lunedì 11 novembre 2013

Le dichiarazioni del card. Dziwisz su Maciel nel commento di Tom Roberts e la ricostruzione del blog

Clicca qui per leggere il commento. Qui una traduzione sommaria.
Tralascio ogni commento sulle dichiarazioni di Dziwisz e mi soffermo invece sul caso Maciel, di cui abbiamo parlato a lungo sui nostri blog negli anni scorsi, anche quando il nome di colui che è stato definito criminale da Benedetto XVI non poteva nemmeno essere pronunciato. Maciel, l'innominabile, come spesso abbiamo ricordato... 
Qui lo speciale preparato negli anni scorsi.
Ricordiamo solo che il card. Ratzinger fu l'unico a non partecipare ai megafesteggiamenti organizzati dal Vaticano in occasione del sessantesimo anniversario di sacerdozio dello stesso Maciel come confidato a Rodari da Mons. Scicluna (clicca qui).
In questi mesi qualcuno ha osato dire e scrivere che "finalmente" non si parla piu' di pedofilia nella chiesa.
ahahahahahaah scusate se rido. Mi domando chi tirava sempre fuori l'argomento in tutte le sedi se non i mass media stessi ma tant'e'...
Il Pontificato di Benedetto XVI è stato definito "penitenziale". Giusto! E meno male che qualcuno, nella chiesa, ha deciso di prendere di petto certa sporcizia, di affrontarla e di estirpare il problema che per decenni e decenni era rimasto sotto i tappeti e gli zerbini.
Joseph Ratzinger, cardinale e Papa, ha deciso di propria iniziativa ed incontrando resistenze all'interno della stessa gerarchia cattolica di mettere il grembiule, la maschera, i guanti e di mettere un po' d'ordine dopo avere fatto pulizia. Oggi si parla di misericordia. Non oso immaginare che cosa sarebbe accaduto se, nel 2010, Benedetto avesse pronunciato un simile vocabolo nel bel mezzo della tempesta mediatica. Ma lasciamo perdere...
Credo che nessuno possa contestare cio' che sto per scrivere e che ripeto prendendo spunto da un commento letto sul blog tempo fa: Benedetto XVI ha deciso di caricarsi personalmente di tutte le colpe passate, presenti (anche future?) della chiesa. 
Egli coscientemente ha accettato che venisse sporcata la sua veste bianca purche' fosse preservata quella di tutti gli altri. Per questo suo sacrificio non ha ricevuto nemmeno un grazie né dall'interno né dall'esterno di quella chiesa a cui ha dedicato la sua intera esistenza.
Mi dispiace ma è un comportamento che non posso accettare perché la giustizia divina porrà rimedio a certe schifezze ma intanto quella terrena implora un po' di onesta' e di obiettivita'.
Raffaella

34 commenti:

Anonimo ha detto...

Non i giornali, ma il popolo di Dio riconosce la nobilta dell'impegno di papa Benedetto. E poi sarà Dio a rendere giustizia e di ciò si deve aver fede! Arcangela

laura ha detto...

Del tutto d'accordo e sarebbe ora che qualcuno ora che qualcuno si muovese in difesa della verità e della giustizia e per rispetto verso Chi ha amato la Chiesa e ha soferto per essa. Ci son varie forme di martirio e Benedetto XVI ne è TESTIMONE

Luisa ha detto...

"In questi mesi qualcuno ha osato dire e scrivere che "finalmente" non si parla piu' di pedofilia nella chiesa."

