mercoledì 12 febbraio 2014

Il penultimo Angelus di Benedetto XVI, 17 febbraio 2013 (YouTube)

Domenica 17 febbraio 2013 Benedetto XVI tenne il suo primo Angelus dopo l'annuncio della rinuncia ed il penultimo del suo intenso Pontificato.
Rivediamo le immagini e riascoltiamo le sue parole.
Il testo dell'intervento è disponibile qui.



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17 commenti:

carmelina ha detto...

http://www.giornalettismo.com/archives/1353485/le-dimissioni-di-benedetto-xvi-non-sono-valide/

Per la serie, come volevasi dimostrare. Non sono passate 24 ore dall'anniversario del sacrificio di Benedetto e dopo il pieno di articoli per la stragrande maggioranza leziosi e banali, riparte la gara all'accoltellamento libero. C'è' socci che, come al solito, finisce per farsi prendere la mano e , nella foga di rendere giustizia a Benedetto, arriva praticamente a dare manforte ai suoi nemici e a quei media ostili che non tollerano la presenza di Benedetto dietro le mura vaticane e il mantenimento di alcuni segni del suo passato ministero pontificio. Ripeto: come volevasi dimostrare. Oggi su repubblica, articolo di marco ansaldo su un prete riconosciuto colpevole di atti di abuso su alcune ragazzine e sul fatto che sia stato "spretato" in tempi rapidissimi (un anno dall'accusa) sotto il pontificato di totem Bergoglio. Di più'. Ansaldo si compiace anche che sotto il pontificato "rivoluzionario "di totem Bergoglio, al contrario di quello del predecessore, la notizia "sia stata divulgata" con l'approvazione di totem Bergoglio. Capito?! La verità' a questo mondo non consiste nei fatti ma nella visibilità' dei fatti e dei non fatti. E per visibilità non si intende solo la loro divulgazione ma anche la disponibilità' degli interlocutori a vedere e riconoscere quei fatti. Se gli interlocutori stabiliscono di non voler riconoscere un fatto, anche se è effettivamente avvenuto, verità e' che quel fatto, a conti fatti, non sussiste. Domanda: In che modo il precetto cristiano "non sappia la tua sinistra ciò' che fa la tua destra e viceversa" trova consonanza con questo moderno e non oscurantista concezione della verità' dei fatti??? A questa domanda, forse potrebbe rispondere il cardinale maradiaga, il sacerdote famoso per la sua capacità' di saper coniugare la qualunque. Ripeto: Signore dammi la pazienza.

Arcangela ha detto...

Era viva l'impressione che si sarebbe perso un incontro settimanale sublime per dottrina e amabilità.Che corsa per essere alle dodici davanti alla TV o per rivedere la trasmissione incisa. Ora per me la domenica è priva di gioia; non mi ci sono ancora abituata!

Anonimo ha detto...

Volevo far notare che ieri rai 1 non ha fatto neppure un cenno all'anniversario, mentre oggi un lunghissimo servizio di AMV sull'udienza, mi chiedo se Benedetto ha qualche conto in sospeso con loro o viceversa....Anonymous.

Anonimo ha detto...

Antonio Socci:
- Chi ha spinto Papa Benedetto a mollare e perché.
http://www.antoniosocci.com/2014/02/chi-ha-spinto-papa-benedetto-a-mollare-e-perche/
- Forse non è canonicamente valida la “rinuncia” di Papa Benedetto
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/02/forse-non-e-canonicamente-valida-la.html#more
m

laura ha detto...

segnalo questa bella inizativa del quotidiano Avvenire: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Un-saluto-a-Benedtto-XVI.aspx

Giallo Limone ha detto...

Vorrei rendervi partecipi di questo mio piccolo omaggio al grande Benedetto!

http://www.youtube.com/watch?v=B_2qa1ACmqA

Raffaella ha detto...

Grazie di cuore, Giallo :-)
R.

Anonimo ha detto...

La verità' a questo mondo non consiste nei fatti ma nella visibilità' dei fatti e dei non fatti

@carmelina
purtroppo è così: se una notizia non viene divulgata, quella notizia non esiste. è così in tutti i campi, e quindi anche nella Chiesa. e Bergoglio lo sa fin troppo bene, oggi tutto dev'essere pubblico, anche uno starnuto. e sbaglia chi sottovaluta il potere dei media. Wojtyla è stato uno dei primi a capire la loro importanza.

ps. tanti sono rimasti allibiti nel sapere dei preti spretati da Benedetto. perché semplicemente NON lo sapevano.

Vera

carmelina ha detto...

