lunedì 15 luglio 2013

Legge sull'omofobia: rischio grave di attentato alla libertà di pensiero (Rusconi)

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16 commenti:

Anonimo ha detto...

E infatti eccola qua, la libertà di pensiero:

http://www.tempi.it/marianna-femen-francobollo-francia-inna-shevchenko-hollande#.UeQHxo0xuSo

una povera pazza imposta a tutti quale simbolo di una Nazione!

Ester. :-(

Anonimo ha detto...

Ma la Inna è quella che è riparata in Francia subito dopo aver motosegato una Croce (cattolica) a Kiev?!?

mic ha detto...

Raffa, hai letto Socci?

http://www.antoniosocci.com/2013/07/la-bella-rivoluzione-di-francesco/

Comincio a sentirmi un pesce fuor d'acqua e mi chiedo se anche per me c'è un posto almeno nell'ultima panca....

Fabiola ha detto...

Coraggio, Mic.
Socci è sempre stato un po' viscerale e umorale.

Improvvisamente ha deciso che conta solo la "caritativa". Tutto il resto è inutile accanimento e intellettualismo. Tutto pompa rinascimentale...
Peccato che lui campi scrivendo articoli e libri.
Ma io gli voglio bene lo stesso.
Si resiste, sull'ultima panca...
Io mi fido di Dio. E di qualcuno che non smette di pregare per la Chiesa, cioè per ciascuno di noi.

Dante Pastorelli ha detto...

D'ora in poi non si potrà più dire: il matrimonio è tra uomo e donna; no ai matrimoni gay; no all'adozione di bambini da parte di coppie gay e persino che i rapporti contro natura sono un peccato.
Questi son problemi su cui dovrebbe alzar la voce ogni cattolico a cominciar dal vertice supremo, altro che il letto in aereo per Benedetto XVI, altro che croce e e anello dorati e scarpe nere.

Dante Pastorelli ha detto...

Ed a proposito di problemi importanti da affrontare, segnalo la solitudine dl vescovo di Coira: ribadisce nozioni elementari sulla celebrazione della Messa, sull'
Eucaristia, sugli abusi da eliminare, ma confratelli nell'episcopato e suoi stessi decani e monsignori van per altre vie. Vescovi, monaci, e 200 teologi svizzeri chiedon la partecipazione dei laici alla scelte dei vescovi e, naturalmente, anche a più alto livello. Democrazia nella Chiesa.
Si vedano una serie di articoli sulla tragica situazione della Chiesa in Svizzera apparsi su DICI, organo della S. Pio X che su fatti concreti non può esser contestata.

Luisa ha detto...

Confermo tutto, Dante!
In Svizzera per molti essere cattolici è essere diversamente cattolici, pretendono dirsi cattolici e dettare le loro leggi alla Chiesa, è la Chiesa che deve piegarsi alle loro pretese.
Quando l`abate di Einsiedeln si iscrive in quella ribellione auspicando aperture contrarie alla nostra Fede si può immaginare lo stato disastrato della Chiesa in Svizzera.

Dante Pastorelli ha detto...

Più volte, cara Luisa, tu hai denunciato la deriva ereticale della gerarchia svizzera, per esperienza personale, de visu.
Così come amici m'n ragguagliato sulle derive austriache e tedesche.
Ma sembra che questo dilagar dele deviazioni dottrinali, degli abusi liturgici, delle violazioni disciplinari e delle aperte ribellioni nessuno intenda occuparsi. I Papi hanno oltre al munus sanctificandi e quello docendi, anche il munus regendi. Se non esercitano questi munera, che ci stann'a fare? La prima forma di carità è verso Dio.

Anonimo ha detto...

Forse ti sembrerò eccessiva, Fabiola, ma temo Socci stia perdendo in credibilità, ammesso, a questo punto, l'abbia mai davvero posseduta ma che io gli riconoscevo al di là degli eccessi. Mi pare lecito porsi la domanda, no? Oppure si è semplicemente adeguato al mainstream imperante. Con queste premesse sorge spontanea una domanda un po' perfida: come avrebbe reagito se otto anni fa fosse stato eletto papa il card. Martini? Che delusione, però, amici, veder cadere come birilli ad uno ad uno i punti di riferimento.
Alessia

Anonimo ha detto...

