venerdì 3 ottobre 2014

Sinodo con bavaglio. Perché? (Tosatti). E tutti i giornalisti tacciono (R.)

Clicca qui per leggere l'articolo di Tosatti, una delle poche voci coraggiose e fuori dal coro.
C'e' da chiedersi come mai coloro che considerano questo sinodo rivoluzionario (ahahahah) non dicano nemmeno una parola sul fatto che esso si svolgerà sostanzialmente a porte chiuse. Pensiamo a che cosa sarebbe accaduto se una decisione del genere fosse stata presa sotto il Pontificato di Benedetto XVI.


Non commentabile l'articolo di Crippa che, per colpire Socci, finisce per offendere Benedetto XVI.
Unica annotazione: sappiamo perfettamente come andarono le cose nel conclave del 2005. NESSUNO voleva diventare Papa e ci fu anche chi pianse per convincere i confratelli a non votarlo. Lo sappiamo grazie alle ricostruzioni giornalistiche tanto in voga nel marzo 2013, ora sepolte sotto il manto di ipocrisia perché si è compreso che l'unico ad uscirne bene è Benedetto XVI, disposto ad immolarsi per il bene della chiesa. Forse non avrebbe dovuto accettare lasciando tutto andare alla deriva. Ne avrebbe guadagnato anche in salute.
R.

12 commenti:

gemma ha detto...

Sprizzano tutti gioia da modernità da tutti i pori ma a me Roma non è mai parsa così autoritaria e con corte di pochi cortigiani e ciambellani di corte. Oggi le porte dei parlamenti e delle università sono aperte ma cultura cattolica sull'uomo non sindacalizzato e non politicizzato pare non avere più nulla da dire, sull'etica non c'è discussione, sono finalmente spariti i professionisti del logos e non a caso gli intellettuali anticlericali hanno deposto le armi e papista è in, tanto che tutti i progressisti lo sono. Prima Papa re era insulto, nei giorni scorsi alcuni opinionisti ne hanno salutato il presunto ritorno con soddisfazione, la sala stampa pullulava di giornalisti che davano al Papa del fallito o montavano il caso Ratisbona, oggi chi osa dire un solo ma rischia amicizie e reputazione,non si può nemmeno essere un pò tristi e pensierosi perché tolto lo spauracchio dei discepoli morti di communio e della schola cantorum ratzingeriana si deve essere tutti allegri e contenti. In altri tempi certe rimozioni senza udienza sarebbero state strombazzate come abuso di potere, nemmeno ai tempi dell'inquisizione si negavano i processi. Un sinodo a porte chiuse in tempi ratzingeriani avrebbe conquistato pagine di accuse di oscurantismo, lesa collegialità, oggi se non ne parla qualche vaticanista in pensione non se ne sa nulla. Su questione pedofilia e coerenza poi c'è da stendere velo pietoso. Possibile che unici che meritino bastone e nessuna misericordia siano vescovi e ordini religiosi conservatori? I peccati del conservatore sono trave, quelli degli amici progress al più pagliuzze, sensazione è questa ed è davvero brutta. Ma c'è il consenso del mondo, dei media che contano, delle commissioni che elargiscono premii e grande aspettativa per il matrimonio cristiano offerto in sacrificio, almeno così si immagina. Un idillio così perfetto non si era mai visto, resta solo da dire: auguri e tante conversioni

laura ha detto...

Vivo con profonda sofferenza questo momento storico della Chiesa e non mi son mai sentita così lontana spiritualmente dal papa.

ne soffro come cattolica e perchè è un sentimento che non conoscevo. Cerco di accettare tutto e di non polemizzare per obbedienza e rispetto di papa Benedetto che continua silenziosamente il Suo martirio. Non riesco più neppure a peotestare. Tutto è troppo diverso e troppo lontano da quello di cui avevo bisogno come nutrimento spirituale. Non oso pensare al momento in cui papa Benedetto andrà in Cielo. Il fatto di sapere che c'è ancora è l'unoco mezzo per restare ancora nella Chiesa. Spero nell'aiuto e nella guida dello Spirito santo e confido nelle parole di papa Benedetto nell'ultima udienza generale del 27 febrraio 2013. "La Chiesa non è mia, non è vostra, ma è di Cristo e non la lascerà affondare. Appoggiamoci ancora alla Roccia per non affondare anche noi. Papa Benedetto è sempre presente. Sono troppo conivolta tuttora per provare risentimento e o nutrire sentimenti di stizza. Scusate per ik tono così doloroso.