Sono tante le cose che molti osano scrivere in questi tempi ma è effettivamente inutile stare qui a ricordare i deliri enfatici di prelati e commentatori vari, ad ascoltarli e leggerli si direbbe che la bacchetta magica di papa Bergoglio ha il potere di fare nuova ogni cosa, tutti zitti su quel che mesi fa li faceva parlare o tremare, a leggerli si direbbe che la sola cosa positiva che abbia fatto Benedetto XVI è stata quella di avere avuto il "coraggio" (!) di ritirarsi per permettere l`arrivo di "Francesco".
E poi vi ricordate quando riprendevano le parole di Benedetto XVI che ci ricordava che la Chiesa è di Cristo?
Ebbene oggi, un giorno sì e l`altro pure, in Italia, all`estero siamo al riparo da quella frenesia, parlano della "chiesa di Francesco", eh sì anche la Chiesa è diventata quella di Francesco!
Allora, cara Raffaella, se hai perfettamente ragione di rimettere la verità in mezzo al villaggio, se hai ragione di rinfrescare la memoria a chi sembra aver messo in soffitto anche l`onestà intellettuale, dobbiamo essere consapevoli che lo facciamo per rispetto di Benedetto XVI, della verità e in coerenza con la nostra coscienza, un dovere e una responsabilità che questo clima di euforia collettiva non riuscirà a soffocare, consapevoli anche che i richiami della semplice verità difficilmente riusciranno a far riflettere chi è troppo preso ad approffittare del "successo" di papa Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Io voglio giustizia anche su questa terra e voglio che i responsabili dell'insabbiamento paghino qui. Tutti sanno chi sono, eppure vivono tranquilli e onorati. Vorrà "qualcuno" rendere giustizia al lavoro e al dolore di cui il cardinale Ratzinger prima e Papa Benedetto poi si è sobbarcato' In Italia vi è stata la presentazione del libro del card. Dziwisz, presente il card. Ruini, e pure vari articoli con le dichiarazioni del suddetto cardinale.

mariateresa ha detto...

non aggiungo niente alle cose sacrosante che dici e al lavoro grande fatto da te in tutti questi anni.
Il cardinale Dziwisz dovrebbe tacere, ha perso qualsiasi credibilità da quando lettere e e documentazioni di Giovanni Paolo II, che dovevano essere distrutte da sua volontà espressa , lui ha deciso unilateralmente di trattenerle e portarle con sè.
Non so chi si creda di essere, di certo ha lavorato non con Benedetto ma contro, come in mezzo ai denti hanno ammesso certi commentatori anche in televisione, anche Santoro, mentre il gregge belante degli esperti di informazione religiosa (sic) ha lasciato cadere la questione, occupandosi di cose ben più importanti e strategiche per la Chiesa come il panino alla guardia svizzera e il caffé alla macchinetta del nuovo Pontefice.

Anonimo ha detto...

Si può dire tutto dei giornalisti anglosassoni, ma non che non siano obiettivi,l'autore riferisce le parole del seg. ma va avanti col suo racconto, parla degli stop alle indagini, dello stop ad alcuni avvocati che dovevano far luce e i nomi dei mandanti sono sempre, guardacaso, gli stessi, alla fine Ratzinger la spunta, ma ha pagato a caro prezzo non da cardinale,(che già allora stava sui.... a tanti), ma da papa. Altro non aggiungo, se non che Dio farà giustizia, ho una fiducia illimitata nella teodicea.GR2

Anonimo ha detto...

Ci si mette anche Vito Mancuso a prendersela con i "contestatori" di Papa Bergoglio. Insomma. il suo "dissenso" verso Wojtyla e Ratzinger era buono e giusto. Quello degli altri no. Del resto, per lo stesso papa ci sono figli (da amare) e figliastri (da disprezzare). Cosa possiamo attenderci dalla massa di corifei bipartisan.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131111mancuso.pdf
Ps: sono contenta che il card. Dolan non sia diventato Papa. Sono troppe le sciocchezze che dice.
Alessia

Miserere ha detto...

Sono d'accordo con te, Raffaella! Mai, e poi, mai dimenticherò quello che la chiesa (rigoroso minuscolo) ha fatto a Benedetto XVI. Ingratitudine e adesso perfino l'oblio! Vedasi, ad esempio, certi calendari che si vendono online, ma non si possono comprare online perché non c'è una foto di copertina ed un link dove acquistarli. Per non parlare di qualcun altro che non si fa più come ho saputo oggi. Ma calendari di qualche papa precedente, quelli sì li trovate!

gemma ha detto...

