domenica 16 agosto 2015

Quando Albino Luciani chiamò Joseph Ratzinger "profeta"

Clicca qui per leggere l'omelia tenuta dall'allora card. Luciani il 16 agosto 1977, in occasione della Santa Messa dedicata a San Rocco, che la chiesa ricorda proprio oggi.
Grazie a Gemma per la segnalazione :-)
Si tratta di un testo molto bello e più che mai attuale. Mi permetto di riportare le parole che l'allora Patriarca di Venezia dedicò a Joseph Ratzinger appena nominato arcivescovo di Monaco.

"Pochi giorni fa mi sono congratulato con il card. Ratzinger, nuovo arcivescovo di Monaco: in una Germania cattolica, ch’egli stesso deplora come affetta, in parte, di complesso antiromano e antipapale, ha avuto il coraggio di proclamare alto che «il Signore va cercato la dov’è Pietro»? 
Ratzinger m’è parso in quella occasione un profeta giusto. Non tutti quelli che scrivono e parlano hanno oggi lo stesso coraggio; per voler andare dove vanno gli altri, per paura di non sembrare moderni, alcuni di essi accettano solo con tagli e restrizioni il credo pronunciato da Paolo VI nel 1968 alla chiusura dell’anno della fede‘; criticano i documenti papali; parlano continuamente di comunione ecclesiale, mai però del papa come punto necessario di riferimento per chi vuole essere nella comunione vera della Chiesa".

5 commenti:

Guido ha detto...

Omelia stupenda e quanto mai attuale.
Senza timore di smentite, potremmo definire un profeta giusto anche il caro Papa Luciani: ci aveva purtroppo visto giusto sia sul messianismo fuori luogo e sulle storture che minano la Chiesa dal suo interno, sia per nostra fortuna sul coraggio mostrato già allora - e mai venuto meno - del card. Ratzinger.

PS: mi associo nel ringraziamento a Gemma per la segnalazione!

laura ha detto...

Papa Luciani è stato un grande papa! e papa Benedetto Lo ammira molto.

tra Santi ci si comprende!

Grazie davvero.

Arcangela ha detto...

Ratzinger 2010 "La Chiesa non è un'organizzazione profana, per la quale noi studiamo le strutture migliori e più efficienti. Essa è creatura dello Spirito Santo, che non solo l'ha creata all'inizio, a Pentecoste; nella Chiesa è continuamente Pentecoste, perché sempre solo lo Spirito Santo la può creare, perché solo esso può conferire il ministero apostolico e così la sua successione in esso"
Arcangela

Miserere ha detto...

Grazie, Raffaella, per aver citato il post del 1 maggio scorso della mia pagina "Benedetto XVI Forum": https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10152809413649499&id=356104454498&substory_index=0 ---- E' stata una grande scoperta, anche per me, la citazione di Luciani su Ratzinger. Se quelli che parlano di Luciani, accostandolo a Bergoglio, leggessero questi nove volumi di omelie ed altri scritti (mi manca solo il primo perché era esaurito) si sorprenderebbero di sapere quanto è diverso per fedeltà al Magistero perenne. Sono innumerevoli le sue denunce contro l'uso e l'abuso di un magistero fai da te!

alberto ha detto...

Il papa del sorriso era allievo di uno dei più grandi teologi gesuiti tradizionali, il padre Boyer, rettore della Gregoriana e grande avversario in Francia e fuori di Henri de Lubac e di Teilhard de Chardin, oltreché essere il perito teologico di fiducia massima del cardinale Ottaviani, insieme con Reginald Garrigou Lagrange. Quando poco prima della data dell'omelia i due cardinali si incontrarono in Alto Adige (meta delle vacanze del cardinal Ratzinger e anche parte della regione ecclesiastica che faceva capo a Luciani) si ebbe uno scambio di vedute e come aveva detto lo stesso cardinal Ratzinger a 30 Giorni, la ferrattezza di Luciani sui temi dottrinali era notevole. Aggiungo io, che probabilmente poco sapeva di Nouvelle Theologie o altro ma aveva effettuato uno studio approfondito della Scolastica e poteva avere ben chiaro tutti i principi in testa per proseguire con deduzioni esatte e chiare esposizioni, anche perché da prefetto degli studi a Belluno, interrogava spesso i seminaristi su elementi anche secondari della dottrina.