mercoledì 10 luglio 2013

La visita di Papa Francesco a Lampedusa: raccolta di articoli [2]. In aggiornamento

Visita di Papa Francesco a Lampedusa. La polemica politica (Corriere)

A Lampedusa ondate di sbarchi. Scontro politico sulle parole di Papa Francesco (Grassi)

Scontro politico dopo la visita a Lampedusa (Rodari, Viviano)

Effetto Papa, riprendono gli sbarchi (Magli)

Il Papa, l'accoglienza e il paese colabrodo (Cané)


La figura di riferimento del Papa è Madre Teresa di Calcutta (Ruggeri)


Chi vuole la testa di papa Francesco (Marco Politi)


A Lampedusa torna la politica: Cicchitto fa la predica al papa (Fierro)


Se Bergoglio parla come Gramsci e Che Guevara (Filoni)


L'errore di Francesco a Lampedusa (Ferrarra)

49 commenti:

Fileno ha detto...

Oddio non mi piace nessun commento di quelli che hai pubblicato, ma è possibile tale ignoranza. I destrorsi con il terrore che il fatto che il Papa abbia ricordato regole minime del cristianesimo possa portare ad un invasione di stranieri. I sinistrorsi che invece fanno sembrare tutta una novità o peggio riconducono la cosa alla loro cultura. A quasi tutti vorrei tanto inviare la Populorum Progressio, chissà cosa succederebbe se provassero veramente a conoscere la Chiesa.

Raffaella ha detto...

E' vero!
Purtroppo la politica e certa stampa "interessata" si sono appropriati della visita di Papa Francesco a Lampedusa per trascinarla da una parte o dall'altra a seconda delle personali convinzioni.
Il commento piu' grave e' quello della Spinelli che, per perorare la sua tesi, finisce per denigrare un'enciclica ed offendere due Papi contemporaneamente.
E' l'occasione anche per il Vaticano di mettere qualche puntino sulle "i" ma non lo fara' :-)
R.

Luisa ha detto...


Riporto la reazione di una blogger francese.
Assomiglia, e molto, a quelle che ho sentito attorno a me e non sono reazioni di persone indifferenti che non piangono, ma di persone sul fronte dell`aiuto a coloro che arrivano clandestinamente, in modo illegale, alle nostre frontiere e sanno che il nostro Paese offrirà loro ospitalità.
Arrivano senza documenti, gettati volutamente a mare, domandano l`asilo e sanno di essere "tranquilli" un certo tempo, se non un tempo certo.
Quel flusso è continuo, e a quel flusso migratorio sono legati tanti problemi, anche gravi, l`insicurezza, la violenza, gli stupri, il traffico della droga, sono aumentati in modo innegabile.
Si vuol tacere le responsabilità di quei migranti di un un nuovo tipo, erigendole unicamente in vittime delle nostre società indifferenti.
Non nego la disperazione di molti, non nego che aspirano ad una vita migliore, non voglio cadere, anch`io in generalizzazioni ingiuste, ma certe semplificazioni sono lontane dalla verità, occultano una realtà che non è, ancora una volta: i buoni e le vittime da una parte e i cattivi dall`altra, cattivi che devono chiedere scusa!
Il fatto è che quei migranti appena arrivati già reclamano dei diritti, diritto di andare dove vogliono, e anche di essere aiutati per poterlo fare, stanno ponendo un grosso problema alle nostre società, e non per indifferenza e egoismo.
Emozione, emozione effimera e volubile al potere e intanto altre 500 persone sono arrivate a Lampedusa, intanto sul terreno le persone lavorano e altre subiscono gli effetti d questo flusso migratorio incontrollato e incontrollabile.

http://benoit-et-moi.fr/2013-II/articles/apres-lampedusa.html

carmelina ha detto...

http://www.europaquotidiano.it/2013/07/10/papa-francesco-e-il-paradosso-del-papato/
Aggiungerei anche questa per fare una triade perfetta politi-Spinelli-faggioli. Ammazza quanta foga nel difendere il papa dalle "incomprensioni (talvolta nutrite ad arte) della stampa", Dal "tiro a bersaglio ricominciato", Dal "tripudio delle frecce avvelenate", "Da un'ideologia conservatrice che sta gia' affilando le armi per delegittimare questo pontificato o per declassarne Il magistero" ecc ecc. Un intero pontificato (quello di Benedetto) preso a sputazzi e massacrato da delegittimazioni multiple a sfascio e la triade magica non faceva una piega. Era tutto nella norma di un duro confronto democratico volto alla riforma di un "tessuto ecclesiale da ricostruire". Parole come incomprensione, solitudine istituzionale, Sabotaggio che ieri erano tacciate come grottesca autodifesa di un'istituzione con la fissa dell'assedio del tipo "noi contro il resto del mondo", ADESSO SONO STATE MAGICAMENTE RIVALUTATE. Sulla base di un programma dettato a chiare lettere ( un papato destinato a ripristinare nella Chiesa i salutari e tradizionali strumenti della comunione ecclesiale -la collegialità tra i vescovi e il papa, la sinodalità ad ogni livello della Chiesa-), mastro politi e mastro faggioli sanno che per rifinire al meglio i tratti di qusto pontificato dei sogni di conciliaristi nei secoli dei secoli e' necessario identificare un nemico ideale che guarda caso coincide, in tutto e per tutto, con i loro avversari politici. in questo caso l'epica dell'"assedio" dei cattivi (politi fa persino la lista, faggioli delinea a grandi tratti ma il risultato e' il medesimo) contro i buoni (il papa sociale e loro che hanno capito tutto) non e' più arrogante e pretestuosa come il "chiacchiericcio" sodaniano. come direbbe faggioli "con papa francesco deve radicalmente ripensarsi la vulgata bipartisan sul cattolicesimo": i termini acquisiscono nuove accezioni. sullo sfondo di queste tre sentinelle dell'incolumita papale (quello buono ovviamente) aleggia la figura grigia di quello cattivo (che non si decide a tirare le cuoia, si legge tra le righe) per il quale come magnanimamente concesso da fagioli si può anche risparmiare, per garantire una transizione ecclesiale quanto più' indolore, "il costo di mandare al macero libri già in bozze: libri che dopo il 13 marzo 2013 non hanno più' niente da dire". evidentemente a differenza della suddetta "vulgata", ci sono cose che fortunatamente non cambiano mai e rimangono dei solidi punti fermi nella comprensione della realtà' come per esempio il concetto di "facce di tolla".