Nell'ultima via crucis di Giovanni Paolo II il cardinale Ratzinger parlò per primo di sporcizia nella chiesa, poi appena diventato Papa tutti coloro che attorno alla chiesa o sui giornali ci raccontavano delizie e nulla avevano notato prima gliel'hanno rivoltata addosso, solo a lui. Ora da' noia solo che se ne accenni, quella roba lì non è mai esistita, è stata solo Ratzinger story. Ci propinano sfoghi lamentosi su grigiore, delusione, via crucis, palude...anni e anni di brutture tutte fatte scivolare sulle spalle di un solo uomo. Per chi ha seguito gli eventi giorno per giorno andando a controllare le date, protagonisti e comparse cui si riferivano non è facile da dimenticare.
Ora si sta presentando qualcosa che un po' somiglia a restaurazione per riforma, e si suona la grancassa per coprire la sostanza col frastuono, un pò come accadeva prima, quando giornali e uomini di chiesa per primi raccontavano che tutto andava bene. Il Papa per sua fortuna non era mai stato in Vaticano prima, Il mondo è contento perché si sente confermato nella sua buona coscienza, Augias racconta che un Papa che condanna la corruzione non si era mai visto prima (sic), Severgnini fa confronti su tweet che non ha letto ma per forza dovevano essere gelidi e le immagini non stop mostrano solo abbracci a bimbi e malati che il freddo teutonico si dice non sapesse fare. Il prossimo scandalo, quando si deciderà che sarà ora che ne salti fuori uno, anche tra anni e anni si riuscirà ad attribuirlo sempre a Ratzinger, come accaduto per quelli dell'epoca in cui ancora studiava in seminario. Non so se ci si rende conto che anche tecnicamente è proprio impossibile che un uomo solo possa essere stato responsabile di tutte le problematiche vaticane dai tempi di Giovanni XXIII in poi. Su Maciel in particolare, era dai tempi di Pio XII che circolavano dossier.

rosa ha detto...

la situazione attuale e' riassumibile in" tutto cambi affinche' non cambi nulla". di gattopardesca memoria.
Scagliamoci contro la corruzione, la dea tamgente, i
ladri dello Stato, ma non citiamo per carita' i peccati contro il VI comandamento, cosi non pestiamo i piedi ad una certa lobby. e nel frattempo nominiamo i sodaniani, i legionarii, i focolarinii, i NCN a posizioni di vertice. come i presidenti americani, che nominano a posti di comando coloro che han tirato fuopri i soldi per la loro elezione, o loro amici o parenti.
rosa

maura ha detto...

Miei cari amici giusto ieri mi piaceva leggere del card.Ottaviani su "difenderelafede" e gia' allora si parlava di pedofilia tra i figli della Chiesa......!
A parer mio le ultime 18 righe del commento di Raffaella sarebbero da " incorniciare " ! Controfirmo e sottoscrivo ! In attesa di leggere ogni pezza d'appoggio addotta vorrei aggiungere che nel suo primo viaggio in Polonia Papa BXVI fu accolto molto freddamente , quasi come un usurpatore ( rivedete il filmato ) !. Comprendiamo che i polacchi si sentissero doppiamente orfani di GPII : 1^ perche' era il primo Papa polacco, 2^ perche' li aveva liberati dalla dittatura comunista . Ebbene , BXVI che gia' aveva acconsentito al Card.Dziwisz di tornare tra la sua gente , in quella occasione si mostro' tenero , paterno , compassionevole e pieno di amore verso quel popolo addolorato . Inoltre , vorrei farvi notare come nel filmato del 2005 riproposto dalla preziosissima Gemma che il Papa BXVI parlava " ANCORA " un italiano marcatamente " deutsch " come di chi avesse passato la MAGGIOR PARTE DEL SUO TEMPO A LAVORARE a capo chino ed in silenzio ( ED IN GINOCCHIO ) piuttosto che a parlare !! A piu' tardi per il resto.....

Mariele ha detto...

