giovedì 26 dicembre 2013

Coraggiosa intervista del card. Meisner in occasione del suo ottantesimo compleanno

Clicca qui per leggere l'intervista in tedesco segnalataci da Mariateresa. Qui una traduzione in inglese della parte piu' interessante. Noto che al card. Meisner non manca il coraggio e che, alla fine, chi si pone delle domande non e' poi cosi' "fuori di testa o fuori dal mondo".

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Meisner dice una cosa il card Kasper l'esatto contrario:
http://www.lifesitenews.com/news/cardinal-kasper-says-church-will-soon-give-communion-to-divorced-remarried

Anonimo ha detto...

Delle 2 bellissime riflessioni, faccio un unicum, finalmemte qualcuno che ha il CORAGGIO di dire la verità, il card. sul vdr che a quanto pare non ama essere contraddetto e la faccio elegante, nell'altro, qualcuno che osa ricordare con la dovuta stima ed ammirazione, un grandissimo uomo prima che papa, che tutti vogliono dimenticare troppo in fretta, cosa che noi, nel nostro piccolo, non faremo mai ; il giorno di Natale mi ha riempito di grande tristezza, detto fuori dai denti, la cosiddetta 'urbi et orbi' così pronunciata mi ha quasi fatto piangere e non aggiungo altro, che ne avrei....hanno ragione gli amici ispanofoni a chiamarlo 'el bàvaro anorado muchissimo' (il bavarese assai rimpianto) buon S.Stefano a tutti,in specie alla Carmelina ed a sua madre Anna, siete sempre nelle mie (povere ed insignificanti forse, ma sincere )preghiere.Lupus et Agnus.

Eugenia ha detto...

Io mo sono rifiutata categoricamente di vedere deturpata la Benedizione Urbi et Orbi. Mi assumo la responsabilità di quel che ho detto. Ho visto le foto e c'era altro che da piangere! Per me è un Natale tristissimo! Un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

"The Pope looked at me with surprise and asked me to please give him an example. " Possibile la Sua sorpresa? Davvero non si rende conto dello sconcerto che crea? Non Gli parla proprio nessuno?

Anonimo ha detto...

Meisner dice una cosa, il cardinal Kasper l' esatto contrario ... e il card. Ouellet a Radio Vaticana ripropone i soliti luoghi comuni triti e ritriti che i giornali ci propinano da mesi.
Meissner, che probabilmente è un tradizionalista o un criptolefebvriano, ha le stesse mie perplessità, che oltretutto vivo male, con sensi di colpa,ma non riesco a smettere di far funzionare cervello e memoria. Anna
http://it.radiovaticana.va/news/2013/12/26/il_card._ouellet:_la_rinuncia_di_benedetto_xvi_ha_davvero_aperto_una/it1-758353

laura ha detto...

Lasciamo stare la benedizione urbi et orbi. A un certo punto, ho chiuso il collegamento e non ho preso la benedizione. Sinceramente sono confusa. La solennitàc del Natale contraddice la povertà? Noi celbriamo il re dei re col vestito più bello e non per ostentare ricchezza, ma forse son io che non capisco il nuovo corso

Anonimo ha detto...

AUGURI A TUTTI VOI AMICI DEL BLOG IN PARTICOLARE A RAFFAELLA,GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE FAI . IL SIGNORE POSSA RICOMPENSARTI CON TANTO AMORE.RESTIAMO SALDI NELLA FEDE.UN BACIO GRANDE. BETTI

Anonimo ha detto...

Scusate amici se vado fuori tema, ma vorrei condividere una mia impressione: a Papa Bergoglio non piacciono i merletti e i pizzi, e lo abbiamo visto anche in questi giorni di festa, l'espressione del cerimoniere Marini pero' mi sembra strana, come se non si sentisse a suo agio con questa ...povertà di vestiario! Forse sbaglio io, che ne dite? Auguri a tutti per il nuovo anno, specialmente a Raffaella. Teresa.

Luisa ha detto...

Metto solo due link, quella melassa dolciastra che ignora il rispetto della verità, il rispetto tout court, mi è diventata indigesta, Benedetto XVI, per quei personaggi tutti presi a cercare nuove parole per partecipare al peana idolatrico per il suo successore, ha ormai un solo merito: quello di essersi tolto dai piedi per permettere l` arrivo di Jorge Bergoglio.

http://it.radiovaticana.va/news/2013/12/27/p._lombardi:_papa_francesco_ha_messo_con_forza_la_chiesa_in_movimento/it1-759076

http://www.zenit.org/it/articles/il-2013-ha-impresso-una-svolta-epocale-nella-storia-della-chiesa

carmelina ha detto...

Grazie da parte mia e di mia madre per le tue preghiere, lupus et Agnus.
http://www.repubblica.it/esteri/2013/12/27/news/pedofilia_corte_usa_annulla_la_condanna_a_monsignor_lynn-74555891/?ref=HREC1-16
Su questo monsignore e sul suo processo e condanna un anno fa, quando non c'era ancora la "primavera", il fior fiore dei giornali americani hanno costruito una saga.una saga, ovviamente, di contrappunto e contorno a quella globale creata a tavolino contro "l'inquisitore tedesco". Come detto prima, la stagione e' cambiata e i monsignori delle vecchie amministrazioni facilone, per dire poco, in fatto di gestione di preti border line (pedofili e non solo) possono dormire sogni tranquilli. Quelli dello snap, snob, snup e dintorni, come cavolo si chiamano, scomparsi sullo sfondo (lontani i tempi in cui rilasciavano alle agenzie di stampa commenti ufficiali, ovviamente denigratori, a qualsiasi uscita pubblica di Papa Benedetto); i preti alla don seppia (il sacerdote genovese cocainomane, erotomane e abusatore di adolescenti) che occupavano quotidianamente la scena della nera di giornali italiani, europei e americani magicamente estinti. Come diceva humpphry bogart, in quel famoso film della vecchia Hollywood: e' la stampa, bellezza, e tu non ci puoi fare assolutamente niente!!! Niente!!!!!

Anonimo ha detto...

@Raffaella: "chi si pone delle domande" Cosa sono queste "delle domande"? Ne hai mai fatta una in modo compiuto; hai ricevuto "delle risposte"? Spiegati bene una volta tanto, senza allusioni. Il Card. Meisner in questa bella intervista ha spiegato con chiarezza e con semplicità le risposte e gli insegnamenti ricevuti da Papa Francesco. E tu che giudichi la Chiesa come fosse il cortile di casa? gianni

Raffaella ha detto...

Il cardinale di Colonia si chiede quanto siano opportune certe interviste. E' la stessa domanda che ho formulato anche io molto tempo fa. Nella famosa intervista di ritorno dal Brasile, che cosa si intende per "Chi sono io per giudicare?". E nell'intervista a Scalfari che cosa si intende parlando di coscienza?
R.

Anonimo ha detto...

Raffaella cara, a quelle domande si è risposto mille volte, anche dal Vescovo di Roma. Ovviamente occorre essere aperti alle risposte per intenderle, a meno che le domande non siano retoriche per sottintendere un'affermazione pregiudiziale, come forse nel tuo caso.
Vuoi dire che è inopportuno che il Papa rilasci certe interviste? E dillo, non temere. Si può dare il valore che si vuole a quest'affermazione, ma già il formularla chiaramente è un passo avanti perché costringe a una riflessione e magari ci si rende conto da sé...

Poi non è vero che il Cardinale di Colonia si chieda "quanto siano opportune certe interviste", dove l'hai letto?
Anche con la semplice traduzione automatica si vede che ha parlato col Papa della equivoca ricezione, in certi ambienti, di alcune affermazioni; si sono soffermati su qualche caso, e il Card. Meisner ne ha ricavato un illuminante insegnamento per l'attualità, che è la parte più bella dell'intervista. Dove si spiega come egli si trovi in perfetta sintonia col Papa.

Grazie della risposta serena.
gianni

Anonimo ha detto...

Teresa, non mi pare affatto che Guido Marini avesse un'espressione particolare, alla benedizione di Natale. Quando è al lavoro, il suo viso non è molto cangiante, diciamo. (E forse è meglio così: in fondo, non sarebbe gradevole un cerimoniere "camaleontico".)

Comunque, se proprio insisti: ricordi mica espressioni particolarmente gioconde, durante il suo servizio a fianco di GP2 -e in parte di B16- , dell'allora cerimoniere (a quanto pare stimato da Bergoglio) arcivescovo Piero Marini?

(PS: ah, beh, uno che spesso sorride più di Don Guido -con qualunque papa- è...Mons. Camaldo.)

Anonimo ha detto...

Visto che ha combinato una specie di p-riot a Natale, in duomo a Colonia, alla Messa di Meisner?

(Comunque a questo punto, vista anche la rinnovata Congregazione dei Vescovi, il prossimo successore di Meisner, e futuro cardinale, sarà non sul modello Mueller, o Gaenswein, bensì un kasperian-lehmanniano provato quale, ad es., Gebhard Fuerst, di Rottenburg-Stuttgart -ironicamente, coetaneo di Burke..)

Anonimo ha detto...

Smettila di provocare, Teresa :-)
Alessia

Anonimo ha detto...

Non si tratta solo delle interviste inopportune e di ciò che dice in queste occasioni. I problemi con Bergoglio molto più profondi, coinvolgono il suo modo di essere prete e papa. E' difficile da spiegare il senso di disagio che avverto quando guardo questo vecchio uomo, questo papa di transizione. Quando osservo i suoi occhi. Per non parlare della brutta sensazione di sentire come lui faccia distinzione fra credenti, quelli che gli piacciono e quelli che disprezza. La spietatezza che dimostra verso alcuni opposta al lasciar correre nei confronti di altri.
Alessia

Dante Pastorelli ha detto...

Sull'utilità delle interviste pontificie ed anche di tante omelie abborracciate e criticabilissime la domanda l'abbiamo posta in molti. E Raffaella l'ha fatto. Ma la risposta migliore l'ha data chi ha tolto l'intervista a Scalfari dal sito vaticano, e lo stesso papa ritrattando alcuni suoi errori. Pensare prima di parlare dovrebb'esser un dovere preciso del pontefice per evitar danni spirituali ai fedeli.

Dante Pastorelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
maura ha detto...

http://www.corrispondenzaromana.it/papa-francesco-usato-come-testimonial-in-una-lettera-di-natale-post-sessantottina/
Qui ci sono alcune risposte . Io vi ho letto 11 allo sbando...!

Arcangela ha detto...

La struttura stessa della liturgia, per Benedetto, prevede momenti di silenzio. Per questo da un po' seguo la messa tridentina, durante la quale, prima della Comunione, è abolito lo scamdio della pace, per giungere con maggior rispetto all'incontro con Dio.
Arcangela

gemma ha detto...

La rivoluzione di Francesco ha abolito il peccato
Così parla oggi Scalfari
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/29/news/la_rivoluzione_di_francesco_ha_abolito_il_peccato-74697884/

Dante Pastorelli ha detto...

La struttura stessa della liturgia, per Benedetto, prevede momenti di silenzio
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anche prima, molto prima, direi sempre, sino alle riforme postconciliari.