domenica 23 giugno 2013

L'effetto Bergoglio dice del nostro tempo (Rino Cammilleri). Riflessione (R.)

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Io non parlerei di flop del Papa teologo...anzi! Egli e' entrato nella testa di tante persone ed automaticamente ne ha conquistato il cuore. Solo chi si ferma alla vulgata dei media puo' credere alla falsa immagine che e' stata costruita di Benedetto XVI che riempiva chiese e piazze ovunque andava e che vedeva Angelus ed udienza affollatissime nonostante il gioco al ribasso dei numeri. Si' perche' fino al 28 febbraio, per contare le presenze, si faceva riferimento ai biglietti distribuiti dalla Casa Pontificia, ora, improvvisamente, hanno tutti imparato a contare le persone in carne ed ossa. 
Facciamo una considerazione terra-terra: visto la pessima stampa di cui godeva Ratzinger, il fatto che andassero da lui cosi' tanti fedeli (ed erano davvero tantissimi!) e' una sorta di miracolo del nostro tempo.
Chi ha seguito Benedetto XVI non puo' piu' rinnegare la fede perche' egli ci ha insegnato che non c'e' contraddizione con la ragione. 
Per il resto la provocazione di Camilleri e' da accogliere in pieno soprattutto per cio' che riguarda i prossimi conclavi.
Siamo sempre li': ormai anche per la chiesa conta e contera' sempre piu' l'immagine ed il messaggio e' devastante perche' non solo non avremo mai piu' un Ratzinger ma nemmeno un San Paolo.

15 commenti:

Eugenia ha detto...

Camilleri pensi a Montalbano

Anonimo ha detto...

Mala tempora currunt quando il cattolicesimo si riduce a correre dietro al consenso, ad attenuare il messaggio per risultare appetibile. Cammilleri scrive un sacco di str......! Tra l'altro fa passare i cattolici da imbesuiti e non è così, non tutti sono così. Meglio davvero che gli apologeti se ne vedano a casa.
Ps.: Bergoglio ha deluso le aspettative di quelli cha hanno partecipato alla marcia per la Orlandi
Alessia

Anonimo ha detto...

Sulla faccenda Orlandi ho riportato quanto sentito su Sky questa mattina. E' la prima volta in quasi quattro mesi che la speaker ha un tono di dolente delusione, erano così sicuri avrebbe inviato qualcuno a dire due parole.
Alessia

Anonimo ha detto...

Tralasciando le illazioni sul presunto "flop" di Benedetto (flop "mediatico" forse, ma non ricevere gli applausi del mondo bensì continui e meschini attacchi non è invece segno di successo, nell'ottica del Vangelo?), non posso che tristemente concordare col senso generale dell'articolo, che conferma ciò che penso da tempo... E cioè che, se l'avvicinamento o meno alla Chiesa dipende dalla simpatia a pelle e dagli elogi mediatici del Pontefice di turno, siamo proprio di fronte a una crisi di fede senza precedenti. Che poi, chi sono queste persone che si riavvicinano alla Chiesa? Sono mossi da autentica fede? Si possono definire veramente cattolici? Nonostante le presunte folle mai viste prima in piazza San Pietro, nonostante le affermazioni di certi giornalisti sociologi, io le chiese le vedo desolate come sempre. Emblematico è il caso di una mia parente che si definisce fieramente cattolica, ma che va sì è no a messa due volte l'anno, non si confessa da decenni e dovrebbe tornare all'anno zero del catechismo. Orbene questa mia parente, che mai ha letto un libro ne' ascoltato un discorso, una catechesi o un'omelia di Benedetto, e che ugualmente continua a fare ora con Francesco, mi viene a dire che "questo papa è troppo bellino (!?), Ratzinger era antipatico!" Eppure questa mia parente apparentemente tornata nel gregge continua a non andare a messa la domenica ne' ha iniziato a leggere, per approfondire la sua fede, non dico il Compendio del Catechismo, ma per lo meno il Vangelo! Questo sarebbe il presunto successo? Oppure si è cattolici a prescindere dalle simpatie personali per il Papa di turno? E la cosa triste è che in Vaticano, invece di contrastare questo preoccupante fenomeno, pare che ci stanno sguazzando alla grande. Io spero che il Sonno Pontefice Francesco possa approfittare del clima favorevole per raddrizzare le cose, non solo in curia (che effettivamente ha bisogno di una bella pulizia) ma anche nella mentalità di certi fedeli.
PS: mi scuso per la lunghezza, ma certe questioni mi turbano assai...

sam ha detto...

Non è il Camilleri di Montalbano e credo che le cose che dice urticandoci siano in realtà una specie di provocazione/paradosso. Giusta la precisazione di Raffaella, perchè altrimenti si fa lo stesso errore che si denuncia confondendo realtà con immagine mediata. Papa Benedetto ha avuto molti più estimatori, più o meno silenziosi, di quanto non abbiano voluto far credere. E anche oggi i perplessi, soprattutto nel mondo, sono più di quanti non si pensi.
Certo è che siamo ad una sorta di SVOLTA PERONISTA della Chiesa Cattolica, con tutti i rischi che questo comporta.
Ahinoi, la tentazione di un messianismo politico-rivoluzionario ha colpito gli apostoli e persino San Pietro, fuggito davanti al fallimento mondano di Colui che aveva egli stesso riconosciuto come Cristo Messia.
Benedetto ha fallito col mondo, sig. Camilleri?
Benisimo. Hic manebimus optime sul monte Calvario ai piedi della sua Croce. Liberi gli altri di cercarsi altri "tipi" messianici per un trionfo mondano della Chiesa. Ricordo però che alla Croce di Cristo seguirono le macerie del tempio e di Gerusalemme... temo che le visioni profetiche su una Chisa in rovina siano molto attuali.

