lunedì 3 giugno 2013

Santa Marta. Le due campane (Magister)

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13 commenti:

mariateresa ha detto...

le due campane sono un fatto negativo comunque la si voglia rigirare.
Intanto una persona normale non si vede perchè dovrebbe, ai fini di un'informazione corretta, fare i confronti fra le due fonti tipo la settimana enigmistica nella rubrica "trova le differenze". Anche a volere rimanere a questo livello, non è una cosa seria.
Ma se si va in profondità ci si chiede se la faccenda sia frutto di mancato coordinamento o fatto apposta perchè fa comodo così, se qualcuno vuole commentare le parole del Papa, scegliere quelle più adatte al suo punto di vista e buonanotte. della serie. ce nè per tutti.
Quando poi nelle omelie del mattino c'è qualcosa di pesante, come l'anticristo o di quel genere, si pratica il giornalismo del canguro e si salta l'argomento. Non la parafrasi o la sintassi elastica, proprio si salta.
Io credo che se questi sono espedienti, presto mostreranno la corda.
Al momento non fanno una bella impressione.
E ho parlato di media cattolici.Per quel che riguarda il resto della stampa, sembra per ora attenersi a questa regola: non pubblicare niente che si presti solo lontanamente a un barlume di polemica. All'estero le maglie non sono così strette come in Italia e dal buco è passato qualcosa come sul paradiso degli atei, questione che è stata trattata dai giornali . Ma in Italia sembra di essere in caserma e per tutti i giornali. Ora la domandona, cari amici , è: come mai tutti stanno al gioco? Io, nonostante la mia vegliarda età non riesco a trovare una risposta completamente decente. Perchè di ipotesi indecenti se ne possono fare senz'altro. No, io voglio una risposta decente. Aiuto

Raffaella ha detto...

Carissima, sottoscrivo parola per parola!
Quando alla tua domanda per ora anche io ho solo risposte indecenti.
I media, soprattutto quelli cattolici e in generale italiani, sembrano alloggiare in un giardino in cui si coltivano rose profumate ed incensi che creano una sorta di fumogeno che impedisce di guardare al di la' del proprio naso.
Chissa' se e quando usciranno dalla nuvoletta.
R.

Luisa ha detto...

Sottoscrivo anch`io le parole di mariateresa.

medievAle ha detto...

bellissima quella della rubrica "trova le differenze"! : D

Anonimo ha detto...

"Rimandare al mittente" sarebbe stato troppo duro, visto che il mittentente é il Creatore e che "mandare al Creatore" continua ad essere un'espressione inequivocabile. "Rinunciare all'aborto" invece, é molto piú "polite", e non rischia di turbare la sensibilitá delle anime belle delle nostre societá progressiste e democratiche. Se l'Osservatore ha scelto un termine al posto dell'altro, non é per un caso.

mariateresa ha detto...

il fatto è che abortire E' mandare la Creatore. Se le parole hanno un senso.

mariateresa ha detto...

mandare al Creatore.E' ora che mi metta gli occhiali.

Anonimo ha detto...

La vexata quaestio sta tutta nel fatto che sono omelie private,spesso a braccio,dette fuori da schemi precisi,difficili da trascrivere e che ognuno scrive quel che ricorda o ritiene migliore da pubblicare,ora se questo è il metodo con cui PF intende fare il papa,non ci siamo proprio,a parte i giornali che riportano a capocchia quello che più piace e politically correct,secondo i desiderata attuali,ma il fatto più grave è che chi commenta via radio fa e dà ulteriori interpretazioni e alla fine si resta del tutto sconcertati e non si sa a chi credere;leggendo i messaggi ed altro di Ratzinger non avevi dubbi(quelli integrali intendo,non quello che passavano i media),qui non si capisce niente,forse fa comodo così a tutti...ieri sera su radiomaria è andata in onda una tavola rotonda di Agnoli'Da Benedetto a Francesco'io ne ho sentita solo l'ultima parte,se qualcuno ha interesse....GR2

Anonimo ha detto...

Il Papa dovrebbe opporsi alle due campane, un fatto negativo e ridicolo che non può che generare ulteriore confusione. La versione dovrebbe essere una e una sola, poco importa chi sia a redigerla, ma che sia una per tutti. Rv e OR si comportano da fratelli coltelli come nella consolidata prassi vaticana. Come vorrei poter dare uno sguardo al futuro e leggere come gli storici tratteranno questa parte di quella che, ci piaccia o no, è storia della Chiesa e della sua comunicazione
Alessia

mariateresa ha detto...

la mia impressione è che non solo l'omelia del mattino viene filtrata, smagrita o ingrassata, infiocchettata, ridipinta ma che è il pontificato stesso che è impastato in modo diverso a seconda dei clienti del fornaio. Proprio per accontentare il cliente che crede di trovarci i suoi ingredienti preferiti.

sam ha detto...

D'accordo con tutto quello che è stato detto, tranne sul fatto che rimandare un figlio al mittente si più polite di abortire.
Intanto mi sembra una perifrasi per evitare una delle parole tabù (aborto) di questo pontificato. Inoltre non mi piace il descrivere l'aborto come un "rimandare un figlio al mittente" (innanzitutto per rispetto del Mittente, che tra l'altro non e' il colpevole degli errori degli uomini, ma anche perchè l'espressione sembra descrivere più un rifiuto che non la soppressione di una vita), così come non mi piaceva l'immagine di Gesù tentato a fare il paracadutista senza apparecchio... sarà un mio limite. Pace.

Anonimo ha detto...

Anche io penso che quell'espressione non sia stata usata per fare un discorso politically correct. Prova ne è il fatto che la ricordiamo, che non ci scivola addosso come le parole untuose di un politico. Penso invece che sia un ulteriore uso di frasi icastiche, oserei dire iconiche, care allo stile omiletico di Papa Francesco. Quel "la ragazza non ha voluto rispedire suo figlio al mittente" - a mio avviso - sottolinea l'aspetto avventato, superficiale, con cui talora si ci approccia all'aborto. Vissuto come un "liberarsi di quel che non si vuole". Un "no, grazie" davanti a Dio che ti dona un figlio, come faresti davanti ad un piatto che non ti piace. Una lettera d'amore che torna indietro perché non la vuoi, non la apri nemmeno.
E c'è lo squarcio sereno, in quest'orizzonte desolante già descritto nel settembre 2012 con le stesse parole, del ritorno a Dio dei bambini non nati. Una pillola teologica nascosta sotto il mantello logoro di un'immagine quotidiana. Ma i giornali, talvolta, si fermano all'immagine, la giudicano sconveniente, inadatta, e la castrano. Dimostrando di non riuscire a vedere oltre. E si perdono tanto!
Sull'annosa questione delle omelie a Santa Marta, vorrei tanto che si potesse giungere all'audio integrale. Toglierebbe tutti i problemi di torno e comunque il diritto di commentare per iscritto sarebbe salvo. Ma - probabilmente - se non c'è stato finora, non lo avremo mai, a meno di ripensamenti... :-(

Ester. :-(

Anonimo ha detto...

la frase rimandare il figlio al mittente l'aveva già usata e la si trova in uno dei libri ( non ricordo se il Cielo e la Terra) dove racconta l'episodio della ragazza madre alla quale veniva rifiutato il battesimo.
Scusate ma non si può leggere frasi come " se PF intende fare il papa così non ci siamo proprio" ma chi ci si crede di essere? Inoltre a moltissimi piace proprio perchè lui fa il Papa "così"