mercoledì 19 giugno 2013

Presentato a Ginevra il documento congiunto di cattolici e luterani «Dal conflitto alla Comunione» (O.R.)

Presentato a Ginevra il documento congiunto di cattolici e luterani «Dal conflitto alla Comunione»

Cinque passi per l'unità

Ginevra, 18. «Cinque imperativi ecumenici» per caratterizzare la celebrazione, nel 2017, del 500° anniversario della Riforma protestante: sono contenuti nel documento congiunto della Chiesa cattolica e della Federazione luterana mondiale, intitolato «Dal Conflitto alla Comunione», presentato lunedì 17 giugno a Ginevra. Si tratta di un lungo e dettagliato testo, scritto dalla Commissione internazionale per l'unità cattolica-luterana, che si pone come riferimento al fine di superare le incomprensioni reciproche e per ribadire l'impegno alla comune testimonianza cristiana nel mondo. Il documento è stato presentato durante una conferenza presso la sede della Lutheran World Federation (Lwf), a Ginevra, alla presenza del cardinale presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Kurt Koch, e del segretario generale della Lwf, Martin Junge. «La divisione della Chiesa è qualcosa che non possiamo festeggiare -- ha osservato il cardinale Koch facendo riferimento all'anniversario luterano -- ma siamo in grado di vedere ciò che è positivo e cercare di trovare vie verso un futuro da condividere assieme». Il reverendo Junge, riferendosi al documento comune, ha aggiunto che «questo è un passo molto importante in un processo di guarigione di cui tutti abbiamo bisogno e per il quale tutti stiamo pregando».
Nel documento, pur riaffermando l'esistenza di alcune differenze, si sottolinea che è stata raggiunta una tappa del cammino ecumenico nella quale cattolici e luterani possono offrire una interpretazione diversa della storia e apprezzare la sincera fede di entrambi. «Sta nascendo la consapevolezza tra luterani e cattolici -- si legge -- che la contrapposizione del secolo XVI è finita» e che «le ragioni per condannarsi a vicenda sulle questioni di fede sono cadute nel dimenticatoio».
I cinque «imperativi ecumenici» partono dalla consapevolezza che cattolici e luterani condividono il battesimo nel corpo di Cristo e che devono rafforzare ciò che essi hanno in comune anche quando «le differenze sono più facilmente visibili e vissute». Inoltre, cattolici e luterani «necessitano di reciproche esperienze di incoraggiamento e di critica» che aiuteranno entrambe le comunità a trasformarsi e a giungere a una comprensione più profonda di Cristo. Il terzo “imperativo” afferma che cattolici e luterani «dovrebbero impegnarsi ancora per cercare l'unità visibile, per elaborare assieme cosa significhi nel concreto e per raggiungere questo obiettivo». Il quarto “imperativo” riguarda la testimonianza cristiana alla luce delle profonde trasformazioni del mondo. I fedeli, è spiegato al riguardo, «dovrebbero ritrovare insieme la forza del Vangelo di Gesù Cristo per il nostro tempo» e condividerla con gli altri in modo tale che non aumentino le divisioni e la competizione tra le comunità. Infine, cattolici e luterani «dovrebbero essere insieme testimoni della misericordia di Dio nella proclamazione e nel servizio al mondo», riconoscendo che la credibilità dei cristiani aumenta nel momento in cui si approfondisce anche la loro unità.
Il documento, come detto, si pone come punto di confronto privilegiato in vista della celebrazione dell'anniversario della Riforma protestante. Il cardinale Koch, riferendosi all'evento, ha sottolineato che «il vero successo della Riforma può essere raggiunto solo attraverso il superamento delle nostre divisioni». In una intervista a Radio Vaticana, monsignor Matthias Türk, membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha affermato che «questo è il primo anniversario della Riforma che può essere celebrato ecumenicamente». Richiamando i contenuti del documento, monsignor Türk ha commentato: «Le ragioni che portano a divisioni nella Chiesa spesso si fondano su malintesi e su interpretazioni diverse dei medesimi contenuti di fede e delle stesse convinzioni teologiche. Nel comune dialogo ecumenico internazionale, abbiamo saputo riscoprire i fondamenti comuni, le basi comuni che abbiamo sulle questioni di fede, e abbiamo saputo affermare che questi punti non sono più motivo di divisione tra le Chiese. Il nostro documento riassume tutti questi passi come la raccolta di ciò che abbiamo in comune e si proietta nel futuro, alla ricerca del prossimo passo nella comune testimonianza al mondo di oggi».
Le comunità luterane si stanno preparando adeguatamente a un anniversario particolarmente significativo. «Mentre si avvicina l'anniversario della Riforma -- ha affermato il vescovo Munib A. Younan, presidente della Lwf -- il documento “Dal Conflitto alla Comunione” offre l'opportunità di riflettere sulla nostra storia particolare, in modo che possiamo correggere il nostro comportamento e impegnarci gli uni e gli altri in modo più costruttivo per il bene della missione di Dio». Il vescovo emerito Eero Huovinen della comunità evengelica luterana in Finlandia, che è anche membro della Commissione internazionale per l'unità cattolica-luterana, ha esortato a concentrarsi sulle questioni teologiche fondamentali. «Nessuno di noi può da solo decidere -- ha puntualizzato -- come costruire l'unità e abbiamo bisogno di un lavoro teologico profondo».

