venerdì 15 agosto 2014

Benedetto XVI: Questo, quindi, è il nucleo della nostra fede nell’Assunzione: noi crediamo che Maria, come Cristo suo Figlio, ha già vinto la morte e trionfa già nella gloria celeste nella totalità del suo essere, «in anima e corpo» (YouTube)




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Buona Festa dell'Assunta carissimi amici!
Grazie al lavoro di Gemma abbiamo visto ieri sera la registrazione integrale della Santa Messa celebrata da Benedetto XVI il 15 agosto 2010 (clicca qui).
Oggi ci concentriamo in particolare sull'omelia il cui testo è consultabile a questo link.
Nei suoi quasi otto anni di Pontificato c'era un appuntamento a cui Benedetto XVI teneva particolarmente: la celebrazione della Santa Messa nella Solennità dell'Assunzione di Maria nella parrocchia dell'amata cittadina di Castel Gandolfo.
Rivediamo e riascoltiamo, dunque, l'omelia tenuta dal Santo Padre il 15 agosto 2010 a 60 anni dalla proclamazione del dogma dell'Assunzione ad opera di Papa Pio XII.



In particolare:


"Questo, quindi, è il nucleo della nostra fede nell’Assunzione: noi crediamo che Maria, come Cristo suo Figlio, ha già vinto la morte e trionfa già nella gloria celeste nella totalità del suo essere, «in anima e corpo»".


"Ora, ciò che san Paolo afferma di tutti gli uomini, la Chiesa, nel suo Magistero infallibile, lo dice di Maria, in un modo e senso precisi: la Madre di Dio viene inserita a tal punto nel Mistero di Cristo da essere partecipe della Risurrezione del suo Figlio con tutta se stessa già al termine della vita terrena; vive quello che noi attendiamo alla fine dei tempi quando sarà annientato «l’ultimo nemico», la morte (cfr 1Cor 15, 26); vive già quello che proclamiamo nel Credo «Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà»".


"Tutto l’uomo, tutta la sua vita viene presa da Dio ed in Lui purificata riceve l’eternità. Cari Amici! Io penso che questa sia una verità che ci deve riempire di gioia profonda. Il Cristianesimo non annuncia solo una qualche salvezza dell’anima in un impreciso al di là, nel quale tutto ciò che in questo mondo ci è stato prezioso e caro verrebbe cancellato, ma promette la vita eterna, «la vita del mondo che verrà»: niente di ciò che ci è prezioso e caro andrà in rovina, ma troverà pienezza in Dio. Tutti i capelli del nostro capo sono contati, disse un giorno Gesù (cfr Mt 10,30)".

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona Assunta anche a te, cara Raffaella e a Gemma per tutto quello che fate......che dire, senza la sua messa non sembra neanche sia festa.....a proposito a Castelgandolfo i malumori crescono, le visite ai giardini sono care e non c'è viavai......anche il gelataio che faceva il gelato per il papa brontola, a Benedetto piacevano quelli ai frutti di bosco......Lupus et Agnus

Arcangela ha detto...

Benedetto "Maria è potuta diventare sua madre secondo la carne solo perché ha fatto di tutta la sua vita una porta, perché ha risposto, per così dire, la carne della sua vita nella chiamata della parola di Dio"
Arcangela

Anonimo ha detto...

Grazie per queste magnifiche parole che rinfrescano l'anima. Mille grazie per il vostro lavoro...da una lettrice dagli USA

Luisa ha detto...


"La forza di papa Bergoglio è il popolo."
Chi lo dice? Andrea Riccardi.
Riccardi ha dato all`Express un` intervista da gustarsi con una tazza di camomilla.
Decisamente non hanno limiti quei cortigiani ipocriti che, tutti presi nel partecipare al peana permanente per papa Bergoglio, non solo occultano la persona e il Magistero del suo predecessore ma si spingono anche a critiche e a paragoni, palesi o subdoli, di cui dovrebbero solo vergognarsi.
L`ultimo, prima del prossimo, ad illustrarsi in quello sport molto alla moda è appunto Riccardi di cui non dimentichiamo i sorrisi ai tempi di Benedetto XVI.
Nell`intervista all`Express ne fa ora un ritratto sprezzante, dipinge il suo Pontificato come un tempo "morose" (tetro, triste), dove imperava l`ideologia del declino e la Chiesa mostrava un volto guerriero facendosi scudo dei valori non negoziabili presentati come le tavole della legge marcanti la frontiera fra credenti e non credenti.
Mentre invece il suo successore non è impregnato dallo spirito del declino e fa cadere i muri dell`appartenenza!
Per chi legge il francese il resto qui:

http://www.lexpress.fr/actualite/societe/religion/la-force-du-pape-francois-c-est-le-peuple_1565970.html#5rDY9vxlwgO301Qs.99

laura ha detto...


http://www.antoniosocci.com/2014/08/viva-il-concilio-contro-la-papolatria-dei-bigotti-ratzinger-la-coscienza-e-al-di-sopra-del-papa-ed-e-questo-che-distingue-lobbedienza-dei-cristiani-da-quella-aberrante-che-pretendevano-hi/
a proposito del primato della coscienza

Anonimo ha detto...

Il papato di Bergolio sembra essersi accomodato così bene con il nostro tempo, rovesciando i ruoli fra Pietro e Simon Mago. Chi vive di riflesso delle gesta del vdR, media e buonisti in servizio permanente effettvo, non può che rallegrarsi di questo vento favorevole. Saluti, Eufemia

Luisa ha detto...

A seguito dell`intervista di Riccardi all`Express qui la riflessione di Béatrice:

http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/les-neo-papistes-de-lexpress.html

Come giustamente fa osservare Béatrice alla lettura del titolo: "La forza di papa Bergoglio è il popolo", queste parole potrebbero nascondere una strategia, in effetti se il Papa dovesse prendere delle decisioni contro la maggioranza dei vescovi, ad esempio durante il Sinodo sulla famiglia, se la sua legittimità gli viene dal popolo ( e non da Dio e ancor meno dalla gerarchia della Chiesa) chi oserà opporsi a lui, visto che opporsi a lui vorrebbe dire opporsi all`opinione o, se si vuole, al "popolo"?
E ha ragione Béatrice di domandarsi se Riccardi si ricorda di che tipo di uomini si è potuto dire nel passato che tenevano la loro forza-legittimità dal popolo.

gemma ha detto...

@luisa
Chissà come ricorda il prof Riccardi suo ministero nel governo Monti. Morose è dire poco. Mi basta quella sua partecipazione per non considerare le sue preferenze e sensazioni come profezie. La cosa che più mi da da pensare non è la rapida archiviazione e il disprezzo del pontificato di BXVI, il confronto continuo, li avevo messi in conto, almeno per me erano prevedibili, ma come si siano potuti archiviare in un buonasera i trent'anni precedenti. Fede e ragione, principi non negoziabili, radici cristiane.., erano il centro del magistero di Giovanni Paolo II
Andiamo avanti, non dimenticando da dove veniamo e senza disprezzare nessuno. Almeno a me questo hanno insegnato

Anonimo ha detto...

Bergoglio sulla copertina di Fortune.
http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/franais-fait-la-couverture-de-fortune.php
Grande Béatrice:
Décidément, comme le disait récemment une amie: "Je n'ai jamais autant entendu parler d'argent que depuis François et son Eglise pauvre pour les pauvres".
Alessia

Anonimo ha detto...

Fosse facile riuscire a non disprezzare certi personaggi che in questi ultimi 18 mesi hanno dato il peggio, umanamente e intellettualmente parlando, di loro stessi.
Alessia