domenica 2 giugno 2013

Una preghiera all'unisono per i cattolici di tutto il pianeta nell'ambito dell'Anno della Fede voluto da Benedetto XVI

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25 commenti:

nell ha detto...

lo aspettavamo tanto quest'anno della fede voluto da Benedetto, per viverlo insieme a lui. Perchè ci ha fatto questo?

Anonimo ha detto...

Per salire sul Monte come gli ha chiesto il Signore.
Alessia

Anonimo ha detto...

E Boffo non lo ha minimamente ricordato, anzi..

Anonimo ha detto...

(Almeno, Di Giacomo ha fatto la sua parte.)

Anonimo ha detto...

Boffo lo ha ricordato così. Ha detto che con l'Adorazione Eucaristica "NON siamo saliti sul monte" ma siamo rimasti nel mondo per portarlo a Cristo.

Senza parole.

gemma ha detto...

Lasciamolo per conto suo Boffo. Potrei snocciolare una marea di filmati con le sue "leccate" a Benedetto, e non credo che glispettatori siano tutti smemorati da non ricordarselo, ma da lui preferisco così com'è ora. Il fatto che tra lui e Benedetto non ci sia sintonia quasi mi rincuora

Anonimo ha detto...

Ha però neanche troppo velatamente bollato come non "politicamente eucaristico", cioè di condivision universale,, il concetto stesso di "stare sul monte a pregare", quasi dileggiandolo..

sam ha detto...

"Un’ora in tutto, che secondo il programma papa Francesco trascorrerà sempre in ginocchio, senza pronunciare omelia."

Ma di che programma parlano?!

Luisa ha detto...

Devo tacere l`impressione quasi dolorosa, se non affranta, che ho provato nel vedere il Papa, i cardinali e vescovi e i fedeli presenti, restare seduti durante l`Adorazione?
Se Jorge Bergoglio ha dei problemi per inginochiarsi che ci venga detto expressis verbis, ma non penso che sia il caso per tutti i presenti, se nella Basilica Vaticana N.S.G.C. viene adorato stando seduti, senza prostrarsi, senza inginocchiarsi, che esempio e modello è dato al mondo?
E mi ricordo le parole di Papa Benedetto all`omelia del Corpus Domini 2008:
"inginocchiarsi in adorazione di fronte al Signore. Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale contro le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo Sacramento, perché in esso sappiamo e crediamo essere presente l’unico vero Dio, che ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il suo Figlio unigenito (cfr Gv 3,16)".

Anonimo ha detto...

Bellissima celebrazione, dove davvero l'Adorazione è stata al centro. Tanto silenzio per pregare con il Papa e con la Chiesa in tutto il mondo. Le parole dei Pontefici che hanno preceduto Papa Francesco hanno descritto come meglio non si potrebbe l'immutato amore che la Chiesa si tramanda nel tempo, per Gesù Eucaristico. Un'ora per il mondo che contrasta e trafigge l'ora del mondo.
Spero che questa splendida idea di Papa Benedetto sia servita anche a far riscoprire la gioia dell'Adorazione Eucaristica nelle chiese dove è stata ed è trascurata, e a portare nuovo fervore nelle comunità che già si dedicano a questa pratica, perché non subentri il senso della routine.

Ester. :-)

Luisa ha detto...

Far riscoprire la gioia dell`Adorazione!?!
Restando comodamente seduti?
Forse che il prostrarsi in adorazione davanti al Signore è un`esigenza da seppellire, è roba vecchia e ammuffita?
O, piuttosto, possiamo ancora credere che, e ripeto le parole di Papa Benedetto:
"l`inginocchiarsi in adorazione di fronte al Signore. Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale contro le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo Sacramento, perché in esso sappiamo e crediamo essere presente l’unico vero Dio, che ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il suo Figlio unigenito (cfr Gv 3,16)."
Le immagini che ho visto in San Pietro non mostravano l`Adorazione al centro, non certo come lo insegna la Chiesa, non come lo ha mostrato Papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

Il monitoraggio di Ester che trova sempre enfatiche giustificazioni a papa Francesco comincia a diventare stucchevole, perchè le osservazioni che si fanno qui non mi sembrano per niente banali. Sono motivate, obbiettive e non prevenute.

sam ha detto...

Scusa Ester, sicura che abbiamo visto la stessa cosa?

Grazie a Dio io avevo già partecipato ad una bella adorazione (con meditazioni azzeccate estratte, pensa te,dai testi di Papa Francesco) nella mia Chiesa, perchè quella trasmessa in TV è stata davvero una grande delusione.