Cara vera, devo dunque giungere alla conclusione che le parole evangeliche da me ricordate siano ormai uno di quegli "orpelli dottrinali" di cui il cristianesimo, nel giudizio della teologia da opinione pubblica e sondaggio di sagrestia, dovrebbe liberarsi?! Perdonami ma non ti viene il dubbio che "divulgazione" sia solo una trasposizione ipocrita del concetto di "propaganda"? La conoscenza della realtà non avviene attraverso gli articoli giornalistici. Nessuna fonte giornalistica può' attraverso la divulgazione di singole notizie rendere testimonianza alla verità' dei fatti. Il racconto giornalistico e' di per se' pura fiction, narrativa popolare liberamente ispirata a fatti veri. Un esempio? Durante la crisi di vatileaks, i media si sono limitati a fare fiction con le notizie e documenti che fuoriuscivano dal vaticano. Un giornalista realmente divulgatore della realtà di fronte ad un gettito continuo e arbitrario di informazioni da parte di personaggi anonimi, si sarebbe posto un basilare quesito: su quali basi e interessi i miei anonimi informatori scelgono e selezionano le informazioni che mi stanno passando sotto banco??? Quali sono le informazioni che non hanno interesse a far passare e perché ? Ti sei mai accorta, vera, che degli 8 anni di pontificato di Benedetto a noi non e' stato di fatto raccontato un emerito cacchio: un oceano di insulsi fatterelli scandalistici buoni per costruirci il solito polpettone moralistico anti-istituzionale che ha fornito materiale a sfascio a giornalisti e documentaristi d'inchiesta da ultimo grido. In Benedetto ci sarebbero le potenzialità per scriverci una intera epica omerica. nato in Germania, vissuto durante il periodo nazista, vissuto il concilio vaticano ii, vissuto e lavorato all'interno della Santa Sede in un periodo di costante sommovimento sismico culturale, pontificato di 8 anni che per intensità' ne contiene una trentina e tu sito internet, tu giornale quotidiano di che parli????!?!! mi parli dell'aranciata, dell'orto biologico, dei gatti, del pianoforte, di quanto c'ha una brutta faccia e antipatico, di quanto e' un "cocciuto accademico"(???????), di quanto e' stato gentile e umile a togliersi dai piedi, di quanto "rimarrà per sempre un mistero i motivi della sua rinuncia. Amen j"???????????????????????????????????????????? Ah già' pure dei quattrocento spretati, buttati li' in mezzo al polverone, ripubblicato in maniera pedissequa e telegrafica da mille siti e giornali senza l'aggiunta di una inticchia di riflessione, di curiosità, di dubbio, e morta li'. MA STIAMO SCHERZANDO!?!?!! Non so tu vera, ma io sulla fronte non ho scritto "gioconda"

Anonimo ha detto...

@carmelina
io parlo di quello che di Benedetto è arrivato ai fedeli "normali", non a quelli che leggono saggi teologici o le riviste specializzate. parlo dell'uomo della strada che non sa neanche quanti sono i comandamenti. ebbene, non è arrivato nulla. e mi dispiace dirlo.

Vera

carmelina ha detto...

Cara vera, io non leggo saggi teologici e riviste specializzate. Non li capisco e mi annoiano. Sono una comunissima testa di segatura come ne incontri tanti/e per le strade, al supermercato o in altri contemporanei luoghi pubblici d'incontro sociale. Ebbene a me benedetto e' sceso nel gargarozzo come acqua fresca di sorgente per un assettato senza una inticchia di difficoltà e non certo perché' la mia mente e' eccelsa. Lo sai quali sono le mie letture? I libricini romantici, quelli per le zitellastre sfigatelle che trovi al supermercato vicino ai sofficini. Ebbene, io, con i miei sofficini e i romanzi Harmony come background intellettuale, non ho avuto alcuna difficoltà a recepire cosa ha detto in tutti questi anni Ratzinger/Benedetto. Pensa un po'?! Illustri intellettuali da riviste specializzate tuttora continuano a non capire un cacchio di quello che ha detto e fatto Benedetto e a una come me invece è' parso chiaro e delineato come i sassi sul fondo di un ruscello di montagna. Buffo no?!

nonno ha detto...

Forse nemmeno di Francesco sta arrivando granché visto come lo adattano ai tempi e ai propri gusti ponendolo in contrapposizione coi comandamenti, appunto

rosa ha detto...

Vera,
all'uomo della strada che non conosce i 10 comandamenti, non importa assoluatemnte nulla nè di Benedetto, nè di Francesco. Al massimo se n'è interessato all'inizio, vista la propaganda,ma ora ha altre cose a cui pensare. Non gli importa più manco di chi è al governo, figurati del Papa!
Quelli che ancora conoscono i 10 comandamenti, rimangono assolutamente allibiti dal sentire le radio e le TV parlare di Francesco al mattino, a mezza mattina, a pranzo, nel pomeriggio,a cena e dopo cena. E si chiede : perchè ? e perchè con l'altro non facevano così ? e comincia a pensare, e pensare...
Comunque grazie alla crisi di Governo e poi a Sanremo, per un po' del papa ne parleranno lo stretto necessario. Eh, è la legge dello show biz e delle news: ogni giorno roba nuova, se no il prodotto non si vende.
Rosa

medievAle ha detto...

ottimi carmelina, nonno e rosa, in 3 commenti 3 tasselli di amara realtà quotidiana

Anonimo ha detto...

Scommetti che troveranno il modo di sviolinarlo anche a Sanremo, Rosa?
beh, facciano pure io Sanremo non lo guardo da anni, figurarsi da quando ci sono Littizzetto e Fazio

Anonimo ha detto...

Papa Benedetto da buon operario nella vigna del Signore ha arato il terrene e sparso buoni semi. Questi non tarderanno a dare buoni e duraturi frutti, specialmente nel momento di maggior crisi che, inevitabilmente, il cattolicesimo si troverà a vivere. Un buon lavoro non dà risultati immediati e quand'anche sembrasse di scorgerli bisogna diffidare della durevolezza. Molto dell'attuale effetto Bergoglio trae origine dal lavoro di Benedetto, piaccia o meno riconoscelo.
Alessia

Fabiola ha detto...

Effetto Bergoglio. Dove?
Di Giovanni Paolo II si diceva che riempisse le piazze. Bergoglio ne riempie una sola. E molte copertine patinate.
L'avete letto il sondaggio di Famiglia Cristiana, a metà tra l'agghiacciante e il ridicolo?
I risultati saranno pubblicizzati per il I anniversario dell'elezione.
Quel questionario, di un giornale cattolico, dice quasi tutto.
Quanto alle code nei confessionali o le folle alla Santa Messa io non ne ho viste. Ma può darsi che le chiese che frequento io siano l'eccezione in tutto l'orbe cattolico. Pronta a ricredermi a fronte documentazione argomentata.