domenica 9 giugno 2013

Papa Francesco: Dio ci perdona sempre, è pura misericordia. Incoraggio i fedeli di Modena impegnati nella ricostruzione. 100mila a piedi al Santuario di Loreto dopo la telefonata del Pontefice (Izzo)

PAPA: DIO CI PERDONA SEMPRE, E' PURA MISERICORDIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 giu. 

"La misericordia di Dio da' vita all'uomo, lo risuscita dalla morte". Papa Francesco ha commentato cosi', all'Angelus, il racconto evangelico di Gesu' che provando compassione di una vedova fa riviviere suo figlio. "Il Signore - ha spiegato il Pontefice ai fedeli che gremivano anche oggi piazza San Pietro - ci guarda sempre con misericordia, ci attende con misericordia". "Pensiamo questo e' bello: non abbiamo timore - ha scandito - di avvicinarci a Lui! Ha un cuore misericordioso! Se gli mostriamo le nostre ferite interiori, i nostri peccati, Egli sempre ci perdona. E' pura misericordia!".
Per Papa Francesco, "la misericordia di Gesu' non e' solo sentimento, anzi, e' una forza che da' vita, che risuscita l'uomo!".
Ai 100 mila fedeli, Bergoglio ha commentato il Vangelo di oggi con l'episodio della vedova di Nain. "Gesu' con i suoi discepoli - ha ricordato - sta arrivando appunto a Nain, un villaggio della Galilea, proprio nel momento in cui si svolge un funerale: si porta alla sepoltura un ragazzo, figlio unico di una donna vedova. Lo sguardo di Gesu' si fissa subito sulla madre in pianto: 'Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei'". "Questa compassione - ha spiegato Francesco - e' l'amore di Dio per l'uomo, e' la misericordia, cioè l'atteggiamento di Dio a contatto con la miseria umana, con la nostra indigenza, la nostra sofferenza, la nostra angoscia".
In proposito, Papa Francesco ha anche sottolineato che "il termine biblico compassione richiama le viscere materne" perche'  "la madre prova una reazione tutta sua di fronte al dolore dei figli". "Cosi ci ama Dio, dice la Scrittura",  e "il frutto di questo amore e' la vita".  "Gesu' - infatti - disse alla vedova di Nain: 'Non piangere!', e poi chiamo' il ragazzo morto e lo risveglio' come da un sonno".
"Rivolgiamoci - ha esortato infine il Pontefice - alla Vergine Maria: il suo cuore immacolato, cuore di madre, ha condiviso al massimo la compassione di Dio, specialmente nell'ora della passione e della morte di Gesu'". "Ci aiuti Maria - ha concluso - ad essere miti, umili e misericordiosi con i nostri fratelli". 

(AGI)

PAPA: INCORAGGIO I FEDELI DI MODENA IMPEGNATI NELLA RICOSTRUZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 giu. 

Papa Francesco ha ricordato oggi il terremoto che un anno fa ha sconvolto intere zone dell'Emilia Romagna e della Lombardia. Lo ha fatto dopo l'Angelus rivolgendo il suo saluto "ai i fedeli della provincia di Modena, che incoraggio - ha detto - per la ricostruzione".
Il Pontefice ha poi ricordato i tanti gruppi presenti oggi in piazza San Pietro (gremita da 100 mila fedeli) citando tra l'altro il Movimento per l'amore familiare fondato da don Stefano Tardani. "Non dimentichiamo - ha poi ripetuto riassumendo i concetti espressi prima - l'amore di Dio: Lui ci aspetta: e' tutta misericordia, ci perdona sempre". Papa Francesco, infine ha ripetuto il suo ormai consueto saluto ai fedeli: "Buona domenica e buon pranzo!". 

(AGI)

LORETO: 100 MILA A PIEDI AL SANTUARIO DOPO TELEFONATA PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - Loreto, 9 giu. 

