martedì 4 giugno 2013

Papa Francesco: non cedere a chi parla bene di noi (Ansa)

Papa: non cedere a chi parla bene di noi

E' debolezza narcisista, favorisce gli ipocriti e i corrotti

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 4 GIU - Avere il coraggio della "verità" giacché l'"ipocrisia è il linguaggio della corruzione". Respingere quella debolezza per cui ci piace che si parli bene di noi, quel "linguaggio persuasivo che porta invece all'errore, alla menzogna". Il Papa durante la messa a S.Marta mette in guardia contro l'"idolatria narcisista". Quella "debolezza interiore", della "vanità", per cui "ci piace che dicano cose buone di noi".I "corrotti lo sanno" e "con questo linguaggio cercano di indebolirci". (Ansa)

23 commenti:

Anonimo ha detto...

sì ma certe cose vanno dette nelle omelie delle messe pubbliche o agli angelus non nel nascondimento di santa marta.

Anonimo ha detto...

mi hai tolto le parole dalla tastiera, vanno gridate ad alta voce,chissenefrega se non dolce e suadente,davanti ai 200.000(sempre così dicono)in piazza,messe solenni coram populo,non in un'anonima chiesa privatissima....troppo facile così...

Guido ha detto...

Sono l'anonimo di poc'anzi, anzi Guido ... Posso farvi notare che i contenuti dell'omelie sono pubblici e non rimangono tra quelle venti persone che partecipano alla Messa? Quindi non cambia nulla, e poi Papa Francesco è papa da meno di tre mesi, non da tre anni, pretendete che parli di tutto lo scibile umano nei pochi giorni che ha assunto il servizio petrino?

Anonimo ha detto...

Figuriamoci se non si trova sempre il pelo nell'uovo di ciò che dice Papa Francesco ... Se non parla sbaglia perché non parla, se parla lo fa a Santa Marta in un ambiente ristretto ... quando il cuore è chiuso, è chiuso, quando non si ama, non si ama, altre parole sarebbero sprecate. Posso darvi un consiglio? Fate come il sottoscritto, che all'inizio di questo pontificato criticava sempre quello che faceva il Papa, ma ho chiesto al Signore il dono di farmelo amare, e ho ricevuto questo dono ... Si vive, molto più in pace quando si ama, lo sapete?

Luisa ha detto...

"Posso farvi notare che i contenuti dell'omelie sono pubblici"

Non è esatto, quello che esce di quelle omelie private è stato filtrato, come ha detto mariateresa e stato smagrito o ingrassato, infiocchettato, ridipinto, e lo è stato da adetti al lavoro iperrapidi( non come ai tempi di Papa Benedetto) che riescono l`exploit di darci versioni diverse.
Quelle omelie o, meglio, quelle sintesi non sono magistero, la Chiesa non si limita a Roma o all`Italia, ha ragione chi dice che certi argomenti dovrebbero essere trattati in pubblico, non stiamo parlando del parroco di Santa Marta , ma del Papa.

Anonimo ha detto...

E ama, chi ti dice di non farlo...L'amore purtroppo, come la fede, non si impone. Resta il fatto,che certe cose si dicono di fronte ai duecentomila, in modo che duecentomila intanto ascoltino, poi lo raccontìno anche agli altri. E siano testi ufficiali, trascritti come tali, non al buon cuore o cattivo cuore di chi li divulga

Anonimo ha detto...

comunque guardate che i resoconti di santa Marta vengono spesso pubblicati anche sul sito di Corriere e Repubblica che sono seguitissimi

Anonimo ha detto...


Guido finalmente uno che ragiona.....anche in giro nei forum certi dicono: si ma non ha chiuso lo Ior ec ecc..ma caspita è li da nemmeno 3 mesi !!!! Purtroppo l'era di internet ha reso tutti frenetici ed impazienti ed un mese sembra un anno. Io penso che pian piano lui farà tutto ma a modo suo...chi lo conosce dice cha ha sempre bisogno di pensare molto

Raffaella ha detto...

Sai, da Benedetto XVI si pretendeva tutto e subito e guai se si prendeva qualche giorno di tempo...
R.

Anonimo ha detto...

Scusi Raffaella Benedetto è stato papa per otto anni non mi pare che dopo due mesi si pretendesse tutto....Se fra qualche anno Drancesco non avrà cambiato niente allora si potrà fare una valutazione negativa, ma chiedere in due mesi la chiusura dello Ior, l'abolizione dell'IMU, l'incarceramento di tutti i preti pedofili degli ultimi 30 anni e magari l'abolizione del celibato ( cose mai fatte comunque dai precedenti papi)mi pare un tantinello esagerato

Dante Pastorelli ha detto...