Apro una parentesi. Non so voi, ma da quando c'è Papa Francesco, a me sembrano diventati tradizionalisti tutti i parroci della zona... ma non sono cambiati loro, è cambiato il punto di riferimento... ora tutte le volte che genuflettono mi viene di mandare loro un bacio in fronte. Inoltre le chiese non mi sono mai sembrate così ben adornate e parate come in questi giorni. Va detto che siamo ambrosiani... Chiusa parentesi.

Non so se l'adorazione è stata al centro, come dici tu Ester cara, di certo non lo è stato Cristo Eucaristia.
Il CTV Lo ha mostrato pochissimo, insistendo invece continuamente sulle persone, consacrate e "pubblico", tutte rigorosamente sedute e senza la scusante (purtroppo presunta, ma ci crediamo) delle difficoltà motorie del Papa.
Inoltre pareva che la regia ricercasse con cura certosina le persone che chiacchieravano, che sbadigliavano, che masticavano la cicca o vestite davvero in modo inadeguato...
Tutto questo in mondovisione... un vero scandalo per i popoli dove l'adorazione eucaristica è ancora Adorazione!
Poi non ho capito il senso di fare tutte le letture e preghiere in Italiano... per un evento in mondovisione... boh.. ma questo è il meno.
Il vero problema per chiunque abbia seguito il magistero di Benedetto XVI è l'"atteggiamento" degli "adoranti"...

Jospeh Ratzinger in Introduzione allo Spirito della Liturgia scriveva:

"Vi sono ambienti, che esercitano notevole influenza, che cercano di convincerci che non bisogna inginocchiarsi. ...
Nella liturgia della Chiesa la prostratio appare oggi in due occasioni: il venerdì santo e nelle consacrazioni.
Il venerdì santo, giorno della crocifissione, essa è espressione adeguata del nostro sconvolgimento per il fatto di essere, con i nostri peccati, corresponsabili della morte in croce di Cristo...
In occasione delle consacrazioni questo gesto esprime la consapevolezza della nostra assoluta incapacità di accogliere con le sole nostre forze il compito sacerdotale di Gesù Cristo, di parlare con il suo Io...
Quando l’inginocchiarsi diventa pura esteriorità, semplice atto corporeo, diventa privo di senso; ma anche quando si riduce l’adorazione alla sola dimensione spirituale senza incarnazione, l’atto dell’adorazione svanisce, perché la pura spiritualità non esprime l’essenza dell’uomo. L’adorazione è uno di quegli atti fondamentali che riguardano l’uomo tutto intero. Per questo il piegare le ginocchia alla presenza del Dio vivo è irrinunciabile....
L’inginocchiarsi non è solo un gesto cristiano, è un gesto cristologico...
La liturgia cristiana è proprio per questo liturgia cosmica, per il fatto che essa piega le ginocchia davanti al Signore crocifisso e innalzato. È questo il centro della vera «cultura» – la cultura della verità. Il gesto umile con cui noi cadiamo ai piedi del Signore, ci colloca sulla vera via della vita, in armonia con tutto il cosmo....
L’incapacità a inginocchiarsi appare addirittura come l’essenza stessa del diabolico...
Può forse essere vero che l’inginocchiarsi è estraneo alla cultura moderna – appunto nella misura in cui si tratta di una cultura che si è allontanata dalla fede e che non conosce più colui di fronte al quale inginocchiarsi è il gesto giusto, anzi quello interiormente necessario.
Chi impara a credere, impara a inginocchiarsi; una fede o una liturgia che non conoscano più l’atto di inginocchiarsi, sono ammalate in un punto centrale. Dove questo gesto è andato perduto, dobbiamo nuovamente apprenderlo, così da rimanere con la nostra preghiera nella comunione degli apostoli e dei martiri, nella comunione di tutto il cosmo, nell’unità con Gesù Cristo stesso."

Anonimo ha detto...