(©L'Osservatore Romano 18 giugno 2013)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Le stesse convinzioni teologiche?????
Se Cattolici e luterani avessero le stesse convinzioni teologiche, e i medesimi contenuti di Fede, perché diavolo sarebbero divisi?
Ah già: le interpretazioni.

Come mai nel documento trovo fuffa e aria fritta, e non c'è un riferimento che sia uno ad un esempio concreto?
Come facciamo a capire dove vanno a parare le "melenzose riga" del documento se non esistono neppure accenni ai "contenuti comuni con le sbagliate interpretazioni"?

Questo Monsignor Turk dice davvero cose...turche! :-(

Ester. :-(

Luisa ha detto...

Vedere quel che c`è di positivo ?!?
Celebrare la Riforma protestante!?!
Alcune differenze?
Ma scherzano o ci prendono per degli imbecilli?
«il vero successo della Riforma può essere raggiunto solo attraverso il superamento delle nostre divisioni».
Successo della Riforma?
Ma sono seri?
Celebrare quell`evento devastante insieme?
Ma che cosa c`è da celebrare?
Guardiamo a ciò che ci unisce e non a ciò che ci divide,
anche se per farlo dobbiamo, noi cattolici, lasciar perdere cammin facendo la Presenza reale, il Primato petrino, i Santi e Maria? Sono bazzecole, sono pietre d`inciampo, togliamole, non fanno che impedire la riunione.
I protestanti non rinunceranno a niente, i soli a fare un passo dopo l`altro verso di loro sono i cattolici, allora che riunione è?

Anonimo ha detto...

Eh ma vuoi mettere, Luisa? Noi avremo finalmente l'autorizzazione per suonare e cantare i corali di Johann Sebastian Bach! :-D

La butto sul comico per sdrammatizzare, ma c'è da piagne...

Lancio una proposta: nel 2017 vengano i luterani a celebrare i 100 anni della apparizioni di Fatima. Superiamo le nostre divisioni, e recitiamo il Rosario tutti insieme ai piedi della Signora. Mi sembra una ghiotta occasione "ecumenica" per l'unità dei Cristiani! Sono tutti, ma proprio tutti, invitati.
Anche i Testimoni di Geova. :-)

Ester. :-)

PS: sai che bel concertino tra un luterano e un TdG? :-D

roberto ha detto...

No Ester,

nel 2020 i Protestanti dovrebbero venire a Roma a celebrare con noi il 500 anniversario della "Exsurge Domine".

Roberto

Anonimo ha detto...

Bene: questo è un altro importante appuntamento da mettere in agenda!

Grazie, Roberto!

Ester. :-)

PS: se i luterani hanno forum o blog, facciamo i postini, e segnaliamo gli eventi! (muahahahahahah - risata malefica) ;-)

Anonimo ha detto...

...Et judica causam tuam...la risposta deve ancora arrivare,io proporrei uun mea culpa dei luterani nel 2027 per il sacco di Roma e le orribili scorrerie dei lanzichenecchi,in fondo la CC si è scusata per Galileo,che,sia detto per inciso affinchè odano tutti coloro che ne fanno un'icona contro la CC,fu lui stesso a richiedere il parere del Sant'Uffizio,perchè" parevagli,in coscienza d'andare di contro la dottrina cattolica e l'insegnanento della chiesa"....a Salem non ci fu nessun Bellarmino a difendere le accusate...meno ipocrisie,per favore,i protestanti ci hanno sempre considerati inferiori,abbassino la loro superbia,nessuno è uscito vincitore dallo scisma luterano,l'unico offeso veramente è stato Cristo,con la Sua sposa...Upside down.

sam ha detto...

