giovedì 6 febbraio 2014

Preti pedofili e rapporto Onu, la santa sede ha un solo modo per respingere gli attacchi (R.)

Cari amici, ribadisco quanto ho scritto ieri: la santa sede ha un solo modo per respingere al mittente le accuse, ideologiche, mosse dall'Onu: parlare chiaro!
E' necessario spiegare per filo e per segno quanto fatto in questi anni da Joseph Ratzinger-Benedetto XVI a qualunque costo e chiunque ci vada di mezzo.
E' un'operazione che il blog ha invocato ANNI FA e precisamente a partire dal famigerato 2010. I nostri appelli sono sempre finiti nel vuoto. Stavolta avremo piu' successo? Chissa'...
Io temo pero' che ancora una volta sara' Benedetto XVI a fare da capro espiatorio ed a pagare per tutto e per tutti.
Gia' ora, soprattutto in televisione, si evita di fare il suo nome come campione della lotta antipedofilia e si preferisce parlare genericamente della "commissione" istituita da Papa Francesco.
Tutto il lavoro svolto nei decenni scorsi da Papa Ratzinger non potra' pero' essere ignorato tanto facilmente.
In ogni caso noi continueremo a vigilare ed a denunciare qualsiasi tentativo di addossare responsabilita' ad un solo uomo che, al contrario, dovrebbe essere solo ringraziato per gli sforzi che ha fatto in perfetta solitudine e spesso "navigando" controcorrente ("caso Maciel" docet).
R.


CHIESA E PEDOFILIA: LA TOLLERANZA ZERO DI PAPA BENEDETTO XVI

"Le decisioni e l'esempio di Papa Benedetto XVI nel combattere la piaga della pedofilia nella Chiesa. Cronologia".

"La risposta della Santa Sede alla pedofilia nella Chiesa: Cronologia (1917-2005)".



19 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche in radio ci sono vaticanisti che nel riconoscere quanto fatto negli anni passati si evita accuratamente di nominare Joseph Ratzinger. Si preferisce parlare genericamente del Papa. Davvero incredibile.
Alessia

Anonimo ha detto...

Segnalo un articolo di Catholic Voices che mi pare molto dettagliato http://cvcomment.org/2014/02/05/how-the-holy-see-was-ambushed-by-a-un-kangaroo-court/

Comunque temo anch'io che alla fine ci andrà di mezzo solo Benedetto.Ci si doveva muovere a suo tempo ma stavano zitti :per loro l' importante era che ci fosse qualcuno che lavasse i panni sporchi di altri e si prendesse schiaffi in faccia.
Anna

Anonimo ha detto...

Cattofobia all'ONU. Perché?
http://www.lastampa.it/2014/02/05/blogs/san-pietro-e-dintorni/cattofobia-allonu-perch-de2MX2yg7wtuClHv3Og3zH/pagina.html
Alessia

Anonimo ha detto...

Le prime risposte giunte dalla Santa Sede paiono come al solito troppo prudenti ed ancora una volta dialoganti. Ma può la Chiesa dialogare con una raccogliticcia Commissione Onu, composta da rappresentanti di Paesi che non hanno mai svolto in positivo un ruolo all'interno del consesso internazionale? Purtroppo la ricaduta mediatica e di stravolgimento della verità è enorme.
Del resto non si può tacere la verità, che non è solo un atto di costrizione, ma sono anche numeri e storia. Ed è qui che stranamente la Santa Sede è reticente, nel tentativo di blandire gli accusatori. Io che di comunicazione mi sono occupato negli anni passati vedo una strategia che nell'immediato poteva anche sortire effetti ma sul lungo periodo e di fronte a variabili esterne ai media, una commissione Onu in questo caso, nella piena responsabilità di poche persone ostili alla Chiesa cattolica, mostra di non essere adeguata.
Il fatto inaudito è che persone che rappresentano solo se stesse e forse nemmeno i governi di cui sono espressione chiedano un cambiamento di prassi alla Chiesa cattolica come risarcimento di presunte responsabilità etiche. Chiedono di abdicare agli elementi costitutivi e fondanti della religione cristiana, si fanno giudici delle coscienze e del loro credo.
E dal Vaticano si risponde... ma come, noi volevamo essere amici di tutti, superare le incomprensioni, adesso (implicitamente si afferma che prima si era colpevoli) abbiamo finanche promosso una commissione, quella che risolverà il problema. Tutto questo solo per non nominare Benedetto XVI e di conseguenza la Chiesa di cui Lui era testimone?
fg

Anonimo ha detto...

Senti chi parla.
http://giulianoguzzo.wordpress.com/2014/02/06/lonu-processa-la-chiesa-sugli-abusi-senti-chi-parla/
Alessia

Anonimo ha detto...

Un atto politico, molto mediatico
http://www.intelligonews.it/la-democrazia-dellonu-strumentalizza-la-pedofilia-e-odia-la-chiesa/
Alessia

Anonimo ha detto...

Perché Riotta, evidentemente inebriato dal "clima nuovo nella Chiesa dopo l’elezione di Papa Francesco" non ricorda, nome e cognome, CHI ha avviato prima di lui il lavorO "per guarire la piaga infetta della pedofilia, degli abusi sessuali e del sistema che li ha protetti e perpetuati".
Si chiama Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, oggi Papa emerito, e la volontà, contro tutto e tutti, di scoperchiare il pentolone gli è costata sangue, sudore, lacrime, odio e, infine, la rinuncia al pontificato. E' inammissibile che tutto questo venga taciuto.
Ps.: anche l'attuale prosa mediatica è, sostanzialmente, inutile!
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/onu-vaticano-vatican-31862/
Alessia

Anonimo ha detto...

