lunedì 17 febbraio 2014

I due Papi e noi. Cosa sta veramente accadendo nella chiesa (Socci)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Laura.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Il buon Socci, come molti di (o tutti) noi non riesce realmente a farsi una ragione della rinuncia di Benedetto XVI: la scorsa settimana ipotizzava che se oggi la Chiesa ha bisogno di due papi (uno orante e l'atro regnante) evidentemente i tempi sono proprio duri. oggi, invece, mi sembra di capire che ribalti questa ipotesi, ritenendo in modo pericoloso che, persino Papa Francesco riconoscerebbe tuttora l'autorità di Benedetto XVI, definendosi semplicemente "Vescovo di Roma". ma questo ragionare, appunto pericolosissimo, non è un bene per la Chiesa e per i fedeli, perchè farebbe emergere solo la scaltrezza degli uomini, mettendo da parte lo Spirito Santo e quell' imperativo "sia il vostro parlare sì sì, no no". la grandezza di Benedetto XVI non poteva permettere squallidi giochi di potere in nome di Dio ("Il Signore mi chiama a salire sul monte ..."). Buona settimana a tuttii. Maria pia

Anonimo ha detto...

Cosa vuole dimostrare e dove vuole arrivare Socci?
Alessia

Arcangela ha detto...

Benedetto ha senpre una risposta
"Solo se provengono dal silenzio della contemplazione le nostre parole possono avere qualche valore e utilità e non ricadere nell'inflazione dei discorsi del mondo, che ricercano il consenso dell'opinione comune" 23 ottobre 2006
Arcangela

gianniz ha detto...

Cosa sta veramente accadendo nella Chiesa? Me lo chiedo ormai ogni giorno. Non per la questione dei due Papi, come dice Socci. Questa, a me sembra, ‘fantareligione’.
La questione che sanguina come una ferita continuamente aperta è quella delle due anime, anzi dei due classici piedi che si contendono la stessa scarpa stretta (un piede nuovo talmente scivoloso da non permettere di mantenersi ritti e un vecchio piede di pietra, squalificato, perché – dicono – inadatto. Peccato che, quel vecchio piede, ha permesso di reggere per due mila anni!).
Che stia maturando il tempo in cui Nostro Signore separerà (speriamo di no) il grano dal loglio, il terreno fertile dalle pietre e dai rovi?
Nella Chiesa non soffia più la brezza leggera della consolazione. Soffia un uragano che sembra voler spazzare via ogni punto fermo e sembra voler consolidare solo alcuni ‘dogmi laici’, irrinunciabili, riproposti continuamente fino alla saturazione e alla nausea (matrimonio gay, aborto, pedofilia, seconde-terze-quarte nozze, comunione ai risposati…)?
Mi chiedo: cosa può mai guadagnare la fede cattolica dall’adeguare il suo credo a questa dittatura dell’arbitrio? Il quieto vivere forse? Sarebbe inaccettabile se, invece che porsi in contraddizione con il mondo, la Chiesa, oggi, preferisse porsi in contraddizione con se stessa. Che follia! Sembra che non ci sia nessuno che sia in grado di alzarsi e di metter qualche paletto. Di certo non il Papa (che sarebbe lì per questo). Papa Francesco (pur legalmente eletto), nel bel mezzo di questa tempesta, è distratto da non si sa cosa. A bordo della sua jeep nazional-popolare preferisce pavoneggiarsi e frustare i venti piuttosto che tenere il timone.
Una chiesa di paurosi, la chiesa Cattolica?
Ma ditemi: sarebbe proprio così indecente resistere al conformarsi col pensiero unico della modernità? O ci resta solo il diritto di resa? Non riesco proprio a convincermi che le nuove pillole siano medicine salvavita! (continua)

gianniz ha detto...

