giovedì 13 giugno 2013

Osservatore Romano: De Gasperi chiese aiuto a Pio XII per evitare la deportazione della sorella di Togliatti (Izzo)

PIO XII: OSSERVATORE, DE GASPERI GLI CHIESE AIUTO PER SORELLA TOGLIATTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 giu. 

Nel 1944 Pio XII intervenne su Mussolini affinche' non fosse deportata in Germania Maria Cristina Togliatti, la sorella di Palmiro Togliatti, il leader del Pci che fu ministro della Giustizia, e che aveva invocato la protezione del Papa sulla sorella attraverso Alcide De Gasperi. 
Una pagina emozionante di storia che l'Osservatore Romano rivela oggi.   La signora Togliatti era una pacifica insegnante di lettere, non si era mai interessata alla politica attiva, e nessun fascicolo a suo carico pare risulti tra gli innumerevoli prodotti dalla polizia politica del regime fascista. 
Ne' mai, nei successivi anni della Repubblica, si iscrisse al Pci. Cio' nonostante, "il suo cognome - spiega il giornale vaticano - era sufficiente per far temere il peggio".
"Nell'archivio della sua segreteria personale - scrive l'Osservatore - Mussolini conservava un fascicolo minuziosamente aggiornato sul conto del 'compagno Ercoli' e della sue attivita', e Togliatti temeva che con quell'arresto la sorte dell'innocente sorella potesse essere segnata". "Angosciato - continua l'articolo -  il leader comunista era cosciente che solo la Santa Sede avrebbe potuto rappresentare un'ancora di salvezza, ma il silenzio che aveva accolto la sua precedente richiesta di udienza lasciava intendere che la mediazione ufficiosa di Eugenio Reale non poteva essergli più utile.
Scelse quindi il canale istituzionale, appellandosi al ministro degli Esteri, Alcide De Gasperi che il 27 febbraio chiese all'ambasciatore Babuscio Rizzo di interessare la Santa Sede al caso. Il rappresentante italiano trasmise l'istanza a monsignor Montini il quale, vista la delicatezza dell'affare, decise di trattarlo insieme a monsignor Tardini, che seguiva le relazioni internazionali della Santa Sede.
Il 5 marzo l'appello di Togliatti venne sottoposto in udienza all'attenzione di Pio XII. Il Papa, che gia' in precedenza aveva 'teso la mano' al socialista Pietro Nenni, offrendogli asilo al Laterano, non ebbe remore ad accogliere quella richiesta, e ordino' che venisse tempestivamente telegrafato alla nunziatura in Svizzera, l'unico canale rimasto alla Santa Sede per le comunicazioni con i territori della Rsi, affinche' il nunzio, monsignor Filippo Bernardini, si interessasse alla sorte della professoressa Togliatti. Poco tempo dopo, l'8 marzo, monsignor Montini rassicurava l'Ambasciata d'Italia che la Segreteria di Stato aveva intrapreso tutti i passi necessari 'nel senso desiderato'". 

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1 commento:

Dante Pastorelli ha detto...

C'è qualche traccia di ringraziamento? o restano solo i furiosi attacchi comunisti?
Ricordo l'on. PCI Laura Diaz che in Parlamento urlava che le mani di Pio XII erano lorde del sangue della guerra di cui era stato artefice.