Arcangela ha detto...

Idillio che non costa nulla, visto che i PRINCìPI sono andati a farsi benedire!
Arcangela

carmelina ha detto...

Cara Gemma, il fatto che il sinodo sia con bavaglio o meno e' poco interessante. È' interessante invece il fatto che il finale lo conosciamo già. Il buon faggioli sostiene che è' la prima volta, dal concilio Vaticano ii, che un sinodo si apra "senza copione già scritto". Ebbene e' una chiara falsità. Totem Bergoglio ha solo voluto una scenografia senza copione. Ma la sceneggiatura e' già scritta sulla pietra: il matrimonio diventerà un negozio giuridico in cui la benedizione avrà' solo un valore puramente spirituale ma non sacramentale. Per totem Bergoglio qualunque "impedimento etico" alla vera missione della Chiesa (la dottrina sociale punto) va tolto di mezzo, va spianato. Da lì, sarà un naturale sbancamento del concetto di sacramento: assumerà il concetto di valore perderà quello di epifania. L'arbitrarietà sarà compensata da un effluvio di ritualità disciplinari (come fanno i protestanti) che creerà credenti di serie a e credenti di serie B. La Chiesa diventerà un circolo chiuso (credenti di serie a) di cultori di queste ritualità bizantine ma puramente formali volte all'assorbimento sistematico di qualunque realtà sociale (credenti di serie B). La chiesa cattolica diventerà dunque una setta, grande e capillare, ma setta che avrà una riconosciuta funzione tutoriale e per questo tornerà ad essere un potente strumento di propaganda politica. In breve si tornerà indietro. Ma tanto indietro. Nella Chiesa si creerà un distacco (non scismatico) di gente che continuerà a proseguire sottoterra il letto naturale abusivamente cementificato del fiume forzatamente deviato. Sarà gente che, come nei primi tempi dell'epopea Cristiana, vivrà in silenzio, in letargo e al buio delle catacombe.

Anonimo ha detto...

Perché il popolo di Dio deve essere tenuto all'oscuro di decisioni che influiranno nel bene e nel male sulla vita di molti? E' un atteggiamento che non può non destare legittimo sospetto. Le notizie arriveranno tramite i soliti ranocchioni e filtrate dai media. In breve, sarà un Sinodo dei media di cui passerà ciò che interessa passi. Ricordate l'appassionato racconto di Benedetto ai suoi sacerdoti da cui si stava accomiatando?
Alessia

Anonimo ha detto...

OT il card.Burke cacciato senza una parola di spiegazione, l'annuncio comparirà sull'Osservatore soltanto,non verrà convocato dal vdr secondo la prassi fin qui seguita da tutti i papi, andrà a fare il cappellano dei Cavalieri diMalta, ovverosia fuori dai piedi e nessun potere effettivo, eppure ha solo 66 anni e non più di 80 come tanti che imperversano......francescana fratellanza, pace e bene....A.

Miserere ha detto...

Forse non si vorranno publicizzare gli interventi dei vescovi, chiamiamoli così, "oppositori", casomai siano la maggioranza!

Mi auguro che questi "oppositori"= difensori della dottrina di sempre, si facciano sentire in altri modi!

Anonimo ha detto...

