venerdì 12 luglio 2013

IL VANGELO DEL GIORNO

Venerdì 12 luglio 2013

CALENDARIO ROMANO

Dal Vangelo secondo Matteo 10,16-23. 

Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 
e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 
E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 
non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 
E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. 
Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.     

CALENDARIO AMBROSIANO

Dal Vangelo secondo Luca 10,1b-7a. 

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 
non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.     

LETTURE DEL GIORNO

CALENDARIO ROMANO

Libro della Genesi 46,1-7.28-30. 

Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco. 
Dio disse a Israele in una visione notturna: "Giacobbe, Giacobbe!". Rispose: "Eccomi!". 
Riprese: "Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo. 
Io scenderò con te in Egitto e io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi". 
Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo. 
Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistati nel paese di Cànaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con lui tutti i suoi discendenti; 
i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti egli condusse con sé in Egitto. 
Ora egli aveva mandato Giuda avanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen. 
Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontro a Israele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo stretto al suo collo. 
Israele disse a Giuseppe: "Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo". 

Salmi 37(36),3-4.18-19.27-28.39-40. 

Confida nel Signore e fà il bene; abita la terra e vivi con fede. 
Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. 
Conosce il Signore la vita dei buoni, la loro eredità durerà per sempre. 
Non saranno confusi nel tempo della sventura e nei giorni della fame saranno saziati. 

Stà lontano dal male e fà il bene, e avrai sempre una casa. 
Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata. 
La salvezza dei giusti viene dal Signore, 
nel tempo dell'angoscia è loro difesa; 

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, 
li libera dagli empi e dà loro salvezza, 
perché in lui si sono rifugiati.   

CALENDARIO AMBROSIANO

Libro dei Giudici 6,33-40. 

Ora tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella pianura di Izreel. 
Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 
Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri. 
Gedeone disse a Dio: "Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, 
ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto". 
Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. 
Gedeone disse a Dio: "Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno". 
Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno. 

Salmi 20(19),2.5-7. 

Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. 
Ti conceda secondo il tuo cuore, faccia riuscire ogni tuo progetto. 
Esulteremo per la tua vittoria, spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; adempia il Signore tutte le tue domande. 
Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra.

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