lunedì 7 ottobre 2013

Il Papato informale ed i suoi rischi (Gagliarducci)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Mariateresa. Qui una traduzione sommaria.
Il fatto che i curiali possano essere a disagio non solo non suscita in me alcun senso di pieta' ma spero che le cose peggiorino ancora :-)
Dopo il trattamento riservato a Papa Benedetto non penso che qualcuno possa provare alcuna "tenerezza" per certi soggetti. 
Come dice il Poeta: chi e' causa del suo mal...
L'atteggiamento di Papa Francesco rafforza l'immagine che i media hanno sempre dato della curia? Ci sara' un motivo...

29 commenti:

mariateresa ha detto...

Magister, ancora
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350619

Gira e rigira, il problema è definire che valore hanno queste interviste che per padre Lombardi non vanno prese alla lettera e che l'Osservatore e Vatican .va pubblicano integralmente.
Nel dubbio, ognuno può intendere quello che gli è più gradito, come per tutto quello che riguarda questo pontificato.

Anonimo ha detto...

Nella percezione diffusa la Curia è effettivamente diventata qualcosa da smantellare come scrive Gagliarducci. Essa è già irrilevante, sembra congelata in attesa di scomparire per essere rimpiazzata da qualcos'altro. La CDF non produce nulla da più di un anno e mezzo. Le commissioni referenti referiranno e poi penserà il "C8" col Vescovo di Roma a smantellare... via, a casa, uscite, burocrati mondani che non siete altro. Esemplare la comunicazione (caso Repubblica): "normale" della normalità quasi da bar, quindi incidentata, discutibile, a rischio. Non serve la Segreteria di Stato.
Pietro non sta davanti al gregge sbandato alle sue spalle; s'é messo dietro, vuole vedere dove va e tira le pietre. Non sembra interessato a indicare una direzione, sembra un altro: spinge, urla perché le pecore riprendano la marcia, riattivino le gambe impigrite e anchilosate. Oltre alle pietre lancia le vitamine targate CVII.

Ma che cos'é tutto questo?
Ricordo le ultime settimane del pontificato di Benedetto, la chiara evidenza di un apparato refrattario, traditore, separato, frammentato, da rimuovere in blocco. Poi l'evento quasi liberatore e affidato, e le istruzioni. E allora... uno smantellamento per sgombrare il percorso?
Davanti c'è un Altro, perché il gregge è sempre lo stesso; Pietro è sempre lui, anche se ha cambiato posizione.
gianni

sam ha detto...

Ho nostalgia della retta fede, ma ancor più ho nostalgia dell'uso della ragione.
Apprezzo quei rari spazi in cui la razionalità e la logica aprono degli spiragli di azzurro nella nebbia per me asfissiante delle "impressioni" guidate e del conformismo sentimental-chic.

Segnalo: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350619

laura ha detto...

Qualunque cosa accada, il tempo presente è molto difficile. Nessuno può salvare tutto da solo.Speriamo che le preghiere di Papa Benedetto abbiano un buon risultato.

Fileno ha detto...

A me pare che il giornalista sottovaluti i cardinali di Santa Romana Chiesa. Afferma che Bergoglio ha una immagine della curia costruita dai media. Ma il Papa ha avuto un mandato chiarissimo dai cardinali elettori di mettere mano a questa curia per questa sua "immagine", tutti i cardinali hanno un'immagine mediatica e sbagliata della curia? Parlare di anarchia e' anche qui la manifestazione della visione curiale (di qualche funzionario curiale) del giornalista, sta arrivando un nuovo segretario di stato, una nuova costituzione sulla curia, e una riforma complessiva dello IOR , anarchia? E' semplicemente una fase di passaggio che tra il 15 ottobre alla primavera 2014 si concluderà. In merito al Papato informale e' un bel titolo , anche se confonde il papato col singolo dialogo con un giornalista ateo (piccola parte dell'attività di Bergoglio). Vediamo la visita ad Assisi svoltasi come quella di qualunque suo predecessore stessi passaggi stesse parole. Francesco ha un progetto chiarissimo e lo ha chiarito nell'intervista alla Civiltà Cattolica, quando parla dell'ordine da seguire in un omelia, non e' un progetto rivoluzionario, ma solo comunicativo, di comunicazione della Fede cattolica, se oltre "l'intervista"a Scalfari si leggessero anche le altre cronache papali penso che si potrebbe capire.

Anonimo ha detto...

