martedì 14 ottobre 2014

Rischi dell’ipocrisia pastorale (Ferrara)

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4 commenti:

carmelina ha detto...

ora capisco tante cose. quando Benedetto parlava di una Chiesa ridotta a piccole comunità senza più' potere, parlava non dell'istituzione all'interno di una realta' sociale secolarizzata. parlava della Chiesa all'interno di una chiesa-baraccone. quando parlava di papa emerito, parlava di un "cattolicesimo emerito". quando parlava di un papa emerito che non ha a disposizione un nuovo guardaroba, parlava di un cattolicesimo spogliato, denudato, senza casa. quando parlava di "salire sul monte" parlava di un cattolicesimo eremita, nomade, diseredato. Benedetto sta e stava semplicemente avvertendoci su come vivere e sopravvivere alla fine del papato (il vero obiettivo di totem Bergoglio). Benedetto lo ha sempre saputo e in questi 8 anni ha tentato di farcelo sapere in ogni modo prima che i lupi, dopo avergli strappato il cuore e la carne, gli azzannassero la giugulare. che Iddio lo abbia in gloria.

Arcangela ha detto...

Dov'è finito il concetto di infallibilità della Chiesa insita per il fatto che il Verbo rivelato è presente tra noi per la mediazione viva della Chiesa? Come dice Benedetto "La verità non può più trasformarsi in menzogna, la luce non può diventare oscurità, ma piuttosto la Parola rimane presenza"
Arcangela

laura ha detto...

Questo sinodo è un enigma. non riesco a capirne lo scopo e finora non ho capito nulla circa le possibli indicazioni. Mi sembra evidente il rischio di un relativismo etico assoluto in materia di morale. Speriamo che all fine vefga fuori un dcumento chiaro. se n oabbiamo il magistero ognuno diventa legge a se stesso. So che è un discoso fuori moda e nessuno si pon più problemi in tema di sesualità accesso ai sacramenti, divorzio, eugenetica, decondazione eterologa.........

Arcangela ha detto...

Corriere della Sera di oggi pa. 29 Muller "Conclusioni inaccettabili" Al Sinodo si rompe l'unità. Fra un anno un altro Sinodo.
Arcangela