sabato 22 novembre 2014

Soldi per i Sacramenti? Rispondono Bagnasco e Socci

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Posso personalmente testimoniare che nelle parrocchie della Lombardia (e del resto d'Italia presumo) non esiste alcun tariffario ma ciascuno dà l'offerta che può e se può.
Domani pomeriggio parteciperò ad un Battesimo ed ho l'assoluta certezza che il parroco, un mio compagno delle medie, non chiede soldi (tanto meno esiste un tariffario!) ma accetta le offerte che i genitori ed i parenti del bambino vogliono o possono dare. Andremo in una piccola chiesetta di montagna, a fine novembre, aperta solo occasionalmente. Chi paga il riscaldamento? Chi si occupa della pulizia? Chi deve preparare la chiesa e gli arredi? Un'offerta anche se piccola mi pare doverosa! Il card. Bagnasco ha detto la pura verità.
Altra cosa è la tassa che i fedeli tedeschi devono versare. Qui il discorso è diverso e qui ha ragione Socci: si facciano i nomi ed i cognomi e non di tutta l'erba un fascio.
Quanto ci manca la chiarezza limpida e corretta di Papa Benedetto. Riascoltiamo quanto disse a Friburgo in occasione del suo Viaggio Apostolico in Germania nel 2011.





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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Papa nell'omelia ha raccontato un episodio preciso. E da quello ha preso spunto, oltre che dal passo del Vangelo di Luca di ieri, per esortare a non fare mai cose del genere. Conosco persone che sono andate a chiedere Messe di suffragio per i loro morti e sono stati chiesti loro 30 euro, non un'offerta libera. Anche nella mia città non ci sono tariffari o cose simili, ma solo offerte libere per le necessità della parrocchia (che è la mia casa che devo mantenere). Ma ci sono preti che fanno queste cose. Non si fanno nomi e cognomi. L'omelia è rivolta a tutti, perchè nessuno è santo. Conoscevo un prete, ormai defunto, che qualche anno fa decise di abolire tariffe varie per i sacramenti, suscitando polemiche nella sua diocesi. Si dice il peccato, non il peccatore. Chicco.

vighi ha detto...

Non abbiamo bisogno che il nostro capo parli continuamente male di noi per farsi bello agli occhi dell'opinione pubblica. Che tristezza sentire quelle parole, quanta desolazione pensare che chi ci dovrebbe guidare non fa altro che parlare male di noi e della Chiesa. Proprio chi dovrebbe difendere e guidare questa Chiesa è il primo che ne sparla davanti a tutti, come se non fossero già sufficienti quelli che continuamente oltraggiano la Chiesa, pure il Papa ci si mette. Abbiamo bisogno di un pastore che corregge gli errori con amore e custodisca il buono che c'è in ognuno di noi e non che continuamente ci sferzi e ci faccia passare per i cattivi. Mi sembra di essere tornati alle prediche di quando ero bambina e non erano altro che un continuo rimprovero su quello che facevamo, speravo che quei tempi fossero passati. Che vada a rimproverare direttamente chi fa di questi sbagli e non metta alla gogna tutti in modo generico sulla pubblica piazza. Ben ha fatto il cardinal Bagnasco a rispondere a tono e tempestivamente, grazie cardinale!! Gridi più spesso e faccia sentire più spesso la sua voce, tanti fedeli sono con lei, è il custode della Chiesa italiana non se lo dimentichi mai e non si faccia mettere i piedi in testa da un segretario qualunque eletto per volere del capo supremo.. Saluti Vighi

Anonimo ha detto...

Anche io posso testimoniare che i miei parroci (beh, la mia famiglia si è mossa parecchio) mai hanno sollecitato oboli per amministrare i sacramenti o celebrare messe in ricordo dei defunti. Le offerte sono spontanee a seconda delle disponibilità dei fedeli. Mi pare che papa Bergoglio stia decisamente esagerando, la gran parte dei presbiteri non merita di essere trattata con un disprezzo che tanto piace ai suoi amici anticlericali.
Alessia

Anonimo ha detto...

Mi pare che il vescovo di Roma quando improvvisa cerca solo di compiacere la platea. Ogni tanto qualcuno, chissà chi, riesce a fargli leggere un discorso sensato e dice cose "cattoliche". Comunque la vedo brutta per Bagnasco, che si vedrà parcheggiato in qualche sinecura. Eufemia

gemma ha detto...

Purtroppo in chi non frequenta le parrocchie si sta finendo per alimentare un pregiudizio, quello delle chiacchiere delle beghine e dei preti ladri. Personalmente non sono mai incappata in nessun tariffario e lasciando un'offerta generosa per una messa per mia nonna mi sono sentita dire che era troppo, non era necessario. Nessuno mi ha mai lasciato la busta da restituire per la benedizione Pasquale nè chiesto alcunché se non quel che volevo e potevo donare, in maniera anonima. Ci saranno le eccezioni, forse più nel passato di oggi, ma a me non è capitato. Mi è capitato invece, questo sì, il sacerdote che non aveva tempo per portare i sacramenti ad una persona morente perché troppo impegnato nell'attività di contorno, che però tanto piace al mondo che giudica la chiesa e quindi non scandalizza.
Purtroppo anche questa volta i mezzi di informazione hanno generalizzato e chi non ama gli ambienti parrocchiali applaude.

Anonimo ha detto...

Sono un fedeli siciliano, nel Calendario Liturgico delle Chiese di Sicilia, verso la fine del libro c'è il tariffario: per me il Papa ha ragione

laura ha detto...

mai visto una lista dei prezzi per i sacramenti e per le Messe, almeno in Italia!Per il resto, effettivamente, i sacerdoti nella maggior parte dei casi son impegati part time e confessarsi è spesso impossibile perchè i confessionali son sempre vuoti.Quello che dice Gemma è vero e purtroppo l'ho sperimentato in occasione della malattia e della morte di mia madre. Ho cercato per 4 giorni un sacerdote per l'union degli infermi e alla fine è morta senza sacramenti. Per fortuna, il Signore va oltre e non ha bisogno dei Sacramenti, ma per i parenti sono grosso conforto.