Centomila fdeli, in maggioranza giovani, hanno inondato questa mattina presto Loreto e il Santuario della Santa Casa. Circa la meta' sono arrivati a piedi da Maerata, gli altri si sono aggiunti nelle varie tappe del perorso di 28 chilometri, sollecitati anche dalla telefonata del Papa allo Stadio Helvia Recina, dove il cardinale Marc Ouellet e i vescovi delle Marche stavano per celebrare la messa d'inizio della 35esima edizione di questa iniziativa promossa da Comunione e Liberazione.
"Tutta la vita e' un pellegrinaggio. L'importante e' l'incontro con Gesu' in questa strada della vita: l'incontro con Lui e questo ti da'la fede perche' e' proprio Lui che te la da'", ha detto il Papa,  ai ragazzi esortandoli poi con forza.  "Lasciatevi guidare da Gesu' lasciatevi guidare da Gesu'", ha ripetuto loro due volte Francesco. Le parole di Papa Francesco, infatti, sono state ritrasmesse piu' volte durante la marcia, e in particolare hanno aiutato i ragazzi nella salita finale che porta alla citta' di Loreto e al Santuario che e' nel punto piu' alto.
     Nella telefonata, Bergoglio ha parlato di Dio come del "Signore delle sorprese". "Siate aperti alle sorprese di Dio," ha chiesto ai giovani.  "Anche per voi - ha osservato Francesco - l'avvenimento di questa notte che ogni anno cresce e' una sopresa, e' il segno che nulla e' impossibile a Dio. Come spiegare altrimenti che da 300 che eravate nel 78 siete diventati lo scorso anno 90 mila. Anche voi potete appoggiarvi tutti su Gesu', su questa presenza cosi' affascinante e attraente". "Quando vi sentirete stanchi e vi verra' la tentazione di andare per conto vostro - ha poi concluso il Pontefice rivolto ai ragazzi - pensate a questo: ripetete il vostro si', pregate perche' ciascuno di voi possa riconoscere nella sua carne piagata nel corpo e nello spirito la sua umanita' bisognosa dell'umanita' di  Cristo, l'unica che puo' saziare davvero il desiderio dell’uomo.  Andate avanti con speranza carissimi giovani, andate avanti con speranza! E per favore: non lasciatevi rubare la speranza, e' il Signore che ce la da'. Buona Messa, Buon Pellegrinaggio e che il Signore vi benedica. Pregate per me! Ne ho bisogno".
"Papa Francesco ha aderito a una richiesta che io ho fatto mercoledi' scorso, quando ho acceso la fiaccola del pellegrinaggio, la fiaccola della pace in piazza San Pietro. Gli ho dato il mio cellulare chiedendo che il Papa ci potesse fare la grazia di un saluto, un messaggio, per telefono", ha spiegato il vescovo di Fabriano e promotore della marcia, monsignor Giancarlo Vecerrica che aveva partecipato alla scorsa Udienza Generale insieme all'amministatore  apostolico di Macerata e assistente ecclesiastico generale dell'Universita' Cattolica, monsignor Claudio Giuliodori.    
L'evento quest'anno ha avuto per tema: 'Che cosa puo' davvero saziare il desiderio dell'uomo?". "Abbiamo scelto questa frase - ha spiegato monsignor Vecerrica alla Radio Vaticana - perche' e' una domanda di Benedetto XVI in un discorso sull’Anno della Fede:  vogliamo vivere questa esperienza. La domanda tocca tutti, credenti e non credenti, perche' tocca il cuore, cioe' il desiderio profondo dell'essere umano". 

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19 commenti:

Luisa ha detto...