Non ti scandalizzare Ester... "perché diavolo sarebbero divisi?", se l'è chiesto anche il Papa stamattina in udienza, dopo 40 minuti/mezz'ora di preghiera privata con un pastore evangelico.

O.T. segnalo:

http://www.tempi.it/videogallery/la-grotta-di-lourdes-sommersa-dalle-inondazioni#.UcGzp-eprcd

Anonimo ha detto...

Sam... :-)
...un conto è pregare insieme (e magari ognuno prega il Dio in cui crede), un conto è dire che abbiamo le stesse convinzioni teologiche e gli stessi contenuti di Fede. Perché se il Vangelo è uno, e uno è il nostro Signore, mi pare ovvio che avere tante confessioni cristiane sia un controsenso. Però c'è il busillis delle divisioni tra Cattolici, stamattina il Papa l'ha detto chiaramente e noi lo viviamo quotidianamente...lo sperimentiamo, lo leggiamo e lo sappiamo...la tunica di Nostro Signore è stracciata, il desiderio di riaverla così com'era all'inizio è forte. La frammentazione Cristiana non avviene nel rispetto della varietà dei carismi dello Spirito: se così fosse, tutto sarebbe in armonia, e si avrebbe "quella varietà che sorprende" nella Chiesa che è chiamata ad essere sempre l'unica sposa di Cristo. Se c'è divisione, dunque, è perché giocoforza le convinzioni teologiche e i contenuti di Fede sono diversi! :-)
Non c'è interpretazione che tenga dinanzi ai temi fondamentali di cui abbiamo discusso (Eucarestia, Maria, i Santi, il primato petrino...). Nel caso del pastore evangelico che prega con il Papa, sai cosa ho pensato? :-)
"Chissà che pensa questo qui, sta davanti al Papa, che la sua confessione definisce "superbo usurpatore di titoli conquistati con adulazioni"...chissà quando tornerà a predicare tra i suoi, cosa gli diranno...se gli tireranno qualche pomodoro (ma come, preghi con un usurpatore?) oppure inizieranno a pensarci su (ma se il pastore prega con il Papa dei Cattolici, allora non è come pensiamo noi)..."
Sì perché tra i due, sta messo peggio il pastore evangelico in fatto di unità dei cristiani... ;-)
Riguardo il dialogo con l'ortodossia, non chiedo di meglio. Credo, e nessuno si offenda, che abbiamo molto da imparare da loro in fatto di formazione religiosa (ne ho esperienza diretta), e spero di cuore che il dialogo avviato continui e sia sempre più fecondo.

Concludo! :-)

San Paolo diceva:
Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti. Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!».
Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati?

Ecco: nel nome di Cristo e non di Lutero (e affini)... ;-)

Ester. (scusate la lunghezza :-p)

sam ha detto...

Concordo pienamente Ester, soprattutto sul fatto dell'impellenza di procedere sulla via dell'unità con gli Ortodossi, con i quali su 3 dei 4 temi da te citati siamo già più o meno d'accordo.
Concordo anche con la tensione all'unità del Papa, da conseguire attraverso la preghiera, prima all'interno della Chiesa Cattolica e poi con le altre confessioni (però se anche lui non continuasse a menar fendenti alle componenti a lui antipatiche della Chiesa, forse darebbe un miglior esempio..).

Quanto al resto, la mia era una semplice battuta, del tipo:

Il Papa chiede in udienza generale: "Ma perchè divisi?"
...Non poteva chiederlo al pastore evangelico con cui prega di primo mattino? In fondo sono i protestanti che si sono divisi!
:-)

Vabbè...era una battuta.

Tornando seria non so che pensare... immagino che Papa e Pastore evangelico abbiano invocato insieme lo Spirito Santo, non so se sia stata un'eccezionalità o se avvenga di consueto... ho sentimenti ambivalenti a riguardo... di speranza da un lato e di perplessità dell'altra... ma non ho giudizio o pregiudizio alcuno in merito... solo affidamento al Signore: se c'è Lui in mezzo non dobbiamo preoccuparci.