovo spettacolo,mi spiace il circo non mi attira,poi" bisogna rispettare il dolore,di tutti,anche quello degli animali",diceva Virgilio...Lettore attento e silenzioso.

Anonimo ha detto...

A proposito di guardie svizzere: non sarebbe un segno di maggiore attenzione alla povertà un'uniforme meno appariscente? Magari una tuta da meccanico. Comoda, ergonomica e "umile". E perchè non sostituirle con una compagnia di vigilantes, più discereti, moderni e meno "pomposi"?
Ne gioverebbe la Chiesa di un ossequio così remissivo allo spirito del mondo?

Anonimo ha detto...

Dovrebbe sapere, Francesco, che anche i toni che Lui usa in determinate circostanze, quando sente il bisogno di accarezzare per i verso giusto il pelo della belluina opinione pubblica, concretizzano il "politically correct" che a parole qualche giorno fa aveva condannato. Dire che abitare in Santa Marta lo avvicini di più alla povertà, mi pare veramente deludente e poco consistente. Da una Guida quale lui deve essere, mi aspetterei qualcosa di diverso. Perchè, a questo punto, non vende tutto il Vaticano e tutte le opere d'arte che la Fede ha ispirato e costruito per secoli? Sono anch'io molto deluso, e quello dell'appartamento non è che un aspetto. Ora vado a Messa (NO, ma celebrata da un prete molto attento alla tradizione e all'esempio di BXVI). Comunque, ripeto, sono deluso. E preoccupato

Anna Maria ha detto...

Ad anonimo delle 11.07:
Non provo odio per nessuno.il mio senso di estraneità e indifferenza riguarda proprio il nuovo spettacolo nelle persone sia dell'attore che degli spettatori.
La rabbia degli ultimi mesi è dipesa forse dal fatto che nel nuovo cercavo ancora qualcosa:nonl'ho trovata.Bene:buon proseguimento,la mia ricerca in questo senso è finita.
Resta tutto quello che Benedetto XVI mi ha trasmesso ed è tanto.
AMOR OMNIA VINCIT

Anonimo ha detto...

Raffaella perchè dici bugie: il papa ha detto tutto il contrario di quello che affermi tu!

Raffaella ha detto...

Una signora: Allora, io sono Caterina De Marchis dell’Istituto Leone XIII e mi domandavo: perché Lei – cioè tu – hai rinunciato a tutte le ricchezze di un Papa, come un appartamento lussuoso, oppure una macchina enorme, e invece sei andato in un piccolo appartamento nelle vicinanze, oppure hai preso l’autobus dei Vescovi. Come mai ha rinunciato alla ricchezza?

Santo Padre: Ma, credo che non sia soltanto una cosa di ricchezza. Per me è un problema di personalità: è questo. Io ho necessità di vivere fra la gente, e se io vivessi solo, forse un po’ isolato, non mi farebbe bene. Questa domanda me l’ha fatta un professore: “Ma perché Lei non va ad abitare là?”. Io ho risposto: “Ma, mi senta, professore: per motivi psichiatrici”. E’ la mia personalità. Anche l’appartamento, quello [del Palazzo Pontificio] non è tanto lussuoso, tranquilla… Ma non posso vivere da solo, capisci? E poi, credo, che sì: i tempi ci parlano di tanta povertà nel mondo, e questo è uno scandalo. La povertà del mondo è uno scandalo. In un mondo dove ci sono tante, tante ricchezze, tante risorse per dare da mangiare a tutti, non si può capire come ci siano tanti bambini affamati, ci siano tanti bambini senza educazione, tanti poveri! La povertà, oggi, è un grido. Tutti noi dobbiamo pensare se possiamo diventare un po’ più poveri: anche questo, tutti lo dobbiamo fare. Come io posso diventare un po’ più povero per assomigliare meglio a Gesù, che era il Maestro povero. Questa è la cosa. Ma non è un problema di virtù mia personale, è soltanto che io non posso vivere da solo, e anche quello della macchina, quello che tu dici: non avere tante cose e diventare un po’ più povero. E’ questo.

Anonimo ha detto...

Appunto, Raf... come si evince dal tuo ultimo post, Bergoglio non fa che ripetere che il tutto riguarda LUI. "Non è un problema di virtù mia personale"... più chiaro di così...
Paola