Quando leggo da parte di un vaticanista che
"Francesco" (!) "propone infatti un modello di pastore meno interventista e invischiato nelle vicende politiche, terreno che spetta all'impegno, alla responsabilità e al rischio dei laici" ,
mi chiedo se è quella la scusa, il pretesto, l`uscita di soccorso, chiamatela come lo volete, per giustificare il silenzio di "Francesco" sui temi brucianti.
Sono formidabili e mai a corto di idee, dunque, per un Papa intervenire su temi politici, come quelli che riguardano l`etica, la morale, lo statuto della famiglia, parlare alle coscienze dei cattolici, ma non solo loro, sarebbe invischiarsi in vicende che non lo riguardano?
E da quando?
Da quando è stato eletto "Francesco"?
Stanno forse già preparando il terreno per evitare a Papa Bergoglio di scendere sul campo delle battaglie che stanno combattendo i cattolici, come in Francia, o che dovranno combattere?
Hanno già dimenticato il coraggio, l`impegno di Benedetto XVI, in difesa dei valori fondamentali? Hanno dimenticato come e quanto è stato attaccato, e mai difeso?
Perchè dalla più alta cattedra non dovrebbe più venire il richiamo e la difesa della nostra Fede, dei nostri valori? Perchè il Pastore universale della Chiesa non dovrebbe più parlare a tutti i cattolici, dando loro la forza, il coraggio, e il sostegno di cui hanno bisogno?
Chi ha interesse al silenzio e non intervento del Papa su certi terreni?
Leggere certi articoli diventa un esercizio penoso.
Basta non leggerli, mi direte, avete ragione, non posso darvi torto.

Anonimo ha detto...

Ma in questr udienze son sempre centomila!?..magari son centomila due o 99 mila 98...per Papa Benedetto anche se c'erano centomila persone parlavano sempre di quattro gatti!

Anonimo ha detto...

UN'ONDATA colossale di buonismo ebete sta sommergendo il globo e la Chiesa.
La scaturigine puteolente è la stessa dalla quale provengono i miasmi del matrimonio gay, dell'aborto obbligatorio per tutti, dell'infanticidio legalizzato, del capitalismo sfrenato, della società dello scarto.
I vagiti della dittatura del relativismo, compiuta e realizzata, si fanno nitidi e assordanti, insieme ai rantoli della Giustizia soffocata.
La "medicina della misericordia" torna ad essere inoculata in un corpo ormai insensibile e non più reattivo.

Si sta servendo sfacciatamente, senza pudore, delle "mosse" di un Pontefice arrivato... dalla fine del mondo... ma siamo qua.
A tre mesi dall'elezione, che non sono tre giorni e sembrano già trent'anni, occorre ammetterlo. Onestamente.

Si appoggia anche alle parole "controcorrente", non le ignora affatto, no. Demonio, peccato, politica, missione... "Cristo" stesso (miserere me, Deus Omnipotens..) sono recepiti, e anche volentieri. Alla stessa stregua delle bestemmie urlate in piazza dallo scemo del villaggio che tutti conoscono.

Auguro a Raffaella di divertirsi al bowling, farò lo stesso.
Ci vuole un bel "reset". Prolugato e profondo. Confessione generale e sacramenti.
Confido nella preghiera assicurata di Benedetto XVI, la mia non basta.
Per vederci chiaro, per vedere dov'é che sta nascendo, dove si formerà, per trovare il piccolo gregge. Io voglio esserci.
A dopo, amici.
gianni

Anonimo ha detto...

Finalmente un papa "forse " non interventista. Anche perchè ricordiamocelo il Papa parla a tutto il mondo e non solo all'Italia come purtroppo accaduto troppo spesso in passato e Francesco è davvero un papa che si rivolge al globo.
Inoltre per me molti vivono fuori dal mondo: ogni giorno migliaia di persone perdono il posto di lavoro, arrivando al suicidio, stiano distruggendo il pianeta e non ne avremo un altro, ma il problema più grave rimangono i matrimoni gay.

Raffaella ha detto...

Perche'? Gli altri Papi non parlavano di poverta'? Di difesa del Creato? Non lanciavano appelli per il cibo o per l'acqua?
Io ho sentito tanti discorsi e tanti appelli sia agli Angelus ed alle udienze ma credo che il mio problema sia quello di non soffrire di amnesia.
Anche i temi etici sono importanti soprattutto in Europa.
Se c'e' una cosa che non sopporto e' il doppiopesismo per cui un Papa puo' fare ingerenza sui temi sociali ma non su quelli etici.
Il silenzio non fa mai bene alla Chiesa perche' porta, tassello dopo tassello, all'irrilevanza.
Nota comica: Benedetto XVI e' stato accusato di non occuparsi delle beghe geopolitiche.
Ora questo "non interventismo" e' diventato una virtu'.
Eh...come cambiano i tempi eppure nulla e' ancora mutato in Vaticano tranne un "piccolo" particolare.
R.