Capito?
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/parsi-pedofilia-pedophilia-31861/
Alessia

medievAle ha detto...

bè, delle due l'una: o il Vaticano, per uscirne fuori dignitosamente (il che avverrebbe, tra l'altro, grazie all'unico che hanno lasciato sbeffeggiare e calunniare per anni), dimostra quanto è stato già fatto in precedenza citando provvedimenti e date, oppure, pur di indicare in Papa Francesco il primo e unico ad aver preso iniziative contro questa piaga, in omaggio alla discontinuità, dovrà accettare la tesi formulata dall'ONU secondo cui prima del 13 marzo 2013 vi sarebbero state omissioni, negligenze e connivenze. Quale strada verrà scelta?

laura ha detto...

Ho la sensazione che saremo soli con papa Benedetto, come lo siamo sempre stati.

laura ha detto...

timidi accenni all'opra di papa Benedetto:http://www.ilgiornale.it/news/interni/coprono-orrori-e-tiranni-si-risparmino-predica-989574.html

Fabiola ha detto...

Non è stato sottolineato da nessuno ma Introvigne è persona intellettualmente onesta e lo scrive:
"Per tutelare gli adolescenti e i bambini (sic!) gay, lesbiche, bisex e transgender" il Comitato invita la Chiesa a seguire "la dichiarazione progressista rilasciata da Papa Francesco nel luglio 2013".

Il famosissimo "chi sono io per giudicare",insomma.
Sappiamo trattarsi di citazione monca e largamente strumentalizzata. Ciò non toglie che queste parole in libertà permettono agli zelanti onusiani di contrapporre la Chiesa al Papa e di intimare che si tirino le conseguenze delle sue parole. Così come in altro punto del comunicato si riconoscono cambiamenti positivi anche se ancora insufficienti solo a partire dal 2013.
Per questo, nonostante certe interpretazioni, il bersaglio sembra essere di nuovo ciò che è venuto prima del 2013.
Chi ha orecchie...
Quanto alle reazioni della Santa Sede, lasciano perlomeno "perplessi".

Anonimo ha detto...

Raffaella da' un' occhiata a questo articolo del 6 c.m."Comunicato del capitolo generale straordinario dei Legionari di Cristo"
http://www.legionariesofchrist.org/italian/articulos/articulo2.phtml?lc=id-41178_se-238_ca-501_te-903

Anna

carmelina ha detto...

Cara medievale condivido in tutto e per tutto le tue riflessioni.

carmelina ha detto...

Dimenticavo. Ho letto intervista su repubblica ad alex gibney (quello del documentario mea maxima culpa. Quello che va alla disperata caccia di lettere autografe di Ratzinger/Benedetto. Quello, in poche parole, che insieme a tantissimi altri, dentro e fuori la Chiesa, hanno contribuito, in buona e mala fede o ottusa idiozia -nel caso di Gibney credo sia giusta l'ultima opzione-a costruire un teatrino di sistematiche menzogne per mettere il bavaglio davanti alla bocca di un uomo, Benedetto, che ha avuto l'unica maxima culpa di essere al totale servizio della Verità ovvero di Dio). Ebbene il tipo si dice certo che adesso che c'è' totem Bergoglio le cose riguardo al clero pedofilo inizieranno a girare nel verso giusto, mentre "prima" tutto era fermo, immobile e astutamente insabbiato. Capito?!? Questo costruisce tutto un teorema in cui la Chiesa viene descritta come una sorta di labirinto infernale e mo' che a capo del presunto labirinto c'è' totem BErgoglio, cambia solfa. Il "labirinto" con il semplice potere taumaturgico di totem Bergoglio, puff, abracadabra, Simsalabim...si sta trasformando nel mulino bianco magicamente. Come avrebbe detto Ezio greggio in un suo noto personaggio di drive in : apparizioni.....sparizioni........sono mister tarocco' con l'accento sulla "q"

carmelina ha detto...

Informazioni di servizio: per chi soffre di gastrite e pressione alta si consiglia ardentemente di non leggere l'articolo di oggi di marco politi sul fatto quotidiano e il sunto con cui il presente articolo è segnalato sul sito dagospia. Siamo al delirio cosmico della menzogna con la m maiuscola.

Anonimo ha detto...

Beh, Tornielli e p.Livio hanno difeso l'operato di BXVI a chiare lettere, sono pochi, ma almeno hanno fatto chiarezza attribuendogli i dovuti riconoscimenti....quanto all'onu, vuole riconosciuti i diritti lgbt, matromoni ed 'educazione sessuale' anche in scuole cattoliche, insomma a tappetino davanti alle nuove leggi del NOM......si attendono prese di posizioni chiare e non gesuitiche, i.e. ambigue e sfuggenti, del vdr, ricordando che Ratzinger ci ha sempre messo la faccia e beccato insulti, condanne, richieste di impeachement per crimini contro l'umanità e scusate se è poco e ci è costato pure un pontificato luminoso e limpido, qui finora si vedono solo gli strass....se troppo duro, segatelo pure. Lupus et Agnus.

nonno ha detto...

A proposito del totem che tutta la pedofilia porta via, mi pare che la conferenza episcopale argentina fosse una di quelle che non aveva aderito alle nuove linee anti pedofilia dettate da Roma

Anonimo ha detto...

Con l'aria che tira ora che intervenuta in campo la più grande multinazionale del liberalismo morale, Francesco é chiamato a dimostrare in modo netto da che parte sta.. Vedremo se applicherà la politica del "rinnovamento" all'insegna del politicamente corretto, o se percorrerà le orme tracciate dal grande Benedetto a tutela della nostra Chiesa.