Anonimo ha detto...

Beh sapete che vi dico, che per una volta quasi quasi stringo la mano a Marco Politi che, nello scompaginamento generale, fa certe considerazioni interessanti su ciò che accade "sotto l’occhio compiacente di vecchi gruppi di potere dalle vesti violette o color porpora"... buona questa.

La Santa Chiesa di Cristo ha sempre spiazzato tutti, ha sempre cavalcato tutto e ha sempre vinto!
Tanto che mi viene voglia di concludere in modo nuevo, pasticciato e postmoderno... e polulista:
El pueblo unido jamàs sarà vencido!!
gianni

mic ha detto...

Su Lampedusa e annessi e connessi leggete qui. Sono riflessioni, non abbiamo né il gusto (semmai il rammarico) né il mestiere della critica.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/07/il-papa-chiede-perdono-nome-del-mondo-e.html

e qui

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/07/lesempio-viene-dallalto.html





un passante ha detto...

Vi do il consiglio che ho dato alla mia amica gemma, non leggeteli più questi qua, la cattiveria quando si è vulnerabili fa male. E voler annientare continuamente un uomo disarmato, che ha deposto ogni arma è vigliaccheria cattiva. Come si faccia a discettare di principi cristiani con tanto odio del tutti contro uno è una cosa che mai riuscirò a capire evidentemente. E vi consiglio di non imitarli con Francesco. Se non vi piace, semplicemente lasciatelo andare, non sono credente lo sapete, ma ho una mamma molto devota che per anni ha ignorato la maggior parte di discorsi e azioni dei papi e ha conservato intatta la fede che aveva ricevuto da bambina

Anonimo ha detto...

Il buffo Boffo ha parlato di grandi novità riguardo la Messa di Lampedusa:
1. lo "sbracciarsi diverso" del Santo Padre, che non alza le mani al cielo, durante la Colletta (ma OGMR prescrive giusto questo: Boffo non è mai stato a Messa?...);
2. il "sentimento convertito" per la Messa penitenziale (che roba è un sentimento convertito?)
3. questa è bella: il Papa, da Papa cattolico, ha fatto il segno di croce. MA (E SOTTOLINEO MA) la Sua preghiera è al Dio onnipotente.
Eeeeeeeeeeek! O_o

Ho letto che molti (me compresa, eh) si sono messi le mani nei capelli per le vesti dei concelebranti. Volevo solo dire che il parroco di Lampedusa, a Porta a Porta, ha tenuto subito a precisare (senza che alcuno lo richiedesse) che era contentissimo di aver potuto indossare i paramenti che aveva quando ha iniziato il suo ministero di parroco. Quindi tutte le illazioni sull'aria tiberina a Lampedusa cadono completamente: si è trattato di una scelta "sentimentale" per un unicum.

Ester. :-)

PS: i commenti politicizzati che si leggono sui giornali dimenticano una cosa fondamentale: la Chiesa fa molto in senso missionario, cioè si tenta di dare una buona qualità della vita in Paesi poveri. L'accoglienza non può rinnegare questo alacre lavoro (come molti sostengono, allarmati): è semplicemente l'altro lato di una medaglia che riporta centinaia di opere condotte da tanti ordini religiosi che stanno facendo grandi cose. In primis, costruendo case d'accoglienza nei Paesi più disagiati...
Ci lamentiamo se gli immigrati vengono in Italia, ma quanti aiutano le opere di Carità nei Paesi poveri, affinché chi vi abita possa avere una vita migliore? E non bisogna essere miliardari per aiutare le missioni: con 10 euro si può assicurare un mese di mensa ad un bambino... :-)

un passante ha detto...

Scusate, e poi mi taccio, Ferrara mi pare il più patetico. Dopo il consiglio a Ratzinger di dimettersi ormai lui ai papi si rivolge a tu per tu
Politi nel gruppo nonostante tutto è il più coerente, lui il santino a Ratzinger non lo ha mai fatto, neanche prima, non ha mai nascosto di detestarlo prima e coerentemente continua ora

mariateresa ha detto...

sai Passante che in un'intervista a radio vaticana politi ha detto di non detestarlo affatto Benedetto, anzi, lo stima.
Solo, il suo dovere indefesso e virile è di denunciare quello che non va a tutti i costi per la nobile causa dell'informazione.
Se fossi stata il giornalista di radio vaticana intervistante gli avrei messo il guttalax nell'acqua minerale.Mi piacciono gli scherzoni.

Fabiola ha detto...

Sommessamente, perché so che qui non è molto "amato", a me l'articolo di Ferrara convince.
Dà del "tu" a un Papa che sembra invitare tutti a dargli del tu (vedi la firma Franciscus).
Mostra di capire meglio di altri l'intenzione della visita e, insieme,invita a ragionare.