Personalmente non entro in merito
al libro o dichiarazioni del
Card. Dziwisz su Maciel.
Ricordo solo con dispiacere, pur
se poi lui pare abbia dichiarato
che intendeva altro, che appena
si seppe della rinuncia di Ben.XVI
il Card. Dziwisz commentò che
"non si scende dalla croce".
Questa frase mi ha ferito profondamente, se davvero l'ha
detta. Ecco solo questo ricordo

un passante ha detto...

diede fastidio persino a me quella frase sulla croce. Certo che i cirenei difettavano eh, anche tra gli eminenti cardinali esternatori di giudizi
Ho sempre pensato che al di là di tutto Benedetto si sia dimesso perchè sentendo venir meno forze, salute e cirenei voleva evitare un periodo come quello vissuto negli ultimi tempi della malattia di Giovanni Paolo II, con il Papa costretto a demandare su molte cose.

sam ha detto...

Il Vangelo di oggi, Luca 17,1-6:

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe»."

Il commento odierno di Papa Francesco:

“Che differenza c'è tra peccare e scandalizzare? La differenza è che chi pecca e si pente, chiede perdono, si sente debole, si sente figlio di Dio, si umilia, e chiede proprio la salvezza da Gesù. Ma di quell’altro che scandalizza, che cosa scandalizza? Che non si pente. Continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano: la doppia vita. E la doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto male. ‘Ma, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa’. Ma con l’altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri … ruba. E’ un ingiusto. Questa è doppia vita. E questo merita – dice Gesù, non lo dico io – che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui. E noi dobbiamo dirci peccatori, sì, tutti, qui, eh!, tutti lo siamo. Corrotti, no. Il corrotto è fisso in uno stato di sufficienza, non sa cosa sia l’umiltà. Gesù, a questi corrotti, diceva: ‘La bellezza di essere sepolcri imbiancati’, che appaiono belli, all’esterno, ma dentro sono pieni di ossa morte e di putredine. E un cristiano che si vanta di essere cristiano, ma non fa vita da cristiano, è uno di questi corrotti. […] Tutti conosciamo qualcuno che è in questa situazione e quanto male fanno alla Chiesa! Cristiani corrotti, preti corrotti … Quanto male fanno alla Chiesa! Perché non vivono nello spirito del Vangelo, ma nello spirito della mondanità. Una putredine verniciata: questa è la vita del corrotto. E Gesù semplicemente non diceva: 'peccatori' a questi, diceva loro: 'ipocriti'. E che bello, quell’altro, no? ‘Se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: ‘Sono pentito, sono peccatore’, tu gli perdonerai’. E’ quello che Lui fa con i peccatori. Lui non si stanca di perdonare, soltanto alla condizione di non voler fare questa doppia vita, di andare da Lui pentiti: ‘Perdonami, Signore, sono peccatore!’. ‘Ma, vai avanti, vai avanti: io lo so’. E così è il Signore. Chiediamo oggi la grazia allo Spirito Santo che fugge da ogni inganno, chiediamo la grazia di riconoscerci peccatori: siamo peccatori. Peccatori, sì. Corrotti, no”.
(Omelia di Papa Francesco dell'11 novembre 2013 alla Casa Santa Marta)

Dopo che l'Associazione Psichiatri Americani ha derubricato la pedofilia a semplice "orientamento sessuale", ora la Chiesa identifica lo "scandalo" dei "piccoli" nella "doppia vita", nella "corruzione" di chi con una mano dà alla Chiesa e con l'altra ruba...

Ma che bella notizia: la pedofilia non esiste più!

Anonimo ha detto...

Pensate che sia esagerata se dico che io ho iniziato a percepire la Passione di Nostro Signore in tutta la sua tragicità e il suo dolore, fisico e spirituale, attraverso le sofferenze inferte a Papa Benedetto? E' proprio così: perchè cercando disperatamente di spiegarmi l'assurdità dell'accanimento ingiusto, falso e volgare verso l'allora pontefice e soprattutto, quello che io chiamo il processo farsa seguito alle sue dimissioni,quando ognuno pretendeva di sapere le vere ragioni (ovviamente occulte) della rinunzia, mi tornavano in mente con sempre più evidenza i brani evangelici della Passione e mi sembrava di partecipare vivamente a tanta inaudita violenza, come mai prima mi era capitato.
ora sì, ci affidiamo alla giustizia divina, ma se un barlume di verità ancora rimane a questo mondo, molti dovrebbero avere l'onestà intellettuale di riconoscere la "statura" di un uomo come Benedetto XVI e il suo grande contributo dato alla Chiesa e, oserei dire, alla storia delle salvezza che è nelle mani di Dio. Maria Pia

laura ha detto...