Ha ragione Raffaella. Comunque l'ora dell'azione non tardi.

Raffaella ha detto...

Non siamo noi che pretendiamo queste rivoluzioni ma altri che credono che oggi tutto sia possibile.
Chi ha seguito il Pontificato di Benedetto XVI sa quanto fossero pressanti le richieste e quanto insopportabili certe pressioni.
Noi eravamo qui.
R.

Anonimo ha detto...

Non siamo noi che pretendiamo queste rivoluzioni ma altri che credono che oggi tutto sia possibile.
Chi ha seguito il Pontificato di Benedetto XVI sa quanto fossero pressanti le richieste e quanto insopportabili certe pressioni.
Noi eravamo qui.
R.
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qui no magari ma in altri forum si pretende....ma anche qui posso fare un esempio: si continua a parlare del discorso di Ratisbona per dimostrare che Benedetto ha avuto il coraggio di esporsi e Francesco no, ma Benedetto iniziò il pontificato ad aprile 2005 se non ricordo male e il discorso lo tenne a settembre 2006, quasi un anno e mezzo dopo. Invece con Francesco si pretende che in due mesi abbia già detto, fatto, condannato, rivoluzionato !!! Senza magari tenere conto che per Francesco le priorità sono altre come lo sfruttamento delle persone e le ingiustizie sociali e poi il resto.
Io mi chiamo Claudia comunque

Raffaella ha detto...

Ciao Claudia, dal 2005 ad oggi molto e' cambiato nella comunicazione.
Ora internet ha rivoluzionato il modo di fare e dare le notizie ed andiamo tutti di fretta.
Credo che le aspettative esagerate dipendano anche da questo.
R.

sam ha detto...

Personalmente credo che una certa aspettativa pressante a sapere cosa pensa e cosa intende fare Papa Francesco su alcuni temi importanti, si sia generata a seguito di alcune manifestazioni di rottura tra questo e il precedente pontificato.

Se Papa Francesco e più in generale la comunicazione vaticana si fossero impegnati maggiormente a marcare una continuità col precedente pontificato - così com'era avvenuto tra i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - certi problemi non si sarebbero posti.

Talora la fretta di vedere un avanzamento su strade già intraprese, nasce dalla paura di poter assistere, al contrario, a un'inversione di marcia.
Faccio presente che, per esempio, in materia liturgica o nell'ambito del dialogo Islamo-cattolico, certi segnali di "restaurazione" ante-Benedetto si sono già manifestati.

Non si può d'altro canto ignorare che il passaggio tra i due pontificati sia stato eccezionalmente traumatico, e che l'intero Pontificato di Benedetto sia stato sottoposto a pesanti pressioni e ostilità interne ed esterne alla Chiesa, talora soltanto intuibili, spesso palesi.

Questa situazione ha certamente esercitato un'influenza sulla decisione delle dimissioni di Benedetto XVI.

Di conseguenza è a mio avviso più che giustificabile l'attenzione da parte di molti, me compresa, a cercar di comprendere se e in quale grado gli autori di dette pressioni e ostilità nei riguardi di Benedetto XVI siano ancora in grado di far del male alla Santa Chiesa di Cristo.

Questo non per qualsivoglia forma di curiosità, ma per semplice fame e sete di giustizia e si sa che fame e sete rendono il desiderio pressante, mettono fretta!

Poi qualcuno può far finta che tutto ciò a cui abbiamo assistito per 8 anni e che i rapporti esplosivi sulla corruzione e le infiltrazioni di lobby e sette interne alla Chiesa non siano mai esistiti e che tutto va ben Madama la Marchesa...

Qualcuno. Io no.

gemma ha detto...

Sfruttamento, ingiustizie, per Benedetto le priorità erano altre???? Ma lo degnavate mai di lettura e di ascolto quest'uomo o vi limitavate tutti ai titoli? Ha pure scritto un'enciclica sociale, che il suo successore bellamente ignora, l'atto di beatificazione di don Puglisi è stato suo. Me lo sono vissuta tutto giorno per giorno questo pontificato del "pastore tedesco" e so di cosa parlo. Non ho letto invece di nessun "dogo argentino" il giorno dopo sui giornali o di altro grazioso argentino di altra specie non umana. Scusate, ma alla fine la stanchezza ti sfinisce, anche se proprio ci provi, ci ho provato, ci sto provando, ho avuto pure da discutere con alcune amiche del blog per questo, quasi accusata di tradimento, ma il dono proprio a me non mi arriva . E più mi si presenta tutto come cose mai viste prima più sono lontana, praticamente nel parcheggio della mia auto. Ora tocca a voi fare le lotte che noi abbiamo fatto per qualcun'altro, per otto anni alle prese con chi non voleva saperne di capire, rifiutava a priori di ascoltarlo, non si sentiva attratto a pelle, non gli parlava al cuore, gli scatenava l'autunno ecc. Non si pretenda da noi ora quel che non è riuscito ad altri prima con Benedetto, la capacità di amare non c'entra nulla

Eugenia ha detto...