Pare che le tesi del card. Kasper abbiano ricevuto l'assist del nostro arcivescovo emerito.
Alessia

carmelina ha detto...

http://www.repubblica.it/esteri/2014/10/03/news/la_rivoluzione_del_sinodo_-97231390/?ref=HREC1-1
Amici, vi invito a leggere questo articolo. Vi giuro che l'ho letto più volte ma io non riesco a capirne il significato. Parte dicendo che per la prima volta le conclusioni finali del sinodo di ottobre non saranno redatte dal papa ma dall'assemblea. E qui mi verrebbe da esclamare una nota interiezione romanesca ma evito. Poi si aggiunge e si specifica, su dichiarazione del cardinale baldisseri che il "Papà, sulle questioni controverse riguardanti la famiglia, vuole aprire: vuole che ci sia libertà di espressione". Per quanto mi sforzi, tra i due concetti non riesco a vederci un filo logico. Se tu parti dall'idea che sia l'assemblea a tirare le fila del dibattito, che senso ha aggiungere che vuoi l'apertura sulle questioni controverse. Il problema sussisterebbe se ci si accorgesse che i partecipanti non fossero pronti e/o timorosi a sostenere un libero dibattito e quindi spronarli a non ritirarsi dietro vuoti formalismi. Ma non è' certo questo il caso visto e considerato che sono già venute alla luce almeno due scuole di pensiero a riguardo. Ci sarebbe una unica spiegazione plausibile: totem Bergoglio sta facendo campagna acquisti per i propri campioni. Sta sventagliando una rassicurante bandiera bianca (vuole che ci sia libertà di espressione) davanti alla larga maggioranza lassista (quelli che io chiamo "n'do li metti stanno") e pungolarla verso una Ben precisa direzione con un avvertimento "paternamente caloroso" (VUOLE APERTURA), un po' come quando a casa di ospiti da bambina facevi troppo la birichina e tua madre/padre ti guardava sorridente e a denti stretti sottovoce ti sussurrava "a casa facciamo i conti".

nonno ha detto...

Conclusioni finali redatte dall'assemblea... Quindi il Papa non è più garante dell'ortodossia ma decide la maggioranza designata di turno, come in qualunque parlamento. Poi al prossimo sinodo a maggioranza cambiata magari si cambia ancora. Onestamente credo che il matrimonio sia una delle questioni su cui Gesù stesso si sia espresso piuttosto chiaramente, per la cui indissolubilità il Battista e non un qualunque vescovo sinodale ci abbia rimesso la testa, se ciò in cui ho sempre creduto verrà sovvertito, almeno per me sarà un liberi tutti. La mia vita trabocca di carità e misericordia ma anche di peccato, farebbe tanto comodo anche a me assoluzione facile, ma se funziona così da quel momento in poi alla mia anima ci penso io. Incredibile che nemmeno nelle cose di Dio si riesca ad avere più punti fermi non sindacabili ad ogni schieramento politicizzato e mondanizzato di turno. Unico punto su cui collegialità va a farsi benedire mi pare di capire sia destituzione di vescovi e religiosi tradizionalisti, lì non c'è democrazia, misericordia, nè fruttuose vocazioni sacerdotali suscitate e carità che tengano. Per discutere matrimonio val la pena rispolverare concilio di Trento, per una messa e addobbi liturgici ogni tanto non sia mai

Anonimo ha detto...

Sto leggendo il libro di Socci e consiglio a tutti di leggerlo.
Le recensioni e le anticipazioni che ne hanno fatto sono del tutti parziali e fuovianti: la parte èpiu, interessante del libro non è quella finale sul Conclave del 2013 ma la bellissima parte iniziale che ripercorre tutta la storia della chiesa degli ultimi anni ed in particolare il papato di Benedetto XVI che viene definito da Socci "un grande uomo di Dio".
Da leggere !

Discepolo

gemma ha detto...

A Socci va riconosciuto il merito di dire pubblicamente quel che tanti sussurrano sconvolti e amareggiati in privato. Ipocrisia non porta da nessuna parte, penso che quando si arriva a mettere in discussione passi del Vangelo e magistero dei papi del passato, tra cui santi già riconosciuti, si possa discutere anche di quel che accade oggi e che potrebbe ribaltare il domani