Eheheheh, per solidarietà inizierò a strapparmi i capelli dal dispiacere di fronte a cotanto disagio curiale. Scherzi a parte, Gagliarducci in talune parti mi pare un po' cerebrale. Il problema principale del pontificato di Bergoglio non è al momento la curia, (sempre quella!) ma le molteplici interpretazioni a cui le sue parole si prestamo con grandissima confusione di molti. Tant'è, speriamo la situazione migliori e non lo dico per me, ma per chi ancora di sente pianamente cattolico. Applaudo sino a spellarmi le mani la velocità con cui, grazie a un giornalista di Avvenire, se non sbaglio, si è provveduto a smontare la calunnia che aveva colpito papa Bergoglio appena eletto. Resta l'amarezza che papi precedenti abbiano dovuto affrontare da soli calunnie e cattiverie di vario genere.
Alessia

sam ha detto...

Prego intensamente che Benedetto XVI dia ripetizioni a Francesco sul tema della coscienza...

http://www.gliscritti.it/approf/2005/conferenze/dandrea/benedetto01.htm

Anonimo ha detto...

Speriamo che il G8 papale non produca i risultati (nulli!) dei G8 a cui ci hanno abituati i cosiddetti "grandi" di questo sfortunato pianeta. Potevano scegliere un nome più benaugurante.
Quello di cui ci sarebbe urgente bisogno adesso, dopo una miriade di parole sconnesse tra di loro, è di un momento di silenzio e riflessione, di un momento di pausa in questo frenetico presenzialismo papale. Papa Bergoglio potrebbe magari profittarne per chiedere sostegno a quel grande teologo e uomo che è il Predecessore Benedetto, ma dubito lo farà malgrado l'ostentata umiltà.
Quanto al dialogo con l'amico Scalfari, di cui non si sentiva nessunissimo bisogno, questo pare essere, purtroppo, appena agli inizi e tutt'altro che marginale, sebbene abbia già prodotto un corposo numero di pagine e molta confusione tra i fedeli.
Alessia











































Quanto al "dialogo" con il papa laico siamo, purtroppo, appena alle corposissime fasi iniziali

carmelina ha detto...

"Pietro non sta davanti al gregge sbandato alle sue spalle; s'é messo dietro, vuole vedere dove va e tira le pietre. Non sembra interessato a indicare una direzione, sembra un altro: spinge, urla perché le pecore riprendano la marcia, riattivino le gambe impigrite e anchilosate. Oltre alle pietre lancia le vitamine targate CVII."
Caro Gianni, il gregge e' composto da sagome di cartone. Le pecorelle stanno tutte separatamente chiuse nelle loro cellette dell'alveare-società dei consumi affaccendate nei propri autistici piccoli mondi post-moderni. Il gregge non si è sbandato. Non c'è proprio. Alle sagome di cartone, le vitamine targate CVII servono a poco. Quanto alla curia, le osservazioni di gagliarducci sono interessanti ma sempre troppo parziali: non esiste giornalista di cose vaticane che riesca a rendere con un oggettivo sguardo d'insieme le faccende di curia. E' più' facile per un giornalista raccontare la vita economica e socio-politica di un intero C ontinente che rendere i complessissimi equilibri di un realtà si' minuscola ma con un peso specifico tanto denso e vischioso. In quel campo conviene tacere ed aspettare: io, per esempio, sto ancora aspettando un tocco (non dico tanto) di verità sulla bolgia scatenatasi in curia contro Benedetto.

mariateresa ha detto...

che idillio ragazzi. Francesco ha un progetto chiarissimo, quello che fa è straordinario, va ad Assisi e pare uno dei predecessori (che , per inciso, è anche l'unica volta che è successo), insomma è tutto perfetto.C'è solo la parentesina dell'intervista informale.Una crepettina comunque apprezzabile, vuoi mai dire.
Sono commossa, sembra un copione di un film luce sul ventennio. Manca solo il caldo abbraccio alle massaie e ai figli del popolo.
Se Gagliarducci è insufflato da qualcuno in curia, possibile, mi si può citare un vaticanista, anche sdozzo, che non lo sia?Grazie.

Anonimo ha detto...

E' incredibile assistere alla tregua dichiarata dai nemici della Chiesa.

Ogni giorno Papa Benedetto era sotto attacco: ora gli stessi reprobi tessono lodi sperticate al Successore.

Se il mondo accoglie così di buon grado un Pastore significa che lo ritiene in grado di scardinare il Deposito della Fede.

A mio giudizio non possono che sbagliarsi; sebbene le lettere a scalfari siano (volutamente?) poco precise.

Cristiano

Garabandal ha detto...