"Anche chi come me non pensa che il cuore sia il centro della persona, e dunque della fede, ti applaude e ti ama." Questo passaggio è chiarissimo (poi gli farei qualche lezione sul concetto biblico di "cuore", ma è un'altra storia).

Dice che tutti vengono qui e che il problema non è solo l'occidente e mi par vero. Che si fugge da luoghi che sono infinitamente peggio, e mi par vero (so che qualcuno ritiene che quelle condizioni disumane siano ancora una volta tutta responsabilità nostra ma è una semplificazione inaccettabile).
Vi si legge, sottotraccia, la stima per la radice del nostro mondo, radice tagliata, per cui i frutti cominciano a non maturare più.
"Quando la fede viene meno, c’è il rischio che anche i fondamenti del vivere vengano meno, come ammoniva il poeta T. S. Eliot: « Avete forse bisogno che vi si dica che perfino quei modesti successi / che vi permettono di essere fieri di una società educata / difficilmente sopravviveranno alla fede a cui devono il loro significato? " (Lumen Fidei, 55)
Qui sta la questione. Ed io la leggo, pur diversamente espressa, anche nell'Omelia di papa Francesco. A me sembra che Ferrara l'abbia intuita.
Adesso lapidatemi pure. Scherzo eh!

carmelina ha detto...

ma passante, ferrara, politi e company sono fatti tutti della stessa pasta. indipendentemente dall'esito delle loro interpretazioni della realta', sono istintivamente demagoghi perché legati ad una visione ideologica della storia. si formano cosi' le loro simpatie e antipatie, i loro eroi e anti-eroi. il fatto che siano divisi in fazioni e che tifino per squadre diverse e' un fatto di secondaria importanza. sono tutti figli della medesima madre ma padre ignoto. e come accade a persone con questo tipo di genesi famigliar-culturale, sono alla ricerca di una paternità ideale a loro immagine e somiglianza e in questo desiderio disperato sono causa, oggi, di caos, e sono stati causa, ieri, di guerre e genocidi. e' questo il relativismo da cui Benedetto ha tentato disperatamente di liberare la Chiesa. sono questi i nemici o anche amici da cui tenersi alla larga, ha urlato a squarciagola Benedetto. e' questa la popolazione aliena che tenta ancora una volta di entrare dalla finestra,come dei ladri (ladri di identità), con l'aiuto all'interno dei tanti (piccoli e grandi) giuda e di quei prelati che si pensano ancora dei feudatari. fanno parte dello STESSO, MEDESIMO CLAN MAFIOSO.

un passante ha detto...

Giammai Fabiola, piuttosto mi lapido io da solo:)
Guarda, Ferrara lo stimavo pure, in passato l'ho pure proprosto e difeso sul blog, condividevo molto di quel che scriveva quando non parlava di politica, ma le sue continue giravolte argomentate di razionale mi hanno stancato. E quella richiesta pubblica di dimissioni con tanto di vanto e discussione nel salotto di vespa su chi tra lui e socci avesse fatto lo scoop....sono un povero uomo coerente e lineare, pietà

carmelina ha detto...

Benedetto nella sua predicazione liberava da inutili orpelli l'azione del testimone del Vangelo: non piu' funzionario pubblico del bene comune, non piu' padre putativo di orfanelli alla ricerca di una gonna a cui attaccarsi. rendeva la Chiesa impermeabile a tutti coloro che ingolfano il suo sagrato e la sagrestia (pieni zeppi) non permettendo la libera circolazione di persone (non popolo, non comunità, non poveri, non ricchi) verso e dall'interno delle navate e dell'altare . Bergoglio riappesantisce l'agenda papale nell'identificare luoghi (periferie), tempi (il popolo visto come prisma di riferimento della testimonianza evangelica) e modi (tenerezza all'esterno, stoicismo, austerità' e partecipazione sinodale all'interno). di nuovo sovrastrutture morali ed etiche poste a difesa di una sostanza evangelica a cui si pensa di rendere pienamente grazie propendendo per la pratica e trascurando la celebrazione. ANCORA QUESTE MANFRINE CONCILIARISTE TRA LE BALLE!!!!

Anonimo ha detto...

Saltare da un carro a un altro è uno sport tipicamente italiota. Hai ragione Passante, Politi, anche per certi versi la Spinelli, il Fondatore e alcuni altri nutrivano odio ideologico nei confronti del nostro Benedetto e, coerentemente, continuamo oggi. In loro non ci vedo neppure una così grande difesa di Papa Bergoglio, quanto messaggi criptati alsuo indirizzo. Altri, prevalentemente catto, che appena ieri giravano la faccia dall'altra parte oggi si improvvisano eroici difensori dell'attuale papa. La confusione è somma e, diciamolo pure, Bergoglio fa ben poco per chiarire e pacificare, affronta certe questioni, le più pop, trascurandone altre, le meno pop. Scrivo con distacco cercando di non farmi travolgere dalla rabbia e con sportina da esule stretta nella mano, l'immagine e le parole di Papa Benedetto nel cuore. Vorrei tanto si potesse tormare a prima del 11 febbraio, ma con la consapevolezza dell'impazzimento che ha travolto la chiesa dopo questa data fatidica e fatale per mutare gli eventi. Purtroppo non è possibile. Il post Lampedusa era ampiamente prevedibile. Perché c'è chi se ne scandalizza? Cosa ha risolto Papa Bergoglio? A cosa è servirà il suo mea culpa? Pronunciato a nome di chi? Ha dato forse indicazioni concrete? Non mi pare. Ora, come minimo, giusto sarebbe per par condicio fare una capatina chessò in Iraq per consolare una miriade di cristiani disperati e citare nell'omelia chiaro e forte Gesù Cristo, davanti al cui nome nessuno può sentirsi offeso.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ester, CONDIVIDO molto quanto hai detto:
"Ci lamentiamo se gli immigrati vengono in Italia, ma quanti aiutano le opere di Carità nei Paesi poveri, affinché chi vi abita possa avere una vita migliore? E non bisogna essere miliardari per aiutare le missioni: con 10 euro si può assicurare un mese di mensa ad un bambino..."

