martedì 4 giugno 2013

Papa Francesco a 50 anni dalla morte di Giovanni XXIII: “La sua obbedienza evangelica, insegnamento anche per la Chiesa di oggi"

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6 commenti:

Luisa ha detto...

Papa buono, Papa della pace, io mi ricordo del Papa che, aprendo il Concilio Vaticano II, disse:

" Non c’è nessun tempo in cui la Chiesa non si sia opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati, e talvolta con la massima severità. Quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando".

I frutti di quella medicina della misericordia li abbiamo sotto gli occhi, il mancato uso delle armi del rigore hanno permesso che errori e erranti si moltiplicassero, cammin facendo, durante decenni di non condanna, si son sviluppati e radicati magisteri paralleli e alternativi, deformando le coscienze dei cattolici, seminando divisione, confusione e ignoranza.

Anonimo ha detto...

L'allontanamento dalla religione avviene in tutte le cosiddette civiltà avanzate, cattoliche o meno. Dare la colpa a GXXIII o al CVII è ingiusto e superficiale.

sam ha detto...

Premesso che amo Giovanni XXIII e lo ritengo un santo che pure peccò, con tutti allora, di eccessivo ottimismo, come ben spiegato da Benedetto XVI la sera dell'anniversario dell'apertura del CVII.

Ora rispondo all' Anonimo delle 10.08.

Civilità avanzate? Ahahahahahahahahahaha
Concordo sul "cosiddette".
Diciamo che l'allontanamento dalla fede avviene ogni qual volta una società si insuperbisce nel proprio benessere e reclama un'autosufficienza impossibile, da Babele in avanti.

Luisa ha detto...

La superficialità è nelle sue parole, basta pensare al "successo" delle diverse sette della galassia protestante, agli evangelici e ai pentecostali, basta ricordare le sempre più numerose conversioni anche all`islam.
Cerchi invece di provare che il mancato uso del bastone=armi del rigore non abbia avuto nessun ruolo nello scempio dottrinale e liturgico che ci circonda.
Abbiamo dovuto aspettare il 2004 per vedere pubblicata la REDEMPTIONIS SACRAMENTUM, purtroppo anche lei restata lettera morta perchè al documento non è seguita nessuna applicazione concreta sul terreno.

Luisa ha detto...

Aggiungo che non ho parlato di "allontanamento dalla religione" ma di religione fai da te, di persone che, pur rigettando Tradizione, Magistero, autorità del Papa, si dicono cattolici e pretendono che sia la Chiesa ad allinearsi sulle loro posizioni.
Quelle persone ribelli hanno potuto liberamente diffondere il loro verbo, la loro ideologia, i loro insegnamenti paralleli e contestatori si sono diffusi liberamente, i risultati li abbiamo sotto gli occhi, per chi vuol vedere, evidentemente.

Anonimo ha detto...

Sulla questione del Concilio segnalo: http://www.ugcpavia.it/2013/06/il-concilio-vaticano-ii-alla-luce-della-tradizione-della-chiesa/
Secondo me è un articolo interessante, e la conferenza che da esso è presentata lo sarà ancor più.

Ester. :-)