sabato 22 febbraio 2014

Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro (video)

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18 commenti:

laura ha detto...

Che bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che emozione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mamma mia che pianto!!!!!!!!!!!!!!!!!!stavolta per la commozione. Molto sereno. Mi sembra stia bene:))))))))))))))))

vighi ha detto...

mamma mia quando ho aperto il blog e ho visto questa notizia il cuore è sobbalzato. che bello!!!! peccato non averlo potuto vedere in diretta ma quel che conta è che sta bene e ha ripreso il suo sorriso. Un grazie anche a Papa Francesco che non lo vuole rilegato ma partecipe, basterebbe una sola sua parola e davvero non lo rivedremmo più. beh la giornata ha preso un'altro ritmo. saluti a tutti Vighi

Anonimo ha detto...

E' bellissimo ed emozionante rivederlo mi pare in ottima salute, ringrazio Dio per il dono. Lupus et Agnus

Anonimo ha detto...

E' bello rivedere il nostro Benedetto! Pero' due "Papi" assieme fanno un certo effetto!!Teresa

Anonimo ha detto...

Meraviglioso Benedetto! Che lezione di stile e umiltà ha dato a tutti quanti in S.Pietro.
Alessia

Arcangela ha detto...

Era impensabile! con sant'Agostino "Benediciamo il Signore Dio nostro, che qui ci ha riuniti a letizia spirituale"
Arcangela

Anonimo ha detto...

Si è tolto lo zucchetto per salutare Francesco... Grande umiltà e obbedienza, lui che potrebbe farne a meno! Sono grata al cardinale Parolin che lo ha salutato a nome di tutti i cardinali. Cioia!
Gabriella

Anonimo ha detto...

Io sono felice, felice per averlo visto! Non si può silenziare un uomo come Ratzinger!! Anche se due Papi in S.Pietro sono cosa anomala. Ma quando lo vedo mi emoziono sempre. Neri

Luisa ha detto...



Leggo che c`è chi pensa che Benedetto XVI era presente per "obbedienza", si obbedisce ad un ordine, ora non credo che papa Bergoglio si permetterebbe di dare un ordine al suo predecessore, si tratta più verosimilmente di un invito che Benedetto XVI ha deciso di accettare.
Perchè lo ha fatto quando aveva detto che sarebbe restato nascosto al mondo?
È evidentemente solo una mia ipotesi ma non sarei stupita che quella sua presenza suonasse come una sonora smentita a tutte le versioni che stanno girando sulla sua rinuncia.
Comunque, con e malgrado tutto il mio profondo e indelebile affetto per Benedetto XVI, accogliendo le emozioni e le lacrime, non posso restare indifferente a ciò che quelle immagini fanno passare come messaggio, alla banalizzazione e normalizzazione di una situazione che è tutto salvo che banale e normale.

giovanna ha detto...

Benedetto resta quello che è sempre stato: un figlio di Dio , prediletto, un figlio della Chiesa, umile servitore, servo dei servi di Dio per sempre. Quella talare bianca è per sempre, il suo servizio alla Chiesa, unico e perciò ancora più prezioso, è per sempre e per questo era giusta la sua presenza in quel momento così peculiare per la vita della Chiesa.. Questo ho visto ieri in San Pietro. Certamente nulla di banale né normale, ma neppure l’ombra di una ambigua diarchia: quel gesto di togliere lo zucchetto al cospetto del suo Papa dice tutto quel che resta da dire. E suggerisce a noi quel che ci resta da fare. E cioè chinare il capo e confidare nel Signore che sempre si prende cura della Sua Sposa e sa allietare la Sua giovinezza.

Unbekannt ha detto...

Secondo Fr. Z. , ieri sarebbe stata una "prova generale" della presenza alla stessa celebrazione di due papi, in vista della prossima canonizzazione giovan-paolina.

Anonimo ha detto...

Forse anche papa Francesco si e' convinto ha che basarsi su Kasper e dintorni non era molto lungimirante. Eufemia

carmelina ha detto...