I miei bisnonni erano italiani e hanno dovuto lasciare l'Italia tra le 2 guerre perché qua facevano la fame e non intravedevano un futuro degno per i loro figli e nipoti.

Non è lo stesso fenomeno immigratorio di questo che vediamo oggi nel Mediterraneo, ma moltissime delle situazioni di sofferenza rimangono uguali...

Ma tra le differenze, c'è ne una terribile:
"Nel corso del 2011, ogni giorno 5/6 migranti provenienti dall'Africa hanno perso la vita nel mare Mediterraneo, nel tentativo di raggiungere le coste dell'Italia e dell'Europa".
"Dal 1988 sono circa 19mila, piu' di due al giorno, le persone disperse o il cui corpo e' stato ritrovato privo di vita. Nel corso del 2011, le vittime sono state oltre duemila. Nel 2012 circa 500 . Nei primi mesi del 2013 poco meno di 200. E i mesi estivi annunciano altre tragedie".
(On. Luigi Manconi, presidente della Commissione speciale per la tutela dei diritti umani al Senato della Repubblica Italiana).
http://immigrazione.aduc.it/notizia/immigrati+manconi+19+000+morti+nel+mediterraneo+dal_127648.php

E tutte queste morti, non "gridano vendetta" al cospetto di Dio??? "Dove è il tuo fratello?"
"E' morto in mare. Ma guarda Signore Dio, che non è colpa mia! E' colpa sua perché se ne doveva stare buono nel suo paese e non venire in Italia (in particolare o in Europa in generale) che già tanti problemi ci sono!!!"

Di fronte a una risposta simile, mi domando dove ci manderà il Giudice Universale: dritti dritti al Paradiso, a scontare le penne del Purgatorio o a bruciare in aeterno nel fuoco dell'Inferno?

Diego

Gia ha detto...

Con tutto il rispetto per i poveri disperati morti in mare. mi chiedo: ( e sono un p0' cattiva) chissa' se, tornando in Argentina, il Papa non si recherà a gettare una corona di fiori in mare, dove tanti oppositori alla giunta militare sono stati gettati da aerei,benedetti da alcuni sacerdoti conniventi con la dittatura?

Anonimo ha detto...

alcuni sacerdoti conniventi con la dittatura... senza fare nomi, eh!

Anonimo ha detto...

Caro Diego, vedi, è proprio per quello che dici che mi sono incavolata quando ho visto il business-man Albanese da Vespa, e l'ho udito pontificare sul nuovo Papa e l'ancor più rivoluzionario Papato.

Perché non intervistare chi non ha abbandonato la vita di missione per fare carriera a Roma, servito e riverito, e invece VIVE ogni giorno la Carità della Chiesa per assicurare ACQUA in primis (noi pensiamo - e pure è giusto, eh! - all'acqua bene comune che non va privatizzata: bene, ma non dimentichiamo che ci sono terre dove, se non fosse per la Chiesa, approvvigionarsi di acqua è faticosissimo), cibo, casa, istruzione, diritto alla salute e al lavoro...?

Uno dei promemoria possibili: http://www.missioimmaculatae.org/files/Nigeria-missio_immaculatae3_2010.pdf

Segnalo questo pdf perché ci sono storie meravigliose di missionari che non hanno fatto carriera accademica, ma hanno contribuito alla crescita di un Paese dove, tra l'altro, i Cristiani sono una minoranza. Quindi: giusto indignarsi per le stragi di Cristiani in questo Paese, ed altri, ma magari nel frattempo si può aiutare chi è lì e coraggiosamente porta Cristo con la Fede e le opere di Carità "materiale".

Nel mio lavoro, parlando con diversi immigrati, ho scoperto che in Russia e Bielorussia guadagnerei di più e avrei una migliore capacità di acquisto rispetto all'Italia. Poniamo il caso che io andassi lì e volessi integrarmi: non avere un'assistenza sanitaria o non godere dei diritti minimi perché sono straniera e immigrata, o perché tolgo un posto di lavoro a uno del luogo, mi farebbe altamente girar le scatole. E provengo da un Paese che, con tutti i suoi problemi, non è in stato di guerra, dittatura o altro status pericoloso...altri immigrati che incontro per lavoro, provengono da Paesi molto poveri, e cercano di dare una vita migliore alle loro famiglie rimaste lì, lavorando onestamente...e quanti datori di lavoro, pur di non pagare la quota per regolarizzarli, li mantengono, di fatto, in uno status di clandestinità che, in realtà, non hanno! Quindi questa situazione fa anche comodo a chi si dimentica che ha a che fare con persone...

Scusate la lunghezza!

Ester. :-)

Fabiola ha detto...

Posto qui la risposta di un lettore all'articolo di Ferrara di ieri , che il Foglio pubblica in evidenza.

