giovedì 2 gennaio 2014

Nella CEI il papa fa tutto da sé (Magister). Vescovi italiani in imbarazzo? Ohoooo!!! (R.)

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Beh...non mi dispiace affatto leggere che "la CEI ha registrato la decisione di papa Francesco con due scheletrici comunicati". 
Io infatti ricordo ancora perfettamente certe interviste rilasciate da Bagnasco, Crociata e Ruini (primavere varie, aria fresca, boccate d'ossigeno) all'indomani del 13 marzo...i vescovi italiani riflettano bene su cio' che potevano fare in passato e non hanno fatto...

p.s. per pietà non parlo poi dell'atteggiamento della televisione dei vescovi...

49 commenti:

Arcangela ha detto...

Preti e pretonzoli farebbero bene e rinunciare a ogni platea televisiva: risparmierebbero alla Chiesa figuracce senza senso!
Arcangela

vighi ha detto...

Raffaella non solo la posizione della televisione e del giornale dei vescovi d'Italia ma ieri pure il Rai1 finita la messa ha fatto mezz'ora e più di trasmissione su Papa Francesco cantandone le lodi. Ma quello che mi ha dato più fastidio è stato l'intervento di padre Cantalamessa, a parte le lodi sperticate a Papa Francesco ad un certo punto il giornalista gli ha fatto la domanda sui due papi e lui ha detto che è l'esempio più alto di fratellanza: TUTTO QUI!!!! nemmeno una parola per il papa emerito, l'occasione per un saluto e ringraziamento NIENTE!! tanto che pure il giornalista è rimastro spiazzato infatti c'è stato un attimo di silenzio imbarazzante. Mahh si raccoglie ciò che si semina e in questo caso i vescovi stanno raccogliendo.... non vado oltre. un saluto e buona giornata Vighi

Anonimo ha detto...

Gli articoli di Magister e di matzuzzi sono in aperta contraddizione : uno presenta Bergoglio come un decisionista autoritario l altro come una persona che chiede e accetta consigli. Forse in tutti e due c'é una parte di verità ma entrambi danno l'impressione di esprimere nella lettura degli eventi i loro pii desideri.
Carla

Anonimo ha detto...

Concordo con Arcangela, di preti in tv in qualsiasi salsa, non se ne può veramente più, quanto alle 2 tv 'cattoliche', stendo un pietoso lenzuolo, che il velo non basta più, aggiungo che ieri ,ancora una volta, il prete celebrante la messa,ha fatto un'omelia tutta incentrata su PF, sui suoi discorsi,grazie, prego, scusa,e questo accade più o meno ogni domenica, mentre negli anni scorsi non ha mai nominato manco per sbaglio i bellissimi discorsi o omelie di papa Benedetto,( così, tanto per mettere puntini sulle i), poi ho il sospetto che il messaggio della pace fosse più o meno pronto da qualche parte perché vengono scritti molto in anticipo, ma tant'è, francamente di 'sta francescheide, non se ne può letteralmente più. Buon inizio, Raffaella, tieni duro, se non ci fossi tu.....Anonymous.

Anonimo ha detto...

Alla facciaccia della tanto strombazzata sinodalità. Adesso arrivano i "colpi di mano" in perfetto stile "spirito del Concilio" con un pizzico di peronismo che non guasta. Non mi fanno pena perché lo meritano, verranno ridotti a mera barzelletta di un pontificato di apparenze. Chissà se ricorderanno gli appelli di Papa Benedetto, regolarmente disattesi, a collaborare con lui. Chissà se rimpiangeranno "il freddo inverno" adesso che è "primavera".
Mi metterei a ridere non fosse che questo pontificato lo stiamo subendo anche noi.
Se andate a leggere su altri blog constaterete che cosa intendono i catto bergogliani ex dissidenti per misericordia verso chi la vede in modo differente.
Alessia

Anonimo ha detto...

In effetti il comportamento della TV dei vescovi è tale da provocare una sarcastica ilarità tanta è la piaggeria, tanto è il delirio. Meditare al momento di assegnare l'8x1000. Ci sono altri sistemi per aiutare chi, nella chiesa, si spende per gli altri escludendo lo spreco di dover sovvenzionare i media.
Alessia

mariateresa ha detto...

io ho l'impressione,Vighi, a proposito dei silenzi selettivi di padre Raniero che oggi come oggi bisogna stare attenti a quello che si dice e, forse, il poveretto nel dubbio sulla delicata domanda , e' diventato afono.
Quando invece si tratta di sviolinare fanno a invece a pugni per chi arriva prima perche' cio' e' sicuro essere cosa gradita.
Quanto ai giornalisti e ai loro desideri, mai pii , ho imparato a prendere tutti con beneficio di inventario, anche i migliori.
Quelli che non considero proprio sono
ventriloqui, perche' fanno un altro mestiere e ce n'e' parecchi.

