giovedì 20 giugno 2013

Papa Francesco: non possiamo pregare il Padre, se abbiamo nemici nel nostro cuore

Clicca qui per leggere il commento.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Papa Benedetto spiega il Padre nostro Dal tuo archivio :-)
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.it/2010/07/linvito-del-papa-alla-preghiera.html

Da You tube
Dio è nostro Padre
http://www.youtube.com/watch?v=ExDgOKr_VSI
Benedetto XVI: preghiamo non da soli ma con la Chiesa
http://www.youtube.com/watch?v=29Sew-OK150
Alessia

mariateresa ha detto...

qui un commento sullo stile di predicazione di papa francesco, da un giornale liberal Mercier fa qualche osservazione che abbiamo fatto anche noi
, naturalmente per chi legge il francese

http://www.lavie.fr/sso/blogs/post.php?id_blog=71&id_post=2765

il succo dell'intervento è che lo stile di predicazione del Papa è legato molto al contesto latino americano e al confronto con i pentecostali e anche se i cattolici corressero nelle periferie non hanno gli strumenti poi per un'efficace evangelizzazione perchè non sono preparati a questo.Non basta correre là.
Per le omelie del mattino anche lui è perplesso.
Se non ho visto male non fa confronti con il pontefice precedente neanche una volta.Un caso più unico che raro.

Guido ha detto...

Penso che ogni persona sia diversa. C'è chi non riceve nulla da queste omelie, c'è anche chi, come il sottoscritto, la mattina entra in questo blog una decina di volte nell'attesa di leggere le sue parole. Anche se non condivido le sue frequenti tirate contro chi ama la Tradizione, che non si può evidentemente ridurre ai drappi come invece ha detto ieri, devo confessare che ho fame della sua parola di Pastore. Per le parole infelici c'è bisogno di preghiera per lui e amore - di amore verso l'attuale successore di Pietro in queste pagine ce n'è obbiettivamente poco. Un motivo in più per pregare.

gemma ha detto...

Le parole delle omelie mattutine vengono riportate solo qui? Non credo proprio, con la marea di fans club di cui gode Papa Francesco

carmelina ha detto...

l'amore, caro guido, e' un'epifania e con Francesco (parlo per me) per adesso non si e' realizzata. lo rispetto in quanto pontefice e Vicario di Cristo ma la sua figura non mi crea quella "fame" che ispira in te. comunque qui, l'obiettivo principale degli strali non e' affatto Francesco ma quell'ambiente ecclesiastico e laico che ha sistematicamente perseguitato e tormentato il pontificato di Benedetto. quello stesso ambiente che, da una parte ostenta totale indifferenza per il convitato di pietra Benedetto, e dall'altra continua ad accoltellare idealmente la sua figura. quello stesso ambiente che continua a interrogarsi sui reali motivi delle dimissioni papali ma che si guarda bene dall'interrogarsi sul perche di tanto sanguinario accanimento contro Benedetto negli 8 anni precedenti. in breve, caro guido, qui noi trattiamo di elementare senso di giustizia. l'unica cosa di cui personalmente HO MOLTA, MOLTISSIMA FAME.

Anonimo ha detto...

No Guido, dai, non dire così. :-)
Penso che tutti amiamo Papa Francesco, come ameremmo un Papa Mattia, un Papa Leone o un Papa Paolo. Il Papa - i Santi lo insegnano - chiunque sia e qualunque sia il Suo nome Pontificio, è amato dal Suo gregge. Altrimenti saremmo una frotta di sedevacantisti persi dietro un "gomblotto", privi dunque della Speranza, della Fede e della Carità. In definitiva, non saremmo più Cristiani Cattolici. Invece lo siamo, anche se appena Papa Francesco parla, andiamo a ripescare gli stessi temi commentati da Papa Benedetto. :-D
Perché è stato Papa anche lui, e lo amiamo, vorremmo riascoltarlo, ci manca, ecco. Non penso accada perché vogliamo fare confronti (stile "Benedetto does it better"), ma per amore verso chi ci ha nutriti finora. Siamo un po' come i gatti randagi, tanto amati dal Papa emerito, che vedono cambiare la mano che li nutre e vorrebbe accarezzarli: siamo un po' sfuggenti, è vero, ma anche curiosi. Piano piano questa diffidenza svanirà. Come per alcuni è già svanita. ;-)
Altra cosa: il 99% delle critiche che trovi sul blog è rivolto ai giornalisti che non sanno quel che scrivono, e metton giù parole in libertà. ;-)

A proposito, com'è che ancora non è apparso lo slogan "cultura light"?
Infelicissima espressione, ma solo perché...uffa, a me ricorda la moda dei cibi light, che fanno più male che altro...forse il Papa ha rubato il concetto di arte "light" applicandolo alla religione...ma l'effetto è stato un po' comico per chi è abituato ai ritornelli della "remise en forme"... :-D

Ester. :-)

Luisa ha detto...