Anonimo ha detto...

Camilleri poteva dire una sola cosa riassuntiva: i cattolici non si sono mai meritati un Papa come Benedetto XVI.
Il succo del suo commento è questo.

Anonimo ha detto...


Secondo me gli effetti di Papa Benedetto si vedranno nel lungo tempo. Ad esempio in merito alla liturgia eccetera tanti giovani (e anche tanti giovani seminaristi) hanno riscoperto un tesoro. Quando questi giovani saranno più grandi (e magari preti o vescovi) si vedranno molto di più gli effetti di questo esempio.

Inoltre Papa Bergoglio (che tra l'altro a me piace) dice certo cose molto belle e semplici. Ma ci vuole anche una Teologia profonda e forte come Papa Benedetto XVI ci ha donato.

Insomma, io non sarei cosi negativo sui risultati del Pontificato di Papa Benedetto! E credo che i frutti saranno magari meno "immediati" da vedere, ma ci sono e ci saranno.

sam ha detto...

Tra l'altro, se si diffida delle profezie legate a rivelazioni private seppur riconosciute, basta leggere la Sacra Scrittura.
Perchè nessuno parla mai della possibilità che Dio possa recidere la Chiesa di Roma se monta in superbia e diventa infedele? Eppure ne parla molto chiaramente San Paolo, senza nulla togliere alla certezza che le porte degli inferi non prevarranno sulla Santa Chiesa fondata sulla roccia di Pietro.

Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?
Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita.
Cosa gli risponde però la voce divina?
Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.
Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia. E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia.
Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti,
come sta scritto:
Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d'oggi.
E Davide dice:
Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo!
Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere, e fà loro curvare la schiena per sempre!
..
Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io!
Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi!
Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!
Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso.


Rm 11,1-10.16-22

laura ha detto...

Non son riuscita a leggere tutto l'articolo.
Le prime righe mi hanno fatto male, molto male me non ammetto più critiche ingiustificate verso Papa Benedetto.Che lo lascino in pace lo rispettino per quello che ha fatto!

gemma ha detto...

La nostra storia se non sbaglio è iniziata con un clamoroso flop, un tradito, disconosciuto dai suoi, rifutato dalla piazza, sbeffeggiato, deriso e crocifisso con pochi rimastigli accanto sotto la croce

silvano ha detto...

Le chiese e i confessionali pieni, passata la Pasqua, mi pare siano tutti da dimostrare. Farei notare che mentre udienze e angelus sono affollati, per il Rosario in piazza non c'era un tripudio e la stessa processione del Corpus Domini è stata piu o meno in linea con quella degli anni precedenti. Lo dico perché ero a Roma in quel periodo, e da un albergatore romano mia moglie si è sentita consigliare di non fare la fila per entrare in piazza, basta appostarsi con comodo in via Conciliazione, tanto il Papa ora arriva anche li'. Altri che non ricordavano l'ultima confessione e non ne avevano in programma a breve, erano portati dai tour operator, con angelus e udienza inseriti nel pacchetto. Siamo seri, simpatia c'è per il personaggio, sicuramente molto mediatico, ma mentre prima se non eri mediatico non vincevi le elezioni, con gli effetti che sappiamo, ora non sei nemmeno un buon Papa. Non so quanto sia termometro di fede e rispetto dei valori cristiani questo

Eugenia ha detto...

Cara Alessia mi domando se Francesco subirà lo stillicidio che ha subito Benedetto fino al suo ultimo giorno di Pontificato con fischi cartelloni e pasquinate per via della Conciliazione.

Eugenia ha detto...

Mi ricorda una storia già sentita cara gemma

Eugenia ha detto...

Hai ragione Silvano

Anonimo ha detto...

"Tuttavia, Benedetto XVI era un «papa teologo» e si rivolgeva soprattutto alla ragione"

basta con queste etichette!!! Era (è) un grandissimo teologo diventato Papa e da papa ha svolto il ruolo soprattutto di pastore. Perchè essere pastori significa soprattuto indicare la via e non tacere la Verità!

Si rivolgeva così tanto alla ragione che ha indetto l'anno delle Fede, guarda un po'!

Caro Cammilleri (con due M), mi spiace ma ha farcito il suo articolo delle solite banalità sulla croce d'argento, le scarpe marroni...

Questo papa sta riscuotendo successo mediatico per cosa? Per un buonasera detto, tra l'altro, neanche così spontaneamente come si vorrebbe far credere.

Qualcuno registrava un ritorno alla chiesa e alle confessioni da un anno a questa parte. Esatto, DA UN ANNO, quindi nulla a che vedere con l'effetto Papa Francesco.

Se Benedetto ha fatto flop, ben vengano altri di questi flop.