Luisa ha detto...



" Finalmente un papa "forse " non interventista. Anche perchè ricordiamocelo il Papa parla a tutto il mondo e non solo all'Italia come purtroppo accaduto troppo spesso in passato e Francesco è davvero un papa che si rivolge al globo."

Ah sì?
Il Papa dovrebbe, DEVE parlare al "globo", è il Pastore universale dei cattolici, ha il diritto e dovere di intervenire,
Papa Bergoglio per il momento parla ai Romani e, al limite, agli Italiani, brilla, finora, con la sua assenza e il suo silenzio su temi fondamentali che coinvolgono la nostra Fede e che i cattolici stanno difendendo anche facendosi aggredire, come in Francia, lo hanno fatto, e lo stanno facendo, senza ricevere il sostegno del loro Papa.
È stato Benedetto XVI, con il suo coraggio, il suo alto Magistero, il suo impegno personale, a infondere coraggio ai cattolici che sapevano di condurre battaglie impopolari presso chi ha in mano le redini del potere.
La forza e il coraggio che Papa Benedetto, e prima di lui Giovanni Paolo II, hanno trasmesso ai giovani, alle famiglie, si sono radicati, quelle persone non hanno avuto, e spero non avranno, paura di difendere i loro valori, ma hanno bisogno di sapere e sentire che i loro Pastori sono con loro, che il loro sommo Pastore li incoraggia e prega per loro.

Anonimo ha detto...

L'augurio è che Papa Bergoglio segua il luminoso esempio dei Predecessori. I cattolici hanno bisogno della sua parola forte e chiara riguardo tutti i temi. La preghiera e il nascondimento li lasci a Benedetto-Mosè salito sul monte per l'ultimo tratto del suo camminino, a Francesco-Giosuè il compito di far cadere le mura di Gerico.
Alessia

sam ha detto...

"La misericordia di Cristo non è una grazia a buon mercato, non suppone la banalizzazione del male."

SANTA MESSA "PRO ELIGENDO ROMANO PONTIFICE", 18.04.2005

OMELIA DELL’EM.MO CARD. JOSEPH RATZINGER

Anonimo ha detto...

Luisa, il Papa parla (perché, come giustamente sottolinei DEVE) a TUTTI, non solo ai romani o agli italiani. Certo che se poi basta il solo fatto che si sia definito e continui a definirsi prevalentemente Vescovo di Roma a "rinchiuderlo" (per chi vuol farlo) in un ambito unicamente locale, beh...allora mi sento disarmata, perché è veramente inutile insistere con chi non vuole capire. Quanto al presunto silenzio sui valori non negoziabili, non fa che ripetere (e lo ha fatto in un tweet ieri l'altro) il dovere di difendere la vita, contrastando la "cultura dello scarto" che è figlia del relativismo che aggredisce soprattutto le ricche società occidentali. Riguardo, infine, al coraggio che Ratzinger può aver infuso in molti di noi, non c'è dubbio che lo abbia fatto. Ma, almeno io, certi discorsi poco "popolari" li ho sempre fatti, senza bisogno del Papa. Perché DEVONO appartenere al nostro essere cristiani, al nostro modo di vivere il Vangelo senza se e senza ma. Altrimenti che testimonianza diamo?
Paola

Anonimo ha detto...

il papa è interventista: il più grave problema mondiale è la povertà non certo i matrimoni gay.

Luisa ha detto...