Interessante l'articolo di Magister.Ma qui ahimé ritorna "l'astuto Bergoglio".Ossia il papa é infallibile solo quando parla "ex cathedra" come per es ho ricordato alcuni giorni or sono con il discorso di Giovanni Paolo II
in merito al sacerdozio femminile, egli allora nel 1994 si espresse ex cathedra.
"La definizione è molto frequente nell'uso ecclesiastico e sta ad indicare che il papa, quando parla "ex cathedra", esercita l’uffizio di Pastore e Dottore universale della Chiesa cattolica definendo una dottrina sulla fede o sui costumi. L'espressione è spesso legata al dogma cattolico dell'infallibilità papale."

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_22051994_ordinatio-sacerdotalis_it.html
Perció ora Bergoglio si concede il "lusso" die esprimersi liberamente "con questo nuovo tipo di comunicazione.

Il papa non é infallibile,é infallibile solo quando si esprime EX CATHEDRA,ribadisco.E quei discorsi inseriti nelle pagine del Vaticano non sono EX Cathedra.Intelligente Bergoglio,no?
Quando si affronta il problema se “dobbiamo credere al Papa o alle definizioni infallibili”, la risposta è che dobbiamo credere nelle definizioni infallibili, altrimenti potremmo cadere in errore, e pertanto potremmo probabilmente anche perdere la nostra anima. Quando il Papa non sta parlando infallibilmente per mezzo di una definizione solenne, è certamente possibile che egli stia dicendo qualcosa di sbagliato, proprio come fece Giovanni XXII quando, nelle sue omelie, negava l’immediatezza della visione beatifica. Se un Papa può commettere un errore, allora possono certamente farlo anche i cardinali, i vescovi e i sacerdoti, con i loro insegnamenti e le loro opinioni. I Vescovi possono sbagliarsi, così come i sacerdoti, e certamente anche Padre Gruner può sbagliarsi. Ma le definizioni dogmatiche della Chiesa non sbagliano mai. E’ per questo motivo che il Signore ci ha dato i dogmi per mezzo dell’infallibile Magistero della Chiesa, affinché, in tempi di crisi, saremo sempre in grado di trovare la verità.
Per una piú ampia "conoscenza qui il link
http://www.fatima.it/index.php?option=com_content&view=article&id=156&Itemid=209

D: Abbiamo altri esempi di sacerdoti, vescovi, cardinali o persino di Papi, che hanno commesso errori? ´Questo pezzo é molto esautstivo in merito

Anonimo ha detto...

Ciao,

interessante l'ultimo articolo di Socci, potete trovarlo qui:
http://www.antoniosocci.com/2013/10/il-vero-francesco-che-non-applaude-scalfari-oggi-il-santo-di-assisi-sarebbe-bollato-dai-giornali-come-fondamentalista-e-fanatico/

Ciao,
Luca

mariateresa ha detto...

OT: uno degli articoli più sensati che ho letto sulla comunicazione con papa Francesco
http://www.lifesitenews.com/news/has-vatican-press-office-lost-control-of-the-message-under-pope-francis

Anonimo ha detto...

La rassegna dei dissidenti, ci sei anche tu Raffaella:

http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/societa/Le_opposizioni_a_papa_Francesco.html

Antonio

Raffaella ha detto...

Eh...Faggioli...Faggioli...
Si'...io ritengo che Benedetto XVI sia stato isolato, attaccato, accusato ed osteggiato in ogni modo all'interno della stessa chiesa (minuscolo), quella chiesa che non ha mai voluto moralita' e pulizia.
Una volta i benpensanti avrebbero stigmatizzato la compilazione di una lista di "cattivi" ma che vogliamo fare? E' primavera...
R.

carmelina ha detto...

