mercoledì 8 aprile 2015

Funerali di Giovanni Paolo. La straordinaria omelia del card. Joseph Ratzinger (YouTube)



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Carissimi amici, ricorre oggi il decimo anniversario dei Funerali di Giovanni Paolo II. In questo video ripercorriamo alcuni momenti significativi e, soprattutto, riascoltiamo il futuro Benedetto XVI.
L'8 aprile 2005, in Piazza San Pietro, viene celebrata la Messa Esequiale per Papa Giovanni Paolo II, deceduto il 2 aprile. A presiedere i Funerali il decano del Sacro Collegio, cardinale Joseph Ratzinger, che tenne un'omelia che ancora oggi sconvolge e scalda il cuore. Il testo è consultabile qui.

In particolare:

""Seguimi" dice il Signore risorto a Pietro, come sua ultima parola a questo discepolo, scelto per pascere le sue pecore. "Seguimi" – questa parola lapidaria di Cristo può essere considerata la chiave per comprendere il messaggio che viene dalla vita del nostro compianto ed amato Papa Giovanni Paolo II, le cui spoglie deponiamo oggi nella terra come seme di immortalità – il cuore pieno di tristezza, ma anche di gioiosa speranza e di profonda gratitudine".

"Seguimi – da giovane studente Karol Wojtyła era entusiasta della letteratura, del teatro, della poesia. Lavorando in una fabbrica chimica, circondato e minacciato dal terrore nazista, ha sentito la voce del Signore: Seguimi! In questo contesto molto particolare cominciò a leggere libri di filosofia e di teologia, entrò poi nel seminario clandestino creato dal Cardinale Sapieha e dopo la guerra poté completare i suoi studi nella facoltà teologica dell’Università Jaghellonica di Cracovia".

"Seguimi! Nel luglio 1958 comincia per il giovane sacerdote Karol Wojtyła una nuova tappa nel cammino con il Signore e dietro il Signore. Karol si era recato come di solito con un gruppo di giovani appassionati di canoa ai laghi Masuri per una vacanza da vivere insieme. Ma portava con sé una lettera che lo invitava a presentarsi al Primate di Polonia, Cardinale Wyszyński e poteva indovinare lo scopo dell’incontro: la sua nomina a Vescovo ausiliare di Cracovia.
Seguimi – Karol Wojtyła accettò, sentendo nella chiamata della Chiesa la voce di Cristo".

"Seguimi! Nell’ottobre 1978 il Cardinale Wojtyła ode di nuovo la voce del Signore. Seguimi! Insieme al mandato di pascere il suo gregge, Cristo annunciò a Pietro il suo martirio. Con questa parola conclusiva e riassuntiva del dialogo sull’amore e sul mandato di pastore universale, il Signore richiama un altro dialogo, tenuto nel contesto dell’ultima cena".

"Divina Misericordia: Il Santo Padre ha trovato il riflesso più puro della misericordia di Dio nella Madre di Dio. Lui, che aveva perso in tenera età la mamma, tanto più ha amato la Madre divina. Ha sentito le parole del Signore crocifisso come dette proprio a lui personalmente: "Ecco tua madre!". Ed ha fatto come il discepolo prediletto: l’ha accolta nell’intimo del suo essere (eis ta idia: Gv 19, 27) – Totus tuus. E dalla madre ha imparato a conformarsi a Cristo.

Per tutti noi rimane indimenticabile come in questa ultima domenica di Pasqua della sua vita, il Santo Padre, segnato dalla sofferenza, si è affacciato ancora una volta alla finestra del Palazzo Apostolico ed un’ultima volta ha dato la benedizione "Urbi et orbi". Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice. Sì, ci benedica, Santo Padre. Noi affidiamo la tua cara anima alla Madre di Dio, tua Madre, che ti ha guidato ogni giorno e ti guiderà adesso alla gloria eterna del Suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore".

7 commenti:

laura ha detto...

Chee giornate straordinarie!

grazie, dopo 10 anni!

Anonimo ha detto...

Carissima Raffaella, GRAZIE per questo autentico REGALO !!! Questa omelia non solo è un vero "gioiello" , ma è stata la fiamma che ha acceso i cuori di moltissime persone che da quel momento hanno amato Joseph Ratzinger e desiderato che fosse il futuro Pontefice. Ricordo di aver guardato quella liturgia funebre attraverso una "cascata" di lacrime...Amavo tanto Giovanni Paolo II , come la maggior parte degli amici del tuo "grandissimo" Blog. Apprezzavo molto il card. Ratzinger e seguivo con interesse e rispetto i suoi interventi. Ricordo la conferenza in cui spiegava il terzo segreto di Fatima ( ho ancora la videocassetta...) e la conferenza che tenne nella mia città. Ascoltando questa omelia e vedendo la serenità, la devozione e l'autorevolezza con cui celebrava, restai conquistata e sentii che il solo pensiero che fosse lui il nuovo Papa mi rendeva felice e piena di speranza. Non so ancora spiegarmi questo "colpo di fulmine" , ma so che desiderai con tutto il cuore la sua elezione e continuai ad "importunare" il Signore perché concedesse questa grazia!
Mai come adesso è per me attuale la canzone di Biagio Antonacci che mi fece tanto piangere mentre ritornavo dall'ultima udienza di Papa Benedetto...Sì, "certe cose non tornano più"...Ma non mi è possibile "non pensarci più su , non pensarci di più"...
Un caro abbraccio a tutti gli amici!
LiciaS-Devota di BXVI

Anonimo ha detto...

E' il giorno in cui ho fatto la sua conoscenza, non sapevo neanche che esistesse e.....rimasi fulminato e da allora non l'ho più lasciato, sempre, sempre nel cuore e nelle mie preghiere giornaliere perché il Signore ci faccia godere un altro po' della sua presenza, anche se silenziosa, lui c'è ed io sono tranquillo.Grazie.A.

Arcangela ha detto...

Mi piace questa riflessione di Benedetto (1973) "Lo sconforto resta, e ha le sue ragioni, ma è al tempo stesso fiducioso,è uno sgomento che, a prescindere. dalla sua gravità può e deve essere pervaso profondamente dalla fiducia e può e deve essere superato interiormente dalla consolazione"
Arcangela

laura ha detto...

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/bezak-bezak-bezak-40308/
sempre tutto al contrario!

laura ha detto...

















































per Lica devota di Benedetto XVI: durante qull'omelia siamo stati fulminati in tanti e non ricordo gioia più grande di quella che provai quando ascoltai e vidi ila diretta della Sua elezione. Non stante allora vivessi gorno molto dolorosi per motivi familiari. papa Benedetto fu la LUce e la Speranza che , da allora, hanno sempre brillato.
per questo, le Sue dimissioni mi hann procurat un dolore grandissimo.







laura ha detto...

http://www.veja.it/2015/04/13/lautodemolizione-della-chiesa-cattolica-1-e-vera-crisi/