A proposito della scomparsa del cardinale Bartolucci creato cardinale da papa Benedetto:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/fede-faith-fe-musica-music-musica-29612/

Anonimo ha detto...

Che lo scandalo dei piccoli si riferisca solo ai peccati contro il sesto comandamento non ha nessun supporto, deriva solo da una certa tradizione che vede il sesso dappertutto. Poi sam, sono cresciuta nella chiesa pre conciliare, ma nessuno dalle mie parti associava questo vangelo alla pedofilia, che manco si sapeva cosa fosse all'epoca.

Anonimo ha detto...

Sam ci sono varie esegesi di quel brano, tra le altre una ritiene che "piccoli" non vada riferito ai bambini ma alle persone con una fede piccola, fragile. Anche per quel che si riferisce ai peccati, era solo una interpretazione legata a un certo periodo storico far riferimento ai peccati sessuali, ma in realtà questa interpretazione non è più vera di altre. Solo il sesso scandalizza? certamente no.
Cristina

Anonimo ha detto...

Dopo che l'Associazione Psichiatri Americani ha derubricato la pedofilia a semplice "orientamento sessuale", ora la Chiesa identifica lo "scandalo" dei "piccoli" nella "doppia vita", nella "corruzione" di chi con una mano dà alla Chiesa e con l'altra ruba...

Ma che bella notizia: la pedofilia non esiste più!



Il papa parlava di corruzione, mi dice dove per cortesia asserisce che la pedofilia non esiste più? Va bene tutto ma qui si comincia a delirare.....

Dante Pastorelli ha detto...

Ma quanti grembiuli d'altro genere ha mandato al macero?

medievAle ha detto...

allora ci illumini Lei, anonimo, sul perché la pedofilia nella Chiesa ha avuto rilievo solo durante il pontificato di Benedetto xvi, sul perché casi risalenti agli anni '60 e '70 sono balzati all'attenzione dei media solo fra il 19 aprile 2005 e il 28 febbraio 2013, e sul perché dal 13 marzo sia stato tutto nuovamente risucchiato nel buco nero dell'oblio. E' chiaro che chiunque abbia un po' di senso logico si chiede se fosse tutta una cortina fumogena allora o se lo sia adesso.

Dante Pastorelli ha detto...

Interpretazione di Luca 17, 1-6,
sullo scandalo ad uno di questi piccoli: i piccoli sono innanzi tutto i discepoli, non per nulla negli altri sinottici vien aggiunto che credono, che credono in me.

Eugenia ha detto...

Condivido e sottoscrivo il commento di Raffaella! Non aggiungo altro perché rischierei la censura riguardo al calendario e ' tutto vero ! Ho telefonato per informazioni per ordinare via internet........mi hanno rimandato al portale dove non esiste un icona oppure un link per ordinarlo e chi mi ha risposto, mi ha dato quelle poche informazioni in modo stizzito e scocciato! Forse avevo sbagliato papa!

sam ha detto...

Lo so che si possono attribuire più letture al tema dello scandalo e della corruzione dei piccoli, ma certamente tra queste c'è ANCHE quella della pedofilia e di sicuro ai tempi di Benedetto non ce ne sarebbe stata altra, sia nell'accusare sia nel pretendere scuse senza remissione.
Forse i due Anonimi e Cristina non ricordano quei tempi... non mi pare che allora frequentassero il blog e corressero in soccorso del Papa con la tesi (che allora sarebbe apparsa quantomeno ardita) che la pedofilia non è un tema necessario (se non sufficiente) parlando di corruzione e scandalo dei piccoli...

