lunedì 24 giugno 2013

Lo sconcerto del concerto rifiutato (Magister)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

13 commenti:

carmelina ha detto...

tempo fa ho scritto che mi sarebbe piaciuto sentire l'opinione del cardinale biffi, a proposito, mettiamola cosi, dei tempi che stiamo vivendo. mi sono dimenticata di aggiungere il nome dell'altra persona di cui mi piacerebbe sentire le riflessioni a riguardo e che e' spesso citato nel blog di magister: il prof pietro de marco.

Luisa ha detto...

Ero sicura che Magister, grande cultore di Musica, avrebbe reagito, da ieri aspettavo la sua reazione, ne abbiamo avuto due.
Non ha torto quando scrive che "Le cronache hanno quasi tutte riferito con favore e ammirazione questo gesto del papa", salvo a sapere di quali cronicisti stiamo parlando, di coloro che da mesi ormai esaltano ogni gesto, o assenza di gesto, ogni parola o silenzio, ogni soffio e singhiozzo di papa Bergoglio.
Non sarà di certo la maleducazione e la mancanza di rispetto del loro idolo a frenare il loro entusiasmo, non possono criticare, non possono correre il rischio di scalfire l`immagine perfetta e luccicante che stanno con cura costruendo da mesi ormai.
Vorrei vedere quella banda di ipocriti adulatori come reagirebbe se, dopo aver preparato durante mesi un evento importante, l`invitato d`onore all`ultimissimo momento non venisse...
Non son certa che applaudirebbero!

Anonimo ha detto...

Mah! Qualcosa di grave, di molto grave, è certamente accaduto. Quando non so, né dove,ma da quell'11.02 c'é di sicuro. Ed ha a che fare anche con questa strana "professionalite" del Papa in albergo.

Sentite, a questo punto leggetevi anche questo articolo che circola:
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201306/130624trigano.pdf
e ditemi se non tocca la testa della partita che si sta giocando. E' inutile nasconderselo, e il Santo Padre lo sa, sa che cos'é l' "invidia del demonio"... e insiste a parlare di martirio.
C'é un rantolo riconoscibile sulle Scritture. Non so chi è l'autore e non lo voglio sapere, mi spaventa pensare che si tratti di un "cattolico": non lo so, spero di no.

Ragazzi, non c'é persona di me più lontana da certe visioni e non voglio cambiare.
E' meglio che mi prendo una vacanza.
gianni

Anonimo ha detto...

Gianni, costa tanto ammettere che il Papa che ami ha avuto un comportamento poco consono dandola buca con il minimo di preavviso a degli onesti orchestrali?
Lascia perdere i voli pindarici che la lobby gay in questo caso non c'entra.
Monumentale la lettera giunta a Magister.
Tranquilla, Luisa, che qualche giustificazione la troverebbero, non fosse altro per tentare di salvare la faccia, dimostrandosi, al contrario, gonzi all'ennesima potenza.
Alessia

un passante ha detto...

Certo che bisogna ammettere che senza questo blog o qualche profilo tweetter non allineato, non ci sarebbe più alcuna discussione attorno alla Chiesa. Ormai però discutete solo tra di voi, perché i non credenti hanno molto poco su cui dissentire, pure ai comici dissacratori è sparita la verve. Le cose in questi casi dovrebbero essere due, o ci si è tutti convinti delle ragioni dell'altro o dall'altro ci si sente molto poco disturbati e ciascuno pascola tranquillamente nel suo, senza interferenze sui reciproci greggi.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma ho già deciso, e la risposta biliosa di Alessia mi conferma. Gli insulti sono la cifra del "rispetto" che molte di voi sanno usare meglio.
Buona fortuna.
gianni

Luisa ha detto...