Dante Pastorelli ha detto...

E se dimette e nomina sua sponte, dov'è la famosa collegialità? Se la CEI va rinnovata e responsabilizzata nelle scelte dei dirigenti, perché una nomina, sia pur a segretario, dall'alto?

nota ha detto...

Vighi, quel poco (e forse già troppo) che ho sentito da Cantalamessa ieri in diretta assieme a Valli, è stata l'ennesima associazione di Bergoglio con Roncalli ("il papa del Concilio...") , ma non tanto sull'essere conciliari, novatori, etc... Cantalamessa ha definito perentoriamente loro due, e solo loro due, come "morti a se stessi" ("che, evangelicamente, hanno rinnegato sé stessi") . Mi chiedo: ogni altro pontefice era allora totalmente egocentrico? Ogni altro pontefice del '900 e non solo, non aveva letto e meditato il Vangelo sufficientemente in profondità, quando ha deciso la radicale sequela Christi con vita sacerdotale e molto altro?
Il "rinneghi sé stesso" vale solo per Giovanni XXIII e Francesco I , negli ultimi secoli di pontificato?
E poi ovviamente il Cantalamessa ricorda subito i suoi tours argentini dove assisteva a maxicelebrazioni carismatiche, in cui l'humilissimo Bergoglio "si inginocchiava per farsi benedire, anche dai molti pastori protestanti.."

Tutto bene, padre Raniero. No, non ce l'ho con l'umiltà di Bergoglio e tantomeno con l'umiltà in generale. Però, se ieri tu ti fossi ricordato (fra l'altro) di colui che per otto anni ti ha mantenuto, nonostante tutto, predicatore della casa pontificia, senza invece scegliere un suo predicatore di fiducia, che poi "si è dimesso per far spazio alla nuovissima pentecoste" (come diresti tu e molti altri)..
Vogliamo forse fare la gara a chi rinnega di più sé stesso? No, spero..

(Oltretutto, per la milionesima volta, ieri sento, sempre da Cantalamessa, che "si è instaurata una buona amicizia fra Bergoglio e Ratzinger, nonostante le differenze di stile.." -- Differenze che vanno sempre sottolineate: "Va là, Peppe, ti faccio la grazia di esserti amico, anche se fino a ieri eri un inquisitore che portava la mozzetta..", fanno dire idealmente a Checco..)

Anonimo ha detto...

Non so se e quanto il nuovo Segretario sia "fortiano", ma magari la prossima vittima potrebbe essere Bagnasco, per far spazio all'Arciteologo Forte.

(...Magari Checco inventerà ad hoc il ruolo di "Penitenziere Maggiore Aggiunto", chissà..)

gemma ha detto...

Se andate a leggere su altri blog constaterete che cosa intendono i catto bergogliani ex dissidenti per misericordia verso chi la vede in modo differente.

Vediamo se indovino, Alessia: epurazione?

Anonimo ha detto...

Vedo che hai capito al volo il riferimento, Gemma. Isolamento, emarginazione. Epurazione, appunto.
I dissidenti come malati da rieducare o cacciare che si fa più in fretta. La medicina della misericordia nostra un volto escludente.
Alessia

gemma ha detto...

