giovedì 22 agosto 2013

Le "indiscrezioni" di Zenit nel servizio di Lucio Brunelli

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1 commento:

Luisa ha detto...

L`eco che ha avuto quell`articolo di Zenit ci dice molto, ahinoi, sulla serietà e credibilità dei nostri media, media che avrebbero dovuto rinunciare a farsi portaparola di un articolo che riporta un fantomatico incontro di un giornalista con un altrettanto fantomatico anonimo visitatore di Benedetto XVI.
Un anonimo visitatore che, se esiste, attribuisce parole a Benedetto XVI che, anche SE fossero vere, anche se fossero diverse da quelle che ha inventato, avrebbe dovuto conservare come una preziosa confidenza e non andare a spiattellarle al primo giornalista venuto per fornirgli un pò di visibilità e pubblicità.

Quel che Papa Benedetto voleva dirci ce lo ha detto, è sempre stato un uomo di preghiera, respirava e trasmetteva la presenza del Signore, era radicato in Lui, anche chi non ha capito la sua scelta, anche chi ne ha sofferto e ne soffre, sa che non ha potuto prenderla che dopo un lungo faccia a faccia con il Signore.
Questo lo sappiamo, questo dovrebbe bastarci, questo dovremmo rispettare e devono rispettare i giornalisti, in primis coloro che sono cattolici, invece di andare a ricamare storie fasulle per farsi un pò di pubblicità.