Mi scusi gianni, e detto con tutto il rispetto, ma quante volte ci ha già annunciato la sua partenza da questo blog?
Eppure è ancora qui...non vedo che cosa ci sia di bilioso nel commento di Alessia, che è molto lucida e realista, mi piace poi quel "molte", tutto al femminile, che avrebbero gli "insulti" come cifra del loro rispetto, sempre con il massimo rispetto vorrei dirle, gianni, che non è la prima volta che lei attribuisce ad altri la sua "cifra" personale.
Ma forse per lei insultare è, a parte non condividere la sua visione, non accodarsi alla fila dei laudatores a prescindere di papa Bergoglio, è mettere il naso di alcuni di questi laudatores nella minestra che ci servono da mesi, è esprimere il malessere e il disagio che provocano certe parole e silenzi, certi gesti e non gesti di papa Bergoglio, se così è, non possiamo, noi "molte", far niente, sempre che volessimo farlo, per cambiare la sua opinione.

francesco ha detto...

Carissima Raffaella, proprio tu mi hai insegnato che i giornali spesso e volentieri non riportano oggettivamente cosa fa o cosa dice un Papa, ma piuttosto che interpretano un Papa a loro uso e consumo.

E' ormai chiaro che i giornali stanno facendo di tutto per contrapporre papa Francesco a papa Benedetto, "l'un contro l'altro armati". E anche questo caso del concerto insegna. Infatti i giornali che oggi esaltano papa Francesco perchè ha disertato un concerto di Beethoven, sono gli stessi giornali che all'indomani della sua elezione parlavano del suo amore per la musica classica, delle ore passate da bambino con la madre ad ascoltare le opere liriche alla radio, e della sua predilezione (ma tu guarda caso) proprio per Beethoven.
Bergoglio non è un cafone che disprezza la musica sinfonica, come i giornali vorrebbero farci credere! E mi dispiace che anche Magister sia caduto nel tranello, pubblicando la lettera del lettore che dà per assodato il fatto (infondato) che Bergoglio sia un uomo privo di sensibilità musicale, incapace di apprezzare una sinfonia di Beethoven.
No, non è così. Bergoglio è un beethoveniano, come Ratzinger è un mozartiano. E in effetti questo mi sembra un buon modo per descrivere le personalità di questi due pontefici. Si tratta semplicemente carismi e personalità diverse, ma non è che uno è meglio e l'altro è peggio, non è che uno è "rock" e l'altro è "lento".

Stiamo in guardia...

Anonimo ha detto...

Quelli che si lamentano ad esempio il lettore che ha scritto a magister non si sono ancora resi conto che per Bergoglio il papa é solo uno degli altri vescovi con in più solo il compito di presiedere le altre nella carità per preservare l'unione.

nonno ha detto...

Perché, gli altri papi che lo hanno preceduto si ritenevano dei monarchi, solo perché non smentivano già nei primi giorni di pontificato consuetudini dei loro diretti predecessori? Si continui così, a presentare Bergoglio come il nuovo, il rivoluzionario, il mai visto, l'unico vescovo tra i pari, ma poi non ci si venga a lamentare se qualcuno si lamenta per la discontinuità. Qui c'è gente che a Benedetto voleva molto bene e per otto anni lo ha visto cosparso di veleno per ogni gesto, ora gli ci vuole tempo per capire tutto questo miele che ormai si appiccica pure alle scarpe, tanto è denso.

gemma ha detto...