Il commento che ha preceduto l'angelus ieri è stato tutto improntato sulla celebrazione dell'abilità comunicativa di Francesco con diffusione dei twitter's follower compresi i decimali, manco la rai quando divulga i successi all’auditel. Mi chiedo se un discorso su Gesù o Maria che seguirà a poco possano essere introdotti con presentazione di questo tipo. Ma qando sento di abilità comunicativa di qualcuno a me viene un pò da sorridere, perché in epoca in cui le facoltà di scienza cosiddetta della comunicazione e rami comunicativi in ogni azienda pullulano, qualcosina di ciò che “genera” comunicazione cominciamo a capirla tutti. Sorrido ancora di più quando penso a tutti gli intermediari che chiunque voglia comunicare qualcosa all’altro si trova suo malgrado a dover usare. Non è più epoca di discorso nella piazza ascoltato direttamente dall’avventore e stop, abbracci e sguardi percepiti da chi li riceve o c'era, la comunicazione il più delle volte "ce la raccontano", e il senso del tutto spesso dipende da come viene presentato, denigrato o edulcorato e da cosa ci si mette in mezzo per veicolare l'emozione al racconto. Tutta questa celebrazione del grande comunicatore alla fine rimanda sempre là, almeno a me, al non comunicatore. A parte la domanda che ogni volta mi sorge spontanea:”che bisogno c’è di questo continuo confronto che esalta ancora di più l’esaltato e denigra ancora di più il già denigrato”, in cui peraltro non ci trovo nulla di cristiano, vorrei capire se proprio davvero Benedetto non sapeva comunicare o se intermediari della comunicazione non ci abbiano messo di suo per far si che le cose andassero in un modo ai tempi di Benedetto e in modo sfacciatamente contrario ai tempi di Francesco.
Magari conta pure il fatto che oggi ci sia a disposizione uno spin doctor come Greg Burke mentre prima per Benedetto oltre qualche blogger di buona volontà non si andava per spiegare, capire, raccontare, tradurre in emozioni
Al riguardo ho trovato questo articolo piuttosto interessante
http://www.vice.com/it/read/greg-burke-advisor-per-la-comunicazione-della-segreteria-di-stato-vaticana

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, Buon Anno ! Ti segnalo questa bella iniziativa dell'arcivescovo di San Francisco

http://www.newliturgicalmovement.org/2013/12/benedict-xvi-institute-for-sacred-music.html#.UsPVZdLuIuc

Angel

Guido ha detto...

A dire il vero, la traduzione di un papa "rimasto sorpreso" š un poco riduttia. L'orginale tedesco dicew "gross geschaut", cioè, più o meno, lo ha "guardato come un marziano". In realtà, penso anch'io che il Papa dica ciò che la chiesa insegna, tuttavia, da tipico uomo di Chiesa postconciliare, talvolta le dice a metà, come la famosa storia della coscienza, o sulla contrarietà al cosiddetto proselitismo, che dai non cattolici viene inteso come un divieto di cercare di convertire gli altri. Devo essere sincero: non ne posso più di questo florilegio di lodi da parte dei nemici della Chiesa. Già questo fatto dovrebbe convincerlo che nella sua strategia comunicativa (e in qualche contenuto) qualcosa non va.Bisogna pregare perché apra gli occhi su questo modo di fare.

Raffaella ha detto...

Grazie! Ricambio gli auguri di buon anno :-)
R.

Anonimo ha detto...

Ritengo che Papa Benedetto, nella sua adorabile timidezza, sia stato in ottimo spin doctor di se stesso e per niente fra le nuvole. Ne abbiamo avuti tanti esempi, ancor più luminosi se paragonati al comportamento di coloro che avrebbe dovuto aiutarlo e proteggerlo dai non pochi nemici interni e esterni. Lui agiva, gli altri tacevano paralizzati, nascosti dalla sua veste bianca o, peggio, parlavano a vanvera.
Papa Bergoglio, se volesse o potesse, potrebbe mettere fine a questo assurdo giochetto al massacro. Potrebbe dire che non ha bisogno di un sostegno che trova forza nel sottolineare le presunte carenze del Predecessore vivente. Potrebbe dire che alla lunga, lungi dal rafforzarlo, il paragone continuo e ossessivo potrebbe indebolirlo. Potrebbe dire che ministero papale ha bisogno dell'aiuto Dio,dell'intercessione nella preghiera dei fratelli e sorelle e di collaboratori validi e fedeli. Potrebbe dire tantissime cose umili e piene di buon senso, mettendo, finalmente, un punto fermo agli ultimi dieci mesi di lucida follia. In fondo, viva Dio, sono ben altri i parametri con cui valutare l'impatto nel tempo di un pontificato.
Alessia

maura ha detto...

L'articolo segnalato da Gemma mi ha raffreddato il sistema circolatorio !! Ma non doveva essere tutto all'insegna della poverta' ? Quello che percepisco e' uno show !! Eppoi , tutta sta finzione quanto gli costa !?!

maura ha detto...

P.S. Ora Gesuiti a gogo , prima salesiani in auge , prima ancora l'Opus Dei ! Ma....Ma....non ho parole!!!

Anonimo ha detto...

Già, uno show, una specie di "sacra" rappresentazione che vede come primattore colui che viene considerato vicario di Cristo e come falangi gesuiti e opus dei. Sai i botti se dovessero entrare in competizione.
Alessia

gemma ha detto...

