mercoledì 5 giugno 2013

Sarà beato il giornalista di Avvenire che ne impedì l'uscita. Papa Francesco firma i decreti per i martiri della guerra civile spagnola (Izzo)

PAPA: SARA' BEATO IL GIORNALISTA DI AVVENIRE CHE NE IMPEDI' L'USCITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 giu. 

Odoardo Focherini il giornalista e amministratore del quotidiano cattolico L'Avvenire d'Italia (oggi Avvenire) ucciso dai nazisti nel 1944 sara' beatificato sabato 15 giugno a Carpi. Lo ha deciso Papa Francesco che - dopo i decreti sul martirio approvati da Benedetto XVI - ha delegato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, a presiedere sabato 15 il rito che si terra' a Carpi, dove sono attesi migliaia di fedeli da tutta Italia. La celebrazione sara' presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Padre di 7 figli, Focherini salvo' piu' di 100 ebrei dai rastrellamenti, ma fu poi deportato nel campo di concentramento di Hersbruck, in Germania, dove fu soppresso "in odio alla fede cattolica". La massiccia partecipazione che e' attesa dipende dal fatto che Odoardo Focherini e' stato anche presidente dell'Azione Cattolica di Carpi, e l'associazione - quella che ha piu' iscritti tra le sigle ecclesiali - per l'occasione si e' mobilitata a livello nazionale. Cosi' come grande spazio all'evento sta dedicando Avvenire. Tra gli episodi significativi della sua vita ce ne e' uno che riguarda proprio il quotidiano oggi della Cei. Per non trasformarlo in un giornale filo nazista, Odoardo Focherini decise infatti di sospenderne la tiratura all'indomani dell'8 settembre, quando i nazifascisti occupanti Bologna vogliono che il giornale esca. Odoardo Focherini, con vari escamotage nasconde la carta da giornale del quotidiano e dice ai nazisti che non puo' uscire in stampa. Da Focherini, ha spiegato in una conferenza stampa il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, arriva "una lezione per i giornalisti di oggi", quella di "avere il coraggio di dire quello che c'e' da dire con tutta la carita' possibile". "Una lezione civile oltre che cristiana", ha commentato Tarquinio. Avvenire ha pubblicato diverse lettere e testimonianze sul "suo" martire e prossimo beato (sara' il primo giornalista italiano a salire agli altari, Tito Brandsma era un giornalista olandese e straniero era anche padre Massimilano Kolbe, il francescano polacco ucciso ad Auschwitz che pure aveva il tesserino da giornalista). "Se tu avessi visto come io ho visto in questo carcere cosa fanno patire agli ebrei, rimpiangeresti di non averne salvati in numero maggiore", scrisse Odoardo alla sua sposa, Maria Marchesi, quando dal carcere di Bologna, poi viene portato nei campi di concentramento di Fossoli e Gries e alla fine deportato in Germania a Hersbruck, dove muore il 27 dicembre dello stesso anno. Medaglia d'oro al merito civile della Repubblica italiana e ricordato come "Giusto tra le Nazioni" allo Yad Vashem di Gerusalemme, "Odoardo Focherini - sottolinea da parte sua la Radio Vaticana - e' stato un personaggio di spicco del cattolicesimo del Nord Italia, in quanto giornalista prima e poi direttore amministrativo del giornale cattolico che seppe resistere alle veline di regime impongono di dire". 

© Copyright (AGI)

PAPA: FRANCESCO FIRMA DECRETI PER MARTIRI GUERRA CIVILE SPAGNOLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 giu. 

Anche Papa Francesco, come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ha firmato decreti per dichiarare martiri e beati i sacerdoti, religiosi e laici uccisi dai repubblicani nel 1936, nel corso della Guerra civile in Spagna. "Durante la Guerra civile spagnola - ricorda oggi la Radio Vaticana - furono almeno 10mila i martiri: sacerdoti, religiosi, seminaristi, laici, barbaramente uccisi in odio alla fede in un'ondata di violenza anti-cattolica, mentre furono distrutte il 70 per cento delle chiese".
 Tra i nuovi beati per i quali il nuovo Papa ha firmato oggi figurano Crisanto e 67 compagni martiri, tra cui due laici, dei Fratelli Maristi delle scuole, la congregazione religiosa fondata da San Marcellino Champagnat. Invano i suoi confratelli avevano cercato di convincerlo a nascondersi: "Ho dato la mia parola - disse fratel Crisanto due giorni prima di morire - non fuggiro' anche se vengono per uccidermi. E se mi uccidono sara' unicamente perche' sono religioso marista e perche' compio il mio dovere. Se capita cosi' mi considero felice!". Gli spararono a bruciapelo otto colpi di pistola. Tra i martiri maristi della Guerra civile spagnola figurano non solo religiosi ma anche molti laici: cuochi, falegnami, muratori, semplici fedeli che hanno dato la vita per non rinnegare la fede e che restano sconosciuti alle cronache dei giornali. L'odio non risparmio' neanche le donne: tra le prossime Beate figurano anche suor Clementina Arambarri Fuente e tre compagne, suore professe delle Serve di Maria Ministre degli Infermi, che furono crudelmente assassinate". Il motto di suor Clementina era "Sono di Dio". Il Papa ha firmato anche i decreti relativi a nuovi "venerabili" tra i quali due italiani. Il primo, don Nicola Mazza, e' un sacerdote veronese del 1800 impegnato a istruire e avviare al lavoro ragazzi e ragazze sopraffatti dalla poverta'. Don Nicola fu il primo nel 1850 a inviare in Africa come evangelizzatori sacerdoti africani da lui formati. E Venerabile e' suor Maria Celeste Crostarosa, fondatrice dell'Ordine delle Suore del Santissimo Redentore, mistica napoletana del 1700. Superando numerose avversita' spirituali e psicologiche, nonche' ostilita' ambientali, raggiunse la comunione con Cristo che defini' "Riposo amoroso tutto amabile". 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: