sabato 22 giugno 2013

Ma non è che Luxuria scambia la fede con il baratto? (Antonio Sanfrancesco)

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Il "mondo" cerchera' sempre di dettare le "condizioni di pace" alla chiesa. Spetta a quest'ultima sapersi opporre agli ultimatum sapendo che si andra' incontro ad attacchi ed incomprensioni. Sarebbe opportuno rileggere i Pontificati di Paolo VI e Benedetto XVI.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

No, scambia la Fede per un sentimento volatile, il che è pure peggio del baratto, che non è una novità in fatto di religione (il do ut des dei Romani).
"Io mi sento buddista, è morto don Gallo, Papa Francesco ha aperto ai gay (che me so' persa? n.d.r.) e quindi è arrivato il momento per riconciliarmi, però alle mie condizioni".
Confusa e infelice!
Quanto alla conversione, Cristo ha detto di portare la Croce ogni giorno, non di fuggire da essa...
Vedremo quanto durerà la "folgorazione sulla via di Damasco"! ;-) Più di pregare per le conversioni vere e sincere non possiamo fare!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Concordo. Solo mi permetto di dissentire da questa affermazione di Sanfrancesco:
"La Chiesa, come testimonia il gesto di Bagnasco che ha distribuito la comunione a Luxuria, non giudica la coscienza di nessuno, sa che infine Dio conosce i suoi anche quando essa non li conosce."

Esiste una disciplina dei Sacramenti; é vero che la Comunione non va negata agli sconosciuti che si presentano a riceverla se non c'é motivo di dubitare fondatamente della loro lealtà, ma è anche vero che non andrebbe "distribuita" quando si conosce che vi sono delle situazioni che o impediscono.
Con rispetto, Bagnasco non ha fatto bene a "distribuire" la Comunione a chi è notoriamente convertito al buddismo e riveste una precisa militanza, ingenerando così, a quanto pare, l'equivoco che il Papa stia "aprendo" agli stili di vita gay. Bel successo dell'agire di Bagnasco!

La Chiesa non ha bisogno di "aprirsi" perché è già spalancata per chiunque si converta e voglia entrare, e non metto in dubbio il sincero desiderio di conversione della persona. Me lo auguro con tutto il cuore.
Ma le Verità della Rivelazione non si barattano, e questo "Luxuria" lo sa benissimo, nonostante don Gallo.
gianni

Guido Villa ha detto...

Ecco un altro nostro fratello (uso il maschile, naturalmente) pieno di false speranze verso papa Francesco. Saranno esaudite come lo sono state quelle delle "suore" (virgolette d'obbligo) americane. Aspetta e spera!
P.S.: Complimenti al card. Bagnasco, complimenti vivissimi! :(

laura ha detto...

Non credo che Bergoglio che parla sempre di misericordia e tenerezza, sia tanto tenero come credono o come sembra

Anonimo ha detto...

Piove sempre sul Bagnasco... ;-)
So di dire una cosa controcorrente, ma io non ce la faccio a condannare il fatto che abbia comunicato Luxuria. San Paolo ricorda che chi mangia e beve indegnamente alla Mensa del Signore, mangia e beve la propria condanna. Quindi il primo - e in questo caso unico - responsabile è il comunicando. Vero è che Luxuria ha detto apertamente di essere buddista, è un personaggio pubblico di cui sono note certe decisioni, ma frequentava comunque una comunità cattolica: in dubio, pro reo.
Metti che avesse avuto l'assoluzione dopo confessione fatta da quel prete che c'era ai funerali: sarà pure mezzo spostato, ma è prete...
Oltretutto, Bagnasco ha evitato strumentalizzazioni e manipolazioni dell'eventuale gesto di non comunicare Luxuria (più piazzate isteriche e sceneggiate varie che ne sarebbero conseguite).
Secondo me, infatti, è stata una provocazione: io sono buddista (e tutto il resto) e mi presento davanti al prete, lui non mi dà la Comunione e io gli pianto una sceneggiata da Mario Merola davanti alle telecamere, faccio pubblicità al mio partito progressista contro la Chiesa cattiva e retrograda, rispolvero un po' di comunismo - forse è la volta buona che lo riesumiamo - e la mia popolarità va alle stelle.
Ma il Cardinale Bagnasco scombina tutto e il piano va a monte, tant'è vero che arieccote Luxuria a pappagalleggiare sulla Chiesa, i gay, i trans e ammennicoli vari.

Sarà che sono un'inguaribile ottimista, ma l'ho sempre vista così, da quando è successo il "fattaccio". :-)

Ester. :-)

Dante Pastorelli ha detto...

Cara Ester, Luxuria, in caso di rifiuto, avrebbe fatto una piazzata, è vero, ma contro la Verità. E la Verità trionfa sempre. Ora, quale messaggio è passato tramite il gesto di Bagnasco? Apostati, pubblici peccatori e sostenitori d'una morale immorale e sempre in lotta contro la Chiesa trovan senza pentimento alcunop rifugio tra le braccia di Francesco. Alè, la salvezza universale.

Luisa ha detto...

Il card. Bagnasco dando la Comunione a quella persona, che non abbia avuto il coraggio di rifiutargliela o che lo abbia fatto volutamente, ha passato un messaggio, se lo fa Bagnasco perchè non posso farlo anch`io...potrà dire un sacerdote.
E non dimentico tutto quello che è successo nella chiesa, trasformata in piazza aperta per un comizio politico.

Dante Pastorelli ha detto...