Potremmo parlare della presentazione dei papi il giorno dopo l'elezione: pastore tedesco, rottweiler, freddo custode dell'ortodossia da una parte, buonasera dell'altra
Di cosa spinga le redazioni a far diventare dossier ogni manciata di fango in un caso o a rispedire il fango al mittente dando secca smentita nell'altro
Di come mai anniversario pontificato di Benedetto sia stato onorato in rai con video BBC mentre a Verbinsky sia stata tolta la scena dopo il ciak
Del perché le cose non vengano chiamate col loro nome e vaticanista che conosce bene palazzi come La Rocca in questi giorni su repubblica continui a definire Santa Marta modesto ospizio e l'appartamento del palazzo apostolico lussuoso. Il palazzo è lussuoso ma l'appartamento dei papi no e Santa Marta è un hotel non certo modesto. Ci sono immagini su you tube che mostrano Bnedetto che guarda tv in normale salottino. O del perché si continui a raccontare di un pontificato fiaccato da scandali pedofilia e Ior omettendo di dire che entrambe erano ben radicati nel passato e molto più il giorno della sua elezione che non quello della dimissione. Maciel e Marcinkus non sono stati personaggi cresciuti all'ombra del pastore tedesco.
Del perché Benedetto sia stato e venga sempre mostrato o di spalle o con foto che lo mostrano comunque solo, incapace di gesti teneri, con tutte le foto di abbracci ai malati, ai bambini, strette di mano e carezze agli animali che per noi non è assolutamente difficile reperire per video che mostrano il contrario.
Come mai sia sempre stato presentato come freddo orso solitario un uomo per il fatto che conduceva vita sobria mentre oggi sobrietà è valore aggiunto e lasciava libero accesso alle sue stanze e alle sue cose. Se lo si fosse visto con una valigia si sarebbe come minimo gridato al Papa diffidente. E come avrebbe potuto qualcuno allungargli un te quando solo la mano che provava a salutarlo veniva tranciata dalle guardie a protezione dell'odio e delle fatwe fomentate. Non si è enfatizzato mai per lui di quando a les combes firmava dediche e autografi a chi gli allungava un pezzo di carta
E chissà come mai in questo blog abbiamo sempre dovuto batterci per le vistose incongruenze tra presenze reali e presenze fornite alle celebrazioni e discutere di una piazza San Pietro elastica secondo necessità comunicativa.
Poi c'è dagospia e relativi informatori, che oggi non manca di dare una mano, mentre prima la mozzava una delle due mani benedicenti del giovane Ratzinger alla sua prima messa, per divulgare il tutto come saluto nazista
Già, la capacità comunicativa....

Anonimo ha detto...

Gemma Burke ha lavorato anche nove mesi per Benedetto, visto che è stato assunto a giugno 2012. Questo cosa ti suggerisce?
Cris

nonno ha detto...

Ha talmente rinnegato se stesso Francesco che continua ad essere il gesuita, parla tanto di dolcezza senza inquisizione e può farlo, perché a proposito di comunicazione, i francescani dell'immacolata non hanno audience e consenso delle suore americane.
L'errore di Ratzinger è stato quello di nominare persone a lui vicine ma anche non, e sottolineo non. Forse aveva ridimensionato la presenza dell'opus dei ma nessuno dei Dan brownisti se n'era accorto. Nonostante la propaganda, dava spazio anche a chi non era sulla sua linea, la berretta cardinalizia a conservatori ma anche ad un Tagle della cosiddetta scuola bolognese. Ora chi è di scuola contraria lo mandano a ripetizione, infatti a parte i pensionandi alla Meisner gli altri tacciono

laura ha detto...

cara Gemma, ormai ho perso la speranza di leggere cose veritiere.
Purtroppo, non mi rassegno e questo m ifa stare male. Spero solo che papa Benedetto abbia ora la apce del cuopre in compagnia solo e sempre del Signore che ha sempre amato e servito, amando e servendo tutti e perdonando sempre!!!!!!

Anonimo ha detto...

Segnalo articolo in inglese Open war with the pope, the slaughter of the ratzingerians su Rorate caeli: esaustivo.Anonymous

carmelina ha detto...

http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/03/news/papa_francesco_il_vangelo_con_dolcezza_no_bastonate_inquisitorie-75024421/?ref=HRER2-1
Osservazione: quando si tratta di mostrare i simboli del soglio pontificio, Bergoglio e' parco e sobrio. Quando invece c'è' da far sfoggio dei "gagliardetti" del proprio ordine, non si risparmia. Quanto alle "bastonate", credo che Bergoglio sia arrivato con circa una 60ina di anni di ritardo. I tempi in cui il clero dall'olimpo del suo potere lanciava strali e sentenze sono finiti da parecchio (grazie a Dio). Le "bastonate" di oggi sono quelle che si becca Lei dal mondo esterno o quelle che si danno tra di loro i preti da curia nel sottoscala dei loro giochi di potere da figli della serva. Se invece per "bastonate" Bergoglio intende il semplice rendere testimonianza della verità' nuda e cruda senza troppi giri di parole o omissioni e allisciamenti vari, allora si, i tempi delle "bastonate" sono proprio finiti.
Riformulo i miei auguri di buon anno specie a coloro che nei giorni scorsi hanno dedicato a me e a mia madre le loro preghiere a cui non ho avuto tempo di rispondere in tempo reale

Anonimo ha detto...

Segnalo la nascita di un blog dedicato al Nostro http://ilpapaemerito.blogspot.it./ sul mio computer ancora non è registrato, però ho letto il primo articolo da Béatrice.Lupus et Agnus.

maura ha detto...

Bastava che ognuno avesse fatto il proprio dovere con fedelta', come promesso al momento dell'unzione !
Anziche' sgomitare per apparire , per primeggiare !
Qui un'altra perla....http://www.zenit.org/it/articles/il-ciclone-francesco-puo-cambiare-il-mondo

Anonimo ha detto...

E che dire delle mirabilia delle "statistiche" bergogliane? Con relativo raffronto dei dati dei predecessori (vedi, per es. Francis X. Rocca sul Ncr). Nessuno ricorda che è stato eletto in pieno Anno della Fede e con eventi di popolo già stabiliti, si preferisce parlare di effetto Bergoglio di cui beneficherebbero anche i musei vaticani, una delle voci costantemente attive del bilancio vaticano. Il papa che diviene un brand di cui si sottolineano come straordinari gli aspetti ordinari dell'incontro con la gente come baciare un bambino, accarezzare un cane, abbracciare un disabile e poi le telefonate di cui vengono divulgati i contenuti, gli aiuti economici ai più disagiati. Non penso che i predecessori telefonassero o non aiutassero chi era in difficoltà solo vi era il pudore e l'umiltà di tacerne. Insomma, il troppo stroppia e si cade nell'ostentazione melensa.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia Bergoglio, come Benedetto è al di fuori di questa guerra per bande. Perchè di bande ne esistono due,una certo più numerosa dell'altra, ma due sono, anche se voi vedete solo quella pro Bergoglio. Voi fate parte della seconda e il gioco al massacro lo fate su Francesco, ma è la stessa identica cosa. Questo blog ha ospitato persino profonde(!)analisi psico-caratteriali, ovviamente negative, del papa regnante fatte da una commentatrice del blog. Dani

Anonimo ha detto...

Per essere precisi Greg Burke e' stata una scelta di Benedetto ( o almeno è' avvenuta col suo placet) se ne parlo' tanto all'epoca. Quindi non e' una "colpa" da attribuire a Francesco, ma casomai un merito da attribuire a Benedetto, che certamente era ben cosciente che qualcosa non andava nella comunicazione vaticana. Segnalo una bella iniziativa di preghiera per e con Benedetto http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-30998/

carmelina ha detto...

Cara Dani, temo di essere io l'autrice delle "profonde(!) analisi psico-caratteriali ovviamente negative" di Bergoglio. Allora da membro effettivo della presunta banda ratzingeriana, voglio farti notare un piccolo particolare. Questa nostra banda possiede una originale peculiarità: per 8 anni ha assistito al gioco al massacro contro il pontefice allora regnante portato avanti da bande di anonimi senza volto che, per ragioni varie ancora non chiare, finivano tutti per confluire invariabilmente in un unico obiettivo: spezzare le reni al pontificato di Benedetto. Allora Bergoglio andava per metropolitane a Buenos Aires a fare il buon samaritano e di bande non ne capeggiava nessuna. Oggi la presunta banda ratzingeriana si limita a rimanere ancora sul chi va la perché' si è accorta che alle bande di anonimi ormai magicamente discioltesi nell'ombra si è' sostituita un'altra che dietro le gonne di un grande enorme totem con le sembianze di Bergoglio lo usa alternativamente, da una parte, come una ruffiana favoletta edificante alla libro cuore e dall'altra, a tempo perso, come l'ennesima occasione per prendere a coltellate il papa emerito, nella speranza che oltre a togliere il disturbo spiritualmente lo tolga pure fisicamente al più' presto. Quando un giorno il totem tornerà ad essere un papa e il gioco al massacro nel quale l'unico ad essere sistematicamente massacrato e' ed è' stato Benedetto finirà nei fatti e nelle parole, la presunta banda ratzingeriana non avrà' più' motivo di esistere e si scioglierà come ghiaccio al sole.

gemma ha detto...

cris, dani, anonimi, quanti papisti oggi a difendere il papa, quando veniva apostrofato da cani ci sarebbe stato un gran bisogno, invece, nulla. Burke era altrove e nessun dossier, repetita iuvant, è andato sprecato.
Cris, il fatto che sia arrivato a giungo, mi suggerisce che fino a settembre il Papa era a Castel Gandolfo e poi siccome aveva già deciso di dimettersi si è decisa, vivaddio, nuova strategia comunicativa
Dani, di guerre ne abbiamo viste tante qua in otto anni e si è andati molto oltre alle sole due bande e alle analisi sgradevoli di una commentatrice di un blog sperduto nella blogsfera.
Le cose di cui parlo nel mio post sono reali, sono accadute, qui le abbiamo vissute e che ora non ci si possa fare domande è da pensiero a reti unificate. Io parlo per me, non faccio parte di nessuna banda, non potrei nemmeno dal momento che non conto nulla e ho smesso di seguire gli eventi, ma se per sentire l' angelus del giorno di Maria Madre di Dio devo sorbirmi un tale trattato sulla comunicazione può anche scapparmi un mò mi avete stufato

Anonimo ha detto...

Non ho la minima intenzione di rispondere agli ipocriti che vengono qui a pontificare.
Alessia

un passante ha detto...

dà fastidio anche solo che si fiati ormai in questo blog, è un dato di fatto. Siete una rottura di favole, proprio nel senso di favole, non meaforico, ecco cosa siete :)

gemma ha detto...

Ancora Magister, sul colloquio coi superiori ordini religiosi
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/

laura ha detto...

http://www.butta.org/?p=15200
Papa Francesco e la memoria corta su chi l’ha preceduto

Anonimo ha detto...

Intanto stasera Brunori al TG2 mettendo insieme la frase sui figli dei gay detta ai superiori degli ordini maschili e la famosa frase del "chi sono io per giudicare" ha, poco velatamente, di fatto arruolato papa Francesco con quelli almeno "possibilisti" sulla questione. Chissà che ne pensa Brunelli, amico di Bergoglio, chissà se è stato scavalcato o se era d'accordo. (Comunque, bene che Scicluna abbia chiarito a papa Francesco come vengono utilizzate certe sue frasi. E non ha nemmeno 80 anni. Coraggioso).

Anonimo ha detto...

Alessia più facile dare dell'ipocrita che rispondere, vero?

E spero che mi pubblichi Rafaella perchè io non ho insultato nessuno.

Dani

Anonimo ha detto...

Carmelina io continuo a ritenere che analisi psico caratteriali come quelle fatte da te possono essere fatte solo da una persona competente, (psicologo, psichiatra), su un soggetto che si conosce di persona.
Dani

Fabiola ha detto...

Mi domando perché i nostri critici non seguano il magistero di Bergoglio. Invita a non stare tranquilli, afferma che la fede non può non essere accompagnata dal dubbio. Bene, se vale per Gesù Cristo perché non dovrebbe valere per certe parole e atteggiamenti del Vescovo di Roma? Finisce che siamo più bergogliani noi.
Rottura di favole...bello Passante.
Buon anno a te.

Luisa ha detto...

Effetti prevedibili della frenetica ipercomunicazione di e attorno papa Bergoglio: il Papa incontra i superiori degli ordini religiosi maschili e parla con loro, padre Spadaro prende nota e pubblica, il tutto finisce sulla stampa con la consueta rilettura e le interpretazioni, e così leggiamo sui media, compreso vatican insider ripreso dal Sismografo, che il Papa ha parlato di "unioni gay" e di "figli" di quelle coppie, in realtà, a meno che Spadaro abbia "censurato" il Papa, Bergoglio ha parlato di "situazioni che viviamo oggi", non ha parlato di unioni gay e di "figli" di queste unioni, un`aberrazione e una menzogna ( le"coppie " omosessuali sono per natura sterili), che un Papa non può certo legittimare o ratificare.
Ma questo è il messaggio che sta passando sui media, si dirà che il papa rivoluzionario rivoluzionerà anche la dottrina della Chiesa, e il popolo bue ci crederà.
Lo pensa anche il gesuita Georg Sporschill, secondo lui papa Bergoglio "vive la Bibbia in prima persona e per questo può riformare tutte le altre regole, leggi e dogmi della Chiesa"!