Anonimi cari, in realtà non fate che confermare la mia conclusione: nella coscienza collettiva del mondo e della Chiesa, lo scandalo della pedofilia è diventato irrilevante e trascurabile, in altre parole non c'è più, abracadabra è sparito!
Prima di dare agli altri dei matti che delirano (tipico atteggiamento dei totalitarismi ideologici verso i dissidenti) sarebbe forse utile imparare a leggere quello che scrivono e a non mettere loro in bocca quello che non hanno detto. Vi invito altresì a considerare che adoperare artifizi retorici allo scopo di denigrare l'interlocutore non fa onore ad un Cristiano.
Comunque il Catechismo della CC definisce in maniera abbastanza precisa cosa sia lo scandalo dei piccoli, ovvero l'indurli a peccare (vale non solo ma anche in campo sessuale) e non semplicemente l'apparire ipocriti e ladri...

Dal CCC
 
2284 Lo scandalo è l'atteggiamento o il comportamento che induce altri a compiere il male. Chi scandalizza
si fa tentatore del suo prossimo. Attenta alla virtù e alla rettitudine; può trascinare il proprio fratello nella morte spirituale. Lo scandalo costituisce una colpa grave se chi lo provoca con azione o omissione induce deliberatamente altri in una grave mancanza.
 
2285 Lo scandalo assume una gravità particolare a motivo dell'autorità di coloro che lo causano o della debolezza di coloro che lo subiscono. Ha ispirato a nostro Signore questa maledizione: “Chi scandalizza
anche uno solo di questi piccoli. . ., sarebbe meglio
per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (*⇒*Mt 18,6 ) [Cf *⇒* 1Cor 8,10-13 ]. Lo scandalo è grave quando a provocarlo sono coloro che, per natura o per funzione, sono tenuti ad insegnare e ad educare gli altri. Gesù
lo rimprovera agli scribi e ai farisei: li paragona a lupi rapaci in veste di pecore [Cf *⇒* Mt 7,15]

Anonimo ha detto...

Quanto hai ragione Ragione Raffaella....diciamo comunque che tra tutte le interpretazioni che si potevano dare di questo passo si è scelto quella politicamente e mediaticamente più corretta, questo penso che si possa dire...
John

gemma ha detto...

mi fa molto sorridere questa discussione perchè mi viene in mente come anni fa in pieno scandalo pedofilia questa frase dei "piccoli" campeggiasse un pò ovunque e con univoca interpretazione. Pare fosse uscita di bocca pure al cardinal Martini nei riguardi della pedofilia, e se qualcuno provava a dire che i piccoli in questione comprendevano non solo gli abusati sessuali ma tutte le categorie di piccoli tra i discepoli, apriti cielo, chi lo affermava era negazionista sugli abusi. Come cambiano i tempi, ma davvero non è giustificabile che cambi pure l'interpretazione del Vangelo col passar dei Papi. Ma non c'è nulla da fare. Stasera al tg 5 ho appena sentito un famoso magistrato, credo fosse Gratteri dell'antimafia, nell'elogio incondizionato a Francesco che condanna corruzione e narcotraffico come non mai, dire che uno, due anni fa si parlava della chiesa solo per corruzione e pedofilia, ora no. Quel che Benedetto ha fatto da Papa, quando le decisioni in merito spettavano solo a lui (e sottolineo questo perchè da cardinale non era il monarca assoluto della chiesa), non glielo riconosce nessuno, non c'è nulla da fare.

nonno ha detto...

la chiesa ora non vuole più parlare di sesso, ma oltre la dea tangente qualcosa su una visione del dio sesso che porta alla svendita del proprio corpo e allo sfruttamento da parte di altri in età sempre più precoce la si dovrà pur dire

Dante Pastorelli ha detto...

E' innegabile che di pedofilia nella Chiesa si parla sempre meno.
Questo gli anonimi dovrebbero poterlo vedere se non son ciechi.

sam ha detto...

Tra l'altro mi si lasci dire che quella che condanna la corruzione sessuale dei minori sarebbe stata la lettura più pertinente e attuale di quel brano del Vangelo per questi tempi...

http://www.avvenire.it/famiglia/Pagine/la-teoria-del-gender-vuole-entrare-in-aula.aspx

http://www.zenit.org/it/articles/le-cattive-proposte-di-educazione-sessuale-dell-oms

http://www.orizzontescuola.it/news/loms-prescrive-educazione-alla-sessualit-gi-dai-0-ai-4-anni-insorge-mondo-cattolico

Hai proprio ragione Gemma, sembra che la "rivoluzione" vaticana coivolga anche l'interpretazione del Vangelo: a tutte le altre, sembra essersi aggiunta una nuova categoria di esegesi, l'esegesi "politicamente corretta" !