E almeno a questo Bagnasco avrebbe dovuto por termine con parole paterne ma forti.
Di funerali scandalosi se ne son effettuati diversi: basti pensare, per non ricordar personaggi davvero illustri ma in situazione di pubblico peccato non ritrattata, a quello del produttore di film porno durante il quale si son esibite cicciolina ed altre anime pie.
Ma si sa... pubblicani e prostitute vi precederanno nel regno dei cieli. Ma come e perché?

Anonimo ha detto...

Carissimi Dante e Luisa, il problema è che si rifugia presso Papa Francesco chi pensa che il Papa voglia di punto in bianco cambiare la Chiesa, e dare il via libera pressoché a tutto.
E finora non m'è parso che Papa Francesco voglia deviare la Chiesa dal Vangelo.
Insomma, le parole di Luxuria sembrano proprio le solite strumentalizzazioni del cavolo, come a suo tempo chi voleva il sacerdozio femminile si appigliò al "Dio è madre" di Papa Luciani.
Luxuria vuole un Papato per i trans e i gay, le suore americane vogliono una Chiesa fuori dalla Chiesa, domani chissà che non mi alzi e voglia qualche cosa pure io... ;-)
Quando vi dico le strumentalizzazioni, mi riferisco anche ai fatti di Vicenza del festival biblico, che forse aiutano a spiegare la mia posizione sui fatti di Genova.
Com'è andata a finire?
Che, nonostante fosse lì presente il banchetto per le firme al progetto "Uno di noi", sono bastate quelle frasi untuose e schifose "io leggo il Vangelo e trovo solo tanto amore" "lei come si permette di giudicare la mia fede?" per suscitare gli applausi della folla intervenuta ad un incontro che doveva essere cristiano e invece ha visto il trionfo di un'abortista di sinistra, deputata di un partito che non se la sta passando proprio alla grande...

Qui la notizia (non ricordo se era stata postata o no): http://it.gloria.tv/?media=459232

Ovviamente, il malumore dei Cattolici è rimasto circoscritto alla stampa di settore...spero che questo episodio sia servito a chiarire il mio pensiero. :-)

Ester. :-)

uomo di chiesa ha detto...

Si parla tanto di misericordia , di essere "buoni" , la verità è che la Chiesa ha delle regole , che poi spesso non vengono rispettate , il Diritto Canonico è chiaro :

Can. 915 - Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l'irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto.

Solo che allo stesso tempo "non si può negare" la comunione ad un fedele che è "in fila".

Non so chi di voi ricorda quel prete di Washington che quest'estate venne sospeso perchè aveva rifiutato la comunione ad una lesbica convivente e buddhista.
Il discorso è lo stesso

Guido Villa ha detto...

Non so chi di voi ha visto il bellissimo film "Cristiada". A un certo punto del film il generale dei Cristeros, ateo, si presenta a fare la comunione, e il sacerdote/generale Vega rifiuta di dargliela, dicendogli: "You should confess" - cioè "Devi confessarti", Ahimé queste sono cose preconciliari, e in questo senso sono anch'io preconciliare. Comunque qualche parroco che non dà la comunione a "peccatori pubblici", come si chiamavano una volta, c'è ancora. Non più di 10 anni il mio ex parroco nella Diocesi di Bergamo ha rifiutato la comunione a una donna che conviveva, la cui figlia era stata appena battezzata.

Dante Pastorelli ha detto...

Proprio perché si prestano a strumentalizzazione i comportamenti non devono derogare dalle leggi vigenti canoniche che vanno applicate, anche a costo di passar per privi di carità. La carità buonista, pelosa porta al sacrilegio - quello di Luxuria o d'altri non importa - ed alla religione comoda del fai da te.
Se come ha detto Francesco i vescovi han da vegliar sui fedeli - sembra una novità - devon anche evitar lo scandalo ed un insegnamento anche nei "fatti" che porta alla rovina della fede e delle anime.

Dante Pastorelli ha detto...

A più d'uno è stata negata la comunione perché inginocchiato (me compreso, ma costrinsi il prete a far il suo dovere in faccia a tutti), e a certi personaggi pubblici apostati e nemici della Chiesa no?
Se Luxuria fosse stato solo peccatore per quanto pubblico asi poteva pensare ad una precedente confessione. Ma era buddista, lo aveva gridato ai quattro venti, ha voluto ed esaltato leggi rovinose per la morale cattolica. Non mi sembra che abbia fatto ammenda anche a posteriori.

sam ha detto...

Concordo con l'articolo, ma non con l'idea che Bagnasco non potesse rifiutarsi di dare la Comunione al Guadagno. Il Presidente della CEI doveva rifiutarla, perchè era impossibile che Vladimiro si fosse convertito e confessato dopo la preghiera dei fedeli. Doveva rifiutarsi per non dare scandalo, per rispettare le leggi canoniche e per non esporre una povera anima peccatrice a sì grave condanna. Intervenendo nella preghiera dei fedeli, quel politico e pornostar trasessuale ha approfittato per promuovere pubblicamente in Chiesa e davanti ai media l'ideologia gender, gravemente condannata dal Magistero, parlando di "creature gender", e dimostrando così apertamente, appena prima della Comunione che è andato a ricevere nei panni di "Luxuria", di non essere in condizioni di riceverla.
Dunque la storia che il sacerdote non poteva sapere se quel pubblico peccatore si fosse pentito e confessato (argomento solitamente valido) in questo caso non regge in alcun modo.
Tra l'altro spezzo una lancia mio malgrado per Don Gallo, il quale non aveva mai assolto e dato la Comunione a Luxuria. Questi ha infatti dichiarato che l'ultima Comunione prima di quella ricevuta da Bagnasco, l'aveva ricevuta a 17 anni.