Leggendo le parole di Papa Bergoglio riportate da p. Spadaro, ho ripensato al Magistero di Benedetto XVI sulla famiglia, ai suoi coraggiosi interventi che gli attiravano l`ira dei media, ho riletto il suo ultimo discorso alla Curia, l`ho fatto con un altro sguardo consapevole che mentre parlava già aveva preso la sua decisione.

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2012/december/documents/hf_ben-xvi_spe_20121221_auguri-curia_it.html

Luisa ha detto...

Vorrei ringraziare qui Sandro Magister, uno dei soli vaticanisti a non essere caduto nel magico e inebriante calderone il 13 marzo.
Commentando il colloquio di Papa Bergoglio con i superiori degli Ordini religiosi, ha sottolineato certi silenzi del Papa (che io chiamo incoerenze fra il dire e il fare), difficile in effetti non pensare ai FFI leggendo certi passaggi.
Papa Bergoglio, dopo aver annunciato che il 2015 sarà un anno dedicato alla vita consacrata, guardando il card. Braz de Aviz e il segretario della Congregazione per i religiosi, ha detto, sorridendo:

"È colpa loro, è una loro proposta: quando questi due si incontrano, sono pericolosi’, provocando così l’ilarità di tutta l’assemblea”."

Sull`ilarità evito di commentare, rischio di avere parole troppo forti, ma su una cosa papa Bergoglio ha visto giusto, "quei due" sono molto pericolosi, stanno semplicemente devastando, stanno distruggendo, un Ordine religioso.
E lo fanno con il suo accordo.
Sul futuro anno dedicato alla vita consacrata possiamo forse dimenticare come fu accolto e messo in pratica l`"Anno Sacerdotale" indetto da Benedetto XVI?
Abbiamo forse già dimenticato che all`ultimissimo momento fu bypassata la sua volontà di fare del Santo Curato d`Ars il protettore di tutti i sacerdoti?
Rimetto il link a Magister:


http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/01/03/parole-e-silenzi-di-francesco-a-tu-per-tu-con-i-superiori-religiosi/


un passante ha detto...

A proposito di comunicatore si, comunicatore no, la maggior parte degli attacchi a Benedetto e le vignette o copertine spregiative dei tabloid sono piovuti dalle sue affermazioni pubbliche sulla famiglia naturale e sulle questioni etiche, inutile raccontarsi favole, appunto. In quanto alla vicenda Scalfari, che sta diventando una telenovela a puntate, basterebbe forse una delle tante telefonate da divulgare al tg uno. Non è mia intenzione spezzare lancia in sua difesa, ma all'uomo peccatore in quanto tale se qualcuno subito dopo non dice anche l'altra verità, e cioè che se non cambia resta tale, magari gli viene da convincersi che è come se il peccato non esistesse. Di misericordia di Dio da parte degli uomini di chiesa ne sento parlare fin da quando ero bambino, effettivamente è del giudizio di Dio che non si sente più parlare. Esiste ancora il giudizio universale o no? Se no, siamo tutti salvi, indipendentemente da come viviamo o se ci pentiamo o no. Non mi si dica in risposta che il catechismo parla chiaro perché è evidente che se non lo ribadisci a chi poco lo conosce il catechismo muore, e nemmeno che non faccio testo perché non sono credente, visto che sono nove mesi che ci si bea del dialogo coi non credenti e se ne accettano i riconoscimenti

gemma ha detto...