Al direttore. L'articolo (come sempre) è meraviglioso, la prosa, la tensione del contenuto, l'ingaggio con il tempo e con la storia. Ma sulla visita del Papa e sulla sua omelia mi pare che lei abbia compiuto un errore. Forse due. Il primo: Papa Francesco non se la prende con la globalizzazione, ma con un frutto della globalizzazione: l'indifferenza.. Come nell'Anticristo di Soloviev e di Florenskij, è l'indifferenza il tratto che si oppone alla Vita. La domanda del "Placidus" (un demonio che nulla ha dei tratti ferini costruiti dalla cultura occidentale) è semplicemente: come è possibile durare eternamente? Nessuna attesa ci attraversa più. E quindi nessuna responsabilità ci sentiamo sulle spalle, nel cuore, nella mente, nei sogni. L'indifferenza individuale è un peccato, l'indifferenza globalizzata è la condizione più pura di ostilità alla Parusia, il ritorno di Cristo. La globalizzazione fa muovere i destini di ciascun disperato - che muoia nel Mediterraneo, naufrago, o d'infarto nell'ansia di un ufficio - ma è l'indifferenza,nell'uno e nell'altro caso,a scatenare il gesto di Papa Francesco.
Il secondo errore, che mi permetto di notare nel suo articolo (meraviglioso, in senso letterale, che desta meraviglia, attenzione, sobbalzi; come sempre) è la mancata sottolineatura di un'affermazione che condivido: come lei non credo che "il cuore sia il centro della persona". E la visita di Papa Francesco a Lampedusa, mi pare più indirizzata al cuore, nel senso romantico, che al "centro della persona".
Perché la cattedra di Lampedusa si è sostituita a quella di Ratisbona? Per assecondare il "cuore" malinteso delle persone e del mondo intero?
Non è pure questo il frutto cattivo di una globalizzazione in sé solo fenomeno, senza giudizio, senza qualità di valore?
Questo mi pare - lo dico sommessamente - l'errore di Papa Francesco. Un errore che piace al mondo, che lo porta al centro del mondo. Ma che distoglie lo sguardo, non suo ma di molti, alla Croce e al Crocifisso (che non sono sempre la stessa cosa, se si confonde il simbolo con il sacrificio). Il Male è la placida indifferenza (che nulla aspetta più, che si bea di tutto il presente, ma che nello stesso tempo può persino impietosirsi di quei fiori nel mare) non la vittima del naufragio sulla via della speranza. E allora l'altare di legno a Lampedusa finisce per non essere il simbolo migliore. Perché diventa simbolo d'altro: c'è un'eterogenesi dei simboli oltre che dei fini. E il Papa anche di questo deve preoccuparsi. (Marco Barbieri)

Scusate la lunghezza ma mi sembrava ne valesse la pena.
Superfluo dire che lo condivido in toto e che mi dà pure speranza.
Ci sono cattolici così...

un passante ha detto...

Va bene Diego, umanamente concordo, ma una volta che sono approdati a Lampedusa cosa propone?

nell ha detto...

Sarò una cattolica antiquata e bigotta, ma i bambini non nati non gridano vendetta al cospetto di Dio? E alle anime belle che già si mettono a ridere vorrei far notare che in vari paesi l'aborto è possibile anche a gravidanza avanzata, su feto sano e formato (in Inghilterra fino a 24 settimane, sei mesi). Questi mai arrivati non hanno avuto nemmeno la possibilità di scegliere se volevano partire e imbarcarsi, semplicemente il loro nome è nessuno
Degli altri ne parla Manconi e tanta politica, di questi nemmeno più il Papa

Anonimo ha detto...

@Carmelina
"Bergoglio riappesantisce l'agenda papale nell'identificare luoghi (periferie), tempi (il popolo visto come prisma di riferimento della testimonianza evangelica) e modi (tenerezza all'esterno, stoicismo, austerità' e partecipazione sinodale all'interno). di nuovo sovrastrutture morali ed etiche poste a difesa di una sostanza evangelica"


Bergoglio è missionario "dentro". Ovvio che voglia raggiungere le "periferie", che sono anche quelle interiori, della solitudine, della disperazione, dello smarrimento davanti alla vita, per portare Cristo. E questa non mi sembra una sovrastruttura. La Chiesa deve essere missionaria, altrimenti dov'è il compito affidatogli da Cristo? Solo quello di confermare chi già c'è? Solo quello, per usare termini bergogliani, di coccolare l'unica pecora presente lasciando marcire tutte quelle che sono uscite?
Il popolo come "prisma di riferimento della testimonianza evangelica"... Sovrastruttura? Boh... non capisco in che senso. Certo, c'è il clero, ci sono i consacrati, e non mi pare che abbia lesinato consigli anche a chi popolo non è...
Quanto ai modi, è gesuita. E' essenziale. Ruvido, e tanto. Ma pone sempre al centro la misericordia di Dio. Misericordia per la quale, mi pare, Dio si è fatto carne e si è fatto inchiodare su una croce. E' questa la tenerezza in cui crede. Quella dell'incontro col Padre misericordioso. Il che è lungi dal negare l'importanza del pentimento. Nel libro-intervista che ho letto dice -più o meno- che se non c'è pentimento nemmeno il perdono "arriva", se non c'è, in sostanza, conversione, non può esserci perdono. Del resto quando ripete di accostarci spesso al sacramento della Riconciliazione ci sta dicendo di convertirci, di farlo quotidianamente. Sovrastruttura per la Chiesa anche questa?
Dove sarebbe altrimenti la sostanza evangelica? Quanto ha fatto secondo te Ratzinger è proprio quanto dici? Rendere la Chiesa impermeabile alle pressioni esterne è un conto. All'importanza della persona, che è, chiunque sia, importante perché creatura di Dio, è ben altro.
Non so, sarò adepta di "manfrine conciliariste" ma questa è la mia Chiesa. Fatta di manfrine conciliariste, forse. Ma ci sto dentro e ci sto bene e, nel mio piccolo, cerco di testimoniare, quando ci riesco. Bergoglio o non Bergoglio, Ratzinger o non Ratzinger. Perché la Chiesa è di Cristo ed è a Lui che dobbiamo guardare. Non alle nostre categorie di pensiero...
Scusa la lunghezza... ;-)
Paola

Luisa ha detto...