(segue)
Si dice: ci sono molti, troppi, cattolici, che non condividono il Magistero della Chiesa in ambito etico. E io mi chiedo: cattolici? A che titolo si dicono cattolici se non rispettano quello che è scritto nel Vangelo o è affermato dalla Chiesa Cattolica? Perché mai questi cattolici-non-cattolici devono pretendere che sia la Chiesa a tradire il suo mandato? Perché mai, per dei sedicenti cattolici, si devono buttare a mare coloro che credono? Perché questi credenti/non credenti non vanno a cercarsi una casa loro confacente? Sono ‘cattolici border-line’ (un piede fuori e un piede dentro) e pretendono che i cattolici-e-basta (ci sono ancora! e non sono così pochi…) smentiscano se stessi? Perché non si fanno protestanti? No! Pretendono che sia la Chiesa a farsi protestante? C’è qualcosa che non va!!! Chiedono alla Chiesa quello che esiste già fuori dalla Chiesa.
Nessuno costringe nessuno ad essere cattolico. Siano coerenti! Scelgano. E ci lascino tutta la nostra ‘paccottiglia’ (così definiscono la dottrina), tutti i nostri Santi, tutti i nostri dogmi…!
Resteremo in quattro gatti? Ce ne faremo una ragione e… pregheremo ancora di più! Non è scritto da nessuna parte che noi cattolici-e-basta dobbiamo essere tanti e forti. Cristo si è offerto per tutti, vero, ma sappiamo bene che, già ai suoi tempi, non tutti l’hanno accolto. E allora? Il nostro paniere deve essere per forza pieno di pane gonfiato o adulterato? Non andiamo bene a tutti? Normale! E’ sempre stato così! Ma perché dobbiamo mettere, ad ogni costo, un timbro relativista a quel credo che ha attraversato i tempi, la storia, le civiltà di due mila anni, che ha forgiato i secoli, che ha garantito, e garantisce, dignità a deboli, anziani, portatori di handicap…? Che chiama alla responsabilità personale, che rifiuta visioni autoreferenziali ed individualistiche, che chiede il governo del proprio sé a vantaggio del bene della comunità? Non condividiamo più tutto questo? Non ci piace più la via della croce? Preferiamo il passeggio su via Condotti?
“Il vero discepolo non serve se stesso o il pubblico, ma il suo Signore”, così ha detto Papa Benedetto (Mercoledì delle Ceneri 2013). Fermiamoci qui. Davanti al Nostro Signore. Posiamo ogni arroganza. Non è lecito, neanche al Papa, di tirare di qui e di là la tunica di Gesù per piacere al mondo. E’ una tunica regale, quella di Gesù. Non ha cuciture. E’ lecito rischiare di lacerarla, visto che non la si può scucire?
Se avverrà, non starò a guardare. Col cuore gonfio, me ne andrò. Ma, ditemi, perché devo essere io, che non chiedo niente, ad andarmene? Perché non possono andarsene coloro che, non amando cambiare se stessi, pretendono di cambiare la Chiesa? Se amano la chiesa di Cefa, di Paolo, di…., vadano! E lascino in pace la Chiesa di Cristo? Se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?
Che Dio tenga la sua mano sulla testa di chi ha la responsabilità di queste scelte!

Anonimo ha detto...

Allora, che puntata ancora deve arrivare perché il buon Socci giunga a precise affermazioni supportate da prove certe ed inattaccabili? Così facendo rosola ancora di più a fuoco lento coloro che hanno terribilmente sofferto per la rinuncia e che ancora provano dolore, se sa veramente lo dica una volta per tutte.....mi dissocio qui dalle critiche ingenerose e francamente cattive e fuori luogo sul fatto che sia suggestionato dalla triste vicenda della figlia, è un colpo basso e di inaudita mancanza di rispetto nei confronti di una grave tragedia familiare che non augurerei a nessuno. Lupus et Agnus.

Arcangela ha detto...

Finché c'è Benedetto credo che non accadrà nulla di sospetto. "Le miseriocordie di Dio ci accompagnano giorno per giorno. Basta che abbiamo il cuore vigilante per poterle percepire"
Arcangela

Arcangela ha detto...

Finché c'è Benedetto credo che non accadrà nulla di sospetto. "Le miseriocordie di Dio ci accompagnano giorno per giorno. Basta che abbiamo il cuore vigilante per poterle percepire"
Arcangela

Dante Pastorelli ha detto...

Un papa in servizio attivo ed uno in congedo per dimissioni che però conserva nome, abito e funzioni spirituali del Papa, perché papa come papà si è a vita.
Ci pensi Nostro Signore, ché noi non possiamo far nulla.

gemma ha detto...

Grazie Gianniz, faccio mio il tuo commento, parola per parola

Gianpaolo1951 ha detto...

I miei complimenti Gianniz!

rosadeldeserto68 ha detto...

Condivido in toto il post di Gianniz!

amante dell'arte ha detto...


La stessa Beata Katherine Emmmerick, nelle sue Profezie scritte intorno al 1820, diceva chiaramente che ci sarebbe stata nel futuro una
"Chiesa con due Papi".
Ecco, quel tempo è arrivato.