Cari amici,qui si parla di rivoluzioni copernicane per allontanare la visione reale dello stato della chiesa cattolica in tutta Europa,non solo in Svizzera,anche in Polonia,Croazia ed altri paesi un tempo cattolicissimi, avanzano a grandi passi l'indifferentismo religioso ,quando non odio vero e proprio e la globalizzazione del pensiero unico che non prevede Dio neppure ai margini delle società occidentali,quando si processano le persone perchè indossano la croce,il Natale diventa festa di stagione,i simboli religiosi cristiani vengono vilipesi dappertutto,si sputa sulle croci,si tagliano con la motosega o vengono coperte di escrementi immagini religiose in spettacoli 'in' e 'cool',cosa c'è da aspettarsi?Le Ce non faranno un fiato,sono paralizzate dal pensiero di non essere politically correct,nessuno più ha il coraggio di dire le cose come stanno,chiamare le cose col loro nome,esporsi in prima persona,beccarsi insulti e contumelie e oltraggiosi epiteti,no hay esperancia,ce n'era uno che lo faceva si chiamava Benedetto XVI,anni luce sono passati,ora le chiare, fresche, dolci acque primaverili hanno portato via tutto,chi oserà mai opporsi?Mi fanno tenerezza quelle persone in Francia,les veilleurs debout,che se ne stanno per ore,in piedi,in silenzio,davanti ai palazzi che contano per protestare contro la legge Toubira e l'arresto del coraggioso ragazzo che si è fatto portare via dalla gendarmerie,chapeau ai francesi,che, nonostante tutto,hanno qualcosa ancora da insegnare,quanto alle firme per One of us,che si dovevano raccogliere anche nelle chiese,nada de nada....benvenuti nel Nuovo Ordine Mondiale...Anonymous.

rosa ha detto...

Alessia, per un cattolico l' unico punto di riferimento VERO e' solo il Signore, " che Tu solo hai parole di vita eterna" . Per il resto mai attendersi troppo dagli uomini, anche queli che sembrani i migliori. Mai fidarsi troppo, cercare di mantenere sempre uno spirito critico, tanto maggiore quanto piu' gli uomini sono " pubblici". I giornalisti, poi...sono , salvo rarrisime eccezioni, p....ane di lusso
Rosa

Anonimo ha detto...

Mi chiedo: ma in parlamento ci sono politici cattolici? Che ci stanno a fare se poi è necessario che si raccolgano firme per iniziativa di privati?

Anonimo ha detto...

Hai ragione, Rosa, il nostro solo e unico punto di riferimento è e deve essere solo il Signore, ma anche i buoni maestri e testimoni aiutano, specialmente nei momenti in cui Lui sembra tanto lontano, specialmente se la fede non è innata come nel mio caso. Io, per esempio, devo la mia fede in Cristo, per quanto non scontata, claudicante, imperfetta e bisognosa di giornaliere conferme, al card. Ratzinger.
Alessia

Fabiola ha detto...

Il riferimento vero è solo il Signore.

Ma dove lo incontro, oggi?

Nei miei pensieri più o meno intelligenti? Nella Scrittura affidata ai miei gusti del momento?

Lo incontro nella Chiesa: una compagnia di uomini, radunata da Lui e guidata.
Sono monotematica: dove lo incontro se tutto, nella Chiesa, sembra confondersi e ciascuno rema in una direzione diversa?
E' vero che occorre sempre lasciarsi stupire e cambiare dalla novità che lo Spirito suscita, ma una roccia sicura su cui costruire, nella pace, ci è indispensabile per vivere.

"Sint dies laeti, placidesque noctes" Io prego per questo. Giorni lieti e notti tranquille. Invece, oggi, sembra che, nelle Chiesa, soffriamo di sindrome bipolare: esaltazione incontrollata o depressione catatonica.

Anonimo ha detto...

Se la fede non è innata,sono necessari come l'aria che respiriamo i buoni maestri,coloro che ci indicano la strada,senza di loro è andare a tentoni,alla cieca,da soli non ce la si può fare,non basta essere Cristocentrici e focalizzare tutto se di Lui,se non c'è qualcuno che ti dà testimonianza,è dura,lo sto sperimentando sulla mia pelle,da quando lui(BXVI) se n'è andato e non ascolto più le sue parole che mi consolavano e mi davano la forza di andare avanti...a volte lo sconforto ti assale e ti sembra di affogare e Lui non ti tende la mano....ti capisco Alessia,sto lottando anch'io,ma talvolta mi sembra di combattere invano,come Giacobbe contro il suo nemico invisibile.GR2

rosa ha detto...

Cara Alessia,
non pensare che io abbia una Fede eccezionale. E non credere neanche che abbia sempre apprezzato Benedetto, anche se ora mi pento amaramente delle mie critiche. Ma se si continua cosi, diventero' sedevacantista.
Riflettevo tra l' altro sulel cause di morte degli ultimi Papi, e non so, mi viene da pensare ad una specie di legge del contrapsso...
Rosa