"Ovvio che voglia raggiungere le "periferie", che sono anche quelle interiori, della solitudine, della disperazione, dello smarrimento davanti alla vita, per portare Cristo."

Beh, domenica era alla periferia ma Cristo non lo ha nominato una sola volta durante la sua omelia.
Cristo ha detto:
" Andate e annunciate il Vangelo ad ogni creatura",
ma oggi non si parla più di convertire e un Papa non teme durante la Santa Messa di augurare abbondanti frutti spirituali ai musulmani che cominciano il ramadan.
A voi sembrerà normale, a me no.

carmelina ha detto...

Paola, cerco di spiegare meglio il mio punto di vista.Per molto tempo la Chiesa ha identificato la sua missione (testimoniare la lieta novella) con la funzione pubblica di istitutore sociale. Nel 900 il processo di emancipazione dell'etica e della morale (iniziata con l'illuminismo) in occidente e' giunto al suo culmine: si e' del tutto sganciata dalla piattaforma religiosa e dottrinaria del cristianesimo. La Chiesa Cattolica ha colto l'occasione di questa crisi,potenzialmente mortifera, per riconfermare la comunione ecclesiale (il concilio) e fare in modo di liberarsi di tutte quelle incrostazioni che le avevano fatto dimenticare nei secoli l'unico vero motivo della sua esistenza : la testimonianza della lieta novella (la "missione"). Ma a questo punto si e' creato un nuovo corto circuito, a mio avviso, nella chiesa tra: coloro che avrebbero voluto riproporre nuovamente la Chiesa come istitutrice pubblica sulla base di un rinnovato protocollo etico-sociale (i conciliaristi nei secoli dei secoli), e coloro che non ritenevano che la Chiesa dovesse e potesse piu' rivestire questo ruolo nel rapporto con la società laica (Ratzinger). Questo le avrebbe permesso una maggiore libertà di azione e di pensiero (e quindi di missione) e la possibilita' di riconfermare realmente la comunione ecclesiale di un popolo ormai disperso e trasformato in una massa di cittadini-consumatori. Unendo con una linea le parole d'ordine evocate da Bergoglio (periferia, popolo, tenerezza, missione, perdono, confessione) io vedo delinearsi la sagoma di una istitutrice pubblica, cioe' di una nuova portatrice sana di sovrastrutture morali ed etiche, che fara' forse comodo alla società tutta ma azzoppa le gambe di una Chiesa che per vocazione, oltre alla missione della testimonianza, ha anche quello del pellegrinaggio, del cammino verso la luce, verso la conoscenza. Ecco, io sono dalla parte di Ratzinger/Benedetto.

Anonimo ha detto...

"L'uomo contemporaneo crede più ai testimoni che ai maestri, più all'esperienza che alla dottrina, più alla vita e ai fatti che alle teorie. La testimonianza della vita cristiana è la prima e insostituibile forma della missione" (enciclica “Redemptoris Missio”, 42).

ecco, forse Francesco ha meno confidenza con i libri e più del "mondo", ma questo non significa che sia eretico o cosa.

Anonimo ha detto...

il mondo ha bisogno di testimoni e di maestri forse oggi più dei secondi perchè nessuno vuole più ruoli di responsabilità che comportino un insegnamento.

Anonimo ha detto...

@Carmelina
Grazie mille dei chiarimenti. Adesso capisco meglio. Tuttavia ho la sensazione che, se non ho compreso male la sostanza del tuo discorso, al di là di quei punti che tu prima chiamavi "sovrastrutture", in Bergoglio non ci sia distanza siderale da Ratzinger. In short: non vedo una Chiesa istitutrice pubblica, ma più una Chiesa in pellegrinaggio "orizzontale", missionaria in senso stretto. Certo, è basilare il pellegrinaggio, per così dire, "verticale", verso la conoscenza, ma credo che si debba andare a prendere o ri-prendere quelli che magari hanno anche conosciuto vertici di conoscenza ma si sono via via svuotati dentro perché oltre alla dimensione verticale non hanno visto quella "orizzontale". Fuor di metafora, mi servo delle parole di Agnoli su "Il Foglio" di ieri:
"In conclusione, se, semplificando, il pontificato di Benedetto XVI era, per certi aspetti, più ad extra, probabilmente questo pontificato vuole essere più ad intra: si propone cioè come priorità il risveglio della fede e della moralità nei credenti e nel clero, nella convinzione che da ciò derivi poi ogni slancio missionario, anche nel campo politico, anche nel campo della valorizzazione dei principi non negoziabili".
Ciao!
Paola

carmelina ha detto...

cara paola, non uso a caso la locuzione "vedo delinearsi la sagoma" . la mia e' solo una visione (quella di una sagoma, cioè di qualcosa di appena abbozzato) un'impressione. solo il tempo lo dira'. quanto all'orizzontale (Bergoglio) e verticale (Benedetto), e' chiaro che solo unendosi perpendicolarmente, le due linee completeranno il segno che piace ad entrambe. quanto ad agnoli sul foglio, io non gli attribuisco la tua stessa interpretazione. lo slancio missionario che, in teoria, dovrebbe risvegliare la moralità dei credenti e nel clero, in un contesto ormai sistematicamente agnostico, non valorizzerebbe un emerito tubo. si arenerebbe in una nuova secca. la grazia della fede non e' di questo mondo: ieri e oggi con (in aggiunta) il carico da 90 di un humus post-moderno che sta alla religiosità' come chernobyl sta alla flora e alla fauna. solo riprendendo quel pellegrinaggio di cui sopra c'e' qualche possibilita' di uscire fuori da questa palude in cui ci siamo infognati.