Cara Luisa capisco perfettamente le tue perplessità. Ma la situazione creatasi con la rinuncia al ministero petrino di Benedetto e' totalmente nuova e trova un proprio aggiustamento di passo in passo. Stiamo assistendo alla creazione in tempo reale di una consuetudine che col tempo assumerà probabilmente il carattere di tradizione: la convivenza e coabitazione di due vescovi di Roma, uno assiso sulla cattedra di pietro e l'altro emerito. Dici bene, la situazione non e' banale e normale ma il dilemma non può' essere risolto ingessando e atrofizzando una circostanza in se' scandalosa che va obbligatoriamente condotta in maniera razionale e, in mancanza di casistiche pregresse, empirica. C'è' poco da fare: Benedetto, la vita non e' proprio capace di rendersela facile. Praticamente, mentre i cardinali e Bergoglio discutono di nuova pastorale per la famiglia ecc ecc, Benedetto, la pastorale la sta facendo e sperimentando praticamente sulla sua pelle di entità pastorale nuova. RIPETO: BENEDETTO SE NON CI FOSSE BISOGNEREBBE BREVETTARLO. E' una operazione rischiosa??? Si parecchio. Si rischia la banalizzazione e normalizzazione??? Si, e' un rischio fondatissimo ma con Benedetto il rischio fa meno paura. Quanto alla sua dichiarazione di "restare nascosto dal mondo", mai come oggi tocco con mano quanto questa sua promessa sia stata mantenuta in pieno. Benedetto e' un vero e proprio iceberg: di questo vedi solo la punta al di sopra della superficie del mare e il resto inabissato sotto; di Lui, a parte la miriade di sagome di cui lo hanno di volta in volta travestito, la realtà della sua opera, del suo pensiero e della sua esistenza e' totalmente nascosta al mondo. Un mistero (non un segreto anzi tutto è' perfettamente visibile) puro, totale in un mondo come il nostro in cui ogni cosa finisce irrimediabilmente per essere smembrato, smutandato e messo in piazza. La sua presenza alla cerimonia di ieri e' stata strepitosa perché nessuno l'aveva prevista, immaginata. E lo capisci dal modo in cui la notizia e' stata pubblicata: le cronache sono striminzite, ridotte all'osso, quasi come se il mondo dei media indispettito da tanta impudenza dicesse "sono io che decido quando, come, dove e i perché' di un colpo di scena e nessuno si può' permettere di farlo senza nostra previa autorizzazione ufficiosa". Mi chiedo: come si può' non amare Benedetto?? Come si può non innamorarsene perdutamente?!?!?

Anonimo ha detto...

Sono sostanzialmente d'accordo con Luisa. A me pare che Benedetto con la sua presenza e il suo atto di sottomissione e rispetto nei confronti del successore contribuisca a legittimare il pontificato di Bergoglio. Come dimenticare gli articoli di Socci per quanto assurdi possano sembrare, come dimenticare l'inedito battage mediatico e clericale attorno a questo papa iniziato nell'istante stesso in cui si è presentato ai fedeli.
Alessia

Anonimo ha detto...

Per Luisa: il termine obbedienza era riferito a ciò che Benedetto aveva detto ai cardinali il 28 febbraio del 2013, è cioè che prometteva fin d'ora obbedienza al suo successore, non era riferito ad un ordine.
Gabriella

Dante Pastorelli ha detto...

Grande umiltà e obbedienza, lui che potrebbe farne a meno!
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Nessuno ne può fare a meno.
Semmai il levarsi lo zucchetto davanti a Francesco sta a testimoniare chi sia il vero papa.
Contro ogni speculazione.

Gianpaolo1951 ha detto...

Cara Luisa, la risposta è semplice e sta tutta qui:
http://www.antoniosocci.com/2014/02/due-papi-in-san-pietro-i-perche-di-un-evento-mai-visto-in-duemila-anni/
Io ne sono arciconvinto e davvero felice!!!

sam ha detto...

Per me Benedetto è l'immagine stessa della santità. Concordo con Carmelina: se si ama con tutto il cuore, l'anima e la mente Cristo, non si può non essere perdutamente innamorati di Benedetto.