martedì 3 giugno 2014

La gioia di Benedetto XVI e dei fedeli al termine della Santa Messa a Betlemme (YouTube)

Grazie al lavoro della nostra Gemma vediamo questo bellissimo filmato che si riferisce ai momenti conclusivi della Santa Messa di Benedetto XVI nella Piazza della Mangiatoia, a Betlemme (13 maggio 2009).
Vediamo un Papa pieno di gioia e commozione circondato dall'affetto incontenibile dei fedeli arrivati anche da Gaza.






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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Strano, c'era tanta gente anche allora, ma adesso si salta da GP2 a PF, come se non fosse mai stato papa.....mi ha fatto piacere vedere che nel modenese non l'hanno dimenticato le foto e i video della sua visita ai terremotati sono dappertutto.....una stretta al cuore rivederlo......Lupus et Agnus

Arcangela ha detto...

Una grande gioia comunitaria, nata dalla fede suscitata dalla predicazione apostolica, nutrita dallo spezzare insieme il pane e dalla preghiera, espressa nella carità fraterna e nel servizio.
Arcangela

nonno ha detto...

Non pare che rifuggisse così tanto dalla gente Benedetto e nemmeno che le piazze fossero così vuote, come vuole un certo mantra odierno. Tutto con il vento spesso contrario e poca sponsorizzazione.
Non manca nemmeno la sobrietà su questo palco a Betlemme, in una situazione ambientale non proprio idilliaca, dopo l'ennesimo conflitto a Gaza. Ma l'impegno di Benedetto e il significato di ogni suo gesto non era mai abbastanza. Uno come me su certe cose non gli si può impedire di interrogarsi

maura ha detto...

Che ne pensate cari amici di questo articolo ?
Sembra uno dei tanti semi gettati da Papa Benedetto
chiediamo a Padre Matteo Ricci di guidare la Chiesa in questo viaggio :
http://www.lettera43.it/politica/vaticano-bergoglio-e-il-piano-per-la-visita-in-cina_43675130795.htm

maura ha detto...

Commento al filmato : " Che bella Chiesa , che bella Comunita' " !

carmelina ha detto...

https://www.commonwealmagazine.org/italian-job

Se avete stomaco di ferro, leggetevi questa chicca di massimo fagioli. Scrivendo in inglese l'amico ha finalmente dato sfogo a tutto il suo astio. Per la cronaca: Non e' grave coltivare astio. E' grave fingere di non averne. Se non avete pazienza a leggere il sermoncino da avvocato di causa di santificazione anticipata, non vi preoccupate. Limitatevi a leggere il finale del testo. Li' c'è' il sunto, il fulcro, il sugo di tutto il suo "ragionamento": il papa emerito, che qualche mese fa, il povero fagioli imbalsamava come una inutile e vecchia cariatide, sembra turbare ancora i suoi sogni o per meglio dire il suo dream team conciliarista bergogliano. L'amico sembra quasi lanciare un avvertimento. E' come se dicesse: e' necessario continuare l'opera di infangamento nei confronti di chi si è' trasformato in un pericoloso convitato di pietra. Deve essere distrutto non solo fisicamente ma anche spiritualmente e teologicamente. Agli occhi di fagiolino caro, Benedetto e' la malattia della Chiesa cattolica da amputare per amore di quello che definisce "la gerarchia delle verità' sulla base del cuore popolare" di totem Bergoglio. Amici, Benedetto e' ancora nel mirino.

Anonimo ha detto...

Raffaella,2 segnalazioni, Il cardinale espiatorio su Il foglio e Magister su Chiesa espresso. Anonymous.