Letto articolo citato da Antonio. Il mitico faggioli si ricorda di fare l'elenco dei dissidenti in un tempo in cui bisogna cercarli col lanternino e quando nel pontificato precedente erano grossi come dei tirannosaurus rex non li vedeva. Evidentemente il poveretto come "cattolico adulto" conserva ancora delle vecchie categorie del pensiero confessionale preconciliari: quello per esempio della obbligatoria iconografia da martire come prova del 9 del campione cristiano di riferimento. Voglio essere più' chiara. Bergoglio c'ha tutto nella sua ideale aureola di eroe popolare senza macchia e senza paura tranne una perla, la più' importante: la patente da martire perseguitato. Il povero faggioli lo sa e così' si arrampica sugli specchi per costruirgli una saga di dissidenza inveterata appiccicando a c... Insieme voci critiche o comunque non apologetiche inventandosi una linea maginot tra dei dissidenti che vivono una realtà ecclesiale datata, negativa e oscura, e quelli come lui che invece hanno capito tutto e vivono nella luce del futuro bergogliano. Non riuscendo però' a spiegare come sia possibile che un papà "oscuro" e "integralista" come Benedetto, quindi una garanzia per lo status quo, abbia scatenato l'inferno in curia e in molte diocesi nel mondo, mentre Bergoglio, che contro quello status quo si scaglia programmaticamente, al massimo raccimola una manciatella di calunnie da figlie della serva in curia, attizza il fastidio solo di qualche gruppuscolo di afficionados ratzingeriani o di altra specie e poco più. Naturalmente il fido figlio della luce Bergogliana faggioli vi risponderà che è tutta questione di tempo: i nemici della luce stanno solo conservando le frecce per attaccare a tempo debito. Fossi in faggioli dormirei sogni tranquilli: il suo Bergoglio sta, come si dice dalle mie parti, tra due fette di pane. Come ha detto il tipo del sermig a Torino, e' il papa che molti stavano aspettando. Parole sante!!!!

Anonimo ha detto...

Wow, ci mancava una lista di proscrizione. Chissà se Faggioli farà anche la lista dei "buoni". Un tempo era di moda dissentire, oggi non più. Sarà l'aria di primavera, povera chiesetta.
Ci sono due articoli sul Foglio: Il primo di Gnocchi e Palmaro il cui titolo è tutto un programma: Questo Papa non ci piace.
Il secondo, in difesa, di Andrea Monda: Difesa di un Papa scandaloso.
Apprezzo molto Monda, apprezzo il suo equilibrio che si sviluppato in modo straordinario in "Benedetta umiltà" e la sua lucidità di giudizio. Però non riesco cambiare quelle che sono le mie emozioni, prevalentemente negative, su Papa Bergoglio. O meglio, faccio come il gambero in questo senso, un passo avanti seguito da due indietro.
Alessia

Anonimo ha detto...

Repubblica di ieri ospita una paccata di articoli inneggianti a papa Bergoglio da una Toscana che si riscopre innamorata papista, tutti su finesettimana.org.
Un paio di perle sul modo in cui passa il messaggio di Bergoglio:
Il vescovo di Grosseto... "io vivo in una casa invivibile, solo di rappresentanza, una specie
di mausoleo. Me l’hanno assegnata, è quella del vescovo. Ma io sogno una casa semplice, vivibile..."
Qualcuno impedisce a suo eccellenza di traslocare?
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201310/131008agostinellilarepubblica.pdf
... Lo dice, su un fronte diverso,
anche la Comunità di Sant’Egidio: «Francesco ci ha ridato slancio» osserva Michele Brancale, «i
poveri del Papa non sono più una categoria sociologica, ma quelli di cui ci occupiamo noi tutti i
giorni» ...
Dunque, i Predecessori avrebbero considerato i poveri solo categorie sociologiche.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201310/131008carrat%f92.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

"In primo luogo vi sono i nostalgici di Benedetto XVI, coloro che il 19 aprile 2005 avevano festeggiato come una loro personale vittoria l’elezione del papa teologo, ex prefetto dell’ex Sant’Uffizio: dall’11 febbraio 2013 si sentono, molto più di altri, orfani di Joseph Ratzinger, ora papa emerito. La nostalgia è per il papa da loro elevato ad alfiere della tradizione tradizionalista, anti-progressista e conservatrice. ..."
Dai commenti e dalle testimonianze spesso postate qui, non mi sembra che questo blog raccolga ratzingeriani a priori e a prescindere. molti di noi hanno imparato a conoscere e ad amare Benedetto XVI proprio durante gli anni di pontificato. non mi piace la rigida classificazione per categorie dell'articolo del magazine Treccani, mi sembra un offesa all'intelligenza e alla libertà dell'uomo. Comunque, pare che di questi tempi si debba accettare anche la ghettizzazione. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Mah! Estrapolo qualche "perla":
Carraquiry ... "sento in giro una nostalgia canaglia per Ratzinger che viene usata per denigrare il suo successore" ...
Riccardi ... "Quello di Ratzinger è stato "il pontificato delle molte delusioni (????)". La grandezza dell'intelligenza europea di Ratzinger è stata quella di riconoscere l'impossibilità di governare ....E Bergoglio mi disse da cardinale che quando la Chiesa lotta perde anche quando vince perché si aliena la capacità di attrarre (???)" ....
Cavani ...""Quando è sceso dal soglio di Pietro (Benedetto) con un gesto di straordinaria liberta aprendo la strada a questa stagione radiosa (???) ho quasi creduto all'azione dello Spirito Santo nella storia della Chiesa" ...
Sempre Cavani speranzosa in Bergoglio sul ruolo delle donne, ma "è un tema tropo importante per avere fretta".
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28443/
Alessia

Anonimo ha detto...