Non so voi, ma la sensazione di un copione che ogni volta si ripete c'è. Era così anche per Benedetto, nel racconto di un suo discorso si sceglieva una parte, la si adattava a quel che si voleva comunicare e la si divulgava, meglio se con un titolo ad hoc. Nessuna smentita da chi di dovere allora, nessuna ora. Lo scorso anno più o meno di questi tempi accadde cosa sgradevole col discorso per la pace, ridotto ad una frase sulle unioni omosessuali che oscurò tutto il resto e porto' al Papa la solita dose di ingiurie. Nessun chiarimento sul reale senso del discorso e il Papa lasciato insultare. Posso poi spero chiedermi in un discorso tanto corposo da chi fosse arrivata l'imbeccata per concentrarsi sul distorcimento di una singola frase. Quest'anno accadono cose simili al contrario, un'unica considerazione del Papa estrapolata e divulgata, anche da vatican insider e valli al tg uno, che ha evidentemente oscurato il resto e portato al Papa la solita dose di elogi. Nessuna smentita se non a denti stretti su twitter o da parte di qualche vescovo sulla base di dichiarazioni private, giusto per sedare gli animi disorientati. Di pubblico e ufficiale, poca roba. Forse interverrà Müller, ma troppe dichiarazioni percepite come allusorie su bastonate e inquisitori lo delegittimano in partenza. Mi pare che il problema comunicativo evidentemente persiste, visto anche come Scalfari insiste nel suo ormai soliloquio, solo che ora genera applausi e quindi si comunica bene. Peccato se poi sul contenuto ci si scanna perché ciascuno ritiene vera la sua versione. A conti fatti è un periodo in cui coi non credenti si vive in idillio, tra di noi invece ci si sbrana più di prima

carmelina ha detto...

Carissima Dani, devi sapere che pensare non necessita una laurea in psichiatria o psicologia. Guardare e farsi un giudizio (non preconcetto ovvero un giudizio cristallizzato indipendentemente dai fatti) sulle persone e sulla realtà circostante non necessita una competenza professionale. Il cervello, se in discreto stato, vede, registra, si fa due conti e produce opinioni, pensieri e decisioni. Come tu e il tuo cervello avete emesso una analisi psico caratteriale nei confronti di Bergoglio (pur non esplicitandola) giungendo alla conclusione di un giudizio positivo, da parte mia e del mio cervello l'analisi (che io ho scelto di esporre) non ha condotto, ahimè, ad un risultato propriamente positivo. Un esempio? L'ultima sulle parole di Bergoglio riguardo alle "nuove sfide educative" di cui ha parlato con i superiori generali. Per te probabilmente quelle parole sono il segno di un parlare chiaro e aperto. Per me, di un parlare ambiguo e sentenzioso. Voglio essere più' esplicita. Prendiamo il caso della distinzione che Bergoglio fa tra peccatori e corrotti. Spesso ricorre questo soggetto nei suoi discorsi. Gesù' parlava di ladri e lupi nelle sue parabole per indicare i cattivi maestri ma nelle sue parole l'espressione maggiormente presente era il concetto di fame e sete. Era nel contesto di quella fame e sete che agivano quei lupi e quei ladri. Bergoglio parla di corrotti in un contesto di economia e utilità evangelizzatrice. In lui la funzione, ai miei occhi, sopravanza l'essenza. un prete e' anche un educatore ma in seconda battuta, come una diretta conseguenza del suo essere testimone. Non il contrario. In questo caso la realtà del peccato diventa solo un vuoto psicologismo, un teorema parafilosofico sui diversi gradi di corruzione morale. Non tocca al Papa fissare le regole di chi c'ha più' rogna tra i peccatori. Tocca a lui far venire al popolo di Dio (tutto quanto) quella fame e quella sete e da questo sentire il peso del peccato e, di conseguenza, il desiderio di convertirsi alla salvazione. Il senso del peccato non e', a mio avviso, una scocciatura o una sorta di gagliardetto di appartenenza alla povera razza umana (tutti siamo peccatori dice il papa. Così' stiamo più' tranquilli). e' come il dolore. E' brutto sentirlo ma ci avvisa quando una parte del nostro corpo non funziona. Altrimenti moriremmo senza sapere neppure il perché'.

medievAle ha detto...

bè, Muller non se la passa molto bene, quanto ad autorevolezza, già dallo scorso giugno, quando dopo l'udienza di Papa Francesco al CLAR, è passata l'idea che nella Chiesa si può andare avanti tranquillamente anche se si riceve una letterina della CDF. Non sarà stata l'intenzione di Bergoglio (visto che lui stesso ha confermato Muller), ma la vulgata è che la CDF conti quasi come il due di picche.

p.s. auguri di buon 2014 a tutto il blog. Per me è già qualcosa ritrovarvi al solito posto, grazie.

gemma ha detto...

@medioevAle
siamo sempre qui, come la mamma. Ps. L'hai messa la maglia di lana?

medievAle ha detto...

@gemma: con questo freddo anche la calzamaglia. Basterà? ; )