Mi spiace per chi se la prende, ma uno dei motivi che mi spinge ad interessarmi a qualcosa è il vedere tutti andare verso la stessa direzione. Accadde con Benedetto, quando in molti lo detestavano, accade ora con Francesco che tutti lodano. Allora mi chiesi, cos'ha questo essere umano che non va? Cos'ha fatto al mondo che lo ha così in odio? Oggi allo stesso modo mi pongo le stesse domande al contrario. In questi casi normalmente non aspetto le risposte altrui ma mi documento in prima persona, ci ragiono su e alla fine traggo da sola le mie conclusioni. Siamo state abituate al fatto che il Papa non fosse un tabù, un intoccabile, almeno è stata in vigore la libertà di critica nei confronti della sua figura fino a qualche mese fa, quando chi lo difendeva era minoranza controcorrente. In qualche blog, commentatori che ora ci criticano, ripetevano come un mantra che "basta parlare del papa, lasciamolo ai papolatri, noi siamo chiesa", oggi tutti sono papa di questo grande papato collettivo. Un po' strano, secondo la mia modesta logica. Riconosco e rispetto il Papa, ma esattamente come mi pare facessero molti commentatori mai censurati nel blog del vaticanista Accattoli, per fare un esempio famoso, rivendico il mio diritto di opinione. Tra l'altro, paradossalmente, visto che qualcuno cita il concerto di Natale al quale Ratzinger non partecipò, fui una di quelle che ai tempi su un altro forum disse che avrebbe potuto fare uno sforzo e andarci. Mi pare che al riguardo ebbi una discussione accesa proprio con Eugenia, che forse se ne ricorda. Allo stesso modo ricordo qui nel blog critiche al Papa anche a proposito della questione neocatecumenale o di qualche nomina cardinalizia. Ma scusatemi tutti, la cosa che ricordo più di tutte è la solitudine che abbiamo avvertito ai tempi del fuoco incrociato su pedofila e caso Williamson. Non ricordo accanto a "molte" di noi e ad un papa (allora pure lui regnante) quelli che oggi ritengono questo come un luogo impresentabile e infrequentabile. Siamo già state da sole, all'inizio eravamo in pochissime a prenderci maree di insulti, ancora prima su un altro forum

Francesco ha detto...

Se posso aggiungere, a me francamente sembra una grossa forzatura quella di far passare l'esecuzione della Nona di Beethoven addirittura come un'opera di evangelizzazione. Il lettore di Magister dice che "la Nona è nutrimento spirituale"; beh, sì, ma spirituale in senso molto vago, non proprio cattolico. Perchè:
1-Beethoven era un ateo, o al massimo un deista. Comunque non aveva una buona opinione dei preti;
2- La gioia che canta la Nona non è la gioia cristiana, è una gioia più paganeggiante (se non addirittura massonica);
3- Ma ci siamo dimenticati che questo pezzo è l'inno ufficiale di quel mostro tentacolare laicista e anticristiano che è l'UE?
4- (questa è mia personale) ma insomma basta, sempre con sta Nona!

Trovo dunque decisamente discutibile la scelta della Nona per il Concerto dell'Anno della Fede. Se proprio volevano eseguire Beethoven, avrebbero potuto eseguire la Missa Solemnis. Meglio ancora avrebbero potuto eseguire qualche opera genuinamente cattolica di qualche autore genuinamente cattolico come Haydn o Liszt, che hanno scritto tante cose belle e cattoliche che però difficilmente si ha occasione di sentire. E se non le sentiamo ad un concerto per l'Anno della Fede, dove mai potremmo sentirle?

Comunque, a novembre si terrà un altro concerto, e mi auguro che si muoveranno in tal senso. E mi auguro anche che il Papa allora non abbia impegni improrogabili che gli impediscano di partecipare.

Anonimo ha detto...

E' proprio strano che nei siti dei grandi media o nei più svariati blog vaticanisti non sia apparsa una notizia contraddittoria sul GRANDE CONCERTO DELL'ANNO DELLA FEDE:

Uno degli sponsor di questo evento è stato "Finmeccanica", una delle più grandi aziende italiane, che tra l'altro progetta, sviluppa e produce sistemi missilistici, siluri, artiglieria
artiglieria navale, veicoli e velivoli militari.

Non è almeno contraddittorio che gli organizzatori di un evento importante dell'Anno della Fede, dove si prevedeva la presenza del Santo Padre, abbiano accettato (e forse prima chiesto) come sponsor una impresa che progetta, fabbrica e vende materiale da guerra, quando la Chiesa è per la pace???

Diego