E' verissimo quello che è stato scritto in un commento precedente sull'infallibilità del Papa, ma è anche vero che la casalinga di Voghera e tutto il popolino non stanno a fare di queste differenze.
E' pericoloso che un Papa faccia certe affermazioni che sconfessano tutto quello che è stato solidamente costruito finora dai predecessori.

Le sue parole hanno un peso rilevante in ogni caso e in ogni situazione, soprattutto se, molto incautamente, viene messo il link all'intervista addirittura sul sito web ufficiale della Santa Sede!

Sappiamo bene che la maggior parte della gente è distratta e non legge le encicliche, ma è invece attenta (si fa per dire) a quello che scrivono i giornali o si dice in Tv, per cui il danno è immenso.

Salvo smentite (ancora non arrivate), purtroppo la frase sulla visione personale del bene e del male, indubbiamente relativista, è stata pronunciata dal Papa non dalla figlia della serva.


S.

Anonimo ha detto...

Raffaella, ti segnalo questo articolo:

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/questo-papa-non-ci-piace/

Buona giornata

S.

medievAle ha detto...

Leggo, cara lella, che il tuo blog sarebbe l'organo semi-ufficiale. Rispetto a chi e a che cosa? Non hanno ancora capito che non sei imbeccata da nessuno e che sei una persona che pensa con la propria testa? E' tanto difficile?
Va bè, lasciamo perdere, continuiamo a respirare il profumo che ogni giorno ci spruzzano intorno.

Anonimo ha detto...

Questo Papa non ci piace
Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro
http://blog.messainlatino.it/2013/10/il-foglio-9-ottobre-2013.html

Fabiola ha detto...

Mi pare funzioni così.
E' il Papa che tutti aspettavano...quindi è il Papa che conferma le loro attese, le loro concezioni del Cristianesimo e della Chiesa, è il Papa che conferma quello che che loro hanno sempre fatto e detto e pensato, è il Papa che solletica la loro vanità ("sono bravi, eh, quelli della Sant'Egidio").
Non c'è niente da cambiare. Nulla su cui interrogarsi. Solo compiacersi ed applaudire.
Il Papa parla dei "nostri" poveri...Persino i poveri come misera bandierina autocelebrativa.
Tanto, quelli da museo, da salotto,pelagiani, i vicini peggio dei lontani, le zitelle, quelli da pasticceria...sono i pochissimi altri che non si autocelebrano e nutrono "nostalgie canaglia". Faggioli ne fornisce pure l'elenco. Gli altri stiano pure tranquilli.
Quelli che parlano di denigrazione del Successore, poi, sono, semplicemente, patetici...
Bello l'articolo di Monda, che stimo. Ecco se Bergoglio avesse detto quello che lui si ostina a fargli dire, in perfetta continuità con un magistero bimillenario, e allo stesso modo, credo che nessuno avrebbe perplessità di sorta. O forse molti dei plaudenti sì.

gemma ha detto...

ma ti pare che chiunque, anche tra quelli che fino a febbraio facevano il baciamano a Benedetto, ora possono sproloquiare in libertà, ed io, libera come l'aria, che non ha mai fatto il baciamano a nessuno, devo mettermi dei problemi a dire quel che penso e ciò che non mi piace? Manco la chiesa patriottica cinese..a proposito, che fine ha fatto la chiesa clandestina cinese? Forse non si può nominare, per non minare la pax. forse i silenzi servono, ma allora lo si riconosca una volta per tutte anche per il bistrattato Pio XII

Luisa ha detto...

In un mio commento precedente dicevo che con questo Papa stiamo navigando a vista, meglio di me lo ha detto padre Spadaro di Civiltà cattolica:

"Padre Antonio Spadaro avverte che "Bergoglio va marcato a vista" perché "non ha chiaro il suo punto di arrivo e il suo non è un procedere a priori". Bergoglio applica il discernimento proprio dei gesuiti, il cui pensiero "è sempre in cammino, incompleto, aperto". Insomma "non guarda un punto d'arrivo, ma l'orizzonte", dunque le categorie tradizionali non sono più sufficienti in un pontificato che è un "magma".

http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-28443/

Fabiola ha detto...

Ci sono silenzi e silenzi, cara Gemma.
Dipende da CHI sta in silenzio.