Anonimo ha detto...

Anonimi cari, in realtà non fate che confermare la mia conclusione: nella coscienza collettiva del mondo e della Chiesa, lo scandalo della pedofilia è diventato irrilevante e trascurabile, in altre parole non c'è più, abracadabra è sparito!


Giuliano Ferrara sarà contento, ha asserito più volte che la pedofilia nella chiesa è un'invenzione dei media e che Benedetto ha fatto male a chiedere scusa per qualcosa che non esiste.

Vera.

gemma ha detto...

A proposito del riferimento che facevo sopra, a Martini
Da un'intervista di gianni Valent al card Martini in piena tempesta pedofilia nel 2010
http://www.30giorni.it/articoli_id_22312_l1.htm

Queste sono settimane di tempesta per lo scandalo della pedofilia. Come valuta questa situazione? Quale richiamo emerge per la Chiesa in queste circostanze?
MARTINI: Tutto questo certo può aiutare in tutti l’umiltà. Ma valgono anche le parole di Gesù: ci sono state azioni gravi, e chi ha scandalizzato i piccoli, sarebbe meglio per lui che gli fosse messa una macina da mulino al collo e fosse gettato nel mare. Questo non toglie che si registra anche una grande ipocrisia. C’è una totale libertà sessuale, la pubblicità utilizza motivi sessuali anche per i bambini.

sam ha detto...

Vera se legge quanto ho scritto vedrà che non ho mai detto che è sparito lo scandalo della pedofilia nella Chiesa (che è sempre stato oggettivamente, se non mediaticamente, la componente minoritaria di questa piaga mondiale), ma che è sparito del tutto lo scandalo della pedofilia, in generale...
Non se ne parla più, ma perchè parlarne? Mica dobbiamo "vedere il sesso dappertutto"! È già dappertutto, infatti, e oggi il problema da risolvere non è più ciò che scandalizza, ma il fatto che qualcuno ancora se ne scandalizzi... infatti adesso la pedofilia è solo un orientamento sessuale, il sesso con persone dello stesso sesso o anche tra persone di età diverse qualcosa da insegnare nelle scuole dell'infanzia contro ogni tabù e discriminazione....
Chi siamo noi per giudicare?
Però lasciatemi dire che personalmente preferivo quando la Chiesa chiamava apertamente male ciò che moralmente è male anche se questo le costava che le rinfacciassero le incoerenze di alcuni suoi esponenti.
Benedetto portando da solo questa croce per tutti voleva insegnare nuovamente alla Chiesa a portare questa croce, la croce del peccato dei suoi appartenenti e dell'umanità intera, la Croce della Verità, vale a dire la Croce di Cristo, tutti insieme con l'umiltà dei santi e la gioia della speranza. Invece sembra che il resto della Chiesa di portare la Croce non ne abbia proprio alcuna voglia... allegria!

Anonimo ha detto...

Per post ore 15:45 : Caspita , dalle risposte evinco un bel po' di superbia ! Poveretto ! Una prece !

Anonimo ha detto...

i piccoli sono stati da sempre considerati i discepoli affidati e scadalizzati nella fede. Si può discutere finchè si vuole ma possono rientrarci tutti, dai bambini abusati ai deboli maltrattati ai fedeli disorientati dai propri pastori.
La famosa frase su ciò che è di cesare era riferita ai tributi, oggi invece spesso pare che di cesare sia la vita, mentre solo il resto sarebbe competenza del Vangelo e di chi rappresenta Dio. Il Signore fu abbandonato proprio dai discepoli che da lui si aspettavano più attivismo rivoluzionario contro le ingiustizie di chi deteneva il potere terreno, ma il regno di cui parlava non era di questo mondo, e non contemplava nè applausi, nè consensi, che infatti andarono a Barabba