Mi dispiace ma qui all`estero non abbiamo, per il momento, l`impressione che Papa Bergoglio si interessi a noi, parli anche a noi, si dice vescovo di Roma, vive e parla come tale.
Per il resto si affida ai vescovi, purtroppo non ho bisogno di precisare che non sempre si può contare sulla guida e incoraggiamento di Pastori sicuri, fidati e coraggiosi, capaci di non andare a braccetto con il mondo.
Per non parlare dell`ortodossia dottrinale, sui temi etici troppi vescovi restano codardi nel loro silenzio, altri vanno direttamente contro l`insegnamento della Chiesa.
Abbiamo bisogno di un Papa che non solo governa la Chiesa tutta, ma che difende la Dottrina quando è attaccata nel mondo, dal mondo, e là dove la sua voce deve risuonare forte e chiara.
Qui all`estero abbiamo certe problematiche, dobbiamo combattere certe battaglie, che prima o poi arriveranno anche in Italia, ebbene non abbiamo ancora sentito il Papa rivolgersi a noi, chiamando i problemi con il loro nome, definendoli, nominandoli in modo esplicito.
Era quel che faceva Benedetto XVI, con coraggio, senza paura di infastidire i potenti e le lobby, ha dato aiuto, supporto, fiducia e coraggio ai cattolici, ha incoraggiato le nuove generazioni, le famiglie.
I risultati li abbiamo visti recentemente in Francia.

sam ha detto...

Anonimo, il più grave problema mondiale è la lontananza da Dio (ed oggi in particolare l'apostasia dei Cristiani). Tutti gli altri sono conseguenza!
Noi Cristiani siamo chiamati certamente ad occuparci delle conseguenze concrete e materiali del peccato, prendendoci cura di chi soffre, ma con la consapevolezza che dal peccato ci salva Cristo, mediante la fede in lui, mediante la conversione, mediante la grazia.
Le buone azioni, l'edificazione di un mondo migliore, sono la conseguenza non il fine o la causa del bene... il principio e la fine è Cristo, solo Cristo, ed è lì che ci deve guidare la Chiesa.
Per questo, nel parlare dei grandi problemi sociali, urge parlare di Caritas in VERITATE.
Cristo si è incarnato non per renderci materialisti, ma perchè camminassimo "non secondo la carne ma secondo lo Spirito" Rm 8,4.
Se il centro non è Cristo, anche i poveri possono diventare un falso idolo o un pretesto.

"I poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre." Mc 14,7

"I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me." Gv 12,8

"Se anche distribuissi tutte le mie sostanze ... ma non avessi la carità, niente mi giova." 1 Cor 13,3

Hai ragione Gianni, sembra passato tanto tempo...
In realtà è proprio cambiato il tempo... dall'eternità dell'Ottavo giorno, il giorno che non muore, l'eternità di Dio, lo "HERI HODIE ET SEMPER" di Cristo... al "secolo".

Sembra che anche il linguaggio della Chiesa, quanto meno per come si compone e ricompone attraverso il sistema della comunicazione mediatica [credo che il Papa ne sia vittima forse un po' ingenua], abbia assunto tutta l'ambiguità del "secolo" e in particolare di questo "secolo" in cui, attraverso la veste luminosa del buonismo ("Ciò non fa meraviglia,perché anche satana si maschera da angelo di luce" 2 Cor 11,14), l'impostura ha raggiunto la sua massima espansione, purtroppo anche nella Chiesa di Cristo, se leggiamo l'articolo odierno di (***)...

Eppure anche in tutto questo il piccolo gregge ha la possibilità di discernere, perchè la Scrittura ci ha preparato a tutto, ci ha detto tutto, ci ha lasciato i Suoi avvertimenti...

"perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé."
At 20,30

"Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure. Certo, noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne usa legalmente; sono convinto che la legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini [notare che pervertiti e trafficanti di uomini sono egualmente considerati peccatori, non solo i secondi, ndr], i falsi, gli spergiuri e per ogni altra cosa che è contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato affidato."
1 Tm 1,5-11

"Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza."
1 Tm 4,1-2

"Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole."
2 Tim 4, 3-4


"Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine"
Eb 13, 4.8-9a




Anonimo ha detto...