Grande Gemma non potevi rendere meglio l'idea di quello che abbuamo vissuto insieme qui per otto anni

Dante Pastorelli ha detto...

Le priorità per un Papa sono il governo della Chiesa e la difesa della Fede. Senza Magistero e senza disciplina non si può procedere all'opera sociale. Non l'ha detto Francesco che la Chiesa non è un'ONG?

mariateresa ha detto...

l'intemerata di Gemma rende bene anche il mio stato d'animo.
Credo che qui mai si sia preteso il miracolo dal nuovo Papa , credo che quello che sia maggiormente insopportabile è il coro belante della stampa che dà per fatte cose , che ovviamente richiederanno determinazione e tempo, solo in virtù dell'aria nuovo. Dopo lo spirito del Concilio, la riforma allo stato gassoso.
Niente è stato perdonato a Benedetto , mai.Sia che facesse, sia che non facesse, sia che dicesse , sia che non dicesse. una perversione che andrà studiata dagli studiosi di comunicazione e forse dagli psichiatri.
Non so se chi fa certe osservazioni adesso è andata su Cattolici romani a difendere Benedetto. Io li ho contattati più volte e il forum non mi ha fatto una bella impressione, soprattutto la moderazione. Ma, ripeto, anche durante il pontificato precedente si era così assidui a difendere il papa regnante?io scommetto di no.
Durante il pontificato precedente , i cattolici delusi, non tutti, ma ce n'è un bel campione , hanno fatto resistenza militante, come si fa con le appartenenze politiche. E molte volte la causa dell'atteggiamento era proprio la militanza nella propria parte politica.Gratta gratta iolì vedevo che si arrivava.
Questo non riesco ancora a perdonare. La slealtà dei delusi.Una chiesa così non va da nessuna parte.
Quindi non voglio cadere nello stesso errore. Salvo fatti eclatanti e insopportabili che non ho al momento motivo di temere, io papa Francesco lo rispetto.
Non si possono però imporre altri sentimenti e, come ha detto il monsignore che ha parlato con Licia, non sono nemmeno richiesti al cattolico nei confronti del papa. Ma il rispetto si dà e non per finta. Ed è proprio quello che è mancato a Benedetto .
Lamentele su critiche a papa Francesco o su non sufficiente entusiasmo qui non cadono proprio a fagiolo, con quello che abbiamo dovuto sentire e sopportare e non da Augias o Flore d'Arcais ma dai fratelli nella fede e da una gerarchia tremebonda e opportunista.Per quel che riguarda i media cattolici, sono in larga parte, a mio modesto parere, una pena.
cara Gemma, vieni via dal parcheggio che è pericoloso. Rientra in chiesa, ci mettiamo di nuovo vicino alla porta e all'acquasantiera. Manteniamoci serene.

Anonimo ha detto...

I dettagliati resoconti di corriere e repubblica, risaputi grandi amici della chiesa, come no? Se dobbiamo affidarci a quelli per il magistero della chiesa siamo a posto. Spero riportino proprio tutto di quel che dice papa Francesco, non la selezione riveduta e corretta secondo l'uso che riportavano ai tempi di Benedetto o il lavoretto di ritocco che fanno abitualmente sui temi politici.
Servono parole chiare, che siano Magistero, riportate su documenti trascritti disponibili sul sito Vaticano

Fabiola ha detto...

D'accordo con tutte le amiche. Io non ce la faccio a scrivere di più. Condivido il silenzio di Qualcuno. Ma certi fervorini sentimentali mi risultano insopportabili.


Luisa ha detto...

Grazie, mariateresa.

gemma ha detto...

Tranquilla mariateresa, non sono nel parcheggio della mia parrocchia, su quei banchi continuo ad esserci. Alludevo ad un altro parcheggio, nelle vicinanze del Vaticano. Ma ormai sono già fuori Roma ed è necessario che ci resti per un po', proprio per mantenermi serena, come proponi tu
Grazie :)