L`articolo che mariateresa ha messo in link conferma quel che dicevo stamattina, se voi in Italia subite il peana del papa superstar, del superpapa, ma per fortuna non tutti, c` è ancora chi ragiona con la propria testa, all`estero si fanno sentire altre voci, come Mercier( ma non è il solo)che dice che sta saturando dal troppo pieno di parole e di parole come quelle che anche qui ci hanno fatto reagire, Mercier dice al Papa: per pietà non scada nel catho-bashing, già che il resto del mondo passa il suo tempo a denigrarci, non ne faccia troppo, non basta produrre degli elettrochoc...ci vogliono anche il metodo e la pedagogia.
Il modo con cui papa Bergoglio coinvolge la folla, durante le sue omelie, è molto, troppo, simile a quello usato dai predicatori pentecostali e evangelici.

Anonimo ha detto...

Seguendo il tuo ragionamento, Ester, allora anche tutti quelli che hanno odiato Benedetto, sono stati tanti, e ora adorano Francesco sono stati sedevacantisti.
Sarebbe meglio non fare confusioni perché il sedevacantismo è altro.
Sedevacantismo è non riconoscere legittima l'elezione del successore di Papa Benedetto e di conseguenza non riconoscerlo come Papa. Penso che nessuno qui sia tanto folle.
L'amore è altro. A meno che tu non intenda amore verso il papato in genere, a prescindere dalla persona e dai sentimenti che questa può ispirarci.
Alessia

gemma ha detto...

Magari i giornalisti possono aver un pò caricato all'inizio ma ora usufruiscono anche del nutrimento che gli arriva. Non può essere sempre colpa loro, qualche spunto mi pare che gli arrivi o gli sia arrivato pure dal Papa. Mi ha colpito l'altra sera un servizio del tg, in cui alla presentazione la giornalista che leggeva ha detto: guardate cosa ha fatto il Papa oggi. Lui è così, ai più piace proprio per questo probabilmente, per ciò che fa in piazza, ad altri per quel che dice, per dove vive o per come celebra, ravvisando discontinuità. Dal momento che io non sentivo alcuna necessità di discontinuità, che percepisco eccome, mi pare quantomeno legittimo che possa provare disagio. E mica dico che ho ragione io, dico solo quel che provo. In fondo, anche il Papa ha qualche tipo di fedele che non gli piace troppo, e lo dice. Sincerità per sincerità, fa più bene dell'ipocrisia, e spesso col tempo e una migliore conoscenza molto si appiana

Luisa ha detto...

Se Ester avesse ragione, io sarei una sedevacantista, non sarei più cattolica, siccome non lo sono (sedevacantista) e lo sono ( cattolica), vuol dire che il ragionamento-convinzione di Ester gli appartiene ma non è applicabile a chi non ha i suoi stessi sentimenti.
Non è necessario voler bene al Papa, l`amore non è un sentimento che si è obbligati a sentire, schiacci su un bottone e hop l`amoooore è là!
Al di là del feeling che si crea o meno, di un legame che si crea subito o mai, quel che aspetto da un Papa è che mi confermi nella Fede, che non susciti confusione ma metta luce e chiarezza dove ci sono ombre, che non porti l`attenzione sulla sua persona, mettendosi in avanti e al centro, ma si cancelli e ci indichi sempre Cristo, dal Papa aspetto che mi aiuti a conciliare Fede e ragione.
L`ho già detto, papa Bergoglio non mi arriva, né al cuore né alla mente, non ancora, anzi il suo comportamento, quello che alcuni amano chiamare lo "stile Bergoglio", ha l`arte di infastidirmi, mi ricorda troppo certi predicatori di tipo carismatico che ho incrociato nel passato e che mi hanno fatto scappare.
Siccome non voglio incorrere negli strali di Papa Bergoglio, non sono ipocrita, lo riconosco come Papa, lo rispetto, ma questo non implica automaticamente l`affetto.
Un cuore di mamma è abbastanza grande per amare tutti i suoi figli, un cuore di cattolica dovrebbe poter essere abbastanza grande per amare due Papi, che sono in vita,...dovrebbe ma se non ci arriva subito, se lascia il tempo fare il suo effetto e se alla fine quel sentimento, che non si comanda a bottone, non nasce, questo non fa di certo di quel-la cattolico-a un-a sedevacantista, un-a non cattolico-a!