mercoledì 5 giugno 2013

Pedofilia, Papa Francesco incoraggia la lotta agli abusi. Zollner: quando parla di ipocriti penso anche agli abusi (Izzo)

PEDOFILIA: PAPA INCORAGGIA LOTTA AD ABUSI SESSUALI SUI BAMBINI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 giu. 

Papa Francesco ha incoraggiato "i rappresentanti del 'Committee for the protection of children and young people' e padre Hans Zollner, responsabile del Centro per la protezione dell'Infanzia dell'Universita' Gregoriana, che hanno partecipato alla celebrazione di questa mattina alla Domus Santa Marta. Padre Zollner, che era accompagnato da alcuni suoi collaboratori, ha poi dichiarato alla Radio Vaticana: "dopo la messa, abbiamo avuto l'occasione di salutare Papa Francesco, al quale abbiamo presentato brevemente il progetto. Il Papa ha ascoltato molto attentamente e piu' volte ha sottolineato che e' un lavoro importante e che 'dobbiamo andare avanti con questo impegno'".
 "Con me c'erano il nostro rappresentante per la Polonia; e la persona che lavora qui con me anche per lo sviluppo delle unita' di apprendimento canoniche e teologiche per questo programma a distanza che vogliamo distribuire in tutto il mondo e che vogliamo promuovere", ha riferito il vice rettore della Gregoriana, che e' stato tra i promotori, insieme anche al portavoce della Santa Sede, padre Fedrico Lombardi, e all'ex pg vaticano, Charles Scicluna, dell'incontro sulla lotta alla pedofilia che nel febbraio del 2012 riuni' a Roma i rappresentanti delle Conferenze Episcopali e dei principali Istituti religiosi e dal quale sono scaturite importanti iniziative di prevenzione degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici sui minori, compresi corsi e-learning. "Abbiamo - ha sottolineato in merito padre Zolling nell'intervista - una risposta veramente molto incoraggiante: abbiamo molte offerte di collaborazione. In questa fase di progetto, stiamo ancora lavorando solo con otto diocesi e con alcune province della Compagnia di Gesu', i Gesuiti in India e in Indonesia".
"Proprio in queste ultime settimane - ha dichiarato il gesuita - stiamo anche cominciando a progettare il futuro, dopo il 2014 quando finira' il nostro progetto scientifico. E - ha precisato - stiamo definendo anche il piano su come possiamo inquadrare il Centro per la protezione della Gregoriana nell'ambito accademico piu' ampio. Vogliamo allargare la nostra presenza, come abbiamo gia' cominciato a fare: oltre che in Italia, in Germania, Ecuador, Argentina, Ghana, Kenya e come ho gia' detto India e Indonesia: siamo presenti adesso anche in Cile e in Polonia". "Vogliamo - assicura Zollner - non soltanto approfondire il nostro contributo e i nostri moduli di apprendimento, ma vogliamo cercare di raggiungere piu' persone. Adesso ci rendiamo conto che saranno necessari vari livelli di informazione ed anche altri livelli, come la formazione di insegnanti, la formazione di personale che opera nelle parrocchie. Poi certamente anche un approccio piu' prettamente scientifico al quale vogliamo collaborare, creando anche una rete di facolta' di psicologia, partendo certamente dalle Facolta' dei Gesuiti presenti in tutto il mondo". 

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PAPA: ZOLLNER, QUANDO PARLA DI IPOCRITI PENSO ANCHE AD ABUSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 giu. 

Presente questa mattina alla messa alla Domus Santa Marta, nella quale Papa Francesco ha condannato l'ipocrisia del linguaggio politicamente corretto, padre Hans Zollner, responsabile del Centro per la protezione dell'Infanzia dell'Universita' Gregoriana che d'intesa con la Santa Sede promuove iniziative di prevenzione degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici, si e' detto colpito dal fatto che piu' di una volta nell'omelia il Papa abbia menzionato che dobbiamo parlare come un bambino, dobbiamo comportarci come un bambino: certamente riferendosi al fatto che Gesu' stesso ci parla dell'esempio dei bambini, i cui angeli stanno davanti al Signore e sono i privilegiati del Regno di Dio".
 "Richiamare dunque la purezza e l'autenticita', la non ipocrisia di un bambino, ci riporta - ha spiegato il gesuita - anche alla nostra sfida di vivere il nostro essere cristiani e il nostro essere testimoni di Gesu' con autenticita' e credibilita'". "Senz'altro e questo era anche il messaggio che il Papa stesso aveva gia' indicato un mese fa, all'Angelus del 5 maggio, invitandoci a lavorare per il bene dei piu' vulnerabili, dei minori", ha assicurato il vice rettore della Gregoriana. "Questo - afferma il gesuita - e' certamente nella linea di Papa Benedetto, al quale - quattro mesi fa - abbiamo potuto consegnare i nostri atti del Simposio, che abbiamo celebrato alla Gregoriana nel febbraio del 2012, radunando i rappresentanti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo per parlare proprio del prevenire il male nei confronti dei minori". 

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2 commenti:

Luisa ha detto...

OT:

chi legge il francese potrà constatare che certe nostre reazioni e osservazioni, in particolare sui media, sono condivise oltralpe.

http://benoit-et-moi.fr/2013-II/articles/cet-amour-mediatique-pour-franois.html

http://benoit-et-moi.fr/2013-II/articles/irritation-contre-les-medias.html

Anonimo ha detto...

Cara Luisa,

mi pare che grosso modo i commenti francesi, oltre alle osservazioni dolorosamente centrate su Papa Benedetto, dicano sostanzialmente sul "cristianesimo in pillole" di Francesco, quel che ne dicevamo qui

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/bene-la-terapia-durto-ma-quella-di.html