Eugenia ha detto...

Hai ragione Alessia

Eugenia ha detto...

Nell non sei ne antiquata ne tanto meno bigotta il problema sta nell'argomento mentre schierarsi o parlare contro l'aborto crea malumore nelle folle e mette in pericolo la popolarità acquisita, cavalcare argomenti come Lampedusa di questi tempi, comporta pax mediatica ed ancora maggior popolarità ma si dimentica uns cosa importante che in entrsmbi i casi si tratta di difesa della vita e della dignità umana. GUAI QUANDO TUTTI PARLERANNO BENE DI VOI............

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
alcuni sacerdoti conniventi con la dittatura... senza fare nomi, eh!



si vergogni !!!! Bergoglio ha salvato decine di vite umane !!!

Anonimo ha detto...

un passante ha detto...
Va bene Diego, umanamente concordo, ma una volta che sono approdati a Lampedusa cosa propone?


perchè è il papa adesso che deve proporre e fare le leggi? Dovrebbe essere compito del parlamento europeo non crede?

Raffaella ha detto...

Il Parlamento europeo?
Stiamo freschi...l'Europa considera gli sbarchi a Lampedusa come un problema italiano.
R.

Anonimo ha detto...

@Carmelina & Paola

"Così possiamo ora dire: il cristianesimo non era soltanto una « buona notizia » – una comunicazione di contenuti fino a quel momento ignoti. Nel nostro linguaggio si direbbe: il messaggio cristiano non era solo « informativo », ma « performativo ».
Ciò significa: il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente; gli è stata donata una vita nuova."
----------------

C'é un estratto dell'Enciclica Spe Salvi che la nostra ospite ha riportato.
Ergo: Chiesa "istitutrice pubblica"/Chiesa "in pellegrinaggio". Sono le due dimensioni non divisibili dell'unica missione, senza più equivoci.

Prima che Francesco facesse pubblicamente propria a parole e nei fatti l'Enciclica sulla Fede, Benedetto aveva dichiarato apertis verbis - e pubblicamente reso noto dal ritiro - di trovarsi con lui in perfetta sintonia teologica.
In più non stiamo parlando solo, né principalmente, di "teologia": questo - delle due Encicliche - è Magistero ordinario del Romano Pontefice, del Vescovo di quella Chiesa che presiede su tutte nella carità.

E' finito il post-concilio, e con esso il "conciliarismo" in secula seculorum. Il Concilio non è (più) divisivo. E' bastato mezzo secolo.
gianni

Anonimo ha detto...

Magari Bergoglio potrebbe ospitarne un bel po' di migranti nel Palazzo Apostolico, tanto ora è vuoto!! e ha detto quando è andato a vederlo ,che ci stanno trecento persone....potrebbe essere un aiuto concreto!!!

Anonimo ha detto...

"ma credo che si debba andare a prendere o ri-prendere quelli che magari hanno anche conosciuto vertici di conoscenza ma si sono via via svuotati dentro perché oltre alla dimensione verticale non hanno visto quella "orizzontale"."


Chi conosce vertici di conoscenza "verticale" significa che conosce il Signore e non può esistere vera conoscenza del Signore senza la capacità di accogliere gli altri, cioè conoscenza e attenzione anche orizzontale. Sino due dimensioni strettamente interconnesse non separabili, come l'umanità e la divinità del Signore.
Ciò che Egli opera nel nostro spirito si ripercuote nella vita.

Gia ha detto...

Per Anonimo delle 14.06- Mi riferivo ai cappellani militari che impartivano le estreme unzioni ai condannati a morti. Mi sembra impossibile conoscerne i nomi.

Luisa ha detto...


"E' finito il post-concilio, e con esso il "conciliarismo" in secula seculorum. Il Concilio non è (più) divisivo. E' bastato mezzo secolo."

gianni, è la tua opinione e quella espressa da vaticanisti ad hoc, uno dei tanti supposti meriti del Papa preso dalla fine del mondo che fa soffiare aria nuova e rivoluzionerà la Chiesa.
Ma la confusione e la divisione che imperano nella Chiesa, lo scempio dottrinale e liturgico, la ribellione del clero, la religione fai da te, i magisteri alternativi, che sono nati, si sono diffusi radicati dopo il Vaticano II, non sono svaniti come neve al sole, non è il rumore fatto dai media attorno a Papa Bergoglio che li ha cancellati.

maura ha detto...

Ben detto Raffaella ! Il parlamento europeo ? te lo raccomando !! E intanto Scalfarotto lavora.........

Anonimo ha detto...

Sì Luisa, certamente è una mia opinione. Che coincide con quella di Benedetto XVI, molte volte espressa durante il suo Pontificato. Non chiedermi però dove perché è bene che lo cerchi tu, così lo conoscerai meglio.

@Paola et alii
Senza offesa per nessuno (ormai conoscete il mio modo franco di esprimermi), è inutile tentare di "discutere" certe affermazioni. La certezza granitica di alcuni è che tutti i Papi, nessuno escluso, a partire da Giovanni XXIII in poi, sono stati e sono eretici o per lo meno gravemente malati di modernismo. Per questo, da decenni, sono "sotto esame" da parte di queste frange, e così si spiegano i mantra costantemente ripresentati, sui quali - ripeto - è impossibile ragionare o discutere, perché non si tratta di qualcosa di ragionevole.