Luisa, dove ho detto che inginocchiarsi dinanzi a Gesù Eucaristia sia démodé?
Semplicemente, ho seguito la celebrazione e l'ho trovata essenziale, tutta rivolta a Gesù, tant'è che non era previsto alcun intervento del Papa (quindi non so Boffo donde traesse il "programma" di oggi pomeriggio), ma solo preghiera e silenzio. Cristo è stato al centro di questa splendida ora che ci ha donato Papa Benedetto mettendoci in comunione tangibile con il mondo intero. Ho visto volti rapiti dall'Eucaristia, immersi nella Sua contemplazione, che fossero di fedeli seduti o inginocchiati (perché ce n'erano), e questo mi ha dato gioia. Sbaglio, forse, nel gioire dinanzi a chi prega? :-)
Io, purtroppo, ho un punto di vista diverso: credo che chi rimane seduto in chiesa abbia le stesse preoccupazioni e deponga ai piedi del Santissimo le stesse miserie di chi si inginocchia. Sì, vi saranno fratelli pigri che non vogliono sacrificare un po' il loro corpo, e per quelli bisogna pregare; ma credimi: non si sta comodi in chiesa, Luisa, mai...nemmeno quando ci si siede sulle poltroncine imbottite...non si sta comodi, specie davanti a Gesù...e questo lo sappiamo bene...
Ti lascio con un suggerimento: se riesci a stare un'ora in ginocchio, ti prego di cuore: offri questo sforzo per chi non lo può fare, sia per impedimento fisico, ma anche per chi non lo fa per pigrizia, perché non crede nella presenza reale di Gesù Eucaristia, perché si vergogna di farlo, per ignoranza, e per tutte le altre ragioni che possano esserci. Convertire il malumore in preghiera attiva ti sarà salutare. L'ho sperimentato tante e tante volte, sapessi! ;-)
Ciao!

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Cara Sam, la trasmissione è la stessa. Dipende poi con quali occhi vediamo ciò che accade: ricordiamo il famoso racconto dell'abbraccio sulla riva del mare. ;-)
Io ho vissuto la Celebrazione come se fossi lì, perché purtroppo la famosa infiammazione di cui parlavo si è estesa e mi costringe abbastanza, quindi non ho potuto seguire le Celebrazioni della mia Parrocchia. Ecco perché ho fatto davvero finta di essere a San Pietro, non ho seguito "per vedere che si dice dal Papa", mi sono concentrata sulla mia povertà dinanzi a Gesù Eucaristia, e di conseguenza ho colto solo poche cose. I raggi di sole che filtravano dall'alto, il ripiegarsi assorto del Santo Padre, che pareva volersi fare piccolo, alcuni volti davvero presi dall'adorazione...altro, anche volendo, non potrei dirti: avevo in un'altra scheda il libretto della Celebrazione aperto, quindi leggevo e seguivo anche da lì, come avrei fatto se fossi stata davvero a San Pietro. :-)
Tutto qui! :-)
Spero di non generare polemiche e di aver chiarito a sufficienza il mio pensiero, che non è mai contro qualcuno o qualcosa, ma è solo un'espressione puramente personale. :-)

Ester. :-)

gemma ha detto...

Boffo si comporta così perchè sa evidentemente di poterlo fare. Se i vescovi della cui tv è direttore, glielo permettono tacendo, significa che acconsentono. Ormai non si puo nemmeno dire che sia un caso, è un'escalation continua questo suo disprezzo verso Benedetto XVI. Per quanto mi riguarda, a me Boffo nel mondo non mi porta proprio nulla, anzi, ho cancellato tv 2000 dalla mia lista programmi

sam ha detto...

Cara Ester, se uno si concentra soprattutto sull'ascolto dei testi dell'adorazione, comprendo che possa vivere quel momento con intensità, non lo discuto.
Per me sarebbe stato impossibile perchè per me adorazione è soprattutto sguardo e le immagini inquadravano sempre le persone e quasi mai il Santissimo, cosa che a me personalmente dà l'orticaria.
Chi qualche volta, per ragioni di salute, si sia dedicato all'adorazione via tv o via web, in collegamento con Fatima o Medjugorje, sa che al centro dell'inquadratura sta sempre il Santissimo, non altro.
In questo caso, giusto per dare il senso del contesto, si sarebbe potuto riprendere qualche volta il Papa e fare una panoramica o due su San Pietro. Invece la regia si è rivelata completamente antropocentrica.
Senza dimenticare che in ogni parte del mondo c'era gente che si era sintonizzata per adorare il Santissimo col Papa e si è ritrovata a guardare tanta gente seduta o la speaker "recitante", probabilmente senza neppure la consolazione di capire le parole.
Ammetterai che non c'è neppure paragone con il senso di immensa sacralità e profondo coinvolgimento che appariva con forza straordinaria, per esempio, durante le grandi adorazioni di Benedetto con i giovani... e nemmeno i commentatori chiacchieroni riuscivano a coprire quella realtà.
Non avendo partecipato di persona, ma solo seguito su schermo, non so se fosse solo il gesto di Benedetto inginocchiato a produrre per emulazione quell'atmosfera mistica diffusa o se fossero state date più spiegazioni e raccomandazioni ai presenti. Fatto sta che lì il senso dell'adorazione c'era senza equivoci, in maniera commovente.
Sono convinta che, per la grande e inedita occasione odierna, si potesse e dovesse far molto meglio e si sia persa un'occasione, anche se l'idea dell'adorazione unitaria in tutto il mondo resta una cosa stupenda e produrrà certamente buoni frutti.