Il problema della povertà non lo risolverà né PF,né altri papi,i poveri ci sono sempre stati e sempre ci saranno,perchè fanno comodo a chi li sfrutta in tante maniere,sono la cortina di tornasole,in quanto prolifici,per i promotori del progetto Gaia,che vuole ridurre la popolazone mondiale a 1.000.000.000.di persone,ecocompatibili ed ecosostenibili col neomalthusianesimo che vede nel sovrapopolamento la rovina del mondo,per questo si cerca di imporre la cultura lgbt,il transgender o il gender,costruzione di esseri umani con metodi che, quando usati dai nazi erano definiti disumani e criminali,ora sono'progresso',la risoluzione del problema della povertà non li sfiora neppure,loro perseguono il loro scopo,auspicando guerre atomiche o batteriologiche per distruggere l'umanità,intanto loro si costruiscono rifugi bunker su isole esotiche,per sopravvivere(grillo ne è l'esempio)quindi perchè stracciarsi le vesti per la povertà???Basterebbero 2 F15,il loro prezzo risolverbbe la metà dei problemi,creando in loco opportunità di sviluppo,battendo pozzi e creando lavoro sul posto,invece le superpotenze comprano a prezzi irrisori terreni sterminati,distruggendo l'habitat,foreste ed altro e così l'Africa è sempre più deserto,la gente muore di fame,ma in Brasile,poche famiglie,sono stramiliardarie,quindi,basta favole ipocrite,tutto è teso a nascondere le mire egoistiche di pochi e state tranquilli,la crisi dell'occidente,causata dalle banche euroamericane,la faranno pagare ai poveri,loro non ci rimetteranno nulla,perciò,di che si parla????Il Gattopardo

Anonimo ha detto...

Il problema di Papa Bergoglio, a differenza dei Predecessori, di Benedetto soprattutto, è di non essere chiaro, netto e inequivoco nei suoi pronunciamenti. Tu, Paola, hai una coscienza ben formata, la legge morale naturale è viva dentro di te. Purtroppo, non è così per tutti i cristiani. Molti, lungi dal seguire il magistero che schifano, sono più attirati dai cosiddetti "magisteri paralleli" portati avanti da ben noti "cattivi maestri" che predicano esattamente il contrario, con danno immenso per le coscienze.
Alessia

Anonimo ha detto...

Grazie, sam. Mi hai fatto un regalo che vale più di mille sontuose cene. Questo te lo dovevo.
A dopo...
gianni

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 11.31
Concordo sulla povertà, ma vallo a dire ai governanti alla Zapatero-Hollande che la prima cosa che fanno una volta al governo è l'approvazione dei matrimoni gay. Il lavoro è ancora lì che aspetta. Forse gli ossessionati sono loro.
Chiunque è onesto sa che Benedetto affrontava tutti i temi, ha scritto pure un'enciclica sociale. Non lo stesso finora si può dire del suo amato dal mondo successore

Anonimo ha detto...

Qui siamo troppo eurocentrici. In centroamerica e sud america vivono ormai più del 50% dei cattolici. E ricordiamoci che la povertà in quei lunghi significa per esempio che in alcuni stati centroamericani il25% dei bbambini sotto i 5 anni soffre la fame ed é denutrita. Come ricorda papa Francesco la povertà del Europa é la nostra abbondanza. ..non possiamo lamentarci se il papa parla così tanto spesso di povertà. ..

Anonimo ha detto...

Esiste anche l'Africa, non solo il centro America, e là i problemi legati alla povertà sono altri ancora

Anonimo ha detto...

In sudamerica la povertà è causata dall'accentramento delle ricchezze nelle mani di poche famiglie,ricchissime, che hanno tutto sotto controllo,non sono paesi poveri,sono ricchi di petrolio e di tante materie prime,ma le ricchezze non vengono ridistribuite,guardate al Brasile,è una potenza economica con sacche di povertà inimmaginabili;l'Europa ha perso tutto,fede,identità e potere economico,se poi si paventa che la crisi è peggio di quella del'29,e si pensa di mandare al governo economico dell'UE la Germania,che avrà presidenza di BCE e della governance politica dell'unione,vuol dire che ci lasceranno affogare nei nostri debiti,tout court,l'abbondanza c'era un tempo,anche qui la gente si impoverisce ogni giorno di più,parlare della povertà tutti i giorni non risolve il problema,lo mette in risalto e la CC sta perdendo valenza politica dappertutto,non facciamo inutili demagogie e non creiamoci illusioni,i tempi d'oro sono finiti,ci aspettano tempi duri...