Personalmente trovo utile fruire dell'eccellenza di questo blog e parteciparvi solo rinunciando del tutto a percorrere avanti indietro quel vicolo cieco, che è un dato storico costitutivo della "crisi post-conciliare", sopravvissuto come un fantasma ai nostri giorni; e rinunciando anche a misurare gli effetti distorsivi che può aver provocato in ambiti più larghi o a comprenderne le ragioni perché, anche qui, non si tratta di ragioni.
Risolvo così la tensione congenita a questi fenomeni dell'irrazionalismo contemporaneo e penso di non sbagliare. Tanto sono destinati anch'essi a rientrare, grazie a Dio.
gianni

Luisa ha detto...

No, gianni, non è l`opinione di Benedetto XVI.
La sua molto poco intelligente ironia può tenersela tranquillamente.

Anonimo ha detto...

Dai, Gianni... discutere ci sta... io mi "scanno" con Carmelina, Luisa, Fabiola e altri, ma -anche se alla fine ognuno rimane delle sue opinioni- credo che lo scambio di idee possa solo arricchire perché conduce a maggiore conoscenza... ;-)
Non ci sono, a mio avviso, "vicoli ciechi" laddove si cerca di capire...
Io ci provo... mica sempre riesco, ma ci provo. Un saluto!!!

Paola

Anonimo ha detto...

@paola
Carissima, non ho fatto nomi. Ho indicato un preciso "vicolo cieco" mentale, che finore è tale. Fidati (o se non ti va non fidarti... va bene lo stesso;-)).
gianni

mic ha detto...

Stimo gianni per la sua dalettica e i suoi contenuti anche se non sempre sono d'accordo. Vorrei capir meglio perché definisce fenomeni dell'irrazionalismo e "vicoli ciechi" mentali, alcune critiche mosse a certi aspetti del post-concilio, che hanno le loro radici filosofiche e teologiche ben definite. Del resto hanno avuto e continuano ad avere anche conseguenze di una certa evidenza. Dunque mi interessa molto vedere dov'è l'inghippp dell'irrazionalità

mic ha detto...

Stimo gianni per la sua dalettica e i suoi contenuti anche se non sempre sono d'accordo. Vorrei capir meglio perché definisce fenomeni dell'irrazionalismo e "vicoli ciechi" mentali, alcune critiche mosse a certi aspetti del post-concilio, che hanno le loro radici filosofiche e teologiche ben definite. Del resto hanno avuto e continuano ad avere anche conseguenze di una certa evidenza. Dunque mi interessa molto vedere dov'è l'inghippo dell'irrazionalità.

Anonimo ha detto...

Cara mic, apprezzamenti e stima molto volentieri ricambiati.

Alla grossa sta qui (autocitazione):
"...tutti i Papi, nessuno escluso, a partire da Giovanni XXIII in poi, sono stati e sono eretici o per lo meno gravemente malati di modernismo..."
il vicolo cieco mentale che ho indicato. Ma già lo avevi letto, e, avendo io letto sul tuo sito, sono sicuro che ci siamo capiti perfettamente.

Nei vicoli ciechi si cammina solo avant'endré - avant'endré... non ne ho voglia e non è una scelta egotica, diciamo che la vedo come buona gestione delle risorse.
Tanto verrà la scossa a demolire il muro, sono ottimista.
Ciao ;-)
gianni

Anonimo ha detto...

Ho capito perfettamente e un po' lo avevo intuito proprio dalla frase che hai citato. Il discorso del "vicolo cieco" si pone perché realisticamente al momento tutto sembra inesorabilmente incanalato verso una visuale "altra" che sovverte molti fondamenti.
Io credo che non bisogna esser chiusi al "nuovo" in maniera preconcetta, ma attenti a un nuovo talmente nuovo da essere "altro"; credo sia un dovete e una responsabilità.
Certo la storia va avanti non si può tornare indietro, ma ci sono secondi me "vicoli ciechi" diversi da quelli che intendi tu. Ed è a quelli che bisogna in coscuenza opporsi anchw se si è "controcorrente" ;) So che è un termine gettonato da PF, ma sono in attesa di capire come lo intende.
Non c'è bisogno che mi rispondi. Comunque ci tengo a precisare che non mi permetto di lanciare anatemi nei confronti dei papi, ma di cogliere gli elementi di modernismo che effettivamente hanno inquinato la Chiesa e neppure mi competono le soluzioni. Ma vegliare e preg Ho capito perfettamente e un po' lo avevo intuito proprio dalla frase che hai citato. Il discorso del "vicolo cieco" si pone perché realisticamente al momento tutto sembra inesorabilmente incanalato verso una visuale "altra" che sovverte molti fondamenti.
Io credo che non bisogna esser chiusi al "nuovo" in maniera preconcetta, ma attenti a un nuovo talmente nuovo da essere "altro"; credo sia un dovete e una responsabilità.
Certo la storia va avanti non si può tornare indietro, ma ci sono secondi me "vicoli ciechi" diversi da quelli che intendi tu. Ed è a quelli che bisogna in coscuenza opporsi anchw se si è "controcorrente" ;) So che è un termine gettonato da PF, ma sono in attesa di capire come lo intende.
Non c'è bisogno che mi rispondi. Comunque ci tengo a precisare che non mi permetto di lanciare anatemi nei confronti dei papi, ma di cogliere gli elementi di modernismo che effettivamente hanno inquinato la Chiesa e neppure mi competono le soluzioni. Ma vegliare e pregare fa parte della nostra sorte...

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa del testo ripetuto e dei refusi, ma sto scrivendo dal cellulare.

Buon proseguimento e alla prossima!