Anonimo ha detto...

"Poi non ho capito il senso di fare tutte le letture e preghiere in Italiano... per un evento in mondovisione..."

Su questo, cara Sam, mi sto facendo un'idea non so se fondata.
Penso che sia legato all'accento che Papa Francesco ha messo sul suo essere Vescovo di Roma. Nel senso che ognuno, in tutto il mondo, deve riscoprire anche il proprio legame con la diocesi, col poprio Pastore, con la propria Chiesa particolare.
La comunione col Papa non la dà l'immagine o il CTV, la da la Fede vissuta.
Coloro che hanno partecipato davvero all'Adorazione di oggi lo hanno fatto nelle loro Cattedrali o nelle loro parrocchie, rivolti a Gesù Eucaristia, in comunione con tutta la Chiesa e col Papa.
Forse ci spinge non necessariamente a "copiare" il Papa, o l'immagine di Papa che ci siamo fatti, ma a camminare con le nostre gambe, a re-imparare la vita di Fede nelle nostre comunità, uniti al Vicario di Cristo. Non si perde, resta tutta, la dimensione universale, ma è come un incoraggiamento alla responsabilità, a una vita più "attiva".
Se fosse così, mi sembra una spinta molto buona, a me serve molto. Poi uno la TV la guarda per informarsi e continuare a ringraziare Dio.
Non so se mi sono fatto capire.
Sicuramente le tradizioni della vostra Chiesa Ambrosiana sono bellissime.
gianni

Anonimo ha detto...

Un fatto che mi è capitato...
Quest'anno, al Giovedì Santo, sono andata in parrocchia, a fare quelli che si chiamano (almeno a Roma) "i sepolcri", ad adorare Gesù. Sono rimasta lì più tempo di quanto pensassi e sempre in ginocchio. Di più: non riuscivo ad andarmene. Non so perché, era come se ci fosse un magnete a trattenermi. Era Gesù. Altre volte ero andata, talvolta stando in ginocchio, altre in ginocchio e seduta. Ma mai mi era accaduto di non riuscire a staccarmi da lì. Era perché stavo in ginocchio? O forse perché il mio cuore era tutto preso dal Signore? Perché le altre volte che ero rimasta tutto il tempo (breve) inginocchiata non avevo provato nulla di simile? Mistero...
Paola

Anonimo ha detto...

Ogni tanto sputa l'icona di "mic" per strigliare qualche blogger. Arriva e si permette di dare della "stucchevole" a Ester. Ma chi è questa maestrina?
Ti sembra normale, Raffaella?
gianni

Raffaella ha detto...

Vi difendete perfettamente da soli :-)
R.

Luisa ha detto...

Dunque, il signor gianni può criticare, può esprimere il suo parere, può lanciare picche più o meno avvelenate, può erigersi spesso e volentieri in maestrino, e può farlo liberamente ma se una blogger fa quel che fa lui, se esprime il suo di parere, e che quel parere non gli va a genio, allora gianni arriva e la prende di mira.
Interessante, ancor più interessante quando vedo che è mic ad essere il bersaglio della sua freccetta avvelenata.
Ma chi è, gianni, questo maestrino?

Luisa ha detto...

"Convertire il malumore in preghiera attiva ti sarà salutare."

Se Ester pensa che il mio è malumore non ha capito granché a quel che ho sentito, pensato e poi espresso.

Anonimo ha detto...

La pungente e preparatissima Mic ha il diritto di partecipare e di esprimere le proprie critiche quanto chiunque altro. Te compreso, Gianni che, se non ricordo male, non hai avuto remore a tacciare altri di ottusità e presunzione. Mi domando perché non provi a incanalare tutto il tuo ardore in un bel blog apologetico a onore e gloria di Francesco Papa. Faresti faville e io mi divertirei immensamente a venire a farti incavolare:-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

:-)) Ah beh... se la mettiamo così, vuol dire che non c'ho azzeccato tanto bene. Ci penserò cara Alessia, che bello! Benedictus vs. Franciscus e "viceserva".
